Il 18 dicembre, dalla 10 alle 13, in Piazza del Popolo, avrà luogo una nuova edizione del nostro #librosolidale . Un mercatino del libro interamente dedicato ai giovani lettori, realizzato in collaborazione con la casa editrice VerbaVolant edizioni .
Al nostro banchetto si potranno acquistare libri per:
donarli al settore ragazzi della Biblioteca Comunale.
Fare degli splendidi e preziosi regali.
Una parte del ricavato contribuirà alle attività del Progetto sociale “La scatola dei desideri ” realizzato dall’amministrazione comunale di Floridia.
MUNUZZAGGHI E RATTEDDI è il mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano dopo QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (entrambi sono editi da Algra Editore e prefati da Sebastiano Burgaretta).
Sono onorata e felice di poter presentare il mio volume di liriche sparse, cunti e traduzioni poetiche a Floridia, ospite di questo festival organizzato dall’amico Carlo Muratori insieme alle care Cetty Bruno e Maria Burgio, tutti impegnati nella valorizzazione delle tradizioni materiali (pensiamo al museo dedicato a Nunzio Bruno, padre di Cetty e instancabile “cercatore” di oggetti legati alla civiltà agropastorale degli Iblei) e immateriali (musica e dialetto siciliano in primis).
Ri-trovarsi per ri-congiungersi I miei nonni paterni e materni venivano da Floridia Sarà per questo che da sempre ho nutrito per questa cittadina uno strano fascino ancestrale Quasi un’attrazione magnetica La musica e l’amore per le tradizioni popolari hanno fatto il resto L’incontro con Serena Spada, assessora alla cultura determinata e illuminata, mi ha condotto a bussare alla mitica porta del Museo etnografico Nunzio Bruno, in cerca di spunti e collaborazioni L’instancabile Cetty Bruno mi ha dedicato uno dei suoi sorrisi più loquaci e sinceri Il più era fatto Ora bisognava scovare quel luogo, quell’angolo di Cjuriddia custode e amorevole scrigno di antiche memorie Di quel passato che non è peso e inutile gravame piuttosto è faro per un Futuro di Umanità militante Sul sagrato della mirabile chiesetta del Giardinello ho ri-trovato quei segni Le pareti di quella cappella sono ancora intrise dei respiri e delle fervide preghiere delle antiche genti di queste nobili contrade rurali Ho immaginato qui ri-nascere e ri-fiorire musica e parole Insieme a voi, a quelli che amano la terra e questa terra, le nostre parole e la nostra Musica Insieme all’arte di Alina Catrinoiu che ha disegnato il manifesto E i nonni, dall’alto del cielo floridiano, ne gioiranno.
Queste le parole di Carlo Muratori… che non solo ha ideato il festival ma concerterà.
Ringrazio sia lui che Cetty Bruno, oltre che Maria Burgio e Alina Catrinoiu – quante belle energie femminili in ballo!
Gli eventi del festival sono compresi tra quelli che comprendono la rete museale degli Iblei:
«… un registro poetico che spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia… sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce». (Dalla Prefazione di Sebastiano Burgaretta)
Ecco una delle liriche, dove tento di esprimere cosa sia per me la poesia…
Chi è puisia? Chi è pueta?
Può ammicchiri ’a puisia? ’A puisia mori? Se nasci ’nta la menti e dintra o’ cori ’a puisia diventa biddizza eterna: né tempu né morti chiù la guverna. Nun mori né ammicchisci lu pueta: è ’curriduri c’arriva a’ so’ meta. ’A parola è ’u so’ ciatu p’ ’a gloria e lu versu è ’a palma d’ ’a vittoria.
TRADUZIONE: Cos’è la poesia? Chi è il poeta?
Può invecchiare la poesia? La poesia muore? Se nasce nella mente e dentro il cuore la poesia diventa bellezza eterna: né tempo né morte più la governa. Non muore né invecchia il poeta: è un corridore che arriva alla sua meta. La parola è il suo fiato per la gloria e il verso è la palma della vittoria.
Una poesia cui tengo molto, recitata davanti allo splendido busto di Mariannina Coffa nella sua Noto.
Il successo di Xiridia folk fest ha superato ogni più rosea aspettativa. Un pubblico numeroso e appassionato si è fatto coinvolgere dalla musica etnica che ha risuonato in un luogo magico. E le emozioni, sul sagrato della chiesa del Giardinello di Floridia, per tre sere, si sono fatte forti e autentiche. La presentazione della raccolta di poesie in vernacolo, “Munuzzagghi e ratteddi” di Maria Lucia Riccioli e tre spettacoli musicali – di Alfonso Lapira, Carlo Muratori e Peppe Di Mauro – hanno animato un angolo di grande fascino e importanza storico-culturale che finalmente è tornato a vivere. Regalando a residenti e turisti un evento unico, che si è snodato anche nel museo “Nunzio Bruno”, dove Peppe Di Mauro ha tenuto un laboratorio di tamburello. Tutto merito di Carlo Muratori, ideatore e direttore artistico di Xiridia folk fest, di Cetty Bruno, direttrice del museo “Nunzio Bruno, nonché coordinatrice della Rete Museale degli Iblei, curatrice dell’evento, e di Serena Spada, assessore comunale alla Cultura e Turismo che ha creduto nel progetto. E Carlo Muratori non nasconde il suo entusiasmo ma anche la sua riconoscenza: «Un immenso senso di gratitudine verso tutti quelli che hanno collaborato a questa prima edizione di Xiridia folk fest: a Serena Spada, per essersi fidata dei miei “vaneggiamenti”, a Cetty Bruno che, con la sua forza di volontà, la sua simpatia e il suo staff, ha sostenuto la realizzazione di questi concerti. A tutte le donne del pubblico che, con i loro tacchi, hanno sfidato pericolose cadute per arrivare alla chiesetta del Giardinello. Nulla ha fermato un pubblico numeroso che, festante, ha accolto i nostri concerti. E un grazie a tutti i musicisti e i tecnici. Ciò ci dice che Floridia è molto più avanti di quanto noi immaginiamo. La gente ha voglia, desiderio di cultura, di proposte serie. E noi speriamo di essere all’altezza delle sue aspettative». Spiega Cetty Bruno, direttrice del museo “Nunzio Bruno”: «Fra i principali obiettivi dell’Ecomuseo degli Iblei, c’è la sensibilizzazione delle comunità sull’importanza che riveste la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico e demo-etnoantropologico del comprensorio ibleo ai fini di una crescita sociale culturale e di uno sviluppo economico sostenibile. Questi sono i parametri che mi hanno fatto accettare la proposta-sfida del maestro Carlo Muratori. Inoltre, come museo “Nunzio Bruno”, ci impegneremo affinché questo Festival possa continuare a crescere nel tempo e ampliato, nella bellissima piazza del Carmine, dove potranno essere svolti eventi collaterali». Conclude Serena Spada, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Floridia: «La rassegna Xiridia folk fest è un progetto entusiasmante, magico e ambizioso e lungimirante perché intende valorizzare luoghi diversi. Tre serate emozionanti, intime, vive, in un sito, il parco della Chiesa del Giardinello, che per la prima volta ha ospitato un evento artistico-culturale e che, probabilmente, nei prossimi mesi vedremo ampliato, fruibile, migliