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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

Archivi Mensili: maggio 2016

LA CIVETTA DI MINERVA del 27 maggio 2016!

30 lunedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Tag

articoli, crowdfunding, inchiesta, La Civetta di Minerva, Maria Lucia Riccioli, Siracusa

https://www.gofundme.com/r2h6hryk

Per finanziare LA CIVETTA DI MINERVA, che è sostenuta solo da sponsor privati ed è un esempio di stampa libera da vincoli, l’idea è quella del crowdfunding, cioè la ricerca di fondi.

La civetta, animale sacro a Minerva: il simbolo del giornalismo che raccoglie informazioni e poi le analizza e le argomenta offrendole alla società perché diventino l’humus di un pensiero critico.

Da questa interpretazione del giornalismo  nel settembre del 2009 nasce il progetto dell’edizione cartacea del La civetta di Minerva, giornale antimafia, no profit.

http://www.lacivettapress.it/ it/

Difesa dell’ambiente e del territorio,  multiculturalismo, welfare, etica politica, economia sostenibile, lotta contro ogni forma di sfruttamento, prevaricazione e corruzione sono i nostri temi.

In soli sette anni di attività abbiamo sostenuto – nonostante la scarsità di risorse e quasi solo grazie ai nostri stessi contributi – importanti battaglie nel settore delle energie rinnovabili, della gestione privata del servizio idrico, contro la  costruzione del rigassificatore di Priolo-Melilli, a favore del blocco delle trivellazioni petrolifere in Val di Noto. Poi, tra le nostre numerose inchieste, quella “storica” sulla Procura della Repubblica di Siracusa ci è valsa il premio giornalistico nazionale Mario Francese 2012.

Tuttavia la nostra battaglia per la legalità ci ha portato più nemici che introiti e adesso la Civetta rischia la chiusura definitiva. Abbiamo bisogno di voi per salvarla!
Le donazioni verranno usate per finanziare il giornale e le attività che possano contribuire a tenerlo in vita e a promuoverne la diffusione.

Il nome di ogni donatore verrà stampato in uno spazio dedicato del giornale che potrà accogliere anche proposte e considerazioni (previa valutazione della loro liceità). Ciascuno riceverà il PDF del numero in uscita che presto potrete leggere anche grazie ad un’app.

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The owl, sacred to the roman goddess Minerva: the symbol of aan active journalism, which collects, analyzes and discuss information in order to provide society with a booster for critical thought .

This interpretation of journalism led to the birth, in september 2009, of  the anti-mafia, non-profit, print newspaper, La Civetta di Minerva.

http://www.lacivettapress.it/it/

Our mission is to oppose environmental threats, corruption, exploitement, and abuse of power; and to promote multiculturalism, welfare, ethical politics, and sustainable economy.

Even though we had little money – motly provided by the journalists ourselves – in seven years we fought important battles: against water privatization; against the building of the regasification unit in the high risk area of Priolo-Melilli; against oil drilling in the historical area of Val di Noto. Among our many investigative reports, the “famous”one on the judges of the Procura della Repubblica di Siracusa was rewarded with the national Mario Francese prize for anti-mafia journalism.

However, our battle for legality brought us more ennemies than funds and now La Civetta risks to close for ever. We need you to save it!
Your donations will be used to support the newspaper and every activity which can contribute to its survival and outreach.

The name of every donor will be printed in a specific section of the newspaper, where your ideas and proposals can also be hosted (after previous evaluation of their legitimacy). Moreover, every donor will receive a PDF version of next issue and will be able to read it through an app.

Ecco l’ultimo numero… 27 maggio 2016.

http://www.lacivettapress.it/it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=17&Itemid=143

LA CIVETTA esce ogni due venerdì e poi molti articoli confluiscono nel sito, dove troverete anche aggiornamenti e novità.

Buona lettura!

Uno dei miei ultimi articoli confluiti nel sito…

http://www.lacivettapress.it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=1556:il-notabilato-di-palazzolo-acreide-nel-periodo-borbonico&catid=17&Itemid=143

 

 

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Camilleri tocca quota 100… lo festeggio a modo mio

26 giovedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Tag

100, Alberto Sironi, Alessandra Mortelliti, Andrea Camilleri, Angelo Russo, Cesare Bocci, Davide Lo Verde, Elvira Sellerio, fan fiction, Ferita all'ala un'allodola, Il gioco degli specchi, Il Pimpigallo, Il sorriso di Angelica, L'età del dubbio, La piramide di fango, La scomparsa di Patò, Letteratu, Luca Zingaretti, Maria Lucia Riccioli, Montalbano, Nino Frassica, Peppino Mazzotta, Porto Empedocle, racconti, Rocco Mortelliti, Salvo Montalbano, Sciacca Film Festival, Siracusa, Teatro Vasquez, Una faccenda delicata, Una lama di luce

 

Oltre le polemiche, oltre le disquisizioni sul “camillerese”… oltre.

Pensate che qualcuno, leggendo il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, ci avrebbe trovato un’ascendenza camilleriana (nel linguaggio misto tra italiano e siciliano…). Avrei molto da dire ma dato il successo mainstream del maestro di Porto Empedocle lo prendo come un complimento.

Un narratore, innanzitutto. Che si fa leggere. Che ha portato lustro alla Sicilia – sì, i manierismi, sì, i luoghi comuni… ma c’è una sorta di amore/odio per chi vende tanto, per chi scala le classifiche. Io penso che il tempo ristabilirà le sorti della letteratura.

Ricordo con piacere le prime dei Montalbano al Teatro Vasquez di Siracusa, con Cesare Bocci, Luca Zingaretti, Alberto Sironi, Angelo Russo e Peppino Mazzotta, il nostro Lo Verde… ricordo lo Sciacca Film Festival del 2011, quando ho conosciuto Rocco Mortelliti e ho visto LA SCOMPARSA DI PATO’ insieme all’amica Cetta Brancato, a Emidio Greco, ad Elena Doni e alle sue donne risorgimentali… e IL PIMPIGALLO a Noto con Nino Frassica e Alessandra Mortelliti…

Quindi auguri ad Andrea Camilleri.

Per l’occasione ripropongo…

La promessa di Montalbano – prima parte

Ecco la mia fan fiction dedicata ad Andrea Camilleri!

E qui la seconda parte…

La promessa di Montalbano – seconda e ultima parte

S’arrisbigliò malamente.
Vagnatizzo, anzi assammarato di sudore.
Meno male che se l’era insognato!
Qualcuno gli aveva sparato in pieno petto e come diceva Freud – varda che minchia di pensate e non erano manco le cinco della matina – anche se i latri sono finti la paura è reale.
Il respiro si calmò, il battito tornò regolare. Squasi si diede del deficiente.
Stai invecchiando, Montalba’.
Dalle persiane non filtrava ancora manco una filàma di luce. L’aria era sirèna, anche troppo. Immobile.
La cosa che lo colpì maggiormente, però, fu il silenzio. Tutto taceva.
Anche il frigorifero, che certe notti scassava la minchia con quell’attacca e stacca delicato come un trattore nella grecchia, se ne stava – e qua ci vuole – come un quarto di pollo, muto e pazinzioso, là nella cucina, dove pure il ralògio a muro pareva essersi venduto le lancette.
Di riprendere sonno manco a pensarlo. Tambasiare casa casa in attesa che facesse iorno? Macari leggere quàlichi pagina del libro che si era accattato aieri e che stava ancora sul comodino avvolto nel cellofan.
Vederlo accussì gli fece una mala impressione, come di morto pronto per il cascione. O come quei poveri immigrati che dopo un viaggio in mare che manco l’Odissea, morti di fame e di sete, li ammogghiano in quella metallina che pare carta di uovo di Pasqua per non farli crepare di freddo.

Niente, non era cosa.
Restò qualche minuto a rivoltarsi come una delle cutulette di Adelina. Poi si stuffò.
E che è?
Le gambe parevano di ricotta e la testa principiò a firriargli come un tuppetto. Un tuppetto. Lo assugliò una nostalgia assurda e struggente per i giochi che faceva quand’era picciliddro. Che strano. Lui che al passato non ci pinsàva squasi mai, e d’improvviso s’arricordò pirchì. Come una botta in testa, l’assalì non il ricordo, non l’immagine, ma la prisènza viva di so’ matre. Biunna, bella da stare male, bella come forse non era mai stata. Sentì sulla varva non fatta una carizza, una. Fresca e tiepida nell’istisso tempo. Voleva affirrare quella mano e tinirasilla stritta, vasarla…
Riaprì gli occhi umidi e si ritrovò a stringere l’aria.

Al commissariato tirava un’aria strana.
Se ne accorse subito, manco il tempo di entrare.
– Ah dottori, ah dottori dottori! Ma lei qua è? O Madonna mia! Mariamariamariamari…
Catarella gli cadde davanti, preda di un sintòmo inspiegabile.
– Ma certo che sono io, Catare’!
Lo aiutò a susìrisi, gli pruì un bicchiere d’acqua.
– Ah dottori dottori!
Daccapo la litania. Forse il “signori e guistori” aveva fatto più burdello del solito, al telefono, e Catarella se n’era risentito.
– Ho capito! Ah, bestia che sugnu! Vossia è il gimello, il dottori Arturo!
Montalbano strammò.
– Il gemello di chi?
– Ah, dottor Arturo? Ma chi ci pare il momento di babbiare, quisto?
Montalbano si picchiò la fronte. Fu come un lampo nel ciriveddro. “Io ho un gemello che si chiama Arturo”. Tempo fa s’era messo a garrusiare al telefono inventandosi un fantomatico fratello gemello che ora rispuntava come un cadavere mal sepolto. Maledì la propria natura di tragediatore e le botte di metafisica stupidità di Catarella.
– Io sono, Catare’!
Agatino Catarella si fece serio. Con la manica della divisa asciugò occhi e guance, poi si ciusciò il naso con un fazzoletto, lo ripose a lento in sacchetta.
– Non babbiasse con mia, dottori Arturo. Io al commissario Montalbano ci voleva bene, ha capito? Ci avrei dato l’istissa vita mia, ca non vale niente a paro di quella sua, pi salvarlo. Ma non fu sorte.
A chi cerca? Al dottori Augello? Aspettassi ca ci lo chiamo.

Cosi ri Pirinnellu.
Roba da Pirandello. Così avrebbe commentato un analfabeta di Montelusa, Vigàta e dintorni al trovarsi in mezzo a una situazione grottesca come quella che Montalbano dott. Salvo stava vivendo dalle cinco di quella matìna.
– Mimì, vuoi degnarti cortesemente di spiegarmi che cosa sta succedendo in questo commissariato? Credo di avere diritto ad una relazione circostanziata dei fatti.
Il dottor Augello conosceva la pericolosità di certi toni apparentemente tutti scocchi e maniglie del suo capo e ne prevenne lo scoppio d’ira funesta. Montalbano però non si spiegava la reticenza circospetta, per non dire imbarazzata, del tono, dei gesti, dello sguardo del suo vice e amico.
– C’è che… che tu, Salvo, sei morto sparato alle cinco di stamatìna e ancora non abbiamo manco l’ùmmira di un sospetto, di una pista…
Mimì Augello l’abbrazzò e principiò a singhiozzare come un picciliddro.
– Salvù! Salvù!
– Mimì!
– Salvù…
– Mimì! Lasciami che mi ammazzi pi daveru!

La porta scatasciò. Catarella non ebbe manco il tempo di arriparàrisi la caduta e venne giù, porta e cardini compresi, la maniglia ancora in mano.
– Sono arrivate, dottori Augello. La signora Beba e la signorina Livia.
Livia? Ma se era partita due giorni fa, dopo una litigata apocalittica? Che fa, tornava a chiedergli scusa?
– Falle accomodare.
Montalbano provò pena nel vedere gli occhi di Livia, abbottati, gonfi, come di chi abbia pianto tutta la notte senza un momento di riposo.
Cimiàva come un àrvolo sorpreso da una tempesta improvvisa e si lasciò cadere su una sedia, la mano stretta a quella di Beba che piangeva senza ritegno.
– Ah, tu qua sei? Brutto bastardo, devi avere sempre tu l’ultima parola! Neanche il tempo di salutarti…
Scoppiò in lacrime, un fiotto di dolore lamintòso, assoluto, che straziava l’anima.
Montalbano non seppe che dire, il cuore gonfio di una compassione che era amore e ancora di più, l’impotenza disperata di chi non può asciugare le lacrime di uno ca chiangi pi tia.

Basta, basta.
Gli toccò ascoltare Beba che si chiedeva come avrebbe fatto a raccontare tutto a Salvuccio, il picciliddro che Montalbano aveva battezzato e che portava l’istisso nome so’.
Dovette assupparsi la faccia devastata di Fazio, che non riusciva a spiccicare parola e si grattava la testa come se volesse scipparsela.
Se lo figurò pronto a declinare le sue generalità: Montalbano dottor Salvatore detto Salvo, fu… nato a Catania nel 1950, il…
Avrebbe sopportato che gli elencasse uno per uno tutti gli abitanti di Vigàta, che scassinasse l’Ufficio anagrafe e gli contasse le storie dei paesani fino alla settima generazione, pur di non vederlo in quello stato.
Quando s’appresentò, trafelata ma sempre abbagliante, una Ingrid addolorata e incredula, seguita da Anna Ferrara con prole al seguito – Non avevo a chi lasciarli, appena ho saputo sono corsa qua – Montalbano non ce la fece più.

(fine prima parte)

Uscì da quello che era stato il suo ufficio senza che nessuno tentasse di trattenerlo.
Avrebbe registrato nell’anima solo gli sguardi di tutti – Livia, Beba, Mimì, Ingrid, Anna, Fazio e tutti gli uomini del commissariato – sgomenti, addolorati, pieni d’amore affetto rimpianto stima, che cosa? Come si chiama quel filo che ci tiene legati a questa vita gli uni gli altri? Quello che quando si spezza ci trancia il petto qua, all’altezza del cuore?

Nella sala d’aspetto c’era un assembramento che Catarella era incapace di sciogliere e tantomeno di contenere.
Eppure questa gente lui la conosceva. O meglio, l’aveva conosciuta. In altre e ben diverse circostanza, si potrebbe dire così.
– Condoglianze, dottor Montalbano.
– Commissario…
– Mi dispiace tanto.
Tutti che gli stringevano la mano, gli toccavano un braccio, una spalla. Quella era… oddio. Michela Licalzi. Splendida, una vera billizza, un sorriso malizioso stampato sul volto. Incontrò i suoi occhi e il sorriso si tinse di una mesta dolcezza. Le gambe per un attimo gli fagliarono. Fatima. La pelle ambrata riluceva di una serena perfezione. Lo trafisse con uno sguardo che sapeva di gratitudine e compassione, poi lo baciò su una guancia. Il cavaliere Misuraca, arzillo il passo, splendente la dentiera. Gli strinse la mano che manco un picciotto. E poi…
Mio Dio.
Giugiù.

Aveva bisogno d’aria e se ne andò a fare la solita passiàta al molo.
Manco il familiare, amico scoglio gli fu d’aiuto.
Il mare pareva fermo, come se le onde non avessero gana di arrivare fino alla pilaia, al porto, laggiù, fino alla vertigine della Scala dei Turchi.
Che era tutta quella storia?
Livia, Mimì, tutti quanti che lo chiangìvano per morto… tutti i catàferi delle indagini passate che gli venivano incontro, vivi e vegeti, per fargli le condoglianze.
Calma e gesso, Montalba’.
Qua c’è una sola cosa da fare.

A Vigàta ancora qualche cabina tilifonica è sopravvissuta all’avanzare di cellulari e computer che fanno da televisione, telefono e se la fottono loro che cosa.
Montalbano, notoriamente allergico a queste manifestazioni del nuovo che avanza come una ruspa e abbatte quel mondo cui s’era faticosamente abituato e al quale spesso con nostalgia e rimpianto s’aggrappava, entrò furtivo nella prima che gli venne a tiro.
Che strano, ricordava il numero a mente anche se non lo componeva da anni.
– Pronto?
La voce incatarrata, che sembrava emanare volute di fumo anche a distanza di chilometri, era quella.
– Montalbano sono.
– Ah. Ma lo sa che ore sono? Io a quest’ora riposo. Dovrebbe saperlo.
– E io me ne stracatafotto.
Per dirla tutta, non so manco che ore sono, ma questo non lo disse.
– Ma si può sapere che sta succedendo? Ha idea in quale burdello mi ha messo?
– Mi pare che sia lei a cacciarsi nei guazzabugli, nei pasticciacci più brutti, per dirla con Gadda. Perché ne dà la colpa a me?
– Non siamo qui per parlare di letteratura.
– Ah no?
Pausa.
Già una volta Montalbano s’era ribellato ad un destino da pupo per fare a suo modo. E non era stata l’ultima.
Sospiro.
– Non può continuare così.
– Anche i personaggi letterari muoiono, lo sa Montalbano?
– Spesso continuano a vivere dopo la morte di chi li ha creati. E lei lo sa meglio di me.
Sospiro dall’altra parte del filo. E due.
Poi silenzio.
Come gli capitava sempre quand’era al telefono, Montalbano venne aggredito dalla paura assurda di trovarsi a parlare da solo in un universo vuoto e muto. Principiò a gridare.
– Pronto! Pronto!
Pronto una minchia. Non si sentiva pronto ad uscire di scena. Dillo, Montalba’. Non ti scantare. A morire. Ecco, l’aveva pensato. L’aveva detto.
– Non voglio morire.
Non sarebbe stato sicuro, dopo, d’averle realmente pronunciate, quelle parole.
Ma dall’altra parte del filo, forse, Andrea Camilleri le aveva sentite.
Montalbano attese. Una parola, magari un insulto. Niente.
– Pronto! Pronto!
Gli giunse quello che non s’aspettava. Una risata. Soffocata all’inizio, poi sempre più fragorosa e piena.
– Ma veramente credeva che le avrei permesso di andarsene prima di me?
Sospiro. E tre.
– Non le posso nascondere nulla, vero? Bene. Mi ascolti senza interrompere, poi riagganci e non mi scassi ulteriormente i cabasisi perché ho già deciso.
Montalbano s’azzittì pure mentalmente. Non era il momento di quistionare.
– In cassaforte, a casa mia, c’è già il manoscritto del mio ultimo romanzo che la riguarda. Le mie ultime volontà stabiliscono che venga pubblicato solo dopo la mia morte. E visto che è mia intenzione campare come minimo fino a cent’anni, lei può dormire sogni tranquilli. Se ci riesce.
Uno sfaglio momentaneo della voce? Un colpo di tosse? Cos’era? Un singhiozzo, forse.
– La saluto, Montalba’.
– Aspetti, aspetti. Solo una cosa.
– Veda che non sono il dottore Pasquano. Si sbrighi.
– Non voglio chiederle nulla. Le prometto una cosa.
– Che cosa?
– Non la farò pentire della sua decisione. Arrivederci.
Era meglio addio? Forse. Meglio non dirlo. La commozione gli artigliava la gola.
– E grazie.
Clic.

Passò dalla trattoria “San Calogero” ma resistette.
Tornò a casa.
Aveva chiamato Mimì e Fazio, e magari Catarella. Chiangeva, rideva, l’avevano preso per pazzo ma chi se ne fotte. Aveva chiamato Livia.
– Non sono morto, hai visto?
– Ma che c’è? Se è uno scherzo vedi che è cretino. Vuoi farmi dispetto?
– No, è successo che ti amo.

Nel forno c’era una parmigiana da resuscitare un carico di morti ammazzati, ma non ne toccò neanche un poco.
Si andò a corcare.
S’addormiscì di botto, come se gli avessero sparato.

Maria Lucia Riccioli

Nana nuota… a Palermo!

25 mercoledì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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A tutto volume, Acireale, Algra Editore, Archimede in movimento, area marina protetta del Plemmirio, Associazione culturale Alimede, “Il cestino di libri”, È Bio, Bellissima, Biblioteca del Gufo, Bookb@ng, Bookstock Village, Buk Festival della piccola e media editoria, Buk Modena, BUKids, Casa del Libro Rosario Mascali, Casa di Fausta, Casa Mazzolini, Castello Maniace, Catania Book Festival, C’era un mare da favola…, Città del Sole, Cortile Platamone, D. Ajello, Eralavò, Eur, Festival delle storie, Fiera della piccola e media editoria, Gufi e melone, Il cestino dei libri, Il mare al museo, Il paese delle donne on line, Irene Iorno, Jingle Books, Joppolo Giancaxio, La bananottera, La Biblioteca del Gufo, La casa di Fausta, Labomerenda, Laboratorio Scienza e Saperi, Le Fate, Libreria dei ragazzi, Libreria Villaggio Maori edizioni, Maria Lucia Riccioli, Mazara del Vallo, Messina, Modena, MOnica Saladino, Museo del mare, Orto botanico, Palazzo Asmundo, Palazzo del ghiaccio di Milano, Palazzo delle Esposizioni, Palermo, Più libri più liberi, Policlinico di Modena, Ragusa, recensione, rivista, Roma, Salone Internazionale del Libro di Torino, Santa Lucia, Santa Maria del Suffragio, Tunuè, Un mare di libri, Una marina di libri, www.casamazzolini.it #buongiornomodena #cittadimodena

https://www.eppela.com/it/projects/8336-sostieni-una-marina-di-libri-fai-crescere-la-cultura

Nella pagina dedicata al crowdfunding per Una marina di libri si intravede anche la mia dolce bananottera gialla!

Cosa è Una marina di libri?

Una marina di libri è il festival del libro di Palermo, promosso da CCN Piazza Marina & Dintorni in collaborazione con Navarra Editore e Sellerio

In sei edizioni è diventato il maggiore appuntamento letterario della regione, ha conquistato un posto centrale nel panorama culturale italiano e ha consolidato la sua posizione tra le fiere dedicate al mondo del libro e soprattutto nel cuore del pubblico.La rassegna ha ospitato, negli anni, migliaia di visitatori – 25.000 nell’ultima edizione – più di 80 case editrici da tutta Italia, scrittori nazionali e internazionali, musicisti, artisti e operatori culturali di grande fama, per una vera e propria festa della lettura e della parola.

Con il suo ampio ventaglio di eventi – dibattiti, reading, presentazioni, concerti, letture animate per i più piccoli, laboratori didattici e ludici, proiezioni, anteprime – dedicati a tutti i tipi di pubblico, dai bambini – con un programma junior interamente dedicato a loro – agli universitari, per i quali sono pensati i workshop mattutini, dai giovani agli adulti, dai cinefili agli esperti di musica, il festival è riuscito nell’intento di offrire una proposta culturale quanto più possibile varia e multiforme, ma soprattutto vicina ai gusti e alle esigenze di tutti.

Una marina di libri è un’occasione per far scoprire a turisti e cittadini alcune perle nascoste del centro storico di Palermo. Dopo il Complesso monumentale dello Steri, la Società siciliana per la Storia Patria e la GAM – Galleria d’Arte Moderna, nel 2016 Una marina di libri approda all’Orto botanico di Palermo dal 9 al 12 giugno.
Un’oasi verde nel lungomare della città, enorme e suggestivo museo all’aperto, l’Orto botanico dell’Università di Palermo è tra i più grandi e famosi d’Europa.

Perché Una marina di libri?

perché siamo convinti che i libri aiutino a vivere meglio;

perché la lettura può essere appagante e divertente, se le proposte culturali sono innovative e originali;

perché un uomo che legge ne vale due;

perché leggere vuol dire viaggiare con la mente, scoprire mondi nuovi, vivere vite diverse dalla propria;

perché Mantova, Pordenone, Milano, Torino, Roma, Bologna, Modena dimostrano che l’interesse per i festival letterari è in continuo aumento;

perché vogliamo diventare il terzo polo del libro in Italia, dopo Torino e Roma;

perché Palermo è una piazza di grande fascino e attrattiva per autori e realtà editoriali nazionali;

perché la cultura anima il territorio e la cittadinanza.

Perché chiediamo il tuo aiuto?

Una marina di libri è un festival culturale che si realizza da sei anni senza grandi finanziamenti pubblici; è solo grazie al sostegno delle case editrici indipendenti che scommettono ogni anno sulla nostra manifestazione, agli sponsor e partner culturali che ci sostengono e al coraggio e alla passione di chi lavora al festival che dal 2010 Una marina di libri porta la cultura nelle piazze di Palermo.

Quest’anno abbiamo deciso di chiedere il supporto di tutti coloro che hanno amato e amano Una marina di libri e di chi decide di abbracciare un progetto culturale che nasce dal basso e che sogna di volare alto. L’aiuto di ognuno farà in modo che il festival possa crescere ed essere sempre più un contenitore di cultura, di autori, di eventi, di idee, di emozioni.

Se vorrai accogliere il nostro invito, ci aiuterai a sostenere le spese del festival: voli e pernottamenti per gli autori che gremiranno il nostro programma, un allestimento sostenibile che valorizzi la splendida sede che ci ospita, palchi e sedute per momenti di cultura e svago a contatto con la natura per una manifestazione completamente gratuita. Sarai anche tu parte della nostra manifestazione e ti dimostreremo la nostra gratitudine coinvolgendoti in momenti speciali a te riservati.

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Ecco Nana!

Vuoi sapere chi siamo?

Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni

Organismo no profit di valorizzazione territoriale e di promozione turistico-culturale che mira a valorizzare Piazza Marina come Distretto Produttivo, Culturale e Turistico di qualità, costruire un circolo virtuoso tra gli operatori economici e sociali dell’area, valorizzare i siti culturali con complessiva riqualificazione del territorio, innalzare gli standard dell’offerta turistica e creare grandi eventi capaci di attrarre turismo a Palermo tutto l’anno.

Comitato scientifico

Nicola Bravo, Ottavio Navarra, Antonio Sellerio

Responsabile Organizzativo
Michelangelo Pavia

Segreteria organizzativa
Rapporti con gli editori: Serena Bella
Web e social media editor: Maria Di Piazza
Associazioni e relazioni esterne: Valentina Ricciardo
Workshop e dibattiti: Masha Sergio

Responsabile editoria per l’infanzia
Dudi – Libreria per bambini

Comunicazione e Ufficio Stampa
Chiara Di Domenico, Adriana Falsone

Service
VM Agency

Grafica
Tundesign di Salvo Leo

Nana nuota nuota nuota e non si ferma…

Sopravvissuti al grande evento torinese ci troverete immersi nel verde dell’Orto Botanico di Palermo con tutte le nostre pubblicazioni e le novità per grandi e piccini!
Pronti per un panino con le panelle e una passeggiata tra gli stand? Vi aspettiamo!

https://www.facebook.com/events/1717503738512747/ (l’evento Facebook)

Orto Botanico

Via Lincoln 2, Palermo

9-12 giugno 2016

Nana vi aspetta allo stand VerbaVolant edizioni!

Protagonista di un bellissimo laboratorio durante la scorsa edizione di UNA MARINA DI LIBRI, LA BANANOTTERA sarà ancora una volta presente alla settima!

 

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nel mare dell’editoria…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

http://www.womenews.net/la-bananottera-un-racconto-che-insegna-a-rispettare-lambiente-e-le-creature-che-lo-abitano-un-libro-di-maria-lucia-riccioli-edito-da-verbavolant-edizioni/#comment-45311

“LA BANANOTTERA” UN RACCONTO CHE INSEGNA A RISPETTARE L’AMBIENTE E LE CREATURE CHE LO ABITANO – Un libro di Maria Lucia Riccioli, edito da VerbaVolant Edizioni

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Un ringraziamento particolare ad Irene Iorno de IL PAESE DELLE DONNE ON LINE – RIVISTA per la sua recensione…

“per creature terresti perfette che il mare vogliono amare senza far danni e senza sporcare”.

Illustrata con tecnica mista da Monica Saladino, la fiaba, presentata anche al SIRMUMA – Museo del Mare di Siracusa, racconta di una balenottera gialla presa in giro da tutte le creature del mare, fino a quando compierà un gesto di grande altruismo che unirà tutti gli animali e verrà accettata, da loro e dal Capitano Remo Millemari.

Qui sono gli animali a guardare la specie umana, le sue  imperfezioni, le conseguenze delle sue azioni e di come molto del nostro fare influisca sugli oceani, sottolineando la grande importanza di agire sempre nel rispetto della natura, per conservare un  mare pieno di bolle che cambiano colore e quantità a seconda delle emozioni dei suoi abitanti: ci sono bolle felici, bolle tristi, poche bolle o tantissime.

E l’incontro fra le diverse specie viene qui raccontato come pericolo per chi ha solo manto e pinne perché “nessuno da quelle parti aveva una buona opinione dei bipedi senza squame e coda. Non le foche, che temevano per la loro pelliccia. Non le tartarughe, che avevano paura di lasciarci il carapace. Non i gabbiani, che ogni giorno vedevano gli uomini sporcare ogni cosa”.

Un piccolo libro che commuove quando mamma balena viene catturata e la bananottera la difende dalla baleniera e i suoi pescatori.

Un libro che ci fa capire l’importanza della cooperazione quando tutte le balene degli abissi emergono salvando Lena e  di come l’accettazione di un qualcosa ritenuta diversa passi spesso prima attraverso la  consapevolezza delle proprie paure, di come i termini strano, differente, pericoloso, spesso vengano confusi e usati solo per difendere un qualcosa che non esiste.

E per una volta il mare diventa protagonista,  abitato da creature diverse, tutte con le proprie idee, i propri  colori,  e che alla fine collaborano apportando ciascuna il proprio sapere e le proprie capacità per un bene comune.

Una fiaba da  leggere fino all’ultimo “sbuffo”, perché i capitoli a volte non servono se si respira con le branchie come i pesci, si saltella sugli scogli come un granchio, si vola sugli oceani come i gabbiani, si mangiano fino a quattro tonnellate al giorno di cibo come le balenottere azzurre, si gioca come i delfini, e si incontrano navi che trasportano banane tutte gialle come Nana.

E gli umani e le umane per una volta sono “fuori dalle pinne”.

Ecco il mio commento on line:

Salve… grazie davvero per la recensione, scritta cogliendo il senso profondo del lavoro mio e di Monica Saladino, che in VerbaVolant edizioni abbiamo trovato una casa editrice attenta e sensibile alla qualità letteraria della narrativa per bambini e ragazzi e una cura grafica notevole, che si distingue nel panorama nazionale.
In queste vostre parole trovo l’attenzione ai temi di un’ecologia latu sensu, intesa come Papa Francesco la concepisce nella sua enciclica Laudato si’: ecologia del cuore, dei sentimenti, dell’economia, etimologicamente rispetto della nostra casa comune.

Un po’ di materiale sul mio libro… nel mio blog troverete le precedenti recensioni…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

La mia dolce bananottera gialla, Nana, sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

La mia dolce bananottera gialla Nana ha nuotato in lungo e in largo per tutto il 2015… e anche durante l’anno che verrà continuerà a incontrare grandi e piccini!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre; il 13 dicembre ha trovato spazio presso la piccola fiera tenuta a Siracusa in occasione di Santa Lucia. Presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre è stata ospite di “Jingle Books”. Dal 20 al 21 febbraio la fiaba è stata ospitata a Modena per Bukids, la sezione per bambini e ragazzi di Buk Modena, mentre il 25, presso l’Associazione culturale Alimede, è stata protagonista di una labomerenda.

A marzo è stata ospite di “Bellissima”, fiera dell’editoria indipendente, presso il Palazzo del ghiaccio di Milano, mentre il 3 aprile è stata protagonista di una lettura presso “Archimede in movimento”, IV edizione. L’11 aprile è stata ospite della IV A e B dell’Istituto comprensivo “D. Ajello” di Mazara del Vallo (TP) per un incontro con l’autore, mentre il 15 aprile è stata ospite dell’edizione speciale di Archimede in Movimento dedicata al problema delle trivellazioni. Il 23 e il 30 aprile, in occasione della Giornata mondiale della cultura, del libro e del diritto d’autore, “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant edizioni donati a Casa Mazzolini per l’iniziativa “Il cestino dei libri”, nata per sostenere “La casa di Fausta” insieme alla Biblioteca del gufo e ad altri volontari. Al Salone internazionale del Libro di Torino 2016, ad “Eralavò”, festival delle storie di Acireale (CT), e ad Una marina di libri di Palermo è presente presso lo stand VerbaVolant edizioni.

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto 2015 ha ospitato me e Nana!

La bananottera - VANITY FAIR

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Qualche stralcio…

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

VERBAVOLANT EDIZIONI 
Siracusa
info@verbavolantedizioni.it
www.verbavolantedizioni.it

I biscottini bananottera di Gladys Sanfilippo…

 

 

Il concorso letterario dedicato a LA BANANOTTERA!

25 mercoledì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Tag

A tutto volume, Acireale, Algra Editore, Archimede in movimento, area marina protetta del Plemmirio, Associazione culturale Alimede, “Il cestino di libri”, È Bio, Bellissima, Biblioteca del Gufo, Bookb@ng, Bookstock Village, Buk Festival della piccola e media editoria, Buk Modena, BUKids, Casa del Libro Rosario Mascali, Casa di Fausta, Casa Mazzolini, Castello Maniace, Catania Book Festival, C’era un mare da favola…, Città del Sole, concorso letterario, Cortile Platamone, D. Ajello, Eralavò, Eur, Festival delle storie, Fiera della piccola e media editoria, Gufi e melone, Il cestino dei libri, Il mare al museo, Il paese delle donne on line, Irene Iorno, Jingle Books, Joppolo Giancaxio, La bananottera, La Biblioteca del Gufo, La casa di Fausta, Labomerenda, Laboratorio Scienza e Saperi, Le Fate, Libreria dei ragazzi, Libreria Villaggio Maori edizioni, Maria Lucia Riccioli, Mazara del Vallo, MEMO, Messina, Modena, MOnica Saladino, Museo del mare, Orto botanico, Palazzo Asmundo, Palazzo del ghiaccio di Milano, Palazzo delle Esposizioni, Palermo, Più libri più liberi, Policlinico di Modena, Ragusa, recensione, rivista, Roma, Salone Internazionale del Libro di Torino, Santa Lucia, Santa Maria del Suffragio, Tunuè, Un mare di libri, Una macedonia di parole, Una marina di libri, www.casamazzolini.it #buongiornomodena #cittadimodena

http://istruzione.comune.modena.it/memo/Sezione.jsp?titolo=In%20occasione%20dei%2010%20anni%20di%20Buk%20due%20concorsi%20per%20le%20scuole&idSezione=2998

UNA MACEDONIA DI PAROLE
Concorso creativo
il concorso è rivolto alle scuole primarie della provincia di Modena – classi terze, quarte e quinte

In occasione dei festeggiamenti per il decennale del Buk Modena, festival della piccola e media editoria (l’edizione 2017 sarà la decima) VerbaVolant, che insieme a MEMO ha gestito il nuovo spazio Bukids nell’edizione 2016, bandisce un concorso creativo per i più piccoli e uno per l’istituto d’arte.

Traendo ispirazione da La Bananottera, libro scritto da Maria Lucia Riccioli e illustrato da Monica Saladino, storia di una balenottera nata gialla e per questo chiamata BANANottera, si è pensato di farvi giocare con le parole.
Per partecipare gli studenti delle terze, quarte e quinte delle scuole primarie della provincia di Modena, dovranno produrre un racconto che abbia per protagonista un animale fantastico il cui nome derivi da una macedonia di parole, come quella che abbiamo usato per il nostro libro. Una volta pronto, il racconto dovrà essere trascritto in un libro realizzato artigianalmente dagli stessi bambini.
Per maggiori dettagli consultare il regolamento allegato.
La cerimonia di premiazione avrà luogo nello spazio Bukids.
I libri selezionati verranno esposti durante la manifestazione.
Saranno selezionati tre elaborati vincitori.
Per maggiori potete contattare la redazione.
Buon lavoro!

Regolamento concorso

Il concorso, indetto dalla VerbaVolant edizioni, è rivolto alle classi III-IV-V delle scuole primarie della provincia di Modena.
Ogni classe può partecipare con un elaborato.
L’elaborato consiste in un racconto, che può anche essere illustrato, contenuto in un libro realizzato dagli stessi ragazzi. Il libro può essere realizzato con diversi materiali e tecniche (riciclo, origami…) ma deve essere assolutamente artigianale. I libri che non risponderanno alle caratteristiche suddette verranno esclusi dal concorso.
L’elaborato deve avere una lunghezza massima di 1 cartella circa (ogni cartella è pari a 1800 battute).
I file relativi all’elaborato, contenenti il racconto in formato PDF o docx e le foto del libro formato JPEG o TIFF, devono essere inviati all’indirizzo info@verbavolantedizioni.it.

La mail deve riportare preferibilmente in oggetto: concorso letterario BUKids.

Se dovessero sussistere problemi nella digitalizzazione del file o nella realizzazione delle foto, è possibile inviare l’originale all’indirizzo: VerbaVolant edizioni, via Ragusa 52, 96100, Siracusa. Si prega di avvertire in anticipo dell’invio del materiale via posta.

I vincitori saranno avvertiti telefonicamente e/o tramite posta elettronica.
Gli elaborati vincitori saranno un massimo di tre, scelti fra tutti quelli pervenuti e conformi alle direttive. La scelta della giuria sarà insindacabile.
La giuria sarà composta di autori, illustratori e responsabili della casa editrice.
Le classi vincitrici riceveranno in premio dei libri per la biblioteca di classe.
Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione tramite posta elettronica all’indirizzo: info@verbavolantedizioni.it.
Il modulo di iscrizione deve essere inviato entro il 1 ottobre 2016.
Gli elaborati devono giungere in redazione entro il 20 dicembre 2016.


Info

VerbaVolant edizioni, via Ragusa 52, 96100, Siracusa.
Tel: 0931462540/ 333.8672919
info@verbavolantedizioni.it
verbavolantedizioni.it


LEGGERE E’…
concorso artistico
il concorso è rivolto all’Istituto Superiore d’Arte “Venturi” di Modena

Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.
(anonimo arabo)

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.
(J. D. Salinger)

Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
(Ennio Flaiano)

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.
(Virginia Woolf)

Leggo per legittima difesa.

(Woody Allen)

I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito.
(Marguerite Yourcenar)

Quelle riportate sono solo alcune delle riflessioni che nei secoli gli scrittori, i filosofi ma anche la gente comune hanno scritto riguardo i libri.
Tante volte vi sarà stato ripetuto che leggere è importante. Ma perché lo è, e soprattutto perché lo è per te?
Ti chiediamo di dare forma al tuo pensiero e di trasformarlo in una immagine. Puoi usare la tecnica che preferisci, l’importante è rispettare le direttive sul formato.
I lavori migliori verranno scelti per realizzare una mostra che verrà allestita in occasione del decennale del Buk Modena, festival della piccola e media editoria il prossimo anno.
Alcune immagini, inoltre, verranno scelte per realizzare delle cartoline o a altro materiale promozionale della casa editrice in occasione del Buk.

Regolamento concorso
Il concorso, indetto dalla VerbaVolant edizioni, è rivolto all’Istituto Superiore d’Arte “Venturi” di Modena.
Ogni partecipante può concorrere con una sola immagine.
L’immagine può essere realizzata con qualsiasi tecnica, anche digitale, ivi compresa la fotografia. Essa deve avere un formato compreso tra l’A5 e l’A3,
L’immagine deve essere digitalizzata e con un minimo di 300 dpi e inviata tramite posta elettronica all’indirizzo: info@verbavolantedizioni.it
Gli elaborati vincitori saranno un massimo di tre, scelti fra tutti quelli pervenuti e conformi alle direttive. La scelta della giuria sarà insindacabile.
La giuria sarà composta di autori, illustratori e responsabili della casa editrice.
Ai vincitori verrà richiesto di inviare gli originali che poi verranno esposti all’interno dello spazio della manifestazione.
I vincitori verranno avvertiti tramite telefono e/o posta elettronica.
I vincitori riceveranno in dono dei libri.
Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione tramite posta elettronica all’indirizzo: info@verbavolantedizioni.it.
Il modulo di iscrizione deve essere inviato entro il 1 ottobre 2016.
Gli elaborati devono giungere in redazione entro il 20 dicembre 2016.

Info
VerbaVolant edizioni, via Ragusa 52, 96100, Siracusa.
Tel: 0931462540/ 333.8672919
info@verbavolantedizioni.it
verbavolantedizioni.it

Visto che belle novità? Cliccate sul link per scaricare i materiali dedicati…

Ed ecco altre notizie sulla mia bananottera…

Nana nuota nuota nuota e non si ferma…

Sopravvissuti al grande evento torinese ci troverete immersi nel verde dell’Orto Botanico di Palermo con tutte le nostre pubblicazioni e le novità per grandi e piccini!
Pronti per un panino con le panelle e una passeggiata tra gli stand? Vi aspettiamo!

https://www.facebook.com/events/1717503738512747/ (l’evento Facebook)

Orto Botanico

Via Lincoln 2, Palermo

9-12 giugno 2016

Nana vi aspetta allo stand VerbaVolant edizioni!

Protagonista di un bellissimo laboratorio durante la scorsa edizione di UNA MARINA DI LIBRI, LA BANANOTTERA sarà ancora una volta presente alla settima!

 

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nel mare dell’editoria…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

http://www.womenews.net/la-bananottera-un-racconto-che-insegna-a-rispettare-lambiente-e-le-creature-che-lo-abitano-un-libro-di-maria-lucia-riccioli-edito-da-verbavolant-edizioni/#comment-45311

“LA BANANOTTERA” UN RACCONTO CHE INSEGNA A RISPETTARE L’AMBIENTE E LE CREATURE CHE LO ABITANO – Un libro di Maria Lucia Riccioli, edito da VerbaVolant Edizioni

Copertinabananottera.png (1386×1386)

Un ringraziamento particolare ad Irene Iorno de IL PAESE DELLE DONNE ON LINE – RIVISTA per la sua recensione…

“per creature terresti perfette che il mare vogliono amare senza far danni e senza sporcare”.

Illustrata con tecnica mista da Monica Saladino, la fiaba, presentata anche al SIRMUMA – Museo del Mare di Siracusa, racconta di una balenottera gialla presa in giro da tutte le creature del mare, fino a quando compierà un gesto di grande altruismo che unirà tutti gli animali e verrà accettata, da loro e dal Capitano Remo Millemari.

Qui sono gli animali a guardare la specie umana, le sue  imperfezioni, le conseguenze delle sue azioni e di come molto del nostro fare influisca sugli oceani, sottolineando la grande importanza di agire sempre nel rispetto della natura, per conservare un  mare pieno di bolle che cambiano colore e quantità a seconda delle emozioni dei suoi abitanti: ci sono bolle felici, bolle tristi, poche bolle o tantissime.

E l’incontro fra le diverse specie viene qui raccontato come pericolo per chi ha solo manto e pinne perché “nessuno da quelle parti aveva una buona opinione dei bipedi senza squame e coda. Non le foche, che temevano per la loro pelliccia. Non le tartarughe, che avevano paura di lasciarci il carapace. Non i gabbiani, che ogni giorno vedevano gli uomini sporcare ogni cosa”.

Un piccolo libro che commuove quando mamma balena viene catturata e la bananottera la difende dalla baleniera e i suoi pescatori.

Un libro che ci fa capire l’importanza della cooperazione quando tutte le balene degli abissi emergono salvando Lena e  di come l’accettazione di un qualcosa ritenuta diversa passi spesso prima attraverso la  consapevolezza delle proprie paure, di come i termini strano, differente, pericoloso, spesso vengano confusi e usati solo per difendere un qualcosa che non esiste.

E per una volta il mare diventa protagonista,  abitato da creature diverse, tutte con le proprie idee, i propri  colori,  e che alla fine collaborano apportando ciascuna il proprio sapere e le proprie capacità per un bene comune.

Una fiaba da  leggere fino all’ultimo “sbuffo”, perché i capitoli a volte non servono se si respira con le branchie come i pesci, si saltella sugli scogli come un granchio, si vola sugli oceani come i gabbiani, si mangiano fino a quattro tonnellate al giorno di cibo come le balenottere azzurre, si gioca come i delfini, e si incontrano navi che trasportano banane tutte gialle come Nana.

E gli umani e le umane per una volta sono “fuori dalle pinne”.

Ecco il mio commento on line:

Salve… grazie davvero per la recensione, scritta cogliendo il senso profondo del lavoro mio e di Monica Saladino, che in VerbaVolant edizioni abbiamo trovato una casa editrice attenta e sensibile alla qualità letteraria della narrativa per bambini e ragazzi e una cura grafica notevole, che si distingue nel panorama nazionale.
In queste vostre parole trovo l’attenzione ai temi di un’ecologia latu sensu, intesa come Papa Francesco la concepisce nella sua enciclica Laudato si’: ecologia del cuore, dei sentimenti, dell’economia, etimologicamente rispetto della nostra casa comune.

Un po’ di materiale sul mio libro… nel mio blog troverete le precedenti recensioni…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

La mia dolce bananottera gialla, Nana, sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

La mia dolce bananottera gialla Nana ha nuotato in lungo e in largo per tutto il 2015… e anche durante l’anno che verrà continuerà a incontrare grandi e piccini!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre; il 13 dicembre ha trovato spazio presso la piccola fiera tenuta a Siracusa in occasione di Santa Lucia. Presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre è stata ospite di “Jingle Books”. Dal 20 al 21 febbraio la fiaba è stata ospitata a Modena per Bukids, la sezione per bambini e ragazzi di Buk Modena, mentre il 25, presso l’Associazione culturale Alimede, è stata protagonista di una labomerenda.

A marzo è stata ospite di “Bellissima”, fiera dell’editoria indipendente, presso il Palazzo del ghiaccio di Milano, mentre il 3 aprile è stata protagonista di una lettura presso “Archimede in movimento”, IV edizione. L’11 aprile è stata ospite della IV A e B dell’Istituto comprensivo “D. Ajello” di Mazara del Vallo (TP) per un incontro con l’autore, mentre il 15 aprile è stata ospite dell’edizione speciale di Archimede in Movimento dedicata al problema delle trivellazioni. Il 23 e il 30 aprile, in occasione della Giornata mondiale della cultura, del libro e del diritto d’autore, “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant edizioni donati a Casa Mazzolini per l’iniziativa “Il cestino dei libri”, nata per sostenere “La casa di Fausta” insieme alla Biblioteca del gufo e ad altri volontari. Al Salone internazionale del Libro di Torino 2016, ad “Eralavò”, festival delle storie di Acireale (CT), e ad Una marina di libri di Palermo è presente presso lo stand VerbaVolant edizioni. In occasione del 10 anni del BUK festival di Modena, la fiaba sarà protagonista di un concorso letterario dedicato, organizzato da VerbaVolant e MEMO, intitolato “Una macedonia di parole”.

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto 2015 ha ospitato me e Nana!

La bananottera - VANITY FAIR

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Qualche stralcio…

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

VERBAVOLANT EDIZIONI 
Siracusa
info@verbavolantedizioni.it
www.verbavolantedizioni.it

I biscottini bananottera di Gladys Sanfilippo…

 

 

Nana nuota… a Palermo!

24 martedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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A tutto volume, Acireale, Algra Editore, Archimede in movimento, area marina protetta del Plemmirio, Associazione culturale Alimede, “Il cestino di libri”, È Bio, Bellissima, Biblioteca del Gufo, Bookb@ng, Bookstock Village, Buk Festival della piccola e media editoria, Buk Modena, BUKids, Casa del Libro Rosario Mascali, Casa di Fausta, Casa Mazzolini, Castello Maniace, Catania Book Festival, C’era un mare da favola…, Città del Sole, Cortile Platamone, D. Ajello, Eralavò, Eur, Festival delle storie, Fiera della piccola e media editoria, Gufi e melone, Il cestino dei libri, Il mare al museo, Il paese delle donne on line, Irene Iorno, Jingle Books, Joppolo Giancaxio, La bananottera, La Biblioteca del Gufo, La casa di Fausta, Labomerenda, Laboratorio Scienza e Saperi, Le Fate, Libreria dei ragazzi, Libreria Villaggio Maori edizioni, Maria Lucia Riccioli, Mazara del Vallo, Messina, Modena, MOnica Saladino, Museo del mare, Orto botanico, Palazzo Asmundo, Palazzo del ghiaccio di Milano, Palazzo delle Esposizioni, Palermo, Più libri più liberi, Policlinico di Modena, Ragusa, recensione, rivista, Roma, Salone Internazionale del Libro di Torino, Santa Lucia, Santa Maria del Suffragio, Tunuè, Un mare di libri, Una marina di libri, www.casamazzolini.it #buongiornomodena #cittadimodena

Nana nuota nuota nuota e non si ferma…

Sopravvissuti al grande evento torinese ci troverete immersi nel verde dell’Orto Botanico di Palermo con tutte le nostre pubblicazioni e le novità per grandi e piccini!
Pronti per un panino con le panelle e una passeggiata tra gli stand? Vi aspettiamo!

https://www.facebook.com/events/1717503738512747/ (l’evento Facebook)

Orto Botanico

Via Lincoln 2, Palermo

9-12 giugno 2016

Nana vi aspetta allo stand VerbaVolant edizioni!

Protagonista di un bellissimo laboratorio durante la scorsa edizione di UNA MARINA DI LIBRI, LA BANANOTTERA sarà ancora una volta presente alla settima!

 

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nel mare dell’editoria…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

http://www.womenews.net/la-bananottera-un-racconto-che-insegna-a-rispettare-lambiente-e-le-creature-che-lo-abitano-un-libro-di-maria-lucia-riccioli-edito-da-verbavolant-edizioni/#comment-45311

“LA BANANOTTERA” UN RACCONTO CHE INSEGNA A RISPETTARE L’AMBIENTE E LE CREATURE CHE LO ABITANO – Un libro di Maria Lucia Riccioli, edito da VerbaVolant Edizioni

Copertinabananottera.png (1386×1386)

Un ringraziamento particolare ad Irene Iorno de IL PAESE DELLE DONNE ON LINE – RIVISTA per la sua recensione…

“per creature terresti perfette che il mare vogliono amare senza far danni e senza sporcare”.

Illustrata con tecnica mista da Monica Saladino, la fiaba, presentata anche al SIRMUMA – Museo del Mare di Siracusa, racconta di una balenottera gialla presa in giro da tutte le creature del mare, fino a quando compierà un gesto di grande altruismo che unirà tutti gli animali e verrà accettata, da loro e dal Capitano Remo Millemari.

Qui sono gli animali a guardare la specie umana, le sue  imperfezioni, le conseguenze delle sue azioni e di come molto del nostro fare influisca sugli oceani, sottolineando la grande importanza di agire sempre nel rispetto della natura, per conservare un  mare pieno di bolle che cambiano colore e quantità a seconda delle emozioni dei suoi abitanti: ci sono bolle felici, bolle tristi, poche bolle o tantissime.

E l’incontro fra le diverse specie viene qui raccontato come pericolo per chi ha solo manto e pinne perché “nessuno da quelle parti aveva una buona opinione dei bipedi senza squame e coda. Non le foche, che temevano per la loro pelliccia. Non le tartarughe, che avevano paura di lasciarci il carapace. Non i gabbiani, che ogni giorno vedevano gli uomini sporcare ogni cosa”.

Un piccolo libro che commuove quando mamma balena viene catturata e la bananottera la difende dalla baleniera e i suoi pescatori.

Un libro che ci fa capire l’importanza della cooperazione quando tutte le balene degli abissi emergono salvando Lena e  di come l’accettazione di un qualcosa ritenuta diversa passi spesso prima attraverso la  consapevolezza delle proprie paure, di come i termini strano, differente, pericoloso, spesso vengano confusi e usati solo per difendere un qualcosa che non esiste.

E per una volta il mare diventa protagonista,  abitato da creature diverse, tutte con le proprie idee, i propri  colori,  e che alla fine collaborano apportando ciascuna il proprio sapere e le proprie capacità per un bene comune.

Una fiaba da  leggere fino all’ultimo “sbuffo”, perché i capitoli a volte non servono se si respira con le branchie come i pesci, si saltella sugli scogli come un granchio, si vola sugli oceani come i gabbiani, si mangiano fino a quattro tonnellate al giorno di cibo come le balenottere azzurre, si gioca come i delfini, e si incontrano navi che trasportano banane tutte gialle come Nana.

E gli umani e le umane per una volta sono “fuori dalle pinne”.

Ecco il mio commento on line:

Salve… grazie davvero per la recensione, scritta cogliendo il senso profondo del lavoro mio e di Monica Saladino, che in VerbaVolant edizioni abbiamo trovato una casa editrice attenta e sensibile alla qualità letteraria della narrativa per bambini e ragazzi e una cura grafica notevole, che si distingue nel panorama nazionale.
In queste vostre parole trovo l’attenzione ai temi di un’ecologia latu sensu, intesa come Papa Francesco la concepisce nella sua enciclica Laudato si’: ecologia del cuore, dei sentimenti, dell’economia, etimologicamente rispetto della nostra casa comune.

Un po’ di materiale sul mio libro… nel mio blog troverete le precedenti recensioni…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

La mia dolce bananottera gialla, Nana, sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

La mia dolce bananottera gialla Nana ha nuotato in lungo e in largo per tutto il 2015… e anche durante l’anno che verrà continuerà a incontrare grandi e piccini!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre; il 13 dicembre ha trovato spazio presso la piccola fiera tenuta a Siracusa in occasione di Santa Lucia. Presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre è stata ospite di “Jingle Books”. Dal 20 al 21 febbraio la fiaba è stata ospitata a Modena per Bukids, la sezione per bambini e ragazzi di Buk Modena, mentre il 25, presso l’Associazione culturale Alimede, è stata protagonista di una labomerenda.

