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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

Archivi Mensili: luglio 2017

Duecento anni e non sentirli… viva Jane Austen! (foto e video)

18 martedì Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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16 dicembre 1775, A corto di libri, Alessia Lorefice, Bath, Donatella Motta, Emma., Giusi Norcia, I doni degli dei, Jane Austen, L'abbazia di Northanger, Lady Susan, Letteratu, Letteratura, Lucy Worsley, Mansfield Park, Maria Lucia Riccioli, Michelle Messina Reale, Northanger Abbey, Orgoglio e pregiudizio, Persuasion, Persuasione, Pier Paolo Pasolini, Pride and Prejudice, Qualcosa da dirti, romanzo epistolare, Sanditon, Sara Pascoe, Sense and Sensibility, Steventon, The Guardian, The Watsons, Verbavolant edizioni, Volume the First, Volume the Second, Volume the Third

Dal numero de LA CIVETTA DI MINERVA uscito il 30 giugno e ancora in edicola…

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Una splendida esperienza austeniana inserita in questo festival…

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La Biblioteca Agnello ha organizzato interessanti attività per i bambini e gli adulti per un’estate all’insegna del divertimento e dei grandi temi culturali.

MARTEDÌ 11 LUGLIO
• ore 18.30: Aperitivo letterario musicale con Jane Austen, voce narrante Maria Lucia Riccioli, accompagnamento musicale Donatella Motta
MARTEDÌ 18 LUGLIO
• ore 16.00: Un’estate da giocare
GIOVEDÌ 3 AGOSTO
• ore 18.30: Aperitivo letterario con Pierpaolo Pasolini raccontato attraverso i colori e le fotografie, voce narrante Alessia Lorefice
VENERDÌ 11 AGOSTO
• ore 18.30: Presentazione del libro I doni degli Dei di Giusi Norcia, Verbavolant Edizioni.
• Proiezione del cortometraggio Qualcosa da dirti, vincitore premio “A corto di libri”
MARTEDÌ 22 AGOSTO
• ore 16.00: Un’estate da giocare

Duecento anni e non sentirli…

Sono trascorsi duecento anni da quel 18 luglio 1817, quando morì la grandissima scrittrice inglese Jane Austen.

Come vedete, la Biblioteca di Canicattini Bagni (SR) all’interno della propria programmazione estiva ha inserito un omaggio a Jane Austen!

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Aperitivo letterario musicale con Jane Austen, voce narrante Maria Lucia Riccioli, accompagnamento musicale Donatella Motta.

L’omaggio a Jane Austen, nel secondo centenario della sua morte, è un evento a ingresso libero rivolto a tutti gli appassionati della Austen.
Se volete rivivere le parole di una delle più grandi scrittici della storia della letteratura non potete farvi sfuggire questa serata all’insegna della cultura e della figura femminile.

Un aperitivo concluderà l’incontro

Info
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https://www.facebook.com/events/687756681396678/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2222%22%2C%22feed_story_type%22%3A%2222%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D&pnref=story (ecco l’evento Facebook)

Ecco qualche foto e un video del bellissimo pomeriggio letterario all’insegna delle eroine austeniane!

Grazie davvero alla dottoressa Paola Cappè per aver realizzato il nostro sogno… quello di omaggiare Jane Austen leggendo qualcuna delle sue pagine e immergendoci nell’atmosfera musicale dell’epoca Regency…

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Maria Lucia Riccioli voce narrante e Donatella Motta pianista protagoniste alla Biblioteca Agnello di Canicattini Bagni per l’omaggio a Jane Austen.

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Ieri pomeriggio una fantastica rilettura di Jane Austen realizzata da Maria Lucia Riccioli accompagnata al pianoforte da Donatella Motta.
Interpretazione originale , interessante , coinvolgente,
Bravissime !!!!

SILENT WORSHIP, di G.F. Haendel… quale pezzo migliore per parlare di EMMA?

Ringrazio della presenza Tiziana Urso (le amiche di Facebook esistono davvero e vengono a trovarti! Molto orgogliosa, ma con pochi pregiudizi 😉 ) e Maria Sequenzia, oltre ai meravigliosi ragazzi del servizio civile…

L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, in piedi e spazio al chiuso

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E adesso altro materiale che mi riguarda a proposito di una delle mie autrici del cuore…

http://www.letteratu.it/2013/12/16/lady-susan/

Su LETTERATU abbiamo ricordato la grandissima Jane Austen con la mia recensione di LADY SUSAN, romanzo epistolare giovanile della scrittrice, nata il 16 dicembre 1775.

E poi, tanto per rinfrescarci la memoria, un articolo mio dell’anno precedente:

IL COMPLEANNO DI JANE

La canonica era immersa nel silenzio. Il verde pendio sul retro della casa era una coltre buia e fredda.

La ragazza rabbrividì e ravvolse la coperta più strettamente sulla vestina da notte.

Ancora poche ore e il sole sarebbe sorto sul giorno del suo compleanno.

Riusciva quasi a vederli, il babbo e la mamma, sorpresi ma non troppo di trovarla alzata di buon mattino, pronti a darle il bacio d’augurio. Cassy avrebbe fatto un pudding o una delle sue torte fantasia. E la giornata sarebbe trascorsa così, tra una canzone al pianoforte, uno scherzo dei suoi fratelli, le faccende domestiche, il sermone di papà ancora da scrivere, la casa da preparare per i giorni di festa di là da venire. Bel giorno, il 16 dicembre, per venire al mondo. Troppo freddo per uscire e il Santo Natale alle porte.

Un tempo ideale per leggere. Finirò Gilpin. O meglio la Barney.

Ma non si era alzata per terminare l’ennesimo libro.

I quaderni reclamavano la sua attenzione.

Intinse la penna nella boccetta d’inchiostro e per un tempo indefinito – si fece giorno, il sole filtrò dalla siepe e batté alla finestra per augurarle buon giorno e buon compleanno, il reverendo Austen la vide intenta a scrivere e le carezzò la testa prima di abbracciarla – non ebbe più freddo né sonno, né riuscì a pensare al ballo di Natale o alla torta di Cassandra, alla mamma che le avrebbe rimproverato l’alzataccia.

Era a Lesley Castle, riviveva le avventure di “Love and Freindship”, palpitava per Catherine. Riandava con gli occhi e la mente ai suoi primi imparaticci e affrontava i nodi delle nuove storie.

Aveva iniziato per divertire se stessa, Charles e tutti gli Austen, e non aveva intenzione di smettere.

ACQUISTATE IN EDICOLA “LA CIVETTA DI MINERVA” DEL 30 GIUGNO!

TROVERETE ANCHE UN MIO ARTICOLO SULLA AUSTEN…

Due parole sulla Biblioteca “Giuseppe Agnello” di Canicattini Bagni (SR)…

L’evento su Jane Austen è stato fortemente voluto dalla dottoressa Paola Cappè, impegnata nel diffondere l’amore per i libri e la lettura (basti pensare alla recente premiazione al Salone del Libro di Torino nella sezione soggetto della nona edizione di A corto di libri del corto Qualcosa da dirti di Francesco Cultrera girato proprio nella biblioteca Agnello di Canicattini Bagni.

Ecco il link al video…

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjD2-7ukfnUAhXIKlAKHftdBFsQtwIINDAC&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DqMgN8PiKaNo&usg=AFQjCNEbcSHnKxK2oV2gGMgZu2YTLxbGwg

Let’s play…

Trovate 25 residenze citate dalla Austen nei suoi romanzi…

Ed ecco la locandina di PRIDE AND PREJUDICE con Keira Knightley.

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Un suggerimento che devo a Michelle Messina Reale, thanks dear!

https://www.theguardian.com/books/audio/2017/jul/18/sara-pascoe-and-lucy-worsley-on-jane-austen-books-podcast

FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA su Ciaolibri

15 sabato Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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http://ciaolibri.it/2017/07/12/ferita-allala-unallodola-un-romanzo-di-maria-lucia-riccioli/

Ringrazio la blogger e scrittrice Mia (Miriam Vinci) sia per la sensibile recensione che per l’intervista sul suo spazio ciaolibri.it!

LUGLIO 12, 2017 DI MIA

Ferita all’ala un’allodola: un romanzo di Maria Lucia Riccioli

Amici lettori, vi presento il libro di questa settimana: Ferita all’ala un’allodola, di Maria Lucia Riccioli.

Un romanzo storico che colpisce dritto al cuore e che ho deciso di condividere con voi, qui nel mio blog, perché merita molto e non mi dispiacerebbe affatto una trasposizione cinematografica (di quelle che rispettano il contenuto dei libri! 🙂 )

Maria Lucia Riccioli nasce a Siracusa il 18 Settembre 1973, scrittrice e docente insegna  Lettere ai licei e compone versi, storie ed emozioni.

Cura il blog Maria Lucia Riccioli: la bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij)

DESCRIZIONE: 448 pagine

EDITORE: Lab

PREZZO DI COPERTINA: 23,00 euro, I edizione Gennaio 2011

GENERE:  romanzo storico

TRAMA_NO SPOILER: Ferita all’ala un’allodola è un romanzo storico che narra la vita della poetessa netina Mariannina Coffa. Fa da sfondo una Noto del 1800 con gli usi e costumi dell’epoca. La poetessa dalle spiccate doti artistiche vive in una famiglia benestante che ne programma l’intera esistenza, decidendone improvvise nozze per allontanarla, misteriosamente, dall’uomo che ama, un musicista…

PARERE PERSONALE:  adoro così tanto questo romanzo storico da rileggerlo ancora, a distanza di tempo, immaginando scene da cinema e colonna sonora:

“Rosa d’autunno, rosa colorata, rosa sciupata, rosa maltrattata, per quale inganno non sei più sicura? Se stringo le tue spine fra le mani, posso sentire forte il tuo dolore, più fa male e più cresce l’Amore, di più, di più…” (Andrea Bocelli – In canto)

Mariannina Coffa è un’eroina ottocentesca dalla personalità forte e fragile al tempo stesso, unica, romantica, intensa. Innamorata della vita, di grande spirito artistico, sensibile e patriota che vive, ahimè, in un contesto storico completamente inadatto a lei. Inadeguatezza e senso di estraneità che sento forte in me, così come percepisco in lei, per una vita costretta e diversa da quella sperata, da quella desiderata, da un lato lei, impedita dalla propria famiglia  e dall’altro io, per un governo bisbetico…

“In canto. Io chiedo all’Amore quell’ombra nel cuore, bagnala di sole, e il nuovo sorriso, sarò solo io, io, e lei sarà la musica che canto, così potrà amarmi, ancora amando. Ed io potrò averla, e resterà per sempre incanto.” (A.Bocelli)

Personalità forte e ben educata, che, allontanandosi dalle tematiche religiose dà piena voce all’Anima e urla urla urla tutte le sue emozioni!

“…questa melodia, inno dell’Amore, te la canto e sento, tutto il mio dolor così forte così grande che mi trafigge il cuor ” (A. Bocelli – Melodramma)

In un’epoca incapace di accettare l’amore, due giovani dai sogni spezzati, Mariannina e Ascenzio…

 “…lì è nato il mio destino, amaro senza te, amaro senza te, e questo cuore canta un dolce melodramma è l’inno dell’Amor che canterò per te, è un melodramma che, che canto senza te…” (A. Bocelli)

…come Romeo e Giulietta, lì, con le mani tesi, a scambiarsi il cuore, a toccarsi l’Anima tra musica e poesia. Il loro è un Amore fatto di delicati sguardi, e silenziose promesse che vengono tradite all’improvviso, perché c’è qualcosa di Ascenzio, il musicista che le insegna a suonare il pianoforte, che non piace alla famiglia di lei:

“…ma limpido è il mattino, tra i campi odor di vino, io ti sognavo e adesso, ti vedo ancora lì, ah quanta nostalgia, ah fresco di collina, io piango, che pazzia fu andarsene poi via…” (A. Bocelli)

E forse sono proprio i suoi sogni, i sogni di diventare un grande musicista, che non piacciono alla famiglia Coffa, disposta a tutto, anche far soffrire Mariannina, pur di non consentire, così all’improvviso, la loro unione:

“Rosa tradita, rosa calpestata, ti strapperò dal cuore la paura e insieme a me ti sentirai sicura… di più, di più, in canto io chiedo all’Amore, quell’ombra nel cuore, bagnala di sole…” (A. Bocelli)

Vivere è difficile, e sopravvivere lo è ancora di più, soprattutto se non si può amare chi si ama, se anche la famiglia, famiglia che ti ha messo al mondo, va contro i sogni e contro tutto, e Mariannina questo lo sa bene, Mariannina cerca di resistere ma si accorge di essere sola, abbandonata, in un’epoca che non le appartiene.  E poi ci sono quelle scelte non volute da cui non si può più tornare indietro, un destino già segnato, e chissà se l’Anima sua ne avrà avuto riscatto, dopo la morte… chissà…

Omnia vincit amor et nos cedamus amori,  ci crediamo tutti, Virgilio, peccato che la realtà è ben lontano dalle speranze del cuore…

” –    Non voglio tentarla, padre, né lei vuole tentare me. Voi mi dovete aiutare, padre Sbano… Non ci siamo manco chiesti perdono… io perché la trattai come se m’avesse tradito, lei perché non ha…              –    Perché non è scappata con te? A divider che cosa? La fame in due? A spartirivi i sogni di gloria, con un figlio o due magari? Senza sposarvi, come due scomunicati? Pensa alla donna di Pisacane, alle campagne sciagurate de’ patrioti… Ah, l’ideale! Bella, bella cosa davvero… ma poi sono pianti, e liti, e quistioni… pel pane, pel rimorso d’aver fallato… Questo volevi per Mariannina, volevi che ti dicesse di sì?” 

Mariannina è considerata “diversa, strana, pazza” e la sua vita viene resa infelice dalla famiglia che l’ha messa al mondo, che le impone scelte e decisioni irragionevoli per l’anima sua, fortemente in contrasto con l’epoca vissuta, dove unica sua consolazione, ormai, resta solo la scrittura. E comprendo bene le emozioni di Mariannina, il mondo non è pronto ad accettare una personalità così piena, non lo è la famiglia della poetessa netina e non lo è nemmeno il contesto storico in cui vive. Disprezzare è facile, puntarle contro il dito accusatore e condannarla perché speciale, unica, dall’Anima in fiamme, umana.

“Non sa Mariannina donde le venga quel palpito che la sveglia di notte e la spinge, a tentoni, come una talpa cieca che si scavi il cammino nelle latebre della terra, a cercare carta e matita e appuntare parole che sgorgano, umori misteriosi e inebrianti, perduti per sempre se torna a dormire. Da quale sfera, da quale mondo invisibile eppur reale vengono le immagini che le si fissano in mente, le visioni che la perseguitano durante il giorno e trovano pace solo nei versi ordinati sopra il foglio? Da quando Ascenzio s’è scavato una nicchia nel suo cuore, Mariannina fantastica di sé, dell’angelo, del Genio.”

Ferita all’ala un’allodola è una delle più belle opere letterarie moderne che riporta alla luce un personaggio storico realmente vissuto e mai apprezzato in vita. È una storia toccante, profonda, dolce, forte che suscita vari moti dell’Anima, ve lo consiglio tra le vostre letture perché è un altro di quei libri che merita, ma che fa parte del presente, e senza dubbi, destinato a diventare un grande classico per le tematiche importanti trattate e per l’incredibile storia della poetessa. E’ una storia che appassiona e che fa sperare pagina dopo pagina che vinca il bene, che vinca l’Amore, che lei sposi l’amato musicista del suo cuore…

Chissà, adesso, dove sono le loro Anime, se si sono ricongiunte o perse per sempre, chissà…

“Io che canto di notte, con il rumore del mare, io che parlo alla luna per capire il mistero di una storia d’Amore, e ti sento più forte nelle sere d’estate, sento le tue parole come piccoli fuochi accesi infondo al mio cuore, dentro la vita mia una musica suona, una nuova poesia nel ricordo di te, oceani immensi, di libertà, giorni di festa che non scorderò, il freddo inverno non ti porta via, dalla mia vita, i desideri, le nostalgie, quanti misteri questo Amore mio! Prigioniero nel tempo, chiuso nella memoria, non ho mai più sentito il profumo infinito di una rosa al mattino, questa voce che ho dentro parla solo di noi come un dolce tormento questo sogno lontano non mi fa più dormire, non è un canto di addio ma una musica dolce, un’orchestra che io suono solo per te oceani immensi ritroverò, corpi celesti e terre d’Africa, un altro sole ci riscalderà, perdutamente, voli infiniti sulle città, all’orizzonte solamente Noi, un mondo nuovo da cercare in due, questo è il mistero dell’Amore. Un mondo nuovo da cercare in due, questo è il mistero.”

(A.Bocelli – Il mistero dell’Amore)

Amici lettori, ricordatevi che leggere vi farà vivere mille storie diverse e stupende emozioni che la realtà stessa è incapace di dare, una vita sola non basta per vivere tutte le emozioni che si provano leggendo e scrivendo. Leggete per voi, per vivere intensamente e conoscere il mondo che è stato, che può essere, che è, o che sarà.

Leggete di Mariannina Coffa, leggete di Ascenzio, facciamoli vivere ancora, facciamo che il loro Amore viva dentro di noi, nei nostri sogni, nella giustizia che cerchiamo nel mondo, in un mondo buono, onesto, che insieme possiamo ancora salvare, salvando per primi noi stessi.

Leggete amici lettori, leggete, perché leggere è salutare!  ❤

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Una risposta a “Ferita all’ala un’allodola: un romanzo di Maria Lucia Riccioli”

  1. Angelo
    LUGLIO 12, 2017 ALLE 3:04 PM

    Leggere gli articoli di questo blog è ogni volta una emozione incredibile.
    Una delle più grandi critiche che si fa alla società attuale è l’incapacità degli uomini e delle donne del ventunesimo secolo di saper scrivere come facevano gli scrittori del passato, per cui, si pensa che certe frasi, certe emozioni che la poesia ottocentesca era capace di suscitare, facciano parte di una storia conclusa e lontana.
    Dal mio punto di vista mi trovo, in parte, d’accordo con questa critica, tuttavia non posso negare che ci sono alcune rarità, eccezioni, cioè persone, anche di giovane età, che al giorno d’oggi sono capaci di esprimere quelle autentiche emozioni, quei meravigliosi accostamenti di parole e versi che i grandi del passato elegantemente riuscivano a fare. E’ questo che ho percepito da questo articolo e dal libro citato, è stato come, per qualche minuto, immergersi realmente nell’anima vibrante di Mariannina Coffa, quasi come se fosse ancora viva.
    Personalmente mi sento di fare tanti e tanti complimenti alla scrittrice del libro Riccioli e alla blogger Mia che, periodicamente, riempie le settimane di idee e cultura, sperando che la loro attività possa essere sempre più ricca e possa espandersi in una società che, ahimé, è scarsamente capace di riconoscere i talenti veri.

    Rispondi
    1. Maria Lucia Riccioli
      LUGLIO 15, 2017 ALLE 6:04 AM

      Il tuo commento è in attesa di moderazione.

      Grazie a Mia, blogger sensibile e attenta.
      Grazie anche ad Angelo per le parole gentili.
      Non si tratta di scrivere come nell’Ottocento – siamo nel 2017 e dobbiamo vivere questo tempo, anche se è bello lasciarsi cullare dall’air du temps, dalla nostalgia, dal Romanticismo – ma cercare di dar voce ai nostri simili che vivevano un altro tempo e magari cercare di riportare qualcosa di quella temperie culturale e artistica.
      Grazie ancora.

      Ed ecco l’intervista…

      LUGLIO 14, 2017 DI MIA

      Intervista all’autrice di Ferita all’ala un’allodola, Maria Lucia Riccioli

      Amici lettori, ecco a voi l’intervista all’autrice del libro Ferita all’ala un’allodola: Maria Lucia Riccioli 🙂

      Buona lettura 🙂

      1) Iniziamo dal titolo del romanzo da lei scritto “Ferita all’ala un’allodola”, come nasce? Perché ha scelto la figura dell’allodola?

      Intanto grazie per l’attenzione nei miei confronti e verso il mio romanzo storico “Ferita all’ala un’allodola”. Mentre lo scrivevo, il libro non aveva un titolo, che in effetti è un po’ come il nome per una persona: “Il rosso e il nero”, “La coscienza di Zeno”… quanto è importante attribuire un titolo alla catasta di fogli che racconta una storia?   Il nome della protagonista non mi sembrava adatto a far da titolo al romanzo, perché desideravo qualcosa di evocativo, che suggestionasse il lettore… ed ecco che accade una delle tante grandi piccole epifanie che hanno accompagnato la stesura di questo libro: sotto gli occhi mi si presentano dei versi scritti da William Blake (1757-1827), un poeta inglese visionario e originale che per certi aspetti potremmo apparentare alla poetessa protagonista del mio libro. Eccoli: “A skylark wounded in the wing, / A cherubim does cease to sing” ovvero “Ferita all’ala un’allodola, un cherubino smette di cantare”. Un vero e proprio epitaffio per in cui sono adombrate Bellezza e poesia, con la loro fragilità rappresentata dal volo ferito di un uccello rinomato – anche letterariamente – per il suo canto. Addirittura avevo pensato di dare come titolo al romanzo non il primo ma il secondo verso, ma poi ho scelto “Ferita all’ala un’allodola” perché mi sembrava che racchiudesse tutta la parabola esistenziale ed artistica della mia protagonista, che in vita era stata paragonata a una rondine e fu perfino soprannominata “Capinera di Noto” per dire “del suo veloce volo” (e qui cito l’amato Franco Battiato) simile a quello della capinera verghiana. L’angelo della scultura a lei dedicata nella Piazza XVI maggio a Noto, bellissimo e serio, con un libro aperto sulle ginocchia, mi è sembrato incarnare il “cherubim” di Blake e quindi da qui il titolo, che non ho più cambiato.

      2) Chi è Mariannina Coffa e cosa l’ha spinta a scrivere di lei?

      Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) è stata una poetessa e patriota nata a Noto, che oggi è provincia di Siracusa ma che per un certo periodo è stata quello che si chiamava all’epoca capoluogo dell’Intendenza, teatro di avvenimenti importanti per la storia della Sicilia e dell’Italia tutta: il Risorgimento è una tappa importante della storia di Noto e di quella di Mariannina Coffa, enfant prodige, poetessa improvvisatrice e principessa dei salotti, che nonostante la breve esistenza (morì a trentasei anni, tre mesi e sei giorni) funestata da dolori e lutti – la rottura del fidanzamento con Ascenso Mauceri, drammaturgo e musicista, suo maestro di pianoforte, il matrimonio d’interesse con un ragusano, Giorgio Morana, il forzato trasferimento a Ragusa, i rapporti conflittuali con il suocero e le cognate, la morte di due bambine, la malattia che la porterà alla morte – ha tentato di elevare la propria voce poetica, che deve tanto al modus scribendidell’epoca ma specie nell’ultima produzione mostra una ricerca sempre maggiore di originalità. Non solo: anche come donna Mariannina Coffa ha tentato, nonostante le pastoie dell’epoca e i limiti oggettivi ed interiori, di affermare la propria volontà sia nella gestione familiare che in quella della propria malattia, oltre che la propria dignità di intellettuale – corrispondeva con scrittori, poeti, giornali e personalità dell’epoca – e poetessa.

      3) Immedesimandomi in Mariannina, avrebbe fatto scelte diverse rispetto a quelle intraprese dalla poetessa? E cosa pensa della famiglia Coffa?

      Mi sono spesso chiesta cosa sarebbe accaduto se, ad esempio, Mariannina Coffa avesse acconsentito alla fuga d’amore che Ascenso – innamorato disperato, profondamente byronianamente romantico – le proponeva. Ed ho anch’io messo in discussione l’amore tanto sbandierato dal padre della poetessa (Salvatore Coffa Ferla, avvocato e patriota, primo estimatore del “genio” della figlia, pronto però a sacrificarne la felicità), dalla madre e da tutto il suo entourage.                                 Noi contemporanei però spesso sbagliamo tentando di applicare categorie e mentalità attuali al passato: la condizione di malmaritata era usuale nell’Ottocento e il matrimonio d’amore molto di là da venire; la scelta di far curare Mariannina a Noto non nella casa paterna ma in una casa di proprietà della famiglia per salvare le apparenze (accogliere una figlia che aveva lasciato marito e figli a Ragusa per farsi curare addirittura da un omeopata in odore di repubblicanesimo sarebbe stato troppo per un liberale come Coffa) rientra nei modi di pensare ed agire dell’epoca. Se posso rimproverare qualcosa ai personaggi della mia storia – che mia non è: io ho tentato di dar loro voce, di inserirmi negli interstizi, nel non detto, in quello che i documenti non dicono – è l’ostinazione quasi cieca di Mariannina nel compiere scelte autodistruttive (ad esempio, coltivare non solo la corrispondenza con l’amato di un tempo ma anche la speranza larvata di un possibile incontro chiarificatore o forse di qualcosa di più) e soprattutto la sottovalutazione da parte dei genitori della gravità delle condizioni della figlia, giudicata più che amata.

      4) Se potesse parlare con Mariannina cosa le direbbe?

      Che bella domanda. Le ho parlato per cinque anni, chiedendole di suggerirmi cosa fare per restituirle la voce, per raccontare senza troppi errori la sua storia. Le ho chiesto aiuto nei momenti di difficoltà. L’ho ringraziata quando trovavo l’informazione giusta proprio quando mi serviva. Se la incontrassi le chiederei com’è andata davvero la storia del mancato matrimonio con Ascenso. Le chiederei che fine hanno fatto i manoscritti scomparsi (materia per un giallo, davvero). Le domanderei scusa se l’ho prevaricata attribuendole pensieri e sentimenti non suoi. E poi l’abbraccerei da siciliana, da scrittrice, da amica, per le emozioni che mi ha regalato in tutti questi anni trascorsi a leggere, scrivere e parlare di lei, per le persone che grazie al fil rougecostituito dall’interesse per la sua vita e la sua poesia, sono diventate amiche mie oltre che sue.

      5) Passiamo alla parte tecnica del romanzo, quanto tempo ha impiegato per la stesura e perché? Ci racconti un poco della sua esperienza prima di scrivere di Mariannina.

      Scrivere un romanzo storico per me vuol dire innanzitutto studiare. Ho ripreso in mano i libri di storia, ho compulsato carte d’archivio – che esaltante esperienza compitare i sentimenti e le emozioni del passato decifrando sbaffi di firme… –, ho visitato biblioteche e musei, ho fatto sopralluoghi nelle location reali del romanzo, ho ri-letto tanti romanzi ottocenteschi per entrare nell’atmosfera letteraria dell’epoca, ho ascoltato musica d’opera, la colonna sonora della storia di Mariannina Coffa…                                               Parallelamente è iniziata la fase della scrittura e delle infinite riletture e revisioni del romanzo. Ecco perché ho chiuso il libro dopo cinque anni circa dalla prima germinale idea.  Io venivo dalla poesia e dalla stesura di racconti – non contano i miei primi imparaticci narrativi, che non farei leggere a nessuno –, quindi molto ha contribuito ad allungare i tempi di uscita del libro il fatto che fosse il primo (ringrazio Luigi La Rosa, Lia Levi, Paolo Di Paolo e tanti altri amici e “complici” di scrittura per i consigli e l’aiuto a vario titolo prestato a me e alla mia “allodola” perché venisse alla luce e anche dopo, per farle spiccare il volo…).

      6) Perché comprare il suo libro? È il suo primo romanzo o c’è altro di edito? E prossimamente ci saranno delle novità?

      Purtroppo il mio libro non è più in catalogo – anche se qualche copia può essere trovata fortunosamente in alcune librerie – quindi potrete leggerlo solo in biblioteca. Sto valutando se farlo ripubblicare e quindi donargli una terza vita (uscì in occasione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, nel 2011, per i tipi di Perrone LAB, poi venne rieditato nel 2013 da L’Erudita) anche come e-book. Vedremo. È il mio primo romanzo (ne ho in cantiere due-tre sempre di argomento storico, ma ambientati in tutt’altra epoca), anche se io amo molto il genere racconto (molti dei miei lavori sono usciti sia sul web che su riviste, giornali e antologie) e la poesia sia in lingua che in dialetto: il mio secondo libro è infatti una raccolta di “cunti” in dialetto siciliano (una sorta di Vangelo apocrifo in dialetto, recupero memoriale delle storie narrate dai miei nonni materni) intitolata “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” edita da Algra editore ovvero Alfio Grasso, un editore giovane e coraggioso che ha deciso di scommettere non solo sulla poesia ma sulla poesia in dialetto (grazie anche a Sebastiano Burgaretta per il dono della sua straordinaria prefazione). La mia terza creatura letteraria, il mio libro più “leggero” e felice è “La bananottera”, una fiaba per bambini illustrata da Monica Saladino e pubblicata – grazie anche ai buoni auspici di Annamaria Piccione, “decana” siracusana della scrittura per l’infanzia – da VerbaVolant edizioni, cioè dalla straordinaria squadra formata da Fausta Di Falco, “editora” giovane  e tostissima, ed Elio Cannizzaro: grazie a loro la storia della balenottera color giallo banana nuota per le librerie, le biblioteche, le fiere e le scuole. Spero di poter dare presto ai miei venticinque lettori notizie su una quarta creatura di carta.

      7) A chi consiglia il suo romanzo?

      A chi ama il genere romanzo storico, a chi desidera conoscere una poetessa fuori dal “canone” letterario, a chi vuole rivivere l’Ottocento siciliano, a chi vuole leggere una storia d’amore, d’amicizia, di famiglie intrecciate dalla politica, dall’interesse economico e da tutta la tavolozza dei sentimenti umani. A chi vuole studiare il nostro Risorgimento e il Romanticismo da un’angolazione diversa. A chi ama leggere e vuole scoprire nuovi autori.

      8) Consigli per essere un buon lettore?

      Innanzitutto la curiosità. La perseveranza nel cercare l’autore la storia il libro che smuovano emozioni, che suscitino riflessioni, che ispirino idee. Leggere è come conoscere dei nuovi amici: le delusioni sono dietro l’angolo, ma possono formarsi legami inscindibili.           Non scoraggiarsi mai: c’è un libro per ogni momento e un momento per ogni libro. Proprio il libro che in un certo momento della nostra vita non ci attrae né ci interessa può diventare il compagno fidato di un altro momento della nostra esistenza. Sperimentare, contaminare generi e stili: io amo Jane Austen ma anche i gialli, poeti come la Szymborska e Topolino, Borges ed Eschilo, Leopardi e le Brönte, Poe e Kafka, la Tartt e la Chevalier, la Némirovsky e la Munro, Verga e Ariosto… e non disdegno la saggistica.

      Grazie ancora delle domande, che mi hanno permesso di ripercorrere la genesi di questo libro che mi è così caro (perché è il primo, perché l’ho covato dentro per anni, perché mi ha regalato il Premio Portopalo – Più a Sud di Tunisi e una segnalazione al Premio “Alessio Di Giovanni”, perché ha ispirato la splendida canzone di Carlo Muratori “Ombra adorata”, tratta da un sonetto di Mariannina Coffa, perché perché perché…).

      Ringrazio tantissimo la docente e autrice Maria Lucia Riccioli per aver concesso questa splendida intervista, è sempre bello per una lettrice poter dialogare con l’autore di un romanzo che resta nel cuore e conoscere più a fondo l’Anima di uno scrittore… è una ricchezza che riempie, è la bellezza che salverà il mondo: l’arte.

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      Grazie ancora a Mia per l’intervista e la recensione…
      Leggere è salutare: CIAO!
      😀

       

Letteratitudine vol. 3 ancora in tour…

10 lunedì Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica, scuola

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Dopo TaoBuk, ecco un nuovo appuntamento per parlare di LETTERATITUDINE 3…

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Amici messinesi, siete tutti invitati!

Sarà il volume Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria) a inaugurare la rassegna “Unconventionally Summer 2017” dell’Associazione Culturale Demetra, in collaborazione con la Libreria Doralice, il Lido Gli Irrerammare, la Star Music Academy e il gruppo di lettura La Setta dei Lettori Estinti.
All’insegna dell’anticonformismo, e moderato da Fabrizio Palmieri, sarà un evento che vedrà la narrativa e la critica letteraria trasformarsi in spettacolo: assieme a Massimo Maugeri, curatore del volume, e agli scrittori Eliana Camaioni e Guglielmo Pispisa –autori presenti nel volume rispettivamente col saggio critico “Quei frammenti della luna: Lunaria 2.0” e con la “Lettera a Dracula”- interverrà infatti la Star Music Art Academy (direttrice Marianna Attinà, coordinatrice dell’evento Mariangela Campochiaro). Lo spettacolo, ispirato ai testi di Camaioni e Pispisa, vedrà in scena gli attori della scuola Valentina Allegra, Ilenia Nostro, Ambra Princiotto, Annalaura Princiotto, Marco Rotella, Annalisa Turchi, Claudia Rizzo.

“LETTERATITUDINE 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria): a cura di Massimo Maugeri

Un manuale sulla lettura, uno scrigno zeppo di consigli di scrittura, l’ingresso nel laboratorio creativo di tante scrittrici e tanti scrittori di fama nazionale e internazionale, un insieme di percorsi che, tra autoracconti d’autore, interviste e saggi, conducono “dietro le quinte” di libri, scrittori e personaggi letterari che conosciamo e amiamo.
In questi e in tanti altri modi può essere definito “Letteratitudine 3 – letture, scritture e metanarrazioni”, il nuovo libro curato da Massimo Maugeri, che celebra le attività culturali e letterarie del noto blog Letteratitudine, a dieci anni dalla sua nascita.

Ed ecco altro materiale…

Grazie mille a la Repubblica – Palermo e a CasaLettori Maria Anna Patti per la pubblicazione di questa bella intervista incentrata su “Letteratitudine 3″ (LiberAria Editrice)…

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Letteratitudine 3 continua il suo tour di presentazioni…

MAGARI DOMANI RESTO e LETTERATITUDINE 3: A TUTTO VOLUME

Doppio incontro “consecutivo” venerdì sera, 16 giugno 2017, nell’ambito del Festival “A Tutto Volume” di Ragusa, a partire dalle 21:30, nella splendida cornice offerta da via Roma

Alle h. 21:30 si svolgerà la presentazione del romanzo “Magari domani resto” di Lorenzo Marone (Feltrinelli). Sarà presente l’autore che dialogherà sul libro con Massimo Maugeri.

A seguire, alle 22:30, la presentazione del volume “Letteratitudine 3” curato da Massimo Maugeri (LiberAria). Ne discuteranno con Massimo Maugeri: Lorenzo Marone, Paolo Di Paolo e altri amici di Letteratitudine che hanno contribuito alla realizzazione del testo

* * *

“Magari domani resto” (Feltrinelli): di Lorenzo Marone

Libro Magari domani resto Lorenzo MaroneLuce, una trentenne napoletana, vive nei Quartieri Spagnoli ed è una giovane onesta, combattiva, abituata a prendere a schiaffi la vita. Fa l’avvocato, sempre in jeans, anfibi e capelli corti alla maschiaccio. Il padre ha abbandonato lei, la madre e un fratello, che poi ha deciso a sua volta di andarsene di casa e vivere al Nord. Così Luce è rimasta bloccata nella sua realtà abitata da una madre bigotta e infelice, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un capo viscido e ambiguo, un avvocato cascamorto con il pelo sullo stomaco. Come conforto, le passeggiate sul lungomare con Alleria, il suo cane superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con il suo anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Un giorno a Luce viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore, e qualcosa inizia a cambiare. All’improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma forse è l’occasione per sciogliere nodi del passato e mettere un po’ d’ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito il vento che gli diceva di fuggire, o magari restare?

Lorenzo MaroneLorenzo Marone (Napoli, 1974), laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Autore di successo, ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè corretto città di Cave 2016, 12 edizioni in Italia, 11 traduzioni all’estero, un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio, e La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Premio Como 2016. Collabora con “La Repubblica di Napoli” con una rubrica fissa dal titolo “Granelli”. Vive a Napoli con la moglie, il figlio e la bassotta Greta, il suo cane superiore. Per Feltrinelli ha pubblicato Magari domani resto (2017).

* * *

Un riassunto delle tappe precedenti…

LETTERATITUDINE 3 a Terrasini (Pa) – 9/6/2017
Su il sipario! Appuntamenti tra casa e scuola
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/

Venerdì 9 giugno 2017, alle h. 17:30, presso l’Aula Magna dell’I.C. “Giovanni XXIII”, via G.B. Consiglio, 1 – 90049 Terrasini (PA) si è svolta la presentazione del volume LETTERATITUDINE 3: letture, scritture e metanarrazioni (LiberAria) organizzato da Così, per passione – Associazione Culturale. Ne discuteranno con Massimo Maugeri, curatore del libro: Martina Consiglio, Natalia Rodik, Rina Trikoli Spalanca. Introducono: Alberto Cipolla, Adalberto Magnelli. Coordina i lavori: Ino Cardinale.

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E non poteva mancare a Una marina di libri…

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LETTERATITUDINE 3 a UNA MARINA DI LIBRI 2017: sabato 10 giugno 2017
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/

Sabato 10 giugno 2017, alle h. 19:00, a Palermo, nell’ambito del Festival “Una marina di libri “, presso il Gymnasium dell’Orto Botanico si è svolta la presentazione del volume “LETTERATITUDINE 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria Editrice). Con Massimo Maugeri, curatore del libro, ne ha discusso Antonio Sunseri.

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E adesso le immagini delle precedenti presentazioni…

Qualche foto della presentazione di LETTERATITUDINE 3 a #SalTo30…

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Cari amici, qualche foto della presentazione di Letteratitudine 3 avvenuta oggi al Salone del Libro di Torino.
Ringrazio Giorgia Antonelli (editrice di LiberAria), Daniela Marcheschi e Marco Peano.
Ringrazio anche Giorgio Nisini, Domenico Trischitta (che ringrazio anche per queste foto) e tutti gli intervenuti.
Grazie di cuore a tutti.
E buona domenica! 🙂 (Massimo Maugeri)

https://www.facebook.com/Salvatore.Armando.Santoroo.5/videos/10209655077188804/ (un video di Salvatore Armando Santoro)

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Sabato 20 maggio, ore 17:30, presso la Sala Avorio del Salone Internazionale del Libro di Torino, presenteremo: “Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni“ (LiberAria). Modera l’editrice: Giorgia Antonelli. Saranno presenti: Daniela Marcheschi, Massimo Maugeri e Marco Peano. Ma è attesa anche la partecipazione di tanti altri amici scrittori che hanno offerto il loro contributo per la realizzazione del libro.
Segnatevi la data! Non mancate!

————–

LETTERATITUDINE 3: letture, scritture e metanarrazioni (LiberAria) – a cura di Massimo Maugeri

Un manuale sulla lettura, uno scrigno zeppo di consigli di scrittura, l’ingresso nel laboratorio creativo di tante scrittrici e tanti scrittori di fama nazionale e internazionale, un insieme di percorsi che, tra autoracconti d’autore, interviste e saggi, conducono “dietro le quinte” di libri, scrittori e personaggi letterari che conosciamo e amiamo.
In questi e in tanti altri modi può essere definito Letteratitudine 3 – letture, scritture e metanarrazioni, il nuovo libro curato da Massimo Maugeri, che celebra le attività culturali e letterarie del noto blog Letteratitudine, a dieci anni dalla sua nascita.

Un manuale che si legge come un romanzo, e che costituisce una vera e propria miniera di consigli e ispirazioni per chiunque, addetto ai lavori o semplice appassionato di letteratura, desideri conoscere da vicino i meccanismi che regolano l’universo che ruota intorno alla scrittura e ai suoi protagonisti, siano essi reali o immaginari.
https://letteratitudinenews.wordpress.com/2017/05/10/letteratitudine-3-al-salone-del-libro-di-torino/

Oltre alla prestigiosa tappa torinese, vi ricordo i precedenti appuntamenti di questo volume che è come uno stato dell’arte, una fotografia della letteratura contemporanea e non, nazionale e non solo…

LETTERATITUDINE 3: tra Siracusa e Catania – 21 e 23 aprile 2017
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/doppio-appunta…/

Venerdì 21 aprile, alle ore 18:00 presso l’aula magna dell’Istituto “Lombardo Radice” di Siracusa, Massimo Maugeri ha conversato su Letteratitudine e sul volume LETTERATITUDINE 3 – letture, scritture e metanarrazioni (LiberAria Editrice) Alla fine brindisi augurale pasquale. L’evento è stato organizzato dal Comitato di Siracusa della Società Dante Alighieri

Domenica 23 aprile 2017, alle ore 17:00, nella sede della Biblioteca della “Città Metropolitana” di Catania (Via Prefettura 20), nell’ambito della rassegna “MAGGIO DEI LIBRI” e per celebrare la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO, ha avuto luogo la presentazione del libro: LETTERATITUDINE 3 – letture, scritture e metanarrazioni (LiberAria Editrice​ ). Presenti all’incontro: Massimo Maugeri​ (curatore del libro) e Rosa Maria Di Natale​
https://www.facebook.com/events/406807329698366/

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Quale spazio c’è nella nostra società per la lentezza e la fissità della pagina scritta? Come sui scrive un incipit d’impatto? Quali sono i meccanismi della scrittura? Da un blogger, da uno scrittore e da un filologo suggerimenti e consigli d’editoria. Con Massimo Maugeri, ideatore di Letteratitudine, Guido Conti, critico e giornalista, e Davide Canfora, Docente di Filologia italiana all’Università di Bari.

Ecco il link per chi volesse (ri)ascoltare la puntata del 17 aprile di Fahrenheit.

http://www.fahrenheit.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-12b350fe-868b-43ec-8698-12b212c77239.html#p=0

Altro materiale su Letteratitudine 3:

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(photo courtesy Salvo Trommino)

https://www.facebook.com/events/597163873821380/ (l’evento Facebook)

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BUON COMPLEANNO LETTERATITUDINE!!!!
Un invito di parole, musica e ricordi per invitare voi tutti il 7 Aprile alla Casa del libro, via Maestranza, Siracusa! Alle ore 18,00 Io e Daniela Sessa converseremo infatti con Massimo Maugeri e con moltissimi dei personaggi letterari di cui ha parlato in questi 10 anni! BUONA VISIONE! Ringrazio Salvo Trommino per la realizzazione del video! Grazie Salvo!

Queste le parole di Simona Lo Iacono…

Presentazione a cura di Simona Lo Iacono a Siracusa il 7 maggio 2017 alle ore 18:00 presso la Casa del Libro in via Maestranza 20/22.

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Ecco l’articolo uscito su LA SICILIA il 23 marzo 2017.

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Il pubblico de La Casa del LIbro… le attrici Beatrice Margagliotti e Arianna Vinci.

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La cara amica Lucia Regina, ottima lettrice.

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Luca Raimondi, che ho avuto il piacere di presentare e recensire spesso.

La new wave siracusana!

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La cara Grazia Maria Schirinà, che presiede l’associazione – e dirige l’omonima rivista – GLI AVOLESI NEL MONDO.

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LA CIVETTA DI MINERVA, il quindicinale d’inchiesta che si occupa anche di cultura…

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Altro materiale…

Venerdì 10 marzo alle ore 17 Massimo Maugeri, scrittore e blogger, è stato all’Istituto Tecnico Commerciale P. Branchina, di Adrano (CT) per presentare il volume “Letteratitudine 3: letture, scritture, metanarrazioni” (LiberAria)
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/
L’incontro si è svolto nell’ambito della manifestazione “Viaggio tra le parole”, promossa dalla biblioteca comunale “Rosario Russo” ed è stato moderato dalla prof.ssa Lina Uccellatore.
Questo è l’evento su Facebook
https://www.facebook.com/events/1890055664539199/
Massimo Maugeri ringrazia il prof. Matteo Bua per aver organizzato l’incontro.
Segnaliamo l’evento a Giorgia Antonelli e a Liberaria.

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La locandina con gli eventi della manifestazione…

… e il link al post di Letteratitudine news…

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2017/03/08/letteratitudine-3-ad-adrano/

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I tre protagonisti dell’incontro..

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Il libro… e le foto!

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Grazie a Marinella Fiume e Carlo Giannetto per queste foto… pubblicherò anche quelle scattate da me.

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Insieme a Sonia Patania, squisita padrona di casa a La Feltrinelli di Catania, Sergio Claudio Perroni, Antonio Di Grado, Marinella Fiume, Domenico Trischitta, Mavie Parisi.

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Vincenzo Vitale e le sue reminiscenze sciasciane, davvero preziose.

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Eccomi a parlare di lettere, di Mariannina Coffa, di memoria e letteratura, del blog di Massimo Maugeri, di rete e scrittura.

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Domenico Trischitta e il suo ricordo di Sgalambro, Céline e i libri che ti cambiano la vita.

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Mavie Parisi e la Teresa di Kundera.

Guglielmo Pispisa e Dracula, Ornella Sgroi e Poirot.

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Giuseppe Giglio e il suo Vincenzo Consolo… una bellissima riflessione sulla letteratura che – penna in resta come Don Chisciotte e con le parole di Frisch – è un’arma contro la solitudine e le ingiustizie.

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Foto mie… Mavie Parisi, Guglielmo Pispisa, Ornella Sgroi.

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LETTERATITUDINE 3 (anteprima nazionale)
Presentazione in antemprima nazionale del volume “LETTERATITUDINE 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria)
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/
Care amiche e cari amici, ho il piacere di invitarvi a partecipare a un evento che mi sta molto a cuore.
Martedì 17 Gennaio, alle ore 18:00, vi aspetto presso la Sala Eventi della Feltrinelli di via Etnea di Catania, per una festa letteraria che riguarda Letteratitudine. Presento, infatti, in anteprima nazionale il volume “Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria). È il libro con cui festeggio i dieci anni di attività del blog e che contiene tantissimi contributi, per lo più inediti (per dettagli vi rimando al comunicato elaborato dalla libreria Feltrinelli, che riporto di seguito) donati da amici scrittrici e scrittori. Ne approfitto subito per ringraziarli pubblicamente, e di vero cuore, per la loro disponibilità e amicizia.
Aggiungo soltanto che, questa del 17 gennaio, sarà davvero una bellissima festa dedicata alla lettura e alla scrittura. Nella presentazione mi accompagneranno alcuni degli amici che hanno donato il loro contributo per la realizzazione del libro. In particolare, saranno con me (e con voi): Antonio Di Grado, Marinella Fiume, Giuseppe Giglio, Mavie Parisi, Sergio Claudio Perroni, Guglielmo Pispisa, Maria Lucia Riccioli, Ornella Sgroi, Domenico Trischitta, Anna Vasta, Vincenzo Vitale.
Vi aspettiamo! Non mancate!
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(Dettagli sul post)
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2017/01/11/letteratitudine-3-anteprima-nazionale/

Presso la Sala Eventi de laFeltrinelli Libri e Musica di via Etnea 285 a Catania

Martedì 17 Gennaio

ore 18:00

Massimo Maugeri

presenta

LETTERATITUDINE 3 (LiberAria Editore)

Intervengono: Antonio Di Grado, Marinella Fiume, Giuseppe Giglio, Mavie Parisi, Sergio Claudio Perroni, Guglielmo Pispisa, Maria Lucia Riccioli, Ornella Sgroi, Domenico Trischitta, Anna Vasta, Vincenzo Vitale.

Martedì 17 Gennaio, alle ore 18:00, presso la Sala Eventi della Feltrinelli di via Etnea, Massimo Maugeri presenterà al pubblico catanese Letteratitudine 3 (Liberaria Editore). Interverranno numerosi autori degli scritti inclusi nel libro: questa chiacchierata fra scrittori è il modo con cui noi della Feltrinelli di Catania abbiamo scelto di  iniziare la nostra stagione degli eventi 2017.

Un manuale sulla lettura, uno scrigno zeppo di consigli sulla scrittura, l’ingresso nel laboratorio creativo di tante scrittrici e tanti scrittori di fama nazionale e internazionale, un insieme di percorsi che introducono a libri, scrittori scomparsi e personaggi letterari. In questi e in tanti altri modi può essere definito Letteratitudine 3 – letture, scritture e metanarrazioni: il nuovo libro curato da Massimo Maugeri ed edito da Liberaria, che è legato alle attività culturali e letterarie del celebre blog Letteratitudine.

Letteratitudine 3, che esce a dieci anni dalla nascita del blog, è una raccolta di interventi, in larga parte inediti e in parte tratti dal blog stesso. In questo terzo volume, come sempre curato da Massimo Maugeri, sono contenuti gli scritti di alcuni dei più importanti autori della narrativa contemporanea, italiana e internazionale. Le loro penne animano le quattro sezioni in cui è diviso il libro.

In Lettura e scrittura: dieci domande a dieci scrittori, sono racchiuse interviste sul rapporto tra l’attività del leggere e dello scrivere, una vera e propria incursione nelle vite letterarie di ogni scrittore.

Autoracconti d’autore: scrittori raccontano i propri romanzi, costituisce invece un vero e proprio focus sul romanzo, la narrazione in prima persona dei meccanismi e delle finalità dietro la scrittura e la stesura di un libro. Lettere a personaggi letterari e autori scomparsi è un epistolario fantastico, il dialogo, sempre vivo, tra uno scrittore contemporaneo e il suo autore, o personaggio letterario, di riferimento. Chiude la raccolta un Omaggio a Vincenzo Consolo, figura imprescindibile della letteratura contemporanea.

Dettagli, qui di seguito…

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Interviste a: Ferdinando Camon, Massimo Carlotto, Antonella Cilento, Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni, Nicola Lagioia, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Raul Montanari, Clara Sereni.

Autoracconti: Emanuela E. Abbadessa, Eraldo Affinati, Marco Balzano, Alessandro Bertante, Rossana Campo, Paola Capriolo, Glenn Cooper, Mauro Covacich, Maria Rosa Cutrufelli, Mario Di Caro, Luca Doninelli, Ildefonso Falcones, Catena Fiorello, Chiara Gamberale, Vittorio Giacopini, Luigi Guarnieri, Orazio Labbate, Nicola Lagioia, Joe R. Lansdale, Simona Lo Iacono, Massimo Lugli, Lorenzo Marone, Paola Mastrocola, Giordano Meacci, Elena Mearini, Claudio Morandini, Giorgio Nisini, Marilù Oliva, Demetrio Paolin, Marco Peano, Sergio Pent, Sergio Claudio Perroni, Romana Petri, Piergiorgio Pulixi, Sara Rattaro, Paolo Roversi, Clara Sánchez, Evelina Santangelo, Vanni Santoni, Giuseppe Schillaci, Brunella Schisa, Elvira Seminara, Marcello Simoni, Simona Sparaco, Mariapia Veladiano, Grazia Verasani.

Lettere: lettera a Alice nel Paese delle Meraviglie (di Francesca G. Marone), lettera a Honoré de Balzac (di Mariolina Bertini), lettera a Rocco Carbone (di Romana Petri), lettere a Mariannina Coffa (di Marinella Fiume e Maria Lucia Riccioli), lettera a Cthulhu (di Marco Peano), lettera a Stefano D’Arrigo (di Tea Ranno), lettera a Dracula (di Guglielmo Pispisa), lettera a Marguerite Duras (di Sandra Petrignani), lettera a Alfonso Gatto (di Carmen Pellegrino), lettera a Jean-Claude Izzo (di Stefania Nardini), lettera a Primo Levi (di Sara Rattaro), lettera a Katherine Mansfield (di Lia Levi), lettera a Elsa Morante (di Graziella Bernabò), lettera a Anna Maria Ortese (di Adelia Battista), lettera a padre Paneloux (di Filippo Tuena), lettera a Pier Paolo Pasolini (di Francesco Pecoraro), lettera a Perelà (di Claudio Morandini), lettera a Hercule Poirot (di Ornella Sgroi), lettera a Giuseppe Pontiggia (di Daniela Marcheschi), lettera a Ugo Riccarelli (di Giulia Ichino), lettera a Emilio Salgari (di Patrizia Rinaldi), lettera a Gregorio Samsa (di Andrea Caterini), Lettere a Leonardo Sciascia (di Antonio Di Grado e Vincenzo Vitale), lettera a Manlio Sgalambro (di Domenico Trischitta), lettera a Winston Smith (di Carlotta Susca), lettera a Antonio Tabucchi (di Paolo Di Paolo), lettera a Tereza (di Mavie Parisi), lettera a Marianna Ucrìa (di Simona Lo Iacono), lettera a Sebastiano Vassalli (di Michele Rossi).

Omaggio a Vincenzo Consolo: Massimo Maugeri, Maria Attanasio, Sebastiano Burgaretta, Domenico Calcaterra, Eliana Camaioni, Maria Rosa Cutrufelli, Antonio Di Grado, Giuseppe Giglio, Salvatore Silvano Nigro, Massimo Onofri, Salvo Sequenzia, Natale Tedesco, Anna Vasta.

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Massimo Maugeri, scrittore siciliano, collabora con le pagine culturali di magazine e quotidiani tra cui “Il Venerdì” di Repubblica. Ha ideato e gestisce Letteratitudine, blog letterario d’autore del Gruppo L’Espresso, integrato da LetteratitudineNews. Su Radio Hinterland cura e conduce Letteratitudine in Fm: trasmissione culturale di libri e letteratura. Ha pubblicato romanzi, racconti e saggi. Il suo romanzo più recente Trinacria Park (Edizioni E/O, 2013 – Premio Vittorini) è stato inserito da Panorama nell’elenco dei dieci migliori romanzi italiani pubblicati nel 2013. Tra i vari riconoscimenti ricevuti: Premio Vittorini, Premio Addamo, Premio Martoglio, Premio Più a Sud di Tunisi, Premio Internazionale Sicilia “Il Paladino”, Premio Elmo.

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© Letteratitudine

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Iniziamo l’anno nuovo con l’annuncio di un libro a cui teniamo molto, perché parla di scrittura e di scrittori.
Esce a fine gennaio Letteratitudine 3 – letture, scritture e metanarrazioni.
Nato per celebrare i dieci anni di attività del noto blog culturale Letteratitudine, curato da Massimo Maugeri, questo volume vi trascinerà nel dietro le quinte della scrittura, attraverso saggi, interviste, autoracconti dei più importanti scrittori italiani.
Prestissimo in tutte le librerie 🙂

Ecco il comunicato di LiberAria Editrice… e aggiungo anche queste parole di Giorgia Antonelli:

Ci sono blog culturali che fanno un lavoro immenso di divulgazione della letteratura, che sono tasselli importanti per la fruizione della lettura ai giorni nostri. Letteratitudine, il blog curato da Massimo Maugeri, è uno di questi, e nel 2016 ha festeggiato dieci anni di attività.
Abbiamo deciso di celebrare questo prezioso lavoro anche a LiberAria, così dal 26 gennaio in tutte le librerie troverete questo libro qui, Letteratitudine 3, che raccoglie interviste, saggi, racconti e autonarrazioni dei più importanti scrittori italiani e internazionali.
Un libro ricco di informazioni, retroscena e aneddoti sul dietro le quinte di ogni romanzo, un libro per addetti ai lavori, o semplici appassionati di letteratura, per chi ama i libri che parlano di altri libri, per chi ama la scrittura e la lettura, per chi almeno una volta ha raccontato un segreto a un personaggio letterario.
E poi ospita gli interventi di tanti amici, e scrittori, che stimo moltissimo.
Per darvi un’idea:
Demetrio Paolin, Orazio Labbate, Claudio Morandini, Giuseppe Schillaci, Marco Peano, Paolo Di Paolo, Nicola Lagioia, Antonio Di Grado, Daniela Marcheschi, Francesco Pecoraro, Vanni Santoni, Carlotta Susca, Paolo Roversi, Brunella Schisa, Clara Sànchez, Elvira Seminara, Simona Sparaco, Marilù Oliva, Sergio Claudio Perroni, Elena Mearini, Giordano Meacci, Joe R. Lansdale, Paola Mastrocola, Sergio Pent, Mauro Covacich, Glenn Cooper, Edoardo Affinati, Raul Montanari, Domenico Calcaterra e tantissimi altri.

Ringrazio Massimo Maugeri per aver curato questo bellissimo lavoro e averne affidato a LiberAria la realizzazione.

E qui le parole di Massimo Maugeri:

Ringrazio di cuore Giorgia Antonelli, direttrice di LiberAria, per questo post che annuncia l’uscita di “Letteratitudine 3 – letture, scritture e metanarrazioni”: il terzo volume dedicato al blog in occasione del decennale della nascita (sarà nelle librerie a partire dal 26 gennaio).
Ne approfitto per ringraziare le amiche e gli amici che hanno donato i loro contributi pubblicati all’interno del volume: una vera e propria festa dedicata alla lettura e alla scrittura.
E grazie di cuore in anticipo a tutti coloro che avranno la possibilità di sostenerci!
Grazie, grazie, grazie! 🙂

La mia replica:

Grazie a te, Massimo, per aver creato questa realtà letteraria così bella… penne splendide, voci che si sono spesso unite per realizzare nuove cose in nome della passione per la lettura e la scrittura. Spesso provo una grande nostalgia per i primissimi tempi di questa avventura… ma tutto cambia e si evolve e sono certa che raggiungerai sempre più alti obiettivi. Grazie per aver voluto anche me sia nel blog che come autrice di un pezzo dedicato alla carissima Mariannina Coffa. Presentare questo libro sarà una festa.

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/ (ecco il link al blog LETTERATITUDINE).

L’evento Facebook…

https://www.facebook.com/events/690662247775041/693084800866119/?notif_t=plan_mall_activity&notif_id=1484564472073067

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Ed anche le radio se ne occupano:

Massimo Maugeri è stato ospite giorno 16 gennaio, a Radio Delfino, del programma di Marilina Giaquinta per discutere di “Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria):
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/
In collegamento telefonico c’è stato anche Giuseppe Giglio.
In streaming da qui: http://www.radiodelfino.it/
Oppure (per chi vive a Catania) in Fm sul canale 90.4.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Cari amici, in tarda mattina (il collegamento sarà intorno alle 13:40) sarò ospite della trasmissione radiofonica “La Città Invisibile” su Radio Zammù (la radio dell’Università di Catania).
Discuteremo di “Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni” (LiberAria) che avrò il piacere di presentare oggi pomeriggio, alle h. 18, alla libreria Feltrinelli di Catania
https://www.facebook.com/events/690662247775041/
Potete ascoltarci sul canale 101 in Fm (per chi vive a Catania e dintorni) o su www.radiozammu.it

Vi aspetto oggi pomeriggio alla libreria Feltrinelli!
Per approfondimenti sul libro:
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/

foto

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/12/10/letteratitudine-tra-i-blog-piu-influenti-secondo-gli-editori/(

Sul quotidiano Repubblica di venerdì 7 dicembre 2012 (pag. 53, sezione Cultura) è stato pubblicato un articolo di Simonetta Fiori dal titolo “Quei titoli in classifica grazie a twitter e ai blog” con riferimento  a un evento organizzato dall’AIE in seno a “Più libri più liberi 2012” che aveva come scopo quello di stabilire se – e fino a che punto – i blog e la rete possono contribuire all’incremento della vendita dei libri.
Così scrive Simonetta Fiori nell’articolo: “Esplora un mondo ancora sommerso l’ inedita ricerca dell’ Aie, che per la prima volta indaga l’ influenza sui lettori esercitata dai blog di libri (sarà presentata domenica a Più libri più liberi ). La metodologia è ancora sperimentale, ma l’ inchiesta ha il merito di lumeggiare anche i minimi movimenti determinati dalle piazze letterarie considerate più importanti, ed è già qui un elemento di novità. Le case editrici hanno espresso una lista dei blog più influenti, dal borgesiano Finzioni a Tazzina di caffè, e poi Minima Moralia, Booksblog, Critica letteraria, Ho un libro in testa, Letteratitudine, Bookfool, Vibrisse, Nazione Indiana, Il primo amore, Scrittevolmente, Amanti dei libri. Tredici sigle a cui si attribuisce un peso“.
È possibile leggere l’intero articolo, cliccando qui.
Ne approfitto per ringraziare le case editrici che hanno indicato Letteratitudine nel gruppo dei blog più “influenti”.

Massimo MaugeriNessun testo alternativo automatico disponibile.

I miei legami con Letteratitudine…

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/03/14/unita-italia-e-le-donne-nel-risorgimento-italiano/ (il post permanente dedicato al mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA su Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina, e alle donne del Risorgimento italiano)

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Mariannina copertina

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/10/23/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli-la-prefazione-del-libro/ (il post sul mio libro di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, edito da Algra Editore: troverete la splendida prefazione di Sebastiano Burgaretta)

Copertina Riccioli

https://letteratitudinenews.wordpress.com/?s=la+bananottera

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/ (il post su LA BANANOTTERA, la mia fiaba sulla dolce bananottera gialla Nana edita da VerbaVolant edizioni)

Qualche video su YouTube…

https://www.youtube.com/results?search_query=Letteratitudine

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/index.php?s=Maria+Lucia+Riccioli

Piccolo backup…

Sono presenti miei interventi anche nei due volumi precedenti dedicati a Letteratitudine.

Sono grata a Massimo e al suo blog per i contatti con tanti lettori scrittori commentatori editori traduttori critici resi possibili grazie ad Internet e a questo strumento di dialogo…

Qualche ricordo.

LETTERATITUDINE CHIAMA SCUOLA è il forum dedicato alla scuola dal litblog LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri.
Su LA REPUBBLICA di venerdì 7 dicembre 2012, si parlava del blog LETTERATITUDINE come uno dei 13 litblog più influenti della rete…
E il 4 dicembre si parlava su IL CORRIERE DELLA SERA della riapertura del forum sulla scuola.
Ecco il link al forum, anche se qui ho ricopiato, grazie a Massimo Maugeri, l’articolo di Paolo Di Stefano, che ho avuto la gioia di conoscere il 15 dicembre 2004 in occasione del ritorno a Siracusa delle reliquie di Santa Lucia – evento che il giornalista-scrittore ha rievocato nel romanzo NEL CUORE CHE TI CERCA.

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/09/28/letteratitudine-chiama-scuola/

IL PICCOLO FRATELLO
Fiducia nella cultura anche senza cinguettii
In questo periodo di difficoltà ci sono sacche di resistenza nell’editoria
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di Paolo Di Stefano
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C’è da essere sinceramente grati al Manifesto, che domenica, mentre illustrava in prima pagina (sotto il malinconico titolo «A.A.A. il Manifesto vendesi») le complesse vicende societarie che porteranno alla cessione della gloriosa testata comunista, offriva al lettore un menu culturale di grande qualità, con lo storico inserto di recensioni librarie Alias presente come sempre: quelle recensioni che un giornale in crisi di solito decide di far saltare per prime non appena si intravede la malaparata. Invece, Alias era lì, come se nulla fosse, e faceva un effetto incoraggiante constatare come neanche in questa drammatica fase da fine del Titanic sia venuta meno la fiducia nei libri, nella cultura, nella letteratura, nell’intelligenza del lettore. Senza volerne enfatizzare il significato, quelle otto pagine sembravano una sorta di ultima irridente sfida allo stato impietoso delle cose. Che si potesse leggere anche come una sfida era la composizione stessa delle pagine a dichiararlo: il servizio d’apertura sulla poetessa Amelia Rosselli («quest’autrice ossessivamente e faticosamente attenta alla cura testuale e tipografica dei suoi libri, eppure spesso insoddisfatta», secondo Cecilia Bello Minciacchi) e, al centro, due intere pagine su un altro poeta, Giorgio Caproni, con una sua inchiesta del ‘46 sulle borgate romane, che precedeva gli interventi di Pasolini.Ci sono piccole sacche di resistenza incoraggianti. Non tutto per avere fascino deve cinguettare, non tutto per avere dignità deve collocarsi tra i top ten di vendita, non tutto è supermercato o ipermercato. C’è un mensile, come Lo straniero di Goffredo Fofi, che festeggia i suoi centocinquanta numeri con una semimonografia sui soldati italiani oggi: è una rivista, realizzata con mezzi minimi, che frequenta le periferie del mondo, della società, della cultura. Poco visibile ma di grande interesse è la rivista Gli asini, di solito dedicata al mondo della scuola, il cui ultimo numero riflette intorno alla nascita e al parto. Torna nel bel sito di Massimo Maugeri letteratitudine.it il forum permanente sulla scuola. C’è una piccola editoria che si presenta, piena di novità e di fervore, alla Fiera romana «Più libri più liberi», prevista nei prossimi giorni. Ci sono editori che nascono ex novo sfidando l’ostilità della crisi: l’Orma è uno di questi e a giudicare dai primi titoli, in particolare dalle Notizie dal migliore dei mondi del giornalista tedesco d’inchiesta Günter Wallraff, promette bene.C’è una libreria, Il Ponte sulla Dora, che grazie alla tenacia di un libraio fuori dal comune come Rocco Pinto viene inaugurata in Borgo Aurora, nella periferia torinese (ne parlava sabato Giuseppe Culicchia sulla Stampa), in barba alle catene che tengono saldamente in pugno il monopolio del mercato. Se vi sembra poco, in un momento in cui il buon senso consiglierebbe di aspettare che passi la nottata…
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Paolo Di Stefano
Pagina 49
(04 dicembre 2012) – Corriere della Sera
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Postato mercoledì, 5 dicembre 2012 alle 4:01 pm da Fiducia nella cultura anche senza cinguettii – di Paolo Di Stefano – Corriere della Sera

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Ecco a pagina 35 de LA SICILIA di giorno 14 gennaio 2017 l’annuncio dell’incontro.

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Ecco le parole di Maugeri:

Ringrazio di cuore il quotidiano “La Sicilia” e il direttore della pagina culturale Giuseppe Di Fazio per questo articolo che annuncia l’uscita di “Letteratitudine 3” (LiberAria) e la presentazione in anteprima nazionale che si svolgerà martedì 17 gennaio alla libreria Feltrinelli di Catania alle h. 18.
Buon fine settimana a tutti! 🙂

La pag. dell’evento su Fb:https://www.facebook.com/events/690662247775041/

Approfondimenti sul libro:
https://letteratitudinenews.wordpress.com/2017/01/11/letteratitudine-3-anteprima-nazionale/

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L’articolo di Massimo Onofri su AVVENIRE.

Il post su Satisfiction…

Satisfiction

LETTERATITUDINE 3. DIECI DOMANDE SULLA LETTURA E SULLA SCRITTURA A RAUL MONTANARI

7309133_2211507In dieci anni di attività Massimo Maugeri ha svolto un costante e prezioso lavoro (la passione è profonda) dentro e intorno alla letteratura. Nel 2006, infatti, iniziò la sua avventura on-line con Letteratitudine, da lui definito come “Luogo virtuale d’incontro tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali”. Con la pubblicazione di Letteratitudine 3. Letture, scritture, metanarrazioni (LiberAria), Maugeri tira le somme di quanto fatto, letto e scritto nell’ultima decade e, contemporaneamente, traccia insieme agli scrittori da lui coinvolti un interessante quanto coinvolgente percorso dentro la loro visione della scrittura e su quanto vi ruota intorno. Forse il modo migliore per avvicinare chi legge a chi scrive aprendo un accesso diretto non solo a quella che si definisce “l’officina” dello scrittore ma, in maniera decisamente più preziosa, al pensiero di ognuno di loro. Nell’ampia scelta di interviste e dialoghi imbastiti, abbiamo selezionato un’intervista a Raul Montanari, la cui lucidità e incisività di riflessione sulla materia scrittura non fa che confermarsi, se ce ne fosse stato bisogno.

Paolo Melissi

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Dieci domande sulla lettura e sulla scrittura a Raul Montanari

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Partiamo dalla lettura. Perché leggere?