A marzo è stata ospite di “Bellissima”, fiera dell’editoria indipendente, presso il Palazzo del ghiaccio di Milano, mentre il 3 aprile è stata protagonista di una lettura presso “Archimede in movimento”, IV edizione. L’11 aprile è stata ospite della IV A e B dell’Istituto comprensivo “D. Ajello” di Mazara del Vallo (TP) per un incontro con l’autore, mentre il 15 aprile è stata ospite dell’edizione speciale di Archimede in Movimento dedicata al problema delle trivellazioni. Il 23 e il 30 aprile, in occasione della Giornata mondiale della cultura, del libro e del diritto d’autore, “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant edizioni donati a Casa Mazzolini per l’iniziativa “Il cestino dei libri”, nata per sostenere “La casa di Fausta” insieme alla Biblioteca del gufo e ad altri volontari. Al Salone internazionale del Libro di Torino 2016, ad “Eralavò”, festival delle storie di Acireale (CT), e ad Una marina di libri di Palermo è presente presso lo stand VerbaVolant edizioni.

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto 2015 ha ospitato me e Nana!

La bananottera - VANITY FAIR

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Qualche stralcio…

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

VERBAVOLANT EDIZIONI 
Siracusa
info@verbavolantedizioni.it
www.verbavolantedizioni.it

I biscottini bananottera di Gladys Sanfilippo…

 

 

28 maggio 2016: Giornata del Sollievo

23 lunedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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A.S.D. Benny Dance, ALLA RICERCA DELLE TRADIZIONI PERDUTE - Riti, Arciragazzi, ASP Siracusa, Astrea - In memoria di Stefano Biondo, Auser, Avcs, Bike angels, C.I.A.O., Carmelo Gurrieri, consuetudini, cure palliative, dottoressa Di Gangi, Eikei, Francesco Ortisi, G-one music, Giornata del Sollievo, Giovanni Moruzzi, Hospice Kairòs Siracusa Volontari, Lorenzo Amore, Maria Letizia Leonardi, Maria Lucia Riccioli, Ottaviano, Stefania Cannata, Tanina Zito, Teatr-in-azione, terapia del dolore, usanze, Valeria Troia, Yakintos, Yeats, Zuimama

XV Giornata nazionale del Sollievo…

Il 28 maggio 2016, presso l’area interna della Balza Akradina di Viale Tica a Siracusa, si terrà la 15a Giornata del Sollievo, organizzata per promuovere le cure palliative e far conoscere la terapia del dolore.

Lottare contro una malattia è spesso fallimentare ma aver cura di una persona è sempre una vittoria…

Le cure palliative e la terapia del dolore sono campi di studio e ricerca, di pratica clinica e soprattutto di incontro con la persona – altrimenti ridotta a “caso”.

Giorno 28 saranno effettuate molte attività di sensibilizzazione… io sarò presente alle 18.30 per una conversazione sul tema…

Come potete leggere, moltissime le associazioni di volontariato e artistiche impegnate nel progetto.

Vi posto il materiale sul precedente appuntamento che mi ha vista incontrare gli amici dell’associazione Hospice Kairòs…

Presso l’Hospice di Siracusa (presso l’Ospedale Rizza), ho tenuto una conversazione sul tema ALLA RICERCA DELLE TRADIZIONI PERDUTE – Riti, usanze, consuetudini.

Ringrazio l’ASP Siracusa, le associazioni C.I.A.O. e Amici dell’Hospice… in particolare la dottoressa Di Gangi, il dottor Giovanni Moruzzi e l’amica Tanina Zito, che mi ha coinvolta varie volte nelle iniziative dell’associazione dei volontari dell’Hospice… ricordo in particolare l’incontro con Piero Dorfles, che poi ho avuto la gioia di intervistare.

https://www.facebook.com/Hospice-Kair%C3%B2s-Siracusa-Volontari-1390780181170004/?pnref=story.unseen-section (la pagina Facebook dei Volontari Amici dell’Hospice)

http://www.amicihospicesiracusa.org/ (il sito Internet)

Una bella iniziativa, come quelle che quotidianamente si organizzano per rendere l’Hospice sempre più un luogo di riflessione e soprattutto di vita: concerti, incontri letterari, laboratori artistici…

Qui posto le foto dei conigli pasquali, abbinati alle uova vendute per beneficenza…

Yellow experience… and Nana!

23 lunedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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#balene, #banana, #faustadifalco, #ilgiallochevince, #labananottera, #marialuciariccioli, #monicasaladino, #verbavolantedizioni, #yellowexperience, bananottera, favola, fiaba, giallo, libri, mare, Siracusa

https://yellowexperience.it/gallery/569

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Nana nuota… ad Acireale!

23 lunedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Acireale, Algra Editore, “Il cestino di libri”, Biblioteca del Gufo, Buk Festival della piccola e media editoria, Casa di Fausta, Casa Mazzolini, Eralavò, Festival delle storie, Il paese delle donne on line, Irene Iorno, La Biblioteca del Gufo, Libreria Villaggio Maori edizioni, Maria Lucia Riccioli, Policlinico di Modena, recensione, rivista, Santa Maria del Suffragio, Tunuè, www.casamazzolini.it #buongiornomodena #cittadimodena

 

Il giorno è arrivato, si levi il tendone!

18 postazioni, 38 attività e micro-eventi in programma, più di 70 operatori coinvolti, tra scrittori, fotografi, videomaker, illustratori, artigiani, attori, musicisti, canta e conta storie, giocolieri, associazioni, animatori culturali, case editrici…
questo e molto altro sarà la seconda edizione di
‪#‎eralavò‬, festival delle storie di ‪#‎Acireale‬,

Domenica 22 maggio

ore 10.00, teatro Bellini – tour letterario del quartiere

dalle ore 16.00, piazza Santa Maria del Suffragio

Eralavò, festival delle storie

Ne sentiremo delle belle!

Chi riesce a trovarla?

Il viaggio di Nana non si ferma!

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nella mente e nei cuori di lettori grandi e piccini…

La foto è stata scattata ad Acireale (CT), dove la casa editrice VerbaVolant è ospite in occasione di Eralavò, festival delle storie…

Neanche il tempo di riposarsi dopo la nuotata a #SalTo16, il Salone internazionale del Libro di Torino…

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nel mare dell’editoria…

http://www.womenews.net/la-bananottera-un-racconto-che-insegna-a-rispettare-lambiente-e-le-creature-che-lo-abitano-un-libro-di-maria-lucia-riccioli-edito-da-verbavolant-edizioni/#comment-45311

“LA BANANOTTERA” UN RACCONTO CHE INSEGNA A RISPETTARE L’AMBIENTE E LE CREATURE CHE LO ABITANO – Un libro di Maria Lucia Riccioli, edito da VerbaVolant Edizioni

Copertinabananottera.png (1386×1386)

Un ringraziamento particolare ad Irene Iorno de IL PAESE DELLE DONNE ON LINE – RIVISTA per la sua recensione…

“per creature terresti perfette che il mare vogliono amare senza far danni e senza sporcare”.

Illustrata con tecnica mista da Monica Saladino, la fiaba, presentata anche al SIRMUMA – Museo del Mare di Siracusa, racconta di una balenottera gialla presa in giro da tutte le creature del mare, fino a quando compierà un gesto di grande altruismo che unirà tutti gli animali e verrà accettata, da loro e dal Capitano Remo Millemari.

Qui sono gli animali a guardare la specie umana, le sue  imperfezioni, le conseguenze delle sue azioni e di come molto del nostro fare influisca sugli oceani, sottolineando la grande importanza di agire sempre nel rispetto della natura, per conservare un  mare pieno di bolle che cambiano colore e quantità a seconda delle emozioni dei suoi abitanti: ci sono bolle felici, bolle tristi, poche bolle o tantissime.

E l’incontro fra le diverse specie viene qui raccontato come pericolo per chi ha solo manto e pinne perché “nessuno da quelle parti aveva una buona opinione dei bipedi senza squame e coda. Non le foche, che temevano per la loro pelliccia. Non le tartarughe, che avevano paura di lasciarci il carapace. Non i gabbiani, che ogni giorno vedevano gli uomini sporcare ogni cosa”.

Un piccolo libro che commuove quando mamma balena viene catturata e la bananottera la difende dalla baleniera e i suoi pescatori.

Un libro che ci fa capire l’importanza della cooperazione quando tutte le balene degli abissi emergono salvando Lena e  di come l’accettazione di un qualcosa ritenuta diversa passi spesso prima attraverso la  consapevolezza delle proprie paure, di come i termini strano, differente, pericoloso, spesso vengano confusi e usati solo per difendere un qualcosa che non esiste.