Si fa quasi prima a dire perché non leggere! Leggere non è come guardare film o ascoltare dischi, che ne puoi macinare migliaia all’anno. È una faccenda lunga, e se ci pensi la lettura di un libro è la forma di fruizione di un’opera d’arte dove il tempo della fruizione stessa si avvicina di più al tempo della composizione: un autore può impiegare mesi e anni a scrivere un libro, ma tu puoi impiegare settimane e mesi a leggerlo. E poi lo devi fare da solo, girando le spalle al mondo. Immagina una festa: si può ascoltare insieme la musica o vedere un horror, come fanno gli adolescenti, ma se tutti si mettono a leggere? È finita. Insomma, leggere è antisociale. Il mestiere di lettore è anche rischioso, soggetto a errori drammatici quanto quello dello scrittore. Mettiamo che uno legga mille libri in tutta la sua vita. Facile che siano libri inutili, che gli passano sulla pelle come acqua tiepida, e invece c’è un libro, il suo libro, quello che gli farebbe capire tutto, che gli direbbe la verità su se stesso e sul mondo. Forse abbiamo tutti un libro così, che aspetta solo noi. È come l’anima gemella. E lui, o lei, quel libro lo sfiora con lo sguardo, magari lo prende in mano in libreria, lo sfoglia, ma non lo riconosce. Non lo leggerà mai. A parte tutto questo, leggere un libro è un immenso atto di amore e tenerezza per se stessi, e un modo insostituibile per conoscere il mondo.

Fra gli innumerevoli testi di narrativa che hai letto nel tempo, quale “eleggeresti” come tuo testo di riferimento? E perché?

È molto difficile fare un solo titolo, ma dovendo proprio, direi che non ho ancora letto un libro che mi sia sembrato incarnare la perfezione narrativa come Il processo di Kafka. Se è vero che il capolavoro nasce dall’incrociarsi di un grande soggetto narrativo, un grande contenuto e una grande scrittura, Il processo è il capolavoro dei capolavori: la storia che racconta è geniale, il contenuto è l’invenzione e la minuziosa descrizione dell’uomo del Novecento, la scrittura è senza eguali. In ogni singola riga di Kafka c’è tutto Kafka: leggi poche parole e sei immediatamente proiettato dentro questo mondo compatto – dolorosamente, angosciosamente, comicamente compiuto. È un modello per me come per tutti. Se Dio scrivesse, scriverebbe come Kakfa. D’altronde Kafka, che ha combattuto per tutta la vita con il fantasma del padre, è un pessimo padre con i suoi figliocci: un padre che, come il tempo, ammazza tutti i suoi allievi. Perché la sua prosa disadorna è ingannevolmente semplice e spinge all’emulazione, mentre in realtà è retta da ritmi e visioni ineguagliabili, che ridicolizzano tutti gli epigoni.

Tra i grandissimi scrittori del passato, chi indicheresti come tuo possibile “padre letterario” (o “madre letteraria” )? E perché?

Il primo stimolo a scrivere è stato la lettura di Edgar Allan Poe, quando avevo tredici anni. Non solo i suoi racconti sono meravigliosi, come sappiamo tutti, ma in quegli incubi, in quelle estasi, quelle traiettorie narrative implacabili e visionarie, sentivo una qualità umana particolare. Mi sembrava che Poe fosse un amico. Ho scrutato tante volte quei due o tre suoi famosi ritratti fotografici, e nel suo sguardo sentivo qualcosa di profondamente familiare. Credo di non essere l’unico a soggiacere a questa ipnosi, perché, come mi è capitato di scrivere nella prefazione alla traduzione che ho fatto delle sue poesie, Poe è l’unico scrittore del primo Ottocento a essere diventato un’icona pop. Tutti i ragazzi conoscono le sue storie, e la musica rock ha attinto a piene mani da esse – la presenza di Poe sulla copertina di Sgt. Pepper dei Beatles, in quella che è una specie di ritratto collettivo di tutti i santi, i pazzi, i geni e i profeti di ogni epoca, vale una beatificazione. Cito come una semplice coincidenza l’aver scoperto di essere nato esattamente centocinquant’anni dopo di lui: lui il 19 gennaio del 1809, io lo stesso giorno del 1959. Non credo agli influssi astrali, ma forse fra noialtri capricorni tardivi (e acquari mancati) qualche affinità c’è.

Passiamo alla scrittura. Perché scrivere?

Per diversi motivi, quasi tutti buoni. Anzitutto gli uomini riescono a pensare il mondo principalmente in forma narrativa. Un uomo si volta a guardare la sua vita come se rileggesse un romanzo, con il suo prologo, i capitoli, i colpi di scena, gli antagonisti, i personaggi principali e secondari; e applica lo stesso sguardo narrativizzante al mondo intorno a sé. Quindi raccontare storie è un’attività spontanea, lo facciamo tutti. In secondo luogo la scrittura è figlia della lettura, e nasce dal desiderio di aggiungere pagine a quelle degli autori che amiamo e che, all’inizio, imitiamo. Col tempo il desiderio si trasforma, ma questa spinta iniziale rimane, e il combattimento per dominare il linguaggio non viene mai meno. Poi la scrittura è un potente mezzo di conoscenza ed esplorazione. Quando un autore ha terminato un romanzo, non è più la stessa persona che l’ha iniziato: qualcosa in lui è cambiato. Immagina che io scriva un romanzo sulla gelosia: parto da una coppia innamorata, introduco una frattura in cui si inserisce un terzo. Dopo di che, guardo quello che succede fra i personaggi e lo descrivo. Se io sono intellettualmente e narrativamente onesto, sarà come spiare persone vere, come origliare le liti e i silenzi dei miei vicini al di là della parete. Alla fine di questo viaggio, io ne saprò più di prima sulla gelosia. Le riflessioni a cui i miei personaggi mi hanno costretto, le sorprese che mi hanno fatto, avranno modificato quello che pensavo e sapevo su questo argomento. Fra i motivi più insidiosi metterei invece il desiderio di fama letteraria, un’ambizione legittima che però purtroppo spinge spesso a comportamenti che fanno precipitare lo scrittore molto al di sotto delle proprie pagine.

Come e quando nasce il tuo amore per la scrittura?

L’ho raccontato prima: nasce dalla lettura. Tutti i libri che ho letto da bambino e poi da ragazzo sono stati importanti per me, e ho avuto la fortuna di leggere dei libri molto formativi. Ho parlato di Poe, ma a quell’età anche I promessi sposi mi è sembrato una macchina narrativa straordinaria, e d’altronde lo stesso Poe la pensava così e ne fece una recensione entusiastica nel 1835. Non sono mai stato disturbato dall’eccesso di intenzionalità pedagogica di Manzoni, dal suo paternalismo cattolico, perché alla fine in lui lo scrittore vince sempre. Quelle pagine quadrate, solide, piene di dettagli preziosi e di ironia, sono state un altro modello contagioso.

Come si sviluppa il processo creativo dei tuoi romanzi?

All’origine di tutto di solito non c’è il personaggio ma il soggetto. Ho un file che data almeno a una trentina di anni fa, dove ho raccolto nel tempo moltissime trame, molte ma molte più di quelle che potrò mai tradurre in romanzi in questa vita e nella prossima. Quando sento che è arrivato il momento di scrivere qualcosa di nuovo, le riprendo in mano. L’idea giusta spesso nasce combinando un plot con un altro, a volte con due altri, oppure modificandone uno che fino a quel momento non avevo trovato stimolante. Fatto questo, dedico un mese alla preparazione del romanzo, ossia a fissare intreccio e storia (la sequenza degli eventi come la presenterò al lettore e la loro cronologia assoluta che serve da riferimento costante), le schede dei personaggi (di ognuno voglio sapere ventiquattro cose, che vanno dal lavoro che fa a come dorme, a come mangia, che mezzi usa per spostarsi, se crede in Dio, che rapporto ha con il sesso, con il passato, con la violenza… naturalmente non tutto questo materiale preparatorio finirà nel libro, ma è importante che io sappia queste cose dei miei personaggi), la geografia dei luoghi, la progressione delle svolte narrative e così via. Infine, comincio: un mese per la prima stesura e circa altrettanto per le revisioni. Scrivo velocemente perché mi fa star male e non riuscirei a rimanere costantemente su un testo per troppo tempo.

Fra tutti i libri che hai pubblicato, qual è quello a cui ti senti più legato e che più degli altri desidereresti che perdurasse nel tempo? E perché?

È difficile rispondere a questa domanda. Ci sono sicuramente libri di cui oggi m’importa poco, che non mi emozionano più, ma quelli che mi stanno ancora a cuore e da cui mi sento rappresentato sono senz’altro più di uno, direi almeno cinque o sei. Ne cito tre: L’esistenza di dio, Strane cose, domani e Il Regno degli amici.

Di recente si è tornato a parlare di “morte del romanzo” (questione, per la verità, piuttosto antica), anche per la diffusione di nuove forme di narrazione legate allo sviluppo della tecnologia. Qual è la tua posizione al riguardo?

Sei generoso a definirla antica, perché come questione è proprio vetusta. È vero che quando veniva proposta per esempio dalle avanguardie riguardava una crisi interna di questo formato narrativo, si parlava di esaurimento delle forme e di svuotamento dei contenuti, mentre ora l’insidia sembrerebbe più velenosa perché si tratta casomai delle nuove tecnologie e della comunicazione diffusa. Però non vedo ancora all’orizzonte niente che annunci l’estinzione o la sostituzione del romanzo, inteso come una narrazione ampia capace di catturare il mondo con le parole. In questo il romanzo vince anche sul racconto breve. Come mi è capitato di dire più volte, il romanzo non è più lungo del racconto: è più largo, ossia accoglie più vita intorno all’ossatura della trama.

In che modo l’esplosione del web e dei social network ha inciso (ammesso che abbia inciso) sulle attività legate al leggere e allo scrivere?

Questa tua domanda è intelligentemente legata alla precedente. Uno dei drammi di questo inizio di millennio è che, mentre il tempo dedicato alla lettura si restringe sempre più, non si vede qualcosa che possa riempire questo tempo e non ingolfarlo di un ronzio ininterrotto e indistinguibile di comunicazioni incrociate fra Io debolissimi, come avviene sui social. In realtà, appena uno di questi soggetti vuole cercare di strutturare la sua visione del mondo e della vita e riscattarla da questa frammentarietà, si rivolge subito al romanzo.

Che consigli daresti ai giovanissimi che ambiscono a cimentarsi nella “scrittura letteraria”?

I consigli tecnici sono tantissimi, e sarebbe strano se riuscissi a sintetizzarli qui visto che per proporli agli allievi della mia scuola di scrittura chiedo loro un percorso di due anni… Se dovessi limitarmi a una cosa sola, direi che si diventa scrittori il giorno in cui ci si accorge che non si sta più mettendo la pagina che si scrive al servizio della propria vita, ma la propria vita al servizio della pagina. È una piccola rivoluzione copernicana: la tua vita deve diventare un magazzino di esperienze, oggetti, volti, paesaggi, da cui prendere di volta in volta quello che serve alla storia che stai scrivendo; ma dev’essere sempre la storia, con le sue esigenze, a vincere. Questo “raffreddamento” del rapporto fra chi scrive e la propria vita è un passaggio decisivo. Volendo invece chiudere con un sorriso, per me rimangono insostituibili le parole che il padre di Borges disse al figlio, quando questi gli confessò le sue ambizioni letterarie. Come il padre di D’Artagnan fa al figlio tre regali all’inizio del suo viaggio, il padre di Borges consegnò al suo rampollo un viatico inestimabile: «Figlio mio, se vuoi diventare uno scrittore ricordati di fare queste quattro cose: leggere moltissimo, scrivere moltissimo, stracciare moltissimo e pubblicare tardissimo». Se a qualcuno questo consiglio meraviglioso dovesse sembrare troppo aristocratico (in fondo i Borges erano una famiglia ricca, e il giovane Jorge Luis poteva permettersi di fare con calma), potrà far suo il commento di mio padre, uomo di mezzi modesti, quando gli riferii la cosa: «Gli avrà anche raccomandato di mangiare pochissimo, nel frattempo!».

Raul Montanari ha scritto una ventina di libri fra romanzi, racconti, poesie, opere teatrali e saggi. Ha pubblicato importanti traduzioni, da Sofocle a Poe, da Shakespeare a Borges a Cormac McCarthy. Dirige a Milano una famosa scuola di scrittura creativa ed è il padre del post-noir, una narrativa di tensione che fa a meno di indagini e detective. Il suo ultimo romanzo è Sempre più vicino (Baldini & Castoldi 2017).

Il 4 maggio 2017, h. 11:30 circa, avrò il piacere di incontrare gli studenti del LICEO STATALE “G. LOMBARDO RADICE” di Catania nell’ambito di una delle iniziative del Maggio dei libri.
Discuteremo sul seguente tema: “La lettura come antidoto al mal di vivere. Letteratitudine 3: letture, scritture e metanarrazioni”.
https://letteratitudinenews.wordpress.com/…/letteratitudin…/

(Massimo Maugeri)

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Nana nuota… al NininFestival e oltre!

10 lunedì Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, scuola

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Prima di tutto, il bellissimo video realizzato dalla seconda B dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII – Piazzi (PA).

Grazie a docenti e bambini!!!

Nei mesi di aprile/maggio i bambini della Scuola primaria Giovanni XXIII, hanno letto il libro “La Bananottera” scritto da Maria Lucia Riccioli ed illustrato da Monica Saladino: una storia tenera ed avventurosa attraverso la quale i bambini hanno imparato il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino.

Le nuotate di Nana non si fermano, anzi!

I libri VerbaVolant al NininFestival Bogliasco (GE)! Grazie a Donatella Monego, a Carla e alla loro associazione!

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Ecco le immagini relative al Festival… e l’evento Facebook con i video (https://www.facebook.com/nininfestivalbogliasco/?fref=mentions)

 

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E non solo…

http://www.romaperbambini.it/public/wordpress/index.php/2017/06/30/frammenti-2017-i-laboratori-per-bambini/

Venerdì 7 luglio

ore 18 – EARTH DAY 
lettura animata de “La Bananottera” e laboratorio creativo ecologico a cura dell’associazione “Mani cultura per i bambini” (Costo 6€ a partecipante // prenotazione obbligatoria)

Grazie a https://www.facebook.com/ombrellinodellefiabe/?fref=mentions

170628_frammenti

Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è….. tutta gialla, come una banana! Il suo colore originale le dà qualche problema con le altre creature marine. Ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina.
Prenota il tuo posto e ascolta la grande avventura di Nana, la balena coraggiosa.
Vi aspettiamo tutti!

https://www.mani-culturaperbambini.it/09-luglio-2017-frammenti-17-punti-vista/

Su Instagram!

http://www.surfinginmap.club/p/bananottera

La mia dolce bananottera Nana non si ferma… nuota per librerie, biblioteche, fiere…

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Ecco una delle nuove librerie in cui Nana potrà nuotare…

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Vedete LA BANANOTTERA insieme ad altri bellissimi libri VerbaVolant?

Cliccate qui https://www.facebook.com/libreriapippi/?pnref=story per saperne di più!

E come potete constatare guardando il materiale che (ri)posto, Nana nuoterà ancora per molto molto tempo in posti bellissimi!

L'immagine può contenere: cielo, montagna, spazio all'aperto e natura

Pensavate che il nostro girovagare per festival fosse finito con l’estate alle porte? Nooooo! Vi aspettiamo il 24 e il 25 giugno a Taormina all’interno del TaoBuk festival. Troverete il nostro stand nella famosissima piazza del belvedere (Piazza IX Aprile)

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Lo stand VerbaVolant a Taormina!

Ed ecco altro materiale relativo alle scorse fiere, presentazioni e oltre che hanno visto protagonista VerbaVolant edizioni e la mia dolce bananottera gialla Nana!

Una marina di libri è un appuntamento ormai di prammatica per VerbaVolant edizioni…

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Visto che la mia Nana occhieggia dallo stand tra ninfee lucertole e piante?

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Ed ecco altro materiale…

Nana al ForteLibro Festival di Modica (RG)!

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E troverete i libri VerbaVolant a Modica Sorda presso la Libreria MaPerò!

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Vi mostro le foto di un bell’evento ragusano… e poi quelle dell’incontro a Francavilla!

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Ecco Elio alle prese con la sistemazione dello stand VerbaVolant edizioni… riuscite a vedere la mia dolce bananottera gialla Nana?

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Arcadia Comics & Games!

L'immagine può contenere: persone sedute e spazio al chiuso

Chiese e il bellissimo giardino ibleo…

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Ecco il logo della manifestazione!

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Ed ecco alcune foto dell’evento di giorno 8 maggio a Francavilla di Sicilia (ME)…

Ringrazio ancora i bambini, la responsabile del progetto, la dirigente scolastica e i genitori…

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Canzoni e poesia, disegni, lapbook e filastrocche, scrapbook… tutto per la mia dolce bananottera gialla!

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Oggi la nostra Bananottera è stata ospite dell’Istituto comprensivo di Francavilla di Sicilia. Una grande festa fatta di filastrocche, libri artigianali e canzoni. Bambini di tutte le età che hanno lavorato assieme alle loro insegnanti con grande impegno ed entusiasmo. Grazie anche quest’anno per la bellissima accoglienza e grazie a Daniela Bonanzinga che crea sempre ottime sinergie!

https://it.wikipedia.org/wiki/Francavilla_di_Sicilia

Vicino a questo incanto della natura si svolgerà il nuovo incontro dedicato alla mia dolce bananottera gialla Nana!

Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 – Francavilla di Sicilia (Me) nell’ambito del progetto “Incontro con l’autore”: Maria Lucia Riccioli rende noto che lunedì 08 maggio 2017, alle ore 10.00 presso il Cine-Teatro “A. Ferrara” di Francavilla di Sicilia, gli alunni della Scuola Primaria incontreranno l’autrice del libro “La Bananottera” Maria Lucia Riccioli.

 

Locandina Riccioli

Non vedo l’ora di incontrare insieme alla mia dolce bananottera gialla i bambini di Francavilla!

Ed ecco altro materiale…

Siamo felici – e anche un po’ emozionati – di condividere con tutti voi il concept di #Taobuk17.
Dal 24 al 28 Giugno la VII edizione del Festival sarà dedicata al tema #PadrieFigli, al rapporto con le radici e i maestri, alla sfida che sta dietro il passaggio del testimone tra le generazioni.
Continuate a seguirci per non perdere le prossime anticipazioni.

Da oggi inizia ufficialmente il countdown: – 60 giorni a Taobuk!

#AspettandoTaobuk #comingsoon

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E questa bellissima immagine si riferisce a #SalTo30!

“Lodato sia Don Chisciotte! Che seppe con tanto anticipo di secoli riconoscere un furibondo gigante sotto la maschera di un innocente mulino.” (Gesualdo Bufalino)

Il 23 aprile 1616 moriva a Madrid Miguel de Cervantes.
Questa bellissima illustrazione è opera di GIPI (Gian Alfonso Pacinotti), che ha disegnato il manifesto del #SalTo30!

Che bello questo Don Chisciotte!
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Mattinata messinese con La bananottera!

Buongiorno da Messina! Questa mattina la nostra Bananottera è ospite della scuola elementare Pascoli-Crispi. Le maestre e i bambini hanno fatto dei bellissimi lavori “bananottosi”. Anche le magliette!

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La locandina dell’evento… grazie a tutte le insegnanti, ai collaboratori, alla libraia Daniela Bonazinga e ai bambini, veramente fantastici!

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Beh, che ne dite? VerbaVolant edizioni al top degli editori!

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Lavori semplicemente favolosi… i bambini si sono confrontati con la fiaba, la favola, il mondo dell’editoria, il mare e i suoi abitanti, i problemi dell’inquinamento…

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Firmacopie… rigorosamente in giallo!

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Lavori 3D: collage fantastico!

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Anche le magliette bananottose!

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Che bel cartellone…

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Meravigliosi!

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Un lavoro pluridisciplinare (geografia, biologia, italiano…).

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Question time… le domande sono state poste su foglietti colorati a forma di bananottera!

Stay tuned per altre foto!

E ora… altro materiale.

Grazie alla dolce Anna Pavone per questa foto… uno scatto dal Bookpride!

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http://www.scuolacarovana.it/index.php/eventi/concorso-letterario-una-macedonia-di-parole

Grazie a LA CAROVANA… come vedete nuotando on line possiamo imbatterci nella mia dolce bananottera gialla Nana!

Concorso letterario “Una macedonia di parole”

mammurancia

Concorso letterario “Una macedonia di parole”

 

Per il decennale del Buk Modena, festival della piccola e media editoria, la casa editrice VerbaVolant, unitamente a MEMO, ha indetto un concorso creativo per gli studenti delle terze, quarte e quinte delle scuole primarie della provincia di Modena.

Per partecipare, occorreva produrre un racconto che avesse per protagonista un animale fantastico il cui nome derivasse da una macedonia di parole, traendo ispirazione da La Bananottera, libro scritto da Maria Lucia Riccioli e illustrato da Monica Saladino, storia di una balenottera nata gialla e per questo chiamata BANANottera.

Il premio è stato vinto dalla classe III della Scuola Primaria Tommaso Pellegrini che ha realizzato il libro dal titolo “Il mammurancia” dalla combinazione di mammut e arancia.

Il libro è stato inventato interamente dalla classe e realizzato presso l’Istituto Ciechi Garibaldi di Reggio Emilia che collabora con la scuola. Il libro ha illustrazioni tattili ed è trascritto completamente in braille.

http://www.ic2modena.gov.it/galilei-3b-premiazione-concorso-macedonia-parole/ (un altro articolo sul concorso)
Ecco altro materiale…

https://www.facebook.com/events/1384862241532481/?active_tab=discussion

L’attesa è finita, ecco il programma di #BookPride2017!
Letteratura, filosofia, sociale, incontri professionali: sono centinaia gli eventi del programma culturale costruiti attorno al tema dello #straniero, oltre alle presentazioni e incontri organizzati dagli #editori in fiera.
Uno spazio speciale, #BookYoung, è dedicato ai più piccoli, con letture, laboratori e le produzioni dell’editoria #indipendente per ragazzi.

Stand D11, BASE Milano…

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Già quasi pronti gli scatoloni… per andare a Milano!

https://www.facebook.com/events/713638452154022/714207022097165/?notif_t=admin_plan_mall_activity&notif_id=1489342865581800 (l’evento Facebook)

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Ecco la locandina! Bookpride Milano 2017…

La mia dolce Nana vi aspetta insieme a tutti gli altri libri di VerbaVolant edizioni… allo stand D11 del BASE MILANO!

Ecco quasi pronti i nuovi segnalibri…

Vagabondando in rete, scopriamo che la mia dolce bananottera gialla Nana continua a nuotare nelle menti e nei cuori di tanti lettori, librai e operatori di cultura…

Ringrazio Sonia Patania per questo:

https://www.lafeltrinelli.it/mediaObject/Speciali/Catania/original/Catania.pdf

novembre 2015 La bananottera di Maria Lucia Riccioli; ill. di Monica Saladino (Verbavolant) Una balena diversa dalle altre vincerà la paura del giudizio altrui imparando a farsi amare ed amando a sua volta. classI consigliatE iII – V elementare gennaio 2016

Ringrazio questa libreria per un post molto carino:

http://libreria.storieacolori.it/

Eccolo!

http://libreriastorieacolori.blogspot.it/2017/01/la-bananottera.html

mercoledì 11 gennaio 2017

La bananottera

 “Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e lo sposò in una notte di luna piena. La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata. Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica molto speciale”.
La “Bananottera” di Maria Luisa Riccioli, illustrata da Monica Saladino, edita da VerbaVolant, è una deliziosa storia sulla “diversità”. Nana è una piccola balena di colore giallo, come quello delle banane. Questa caratteristica finisce per spiazzare gli altri animali che popolano il mare, i quali, preoccupati da questa diversità a cui non sanno dare una spiegazione, guardano il piccolo animale con sospetto finendo per schernirlo, “dietro le pinne“.
Poiché Nana ha lo stesso colore della banane trasportate dalle enormi navi “bananiere”, l’equazione fu presto fatta: Banana + Balenottera = Bananottera.
Sebbene la Regina Lena si sforzi di riempire d’amore sua figlia, cercando di ripararla, per quanto possibile, dalle malelingue, la piccola Nana soffre i cori di scherno degli altri abitanti del mare.
Un giorno, una baleniera, condotta dal capitan Millemari, cattura la Regina Lena, la quale urla alla piccola Nana di fuggire via: “speciale” come è, con il suo colore giallo, rischia di essere catturata anche lei. Ma Nana non fugge perché non intende abbandonare la madre al suo triste destino. Seguendo l’esempio di Nana, le altre balene si riuniscono in gruppo e come un grande roboante esercito si dirigono verso la baleniera, per liberare Lena.
Il capitano Millemari e il suo equipaggio finiscono nelle gelide acque dell’oceano, e a quel punto Nana nuota in loro soccorso, caricandoseli in groppa, fino a condurli in salvo, lasciandoli su un iceberg, dove saranno soccorsi da un’altra nave di passaggio.
La piccola Nana è diventata l’eroina del mare. Ora tutti la festeggiano, tutti reclamano le sue attenzioni. Il giallo della sue pelle non è più un problema.
 Il libro si conclude con un decalogo di comportamenti da tenere nel pieno rispetto dell’ecosistema marino, ivi compresa una descrizione della vita sott’acqua, e le peculiarità di alcuni animali acquatici protagonisti della storia, come animali e delfini.
“La Bananottera” – Maria Luisa Riccioli, Monica Saladino – VerbaVolant

Pubblicato da storieacolori a 17:52

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Etichette: Animali. Riccioli M.L., Balene, diversità, Saladino M., VerbaVolant

Balena e banana… un binomio insolito che serve a parlare anche di cibo…

http://www.mani-culturaperbambini.it/09-novembre-2016-storie-da-mangiare-banana/

 

09 NOVEMBRE 2016 – STORIE DA MANGIARE – BANANA

Storie da Mangiare è il ciclo di Mani che ci permette di giocare insieme e di mangiare sano a merenda!
A ogni evento faremo luce su un alimento diverso raccontando tante curiosità e una storia golosa.

Per festeggiare l’inizio del  nuovo ciclo, abbiamo deciso di celebrare il frutto amato da molti animali: LA BANANA.
A seguire renderemo la nostra merenda molto più paurosa per renderci ancora più forti.

Leggeremo “La bananottera” (ed. Verbavolant) di Maria Lucia Riccioli

Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è… tutta gialla, come una banana!Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina!

Che aspetti?  vieni a trovarci

Età: +5 anni
Quando: 09 Novembre 2016
Ore: 17.00
Dove: Libreria Centostorie, Via delle Rose 26
Costo: 8 euro, merenda inclusa

– prenotazione obbligatoria –

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Ringraziamo tutte le scuole che hanno partecipato al concorso UNA MACEDONIA DI PAROLE dedicato alla mia dolce bananottera gialla Nana!

Riporto volentieri – grazie a chi lo ha scritto – il seguente articolo:

Il “Cespufante” libro costruito dagli alunni VB “Rodari” SELEZIONATO per Bukids, fiera della piccola editoria di primavera

18 gennaio 2017

UNA MACEDONIA DI PAROLE

Concorso creativo rivolto alle scuole primarie della provincia di Modena

Traendo ispirazione da La Bananottera, libro scritto da Maria Lucia Riccioli e illustrato da Monica Saladino, storia di una balenottera nata gialla e per questo chiamata BANANottera, gli alunni della scuola Rodari hanno partecipato al concorso e giocato con le parole.

Hanno prodotto un racconto che ha per protagonista un animale fantastico il cui nome deriva da una macedonia di parole, come quella usata in La Bananottera. Una volta pronto, il racconto è stato trascritto in un libro realizzato artigianalmente dagli stessi bambini.

Il libro vincitore del concorso è stato
Il mammurancia della classe terza della scuola primaria Tommaso Pellegrini di Modena.
Oltre al vincitore, una commissione ha scelto 3 libri che verranno esposti in una piccola mostra allestita all’interno dello spazio Bukids al Foro Boario di Modena durante la manifestazione.

I libri sono:

-Storia di una gattola generosa
–Il cespufante ( classe 5^B “Rodari”)
-Il melefante

Alla prossima!

Ed ecco come al solito un po’ di materiale a tema bananottera…

Buk Festival di Modena è finito. Tanti lavoratori, tanti bimbi e genitori sorridenti e innamorati dei libri. L’ambiente ideale dove passare il weekend! Grazie a tutti, anche agli insegnanti che hanno partecipato alla prima edizione del nostro concorso letterario. Abbiamo già tante idee per l’anno prossimo!! Tra un mese saremo a Milano 😉

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Quanti bimbi! Stiamo per cominciare!! Concorso letterario Una macedonia di parole, #buk Modena.

Anche quest’anno parteciperemo al Buk Festival della piccola e media editoria di Modena e ci occuperemo dello spazio Bukids. Prestissimo online il programma. Vi annunciamo, inoltre, che è stato scelto l’elaborato vincitore del concorso letterario ispirato alla nostra amica Bananottera! — con Monica Saladino e Maria Lucia Riccioli.

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Quanti bei lavori… e che emozione sapere che tanti bambini hanno lavorato ispirati dalla mia bananottera!

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La foto è stata scattata dall’amica Nada Alessandroni… accompagnata dalle sue parole affettuose:

Ieri al Buk di Modena ho trovato la tua Bananottera e non ho resistito alla tentazione di fotografarla, eccola ❤

Ecco l’annuncio della premiazione del concorso letterario legato alla storia della mia dolce bananottera gialla Nana!

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La locandina…

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Una macedonia di parole… sì, perché la parola BANANOTTERA è la crasi, la macedonia appunto di due parole, BANANA + BALENOTTERA, dato che Nana è nata in una  notte di luna giallo banana…

La cosa bella è che poi io e la VerbaVolant edizioni insieme allo staff di BUKids abbiamo ideato il concorso letterario legato proprio alla nostra Nana e la premiazione sarà una bella occasione per visitare la fiera e parlare di libri!

La rivista di BUK: http://www.bukfestival.it/wp-content/uploads/2017/02/Rivista_BUK-2017.pdf

L’editrice Verba Volant stimola i sogni dei bambini

Luisa Fiandaca
Lunedì, 30 Gennaio 2017 11:12

Una realtà siracusana piccola ma di qualità e attenta al territorio in cui opera. Via al laboratorio che prende spunto dal libro “Il nonnario” di Lorenzo Naia (autore) e Roberta Rossetti (illustratrice)

La Civetta di Minerva, 13 gennaio 2017

Conosciamo molto bene la casa editrice Verba Volant di Siracusa. La sua creatrice e titolare, Fausta Di Falco, insieme al suo compagno di vita e di fatiche, di idee, progetti, iniziative, Elio Cannizzaro, fa un grande e bel lavoro.

I libri della Verba Volant, quelli per bambini in particolare, sono curati nelle immagini, nelle rilegature, esattamente quanto nei testi. Cosa non scontata e non facile da trovare nel mondo dell’editoria per ragazzi. Sì, ce ne sono altre che hanno belle immagini, bei formati, ma in quelli della Verba Volant noi ci troviamo anche una sorta di “magia”. E libri ne abbiamo visti e letti tanti ai bambini.

Prendiamo per esempio “I libri da parati”. Un’idea originale che sta riscuotendo un grande successo. Si aprono fino a diventare un bellissimo poster e ad ogni foglio che apri scopri e leggi la storia. Gli ultimi due titoli sono poi veramente “speciali”, per i disegni e i contenuti. ”Le luci alle finestre” di Alessandro Di Sorbo (illustratore) e Alessio De Simone (autore) è proprio magico ed è realizzato con una tecnica sofisticata: l’ultima tavola, che è quella che poi sarà il poster da appendere, ha degli elementi fosforescenti. E credetemi, è molto, molto bello!

L’altra novità è “La principessa che scriveva” con i testi di Nerina Fiumanò e le illustrazioni di Angelo Ruta. Qui la storia ripropone il tema della scrittura come unica possibilità di vita, di sopravvivenza a se stessi e al mondo. I disegni sono carichi di questa ricerca, di questo bisogno della principessa protagonista di dover scrivere e di portare con sé e dentro di sé le parole per poi darle agli altri.

Nella collana ci sono poi altri autori e illustratori, alcuni che conosciamo bene, perché la Verba Volant è molto attenta a ciò che succede nel territorio e quindi nel suo catalogo troviamo diversi autori siracusani, tra cui Anna Maria Piccione, Giusi Norcia e Maria Lucia Riccioli, per citarne alcuni.

Un’altra cosa importante, da sottolineare e far notare ai lettori – malgrado in questi libri ci sia un raffinato e curato lavoro di rilegatura, stampa, impaginazione e tutto il resto che arriva in libreria sotto forma di quello che, in questo caso, riduttivamente chiamiamo libro – è che il costo è contenuto.

Se ancora non conoscete la casa editrice Verba Volant potete visitare il sito verbavolantedizioni.it

Il loro catalogo ha diverse collane anche di narrativa e i loro titoli sono presenti in tutte le librerie della città. Se però avete voglia di conoscere la titolare o magari di vedere cosa si può fare con un libro per bambini della Verba Volant, allora domattina, 14 gennaio, alle 10.30, potete far partecipare i vostri bambini al laboratorio che prende spunto dal libro “Il nonnario” di Lorenzo Naia (autore) e Roberta Rossetti (illustratrice). L’ingresso è libero. Il laboratorio si terrà a Siracusa in Via Montegrappa, 21, presso la sede dell’Opificio di Cultura di Angela Falletta. Per informazioni 3387134587.

http://www.lacivettapress.it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=2026:l-editrice-verba-volant-stimola-i-sogni-dei-bambini&catid=17:cultura&Itemid=143

Grazie a Luisa Fiandaca e a La Civetta di Minerva…

Ecco altre notizie su di me, su Nana, sulla VerbaVolant…

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi e spazio al chiuso

Fausta Di Falco, direttora ed editora insieme ad Elio Cannizzaro di VerbaVolant edizioni, è fresca di Premio Cartia per l’editoria (prima edizione, 27 dicembre 2016).