E per una volta il mare diventa protagonista,  abitato da creature diverse, tutte con le proprie idee, i propri  colori,  e che alla fine collaborano apportando ciascuna il proprio sapere e le proprie capacità per un bene comune.

Una fiaba da  leggere fino all’ultimo “sbuffo”, perché i capitoli a volte non servono se si respira con le branchie come i pesci, si saltella sugli scogli come un granchio, si vola sugli oceani come i gabbiani, si mangiano fino a quattro tonnellate al giorno di cibo come le balenottere azzurre, si gioca come i delfini, e si incontrano navi che trasportano banane tutte gialle come Nana.

E gli umani e le umane per una volta sono “fuori dalle pinne”.

Ecco il mio commento on line:

Salve… grazie davvero per la recensione, scritta cogliendo il senso profondo del lavoro mio e di Monica Saladino, che in VerbaVolant edizioni abbiamo trovato una casa editrice attenta e sensibile alla qualità letteraria della narrativa per bambini e ragazzi e una cura grafica notevole, che si distingue nel panorama nazionale.
In queste vostre parole trovo l’attenzione ai temi di un’ecologia latu sensu, intesa come Papa Francesco la concepisce nella sua enciclica Laudato si’: ecologia del cuore, dei sentimenti, dell’economia, etimologicamente rispetto della nostra casa comune.

Un po’ di materiale sul mio libro… nel mio blog troverete le precedenti recensioni…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

Vi segnalo anche – grazie a questa deliziosa foto – che LA BANANOTTERA la trovate presso la Libreria Villaggio Maori edizioni! (via Anzalone 14 a Catania)

Che bella valigia di storie! 🙂

Nana è in bella compagnia… ci sono anche i libri degli amici di Algra editore e Tunuè…

PANZA E ASSENZA: incontro con Carlo Blangiforti

20 venerdì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Tag

aneddoti, Carlo Blangiforti, Casa del Libro Rosario Mascali, cucina, Le Fate, libri, Marilia Di Giovanni, Massimo Carpinteri, Panza e assenza, racconti, Saro Distefano, Sicilia

… un ringraziamento per la magnifica portata approntata da Saro Distefano, per la guarnitura raffinata di Massimo Carpinteri e per l’energia della maître de salle Alina Catrinoiu. — con Alina Catrinoiu, Massimo Carpinteri e Saro Distefano

A sinistra, Marilia Di Giovanni, al centro Carlo Blangiforti e a destra io… in occasione della presentazione di PANZA E ASSENZA.

Ecco l’evento su Facebook…

https://www.facebook.com/events/867417486717982/

Presso la libreria Casa del Libro di Rosario Mascali – nostra ospite la libraia Marilia Di Guovanni, che ringraziamo sempre per la sua disponibilità e accoglienza – ho conversato con Carlo Blangiforti del suo libro uscito per i tipi de LE FATE, editori dell’omonimo magazine (un grazie alla bravissima Alina Catrinoiu), ovvero PANZA E ASSENZA.

Si è parlato di letteratura racconti aneddoti e cucina…

Parlando di cucina e dintorni… pre-testo per raccontare storie.

Grazie sempre agli aficionados della libreria, luogo d’incontro, piazza intima per parlare di narrazioni e poesia…

LA CIVETTA DI MINERVA del 13 maggio 2016… considerazioni letterarie

17 martedì Mag 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Tag

articoli, crowdfunding, Due mari - Sicilia e Albania, Elvira Siringo, Enrico Bo, inchiesta, La Civetta di Minerva, Maria Lucia Riccioli, Medagliere, Museo Paolo Orsi, Rosalba Riccioli, Salvatore Greco, Siracusa, Teatro greco, William Shakespeare

https://www.gofundme.com/r2h6hryk

Per finanziare LA CIVETTA DI MINERVA, che è sostenuta solo da sponsor privati ed è un esempio di stampa libera da vincoli, l’idea è quella del crowdfunding, cioè la ricerca di fondi.

La civetta, animale sacro a Minerva: il simbolo del giornalismo che raccoglie informazioni e poi le analizza e le argomenta offrendole alla società perché diventino l’humus di un pensiero critico.

Da questa interpretazione del giornalismo  nel settembre del 2009 nasce il progetto dell’edizione cartacea del La civetta di Minerva, giornale antimafia, no profit.

http://www.lacivettapress.it/ it/

Difesa dell’ambiente e del territorio,  multiculturalismo, welfare, etica politica, economia sostenibile, lotta contro ogni forma di sfruttamento, prevaricazione e corruzione sono i nostri temi.

In soli sette anni di attività abbiamo sostenuto – nonostante la scarsità di risorse e quasi solo grazie ai nostri stessi contributi – importanti battaglie nel settore delle energie rinnovabili, della gestione privata del servizio idrico, contro la  costruzione del rigassificatore di Priolo-Melilli, a favore del blocco delle trivellazioni petrolifere in Val di Noto. Poi, tra le nostre numerose inchieste, quella “storica” sulla Procura della Repubblica di Siracusa ci è valsa il premio giornalistico nazionale Mario Francese 2012.

Tuttavia la nostra battaglia per la legalità ci ha portato più nemici che introiti e adesso la Civetta rischia la chiusura definitiva. Abbiamo bisogno di voi per salvarla!
Le donazioni verranno usate per finanziare il giornale e le attività che possano contribuire a tenerlo in vita e a promuoverne la diffusione.

Il nome di ogni donatore verrà stampato in uno spazio dedicato del giornale che potrà accogliere anche proposte e considerazioni (previa valutazione della loro liceità). Ciascuno riceverà il PDF del numero in uscita che presto potrete leggere anche grazie ad un’app.

———————————————————————–

The owl, sacred to the roman goddess Minerva: the symbol of aan active journalism, which collects, analyzes and discuss information in order to provide society with a booster for critical thought .

This interpretation of journalism led to the birth, in september 2009, of  the anti-mafia, non-profit, print newspaper, La Civetta di Minerva.

http://www.lacivettapress.it/it/

Our mission is to oppose environmental threats, corruption, exploitement, and abuse of power; and to promote multiculturalism, welfare, ethical politics, and sustainable economy.

Even though we had little money – motly provided by the journalists ourselves – in seven years we fought important battles: against water privatization; against the building of the regasification unit in the high risk area of Priolo-Melilli; against oil drilling in the historical area of Val di Noto. Among our many investigative reports, the “famous”one on the judges of the Procura della Repubblica di Siracusa was rewarded with the national Mario Francese prize for anti-mafia journalism.

However, our battle for legality brought us more ennemies than funds and now La Civetta risks to close for ever. We need you to save it!
Your donations will be used to support the newspaper and every activity which can contribute to its survival and outreach.

The name of every donor will be printed in a specific section of the newspaper, where your ideas and proposals can also be hosted (after previous evaluation of their legitimacy). Moreover, every donor will receive a PDF version of next issue and will be able to read it through an app.

Ecco l’ultimo numero… 13 maggio 2016.

http://www.lacivettapress.it/it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=17&Itemid=143

LA CIVETTA esce ogni due venerdì e poi molti articoli confluiscono nel sito, dove troverete anche aggiornamenti e novità.

Buona lettura!

E… a proposito.

http://ilventodellest.blogspot.it/2016/05/sorprese-dalla-sicilia.html

Grazie ad Enrico Bo che sul suo blog e su Facebook ha riportato l’articolo del nostro giornale in cui si parla del suo libro…

Anche se è il primo maggio e come indefesso lavoratore anche se pensionato, dovrei osservare una giornata di giusto riposo, non posso fare a meno di sparare un post di grande soddisfazione per l’uscita di un corposo articolo, una mezza pagina nella sezione culturale del giornale di Siracusa La civetta, uscito giovedì 29 aprile, dove viene riportato quasi un intero capitolo del mio ultimo libro Due mari dedicato alla Sicilia ed all’Albania. L’articolo rende merito naturalmente ad uno dei luoghi più interessanti della città, il Medagliere del Museo Archeologico Orsi, sito davvero unico e ricchissimo di reperti da vedere, ammirare e godere soprattutto per le appassionate spiegazioni della mia amica Rosalba, spero che ormai mi permetterà di chiamarla in questo modo, che accompagna i visitatori aiutandoli a districarsi tra monete, monili, gioielli e tesori ritrovati nel sottosuolo della città e ormai nota a tutti come la “Signora delle monete”. Mi raccomando, se siete da quelle parti non perdetevi questa opportunità, che ne vale la pena.

Uno degli articoli che troverete in questo numero… ecco i ringraziamenti del’autore del testo recensito, Salvatore Greco.

Articolo su La Civetta di Minerva del 13 maggio. Grazie a Maria Lucia Riccioli e alla Redazione La Civetta per la loro attenzione.

Elvira Siringo, reduce dal Salone del libro di Torino, così ci scrive…

…e quando si ritorna a casa le sorprese continuano…
GRAZIE a Maria Lucia Riccioli e alla sua svettante Redazione La Civetta, animale sacro a Minerva… che pertanto potremmo considerare anche animale shakespeariano, in quanto Minerva nacque dalla testa del padre proprio “Scuotendo una Lancia” (Shake-speare!!!)

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