L'immagine può contenere: 4 persone, persone che sorridono, spazio al chiuso

Ecco un collage di foto… a me l’onore di premiarla. La vedete anche insieme a Barbara, figlia del giornalista Dino Cartia.

Nana continua a nuotare anche in questo nuovo anno…

Intanto un poco di materiale sul cammino percorso finora.

La vignetta di Elio Cannizzaro sulla seconda edizione di Jingle Books…

L'immagine può contenere: sMS e spazio all'aperto

La città naturalmente è Palermo!

VerbaVolant e la mia Nana, la dolce bananottera gialla, sono andate nuovamente a Palermo per questa fiera natalizia…

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Grazie a Monica Saladino… che splendide dediche per la mia Nana!

Nella splendida cornice di Palazzo Asmundo, la fiera del libro più natalizia della Sicilia!

VerbaVolant edizioni e Nana sono state anche a Roma…

Ringrazio Letture metropolitane e Flavia Capone per gli scatti “rubati” a Più libri più liberi!

La mia Nana…

La vignetta di Elio Cannizzaro per Roma…

http://www.plpl.it/

Anche quest’anno VerbaVolant edizioni è stata presente alla fiera della piccola e media editoria di Roma.
Le novità sono tantissime e spero incontreranno il favore di vecchi e nuovi lettori! Non sono mancati neanche gli autori! Direttamente dal Brasile Josè Custodio, autore del fumetto “Anita Garibaldi. La nascita di una eroina” per l’anteprima romana.
Per il firmacopie in stand anche Alessandro Di Sorbo e Alessio Di Simone che hanno realizzato il loro terzo libro da Parati®: “Le luci alla finestre”.

https://www.facebook.com/piulibri.piuliberi/?fref=ts#

Lo stand…

I libri… riuscite a vedere la mia Nana?

Eccola!

Ecco il promo di “Libri in città”, la trasmissione dedicata ai libri che va in onda sul canale 654 del digitale terrestre. L’emittente è Telecittà.

Conduttori sono Claudia De Luca e il professor Luigi Amato, docente universitario di Estetica.

Ringrazio sia loro per il gentile invito a partecipare alla quinta puntata della trasmissione che Luigi Bianca e il suo staff per la ripresa e il montaggio del programma.

Posso quindi offrirvi la visione dell’intervista realizzata presso la splendida Biblioteca dei Padri Cappuccini di Siracusa (e mi piace anche porgere un saluto a Marcello Cioè, direttore competente e gentile).

Abbiamo parlato sia del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, incentrato sulla figura della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, che del mio libro di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore), che poi della mia fiaba uscita per i tipi di VerbaVolant edizioni “La bananottera”, che ha come protagonista la dolce bananottera gialla Nana.

Durante l’intervista ho avuto modo di ricordare insieme a Claudia De Luca sia il compianto Luciano Rispoli che il nostro concittadino Enzo Maiorca, per la sua lotta in difesa del mare e dell’ambiente in generale. Un pensiero è andato anche alla figlia Rossana.

Buona visione…

Se volete rivedere questa e le altre puntate di Libri in città ecco il link:

…ed ecco un po’ di materiale sui miei libri.

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La prima copertina di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

cop_maria lucia riccioli_Layout 1+bandella

Copertina e bandella della riedizione (grazie ancora a Paolo Di Paolo e Lia Levi).

Copertina Riccioli

I miei cunti in dialetto… grazie al mio editore Alfio Grasso e ad Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale per disegni e copertina, ai curatori di collana Maria Rita Pennisi e Alfio Caruso…

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Ed ecco tutti insieme i miei libri… al centro la mia fatica più recente, LA BANANOTTERA – e come non ringraziare Monica Saladino per le illustrazioni, Fausta Di Falco ed Elio Cannizzaro di VerbaVolant edizioni? E Annamaria Piccione per l’intelligente rilettura?

L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta e strisce

Zefirino Millemari, uno dei protagonisti della mia fiaba.

E adesso vi posto altro materiale sulla fiaba.

Iniziano ad arrivare i lavori relativi al concorso incentrato sulla bananottera Nana…

Quest’anno per il @bukmodena un concorso letterario dedicato ad animali fantastici come la bananottera. Arrivano i primi lavori!

Sono felicissima! Non solo la mia dolce bananottera gialla nuota nelle librerie nelle scuole nelle biblioteche, ma adesso è anche protagonista di un concorso letterario…

http://istruzione.comune.modena.it/memo/Sezione.jsp?titolo=In%20occasione%20dei%2010%20anni%20di%20Buk%20due%20concorsi%20per%20le%20scuole&idSezione=2998

In occasione dei 10 anni di Buk due concorsi per le scuole


UNA MACEDONIA DI PAROLE

Concorso creativo
il concorso è rivolto alle scuole primarie della provincia di Modena – classi terze, quarte e quinte

In occasione dei festeggiamenti per il decennale del Buk Modena, festival della piccola e media editoria (l’edizione 2017 sarà la decima) VerbaVolant, che insieme a MEMO ha gestito il nuovo spazio Bukids nell’edizione 2016, bandisce un concorso creativo per i più piccoli e uno per l’istituto d’arte.

Traendo ispirazione da La Bananottera, libro scritto da Maria Lucia Riccioli e illustrato da Monica Saladino, storia di una balenottera nata gialla e per questo chiamata BANANottera, si è pensato di farvi giocare con le parole.
Per partecipare gli studenti delle terze, quarte e quinte delle scuole primarie della provincia di Modena, dovranno produrre un racconto che abbia per protagonista un animale fantastico il cui nome derivi da una macedonia di parole, come quella che abbiamo usato per il nostro libro. Una volta pronto, il racconto dovrà essere trascritto in un libro realizzato artigianalmente dagli stessi bambini.
Per maggiori dettagli consultare il regolamento allegato.
La cerimonia di premiazione avrà luogo nello spazio Bukids.
I libri selezionati verranno esposti durante la manifestazione.
Saranno selezionati tre elaborati vincitori.
Per maggiori potete contattare la redazione.
Buon lavoro!

Regolamento concorso

Il concorso, indetto dalla VerbaVolant edizioni, è rivolto alle classi III-IV-V delle scuole primarie della provincia di Modena.
Ogni classe può partecipare con un elaborato.
L’elaborato consiste in un racconto, che può anche essere illustrato, contenuto in un libro realizzato dagli stessi ragazzi. Il libro può essere realizzato con diversi materiali e tecniche (riciclo, origami…) ma deve essere assolutamente artigianale. I libri che non risponderanno alle caratteristiche suddette verranno esclusi dal concorso.
L’elaborato deve avere una lunghezza massima di 1 cartella circa (ogni cartella è pari a 1800 battute).
I file relativi all’elaborato, contenenti il racconto in formato PDF o docx e le foto del libro formato JPEG o TIFF, devono essere inviati all’indirizzo info@verbavolantedizioni.it.

La mail deve riportare preferibilmente in oggetto: concorso letterario BUKids.

Se dovessero sussistere problemi nella digitalizzazione del file o nella realizzazione delle foto, è possibile inviare l’originale all’indirizzo: VerbaVolant edizioni, via Ragusa 52, 96100, Siracusa. Si prega di avvertire in anticipo dell’invio del materiale via posta.

I vincitori saranno avvertiti telefonicamente e/o tramite posta elettronica.
Gli elaborati vincitori saranno un massimo di tre, scelti fra tutti quelli pervenuti e conformi alle direttive. La scelta della giuria sarà insindacabile.
La giuria sarà composta di autori, illustratori e responsabili della casa editrice.
Le classi vincitrici riceveranno in premio dei libri per la biblioteca di classe.
Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione tramite posta elettronica all’indirizzo: info@verbavolantedizioni.it.
Il modulo di iscrizione deve essere inviato entro il 1 ottobre 2016.
Gli elaborati devono giungere in redazione entro il 20 dicembre 2016.


Info

VerbaVolant edizioni, via Ragusa 52, 96100, Siracusa.
Tel: 0931462540/ 333.8672919
info@verbavolantedizioni.it
verbavolantedizioni.it


Sono troppo contenta, davvero.

Pensare che una parola inventata da mia sorella sia diventata una storia scritta stampata illustrata e letta… e pensare che questa parola ispiri tanti altri lettori, specie bambini, mi emoziona tantissimo.

Ecco altro materiale che riposto volentieri…

La mia dolce bananottera gialla Nana per Libriamoci 2016 ha nuotato fino a Lentini (SR) presso l’Istituto comprensivo “Guglielmo Marconi”!

Autografi…

Raccontando…

Piccoli lettori…

… da notare le bananottere gialle costruite dai bambini!

I disegni!

Un bellissimo benvenuto alla mia dolce bananottera gialla Nana e alla sua autrice!

Ringrazio la dirigente scolastica, le insegnanti e i bambini per l’accoglienza ricevuta… gli alunni hanno mostrato interesse ed entusiasmo verso le storie lette da Fausta e me, si sono incuriositi del lavoro dell’editore (spiegato da Fausta attraverso una lezione pratica)… insomma, ci siamo “librati”!

E adesso riposto altro materiale relativo alle fiere cui ha partecipato la mia casa editrice insieme a Nana…

http://www.illibrogiusto.net/

fiera-del-libro-giusto-piacenza-16-ottobre-2016

Ringrazio per la foto l’amico Pietro Chiappelloni, compagno d’avventura nei concorsi letterari Porsche Italia… 🙂

IL LIBRO GIUSTO è la prima fiera dell’editoria a Piacenza… ribelli creativi indipendenti moderni, ecco gli editori che espongono, tra cui la VerbaVolant edizioni!

Le nuotate di Nana non si fermano…

La casa editrice VerbaVolant edizioni va in giro per fiere letterarie e Nana, la mia dolce bananottera gialla, nuota con Fausta Di Falco ed Elio Cannizzaro…

Il dietro le quinte di Sabir Fest a Messina!

Il manifesto…

E l’immancabile vignetta di Elio… 🙂

Ed ecco Nana a Catania tra libri e caffè…

Il Bookb@ng a Messina!

In attesa di altre nuotate letterarie di Nana alle prossime fiere e nelle scuole! (stay tuned, ne vedremo delle belle…) ecco la bella vetrina della Libreria dei Ragazzi a Siracusa…

Libreria dai colori autunnali per ospitare l’ultima avventura del maghetto Harry Potter…

E chi c’è in vetrina vicino a lui? Nana, la mia dolce bananottera gialla… in effetti, la magia del giallo può convivere con quella dell’ormai celeberrimo mago di Hogwarts…

Qui trovate le uscite VerbaVolant di dicembre… pronte per Roma (Più Libri Più Liberi) e Palermo (Jingle Books).

https://labiblionautabooks.wordpress.com/2016/11/28/novita-editoriali-le-uscite-verbavolant-per-dicembre/

Infine è ormai cosa nota che io adoro la VerbaVolant, trovo che pubblichino libri bellissimi e sempre estremamente originali, e quindi sono ancora più felice di condividere qualcosa che a me personalmente piace moltissimo.

Grazie a La Biblionauta!

Ecco i link alla newsletter di Jingle Books – Festa del libro e delle arti di Palermo.
www.jinglebooks.it/newsletter
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
Presso la Libreria Diana di Siracusa…
Ed ecco altro materiale che (ri)posto.

I diritti dei video rimangono ai singoli e rispettivi autori… volevo mostrarvi delle meraviglie.

Due amici della mia dolce bananottera gialla Nana, i cavallucci marini. Innamorati!

E poi… la splendida casa di Nana, ovvero l’oceano, la grande casa d’acqua comune a tutti i viventi…

Amici di Nana che si divertono a fare i delfini surfisti…

Ecco delle fotografie che si riferiscono allo stand dedicato a VerbaVolant edizioni (insieme a Lavieri e Uovo nero) a Farfa… per Liberi sulla carta.

Un grazie a Maurizio Zicoschi per le foto…

Ed ecco la bella novità…

http://www.verbavolantedizioni.it

Pronti?

Ecco online il nuovo sito di Verbavolant edizioni…

https://www.facebook.com/events/167343040339783/ (ecco l’evento Facebook)

Sconti e sorprese!

Il nuovo sito finalmente online dal primo settembre!
Per l’occasione una settimana di promozioni: basterà inserire il codice newebsite prima di completare l’acquisto e riceverete uno sconto aggiuntivo del 5%. Affrettatevi però: l’offerta sarà valida fino alla mezzanotte di domenica 5 settembre! Inoltre, chi raggiungerà almeno i 30 euro di spesa riceverà in omaggio la nostra ToteBag!

Totebags…

Ecco la pagina autore…

http://www.verbavolantedizioni.it/Autori

MARIA LUCIA RICCIOLI

Insegno Lettere nei licei. Scrivo poesie in italiano e in dialetto siciliano, racconti e romanzi, saggi letterari. Canto in un coro lirico. In precedenza ho concertato con un coro polifonico, ho inciso 2 cd più altri due a tema religioso. Amo i coniglietti, i libri e tengo tanto ai miei affetti. Sogno un futuro in cui l’arte sia sempre presente, il calore della famiglia e degli amici… Voglio essere ogni giorno di più una persona, un’insegnante, un’artista migliore… Dio lo voglia!!!
La Bananottera

http://www.verbavolantedizioni.it/prodotto/la-bananottera

LaBananottera

DESCRIZIONE PRODOTTO

Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è… tutta gialla, come una banana!

Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina!
Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino.
Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.
Di seguito possibile scaricare un ebook in pdf con giochi e approfondimenti. Uno strumento che vuole essere anche un prezioso ausilio didattico per le maestre o per i genitori più attenti.

Vi posto un po’ di materiale sui viaggi e le nuotate di Nana, la mia dolce bananottera gialla protagonista della fiaba LA BANANOTTERA, uscita per i tipi di VerbaVolant edizioni…

http://www.freejournal.it/?p=23836#.V1hD6w1UhO4.facebook

Maria Lucia Riccioli

Grazie a Free Journal…

CANICATTINI – Sarà la scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli con la sua ultima fiaba “La Bananottera”, edita da  VerbaVolant di Fausta Di Falco, e illustrata da Monica Saladino, a chiudere sabato 11 giugno, alle ore 17:30 all’Asilo Nido comunale “S. Maria Goretti” di via San Nicola, il primo semestre di attività della Biblioteca comunale “G. Agnello” e Nati per Leggere di Canicattini Bagni.

L’incontro con Maria Lucia Riccioli, già autrice del romanzo “Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab 2011 e L’Erudita 2013), e di una raccolta di versi della tradizione siciliana, “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” (Algra 2014), sarà l’occasione per parlare di scrittura e di come leggere e scrivere possa trasformare, non solo gli autori, ma anche i lettori.

Ma naturalmente l’appuntamento è diretto soprattutto ai bambini, com’è nella tradizione di Nati per Leggere, per cui Maria Lucia Riccioli racconterà della sua “Bananottera” gialla, che seppur all’inizio avrà problemi proprio per questa sua caratteristica, grazie alla sua bontà e al suo coraggio diventerà l’eroina dell’oceano.

Insomma, una storia ecologica ma non solo, di grandi sentimenti e allegria, che piace già tanto ai bambini che ritrovano un nuovo eroe.

biblioteca “G. Agnello”, canicattini bagni, Fausta Di Falco, la bananottera, maria lucia riccioli, nati per leggere, verbavolant

Nana nuota nuota nuota e non si ferma…

La mia dolce bananottera gialla continua a nuotare nel mare dell’editoria…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

http://www.womenews.net/la-bananottera-un-racconto-che-insegna-a-rispettare-lambiente-e-le-creature-che-lo-abitano-un-libro-di-maria-lucia-riccioli-edito-da-verbavolant-edizioni/#comment-45311

“LA BANANOTTERA” UN RACCONTO CHE INSEGNA A RISPETTARE L’AMBIENTE E LE CREATURE CHE LO ABITANO – Un libro di Maria Lucia Riccioli, edito da VerbaVolant Edizioni

Copertinabananottera.png (1386×1386)

Un ringraziamento particolare ad Irene Iorno de IL PAESE DELLE DONNE ON LINE – RIVISTA per la sua recensione…

“per creature terresti perfette che il mare vogliono amare senza far danni e senza sporcare”.

Illustrata con tecnica mista da Monica Saladino, la fiaba, presentata anche al SIRMUMA – Museo del Mare di Siracusa, racconta di una balenottera gialla presa in giro da tutte le creature del mare, fino a quando compierà un gesto di grande altruismo che unirà tutti gli animali e verrà accettata, da loro e dal Capitano Remo Millemari.

Qui sono gli animali a guardare la specie umana, le sue  imperfezioni, le conseguenze delle sue azioni e di come molto del nostro fare influisca sugli oceani, sottolineando la grande importanza di agire sempre nel rispetto della natura, per conservare un  mare pieno di bolle che cambiano colore e quantità a seconda delle emozioni dei suoi abitanti: ci sono bolle felici, bolle tristi, poche bolle o tantissime.

E l’incontro fra le diverse specie viene qui raccontato come pericolo per chi ha solo manto e pinne perché “nessuno da quelle parti aveva una buona opinione dei bipedi senza squame e coda. Non le foche, che temevano per la loro pelliccia. Non le tartarughe, che avevano paura di lasciarci il carapace. Non i gabbiani, che ogni giorno vedevano gli uomini sporcare ogni cosa”.

Un piccolo libro che commuove quando mamma balena viene catturata e la bananottera la difende dalla baleniera e i suoi pescatori.

Un libro che ci fa capire l’importanza della cooperazione quando tutte le balene degli abissi emergono salvando Lena e  di come l’accettazione di un qualcosa ritenuta diversa passi spesso prima attraverso la  consapevolezza delle proprie paure, di come i termini strano, differente, pericoloso, spesso vengano confusi e usati solo per difendere un qualcosa che non esiste.

E per una volta il mare diventa protagonista,  abitato da creature diverse, tutte con le proprie idee, i propri  colori,  e che alla fine collaborano apportando ciascuna il proprio sapere e le proprie capacità per un bene comune.

Una fiaba da  leggere fino all’ultimo “sbuffo”, perché i capitoli a volte non servono se si respira con le branchie come i pesci, si saltella sugli scogli come un granchio, si vola sugli oceani come i gabbiani, si mangiano fino a quattro tonnellate al giorno di cibo come le balenottere azzurre, si gioca come i delfini, e si incontrano navi che trasportano banane tutte gialle come Nana.

E gli umani e le umane per una volta sono “fuori dalle pinne”.

Ecco il mio commento on line:

Salve… grazie davvero per la recensione, scritta cogliendo il senso profondo del lavoro mio e di Monica Saladino, che in VerbaVolant edizioni abbiamo trovato una casa editrice attenta e sensibile alla qualità letteraria della narrativa per bambini e ragazzi e una cura grafica notevole, che si distingue nel panorama nazionale.
In queste vostre parole trovo l’attenzione ai temi di un’ecologia latu sensu, intesa come Papa Francesco la concepisce nella sua enciclica Laudato si’: ecologia del cuore, dei sentimenti, dell’economia, etimologicamente rispetto della nostra casa comune.

Un po’ di materiale sul mio libro… nel mio blog troverete le precedenti recensioni…

Scritto da Maria Lucia Riccioli, e illustrato da Monica Saladino, La Bananottera è la storia di Nana, una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è…tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature.

Verba Volant Edizioni, Casa Mazzolini, Il Cestino dei Libri, Modena

La mia dolce bananottera gialla, Nana, sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

La mia dolce bananottera gialla Nana ha nuotato in lungo e in largo per tutto il 2015… e anche durante il 2016 sta continuando ad incontrare grandi e piccini!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre; il 13 dicembre ha trovato spazio presso la piccola fiera tenuta a Siracusa in occasione di Santa Lucia. Presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre è stata ospite di “Jingle Books”. Dal 20 al 21 febbraio la fiaba è stata ospitata a Modena per Bukids, la sezione per bambini e ragazzi di Buk Modena, mentre il 25, presso l’Associazione culturale Alimede, è stata protagonista di una labomerenda.

A marzo è stata ospite di “Bellissima”, fiera dell’editoria indipendente, presso il Palazzo del ghiaccio di Milano, mentre il 3 aprile è stata protagonista di una lettura presso “Archimede in movimento”, IV edizione. L’11 aprile è stata ospite della IV A e B dell’Istituto comprensivo “D. Ajello” di Mazara del Vallo (TP) per un incontro con l’autore, mentre il 15 aprile è stata ospite dell’edizione speciale di Archimede in Movimento dedicata al problema delle trivellazioni. Il 23 e il 30 aprile, in occasione della Giornata mondiale della cultura, del libro e del diritto d’autore, “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant edizioni donati a Casa Mazzolini per l’iniziativa “Il cestino dei libri”, nata per sostenere “La casa di Fausta” insieme alla Biblioteca del gufo e ad altri volontari. Al Salone internazionale del Libro di Torino 2016, ad “Eralavò”, festival delle storie di Acireale (CT), e ad Una marina di libri di Palermo è presente presso lo stand VerbaVolant edizioni al’Orto Botanico.  

L’11 giugno è stata ospite della Biblioteca “Giuseppe Agnello” di Canicattini Bagni (SR) per la festa conclusiva del progetto NATI PER LEGGERE.

“La bananottera” è tra i libri “Scelti per voi” dallo staff de La Feltrinelli – Catania.

Il 24 ottobre, in occasione della campagna nazionale “Libriamoci” l’autrice è stata ospite insieme all’editrice Fausta Di Falco dell’Istituto comprensivo “Guglielmo Marconi” di Lentini (SR) con la fiaba “La bananottera”.

Le fiere di Catania, Messina, Roma e Palermo hanno visto “La bananottera” tra i libri VerbaVolant per tutto il 2016.

Il 18 febbraio 2017, presso il Foro Boario di Modena, nell’ambito del Buk Festival (sezione Bukids), si è tenuta la premiazione del concorso “Una macedonia di parole” incentrato su “La bananottera” e che ha visto coinvolte le scuole del modenese.

Dal 24 al 26 marzo 2016 “La bananottera” è stata ospite del Book Pride presso il BASE di Milano, mentre il 3 aprile l’autrice ha incontrato i bambini dell’Istituto comprensivo “Pascoli-Crispi” di Messina. 

Incontri con l’autrice e laboratori sul libro sono stati tenuti l’8 maggio a Francavilla di Sicilia (ME) e all’Istituto comprensivo Giovanni XXIII – Piazzi di Palermo (16 maggio 2017).

Il libro è stato ospite di Una marina di libri 2017, di TaoBuk e del NininFestival di Bogliasco (GE).

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto 2015 ha ospitato me e Nana!

La bananottera - VANITY FAIR

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Qualche stralcio…

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

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Siracusa
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www.verbavolantedizioni.it

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Duecento anni e non sentirli… viva Jane Austen!

08 sabato Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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La Biblioteca Agnello ha organizzato interessanti attività per i bambini e gli adulti per un’estate all’insegna del divertimento e dei grandi temi culturali.

MARTEDÌ 11 LUGLIO
• ore 18.30: Aperitivo letterario musicale con Jane Austen, voce narrante Maria Lucia Riccioli, accompagnamento musicale Donatella Motta
MARTEDÌ 18 LUGLIO
• ore 16.00: Un’estate da giocare
GIOVEDÌ 3 AGOSTO
• ore 18.30: Aperitivo letterario con Pierpaolo Pasolini raccontato attraverso i colori e le fotografie, voce narrante Alessia Lorefice
VENERDÌ 11 AGOSTO
• ore 18.30: Presentazione del libro I doni degli Dei di Giusi Norcia, Verbavolant Edizioni.
• Proiezione del cortometraggio Qualcosa da dirti, vincitore premio “A corto di libri”
MARTEDÌ 22 AGOSTO
• ore 16.00: Un’estate da giocare

Duecento anni e non sentirli…

Sono trascorsi duecento anni da quel 18 luglio 1817, quando morì la grandissima scrittrice inglese Jane Austen.

Come vedete, la Biblioteca di Canicattini Bagni (SR) all’interno della propria programmazione estiva ha inserito un omaggio a Jane Austen!

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Aperitivo letterario musicale con Jane Austen, voce narrante Maria Lucia Riccioli, accompagnamento musicale Donatella Motta.

L’omaggio a Jane Austen, nel secondo centenario della sua morte, è un evento a ingresso libero rivolto a tutti gli appassionati della Austen.
Se volete rivivere le parole di una delle più grandi scrittici della storia della letteratura non potete farvi sfuggire questa serata all’insegna della cultura e della figura femminile.

Un aperitivo concluderà l’incontro

Info
3343418435

https://www.facebook.com/events/687756681396678/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2222%22%2C%22feed_story_type%22%3A%2222%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D&pnref=story (ecco l’evento Facebook)

E adesso altro materiale che mi riguarda a proposito di una delle mie autrici del cuore…

http://www.letteratu.it/2013/12/16/lady-susan/

Su LETTERATU abbiamo ricordato la grandissima Jane Austen con la mia recensione di LADY SUSAN, romanzo epistolare giovanile della scrittrice, nata il 16 dicembre 1775.

E poi, tanto per rinfrescarci la memoria, un articolo mio dell’anno precedente:

IL COMPLEANNO DI JANE

La canonica era immersa nel silenzio. Il verde pendio sul retro della casa era una coltre buia e fredda.

La ragazza rabbrividì e ravvolse la coperta più strettamente sulla vestina da notte.

Ancora poche ore e il sole sarebbe sorto sul giorno del suo compleanno.

Riusciva quasi a vederli, il babbo e la mamma, sorpresi ma non troppo di trovarla alzata di buon mattino, pronti a darle il bacio d’augurio. Cassy avrebbe fatto un pudding o una delle sue torte fantasia. E la giornata sarebbe trascorsa così, tra una canzone al pianoforte, uno scherzo dei suoi fratelli, le faccende domestiche, il sermone di papà ancora da scrivere, la casa da preparare per i giorni di festa di là da venire. Bel giorno, il 16 dicembre, per venire al mondo. Troppo freddo per uscire e il Santo Natale alle porte.

Un tempo ideale per leggere. Finirò Gilpin. O meglio la Barney.

Ma non si era alzata per terminare l’ennesimo libro.

I quaderni reclamavano la sua attenzione.

Intinse la penna nella boccetta d’inchiostro e per un tempo indefinito – si fece giorno, il sole filtrò dalla siepe e batté alla finestra per augurarle buon giorno e buon compleanno, il reverendo Austen la vide intenta a scrivere e le carezzò la testa prima di abbracciarla – non ebbe più freddo né sonno, né riuscì a pensare al ballo di Natale o alla torta di Cassandra, alla mamma che le avrebbe rimproverato l’alzataccia.

Era a Lesley Castle, riviveva le avventure di “Love and Freindship”, palpitava per Catherine. Riandava con gli occhi e la mente ai suoi primi imparaticci e affrontava i nodi delle nuove storie.

Aveva iniziato per divertire se stessa, Charles e tutti gli Austen, e non aveva intenzione di smettere.

ACQUISTATE IN EDICOLA “LA CIVETTA DI MINERVA” DEL 30 GIUGNO!

TROVERETE ANCHE UN MIO ARTICOLO SULLA AUSTEN…

Due parole sulla Biblioteca “Giuseppe Agnello” di Canicattini Bagni (SR)…

L’evento su Jane Austen è stato fortemente voluto dalla dottoressa Paola Cappè, impegnata nel diffondere l’amore per i libri e la lettura (basti pensare alla recente premiazione al Salone del Libro di Torino nella sezione soggetto della nona edizione di A corto di libri del corto Qualcosa da dirti di Francesco Cultrera girato proprio nella biblioteca Agnello di Canicattini Bagni.

Ecco il link al video…

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjD2-7ukfnUAhXIKlAKHftdBFsQtwIINDAC&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DqMgN8PiKaNo&usg=AFQjCNEbcSHnKxK2oV2gGMgZu2YTLxbGwg

Let’s play…

Trovate 25 residenze citate dalla Austen nei suoi romanzi…

Ed ecco la locandina di PRIDE AND PREJUDICE con Keira Knightley.

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Libri diversi in diversi libri…

02 domenica Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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http://ciaolibri.it/2017/06/30/libri-di-versi-in-diversi-libri-20172018/#comment-3

GIUGNO 30, 2017 DI MIA

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI 2017/2018

I POETI SON TORNATI…

Amanti della poesia! Voglio presentarvi un concorso molto interessante a cui potete partecipare e di cui io stessa ho cari ricordi: “Libri di versi in diversi libri”, realizzato dall’editore Francesco Urso, responsabile della Libreria Editrice Urso di Avola, in provincia di Siracusa.

Libri di-versi in diversi libri

…è un concorso letterario internazionale di lingua italiana, ormai giunto alla settima edizione e che ha avuto molto successo grazie alla collaborazione di molti poeti e al passaparola! …e soprattutto grazie all’ingrediente principale: l’Amore per la poesia!

Ecco il link per leggere il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri edizione 2017/2018

Vi invito a partecipare, avete tempo fino al 31 luglio! E gli autori selezionati in finale, riceveranno in regalo una copia della loro raccolta poetica! Non è stupendo veder vivere le proprie poesie? e respirarne il profumo tra le pagine?

Ecco qui la raccolta delle copertine “a sorpresa” realizzate dall’editore in base alle emozioni suscitate dalle raccolte poetiche dei singoli autori.

Una più bella dell’altra, ed è stata una piacevole sorpresa vedere il mio libro tra i selezionati!

Vi mostro la copertina della mia raccolta poetica:

Partecipare è stata una bellissima esperienza, confrontarsi con altri poeti, conoscere la loro poesia e la loro anima variopinta di emozioni è qualcosa di unico e imperdibile, vi racconto la magnifica giornata che ho trascorso…

Poetare per le vie di Noto è stata un’esperienza molto suggestiva, Libri di-versi in diversi libri, non è soltanto un concorso di poesia che mira a pubblicizzare editore autore e poesie, ma è un concorso che porta a spasso l’Anima tutta, interamente, ed il poeta stesso, è un concorso che abbraccia pienamente il cuore e la persona rendendola piena. Tra le vie del paese, location barocca incantevole: Noto, il poeta ritrova se stesso e vive magiche emozioni circondato di luce che avvolge e riscalda.

L’incontro tra poeti ed editore è avvenuto presso la Porta Reale:

Qui ho conosciuto poeti di tutta Italia e qui ha avuto inizio il percorso poetico barocco.

Prima tappa è stata la chiesa dell’Immacolata, dove, con gli amici poeti, abbiamo sostato leggendo poesie e dialogando con il gentilissimo prete della chiesa che ci ha accolto.

Dopo aver letto poesie presso la Chiesa dell’Immacolata, abbiamo ripreso il cammino lungo il Corso Vittorio Emanuele:

Fino ad arrivare dinnanzi al gioiello barocco per eccellenza: la Cattedrale! O Duomo di San Nicolò.

Qui abbiamo reso omaggio al Santo Patrono della città: San Corrado Confalonieri, leggendo poesie di devozione all’interno del Duomo.

Tra Duomo e Municipio, abbiamo continuato a poetare, complice un’atmosfera barocca meravigliosa, un clima primaverile e persone stupende dall’animo sensibile.

Il percorso poetico è terminato presso piazza XVI Maggio, immersi nel barocco tra il teatro e la chiesa di San Domenico:

E la premiazione dei primi tre classificati è avvenuta in un locale di Avola, comune vicino Noto, dove la poesia è stata omaggiata ancora ed ogni libro presentato.

Ad accompagnare la manifestazione poetica, la splendida voce di Liliana Calabrese, moglie dell’editore Francesco Urso:

Il vincitore del concorso, primo classificato, è stato Carlo Sorgia:

Ecco qui la copertina della raccolta poetica vincente:

E conclusosi l’edizione 2016/2017 dedicata al poeta scomparso Salvatore Di Pietro, è stata inaugurata la nuova:  edizione 2017/2018 dedicata al poeta, recentemente scomparso, Corrado Carbè.

Per partecipare, riporto il link con il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Di poetare non si smette mai, perché la poesia è respiro continuo del mondo, respiro del quotidiano vivere, e partecipare a questo concorso come poetessa è stata una bellissima esperienza perché resta nel cuore il ricordo di una incantevole giornata e lo sguardo indimenticabile di chi è poeta nell’Anima. Conoscere poeti di tutta Italia, respirare la loro arte, venire a conoscenza delle loro tradizioni, della storia della loro terra, delle loro passioni, non c’è nulla di più emozionante che questo vivere!

Parteciperò ancora perché poetare è un continuo commuoversi dell’Anima.

Vi riporto un articolo scritto dalla docente e scrittrice Maria Lucia Riccioli, sulle due giornate conclusive del concorso, pubblicato sul giornale quindicinale “La Civetta di Minerva” del 24 Marzo 2017 :

Fatevi avanti poeti, questo è il nostro tempo, armiamoci di carta penna e tastiera, e viviamo!

Link concorso:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Ringrazio tutti voi poeti, l’editore Urso, ed il fotografo Flavio Casoni per aver acconsentito gentilmente all’utilizzo delle sue foto.

Ho riportato un bel post tratto dal blog – nato recentissimamente – di Mia Vinci, che ringrazio per aver riportato il mio articolo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA proprio per l’occasione (il blog si chiama CIAO LIBRI perché… leggere è salutare!)

Ecco altro materiale sul rapporto tra me, Liliana Calabrese e Ciccio Urso e il gruppo dei poeti che si riconosce nelle loro iniziative di promozione della poesia come utopia ed esperienza compartita…

PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

 

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 
 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

 

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

 

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

 

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

* * *

di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

All’insegna dei giovani le sezioni “Poesia” e “Storia e Territorio”, con le affermazioni di Cetta Lentinello – per la sua prima raccolta di poesie intitolata “Grembo di versi” (Urso) – e degli studenti della IV A 2011/12 del Liceo Quintiliano di Siracusa – per il libro “Sogno di indipendenza. Siracusa nella prima metà dell’Ottocento” (Morrone), in collaborazione con la docente-scrittrice Elvira Siringo.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

 

* * *

voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

* * *

Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

 

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

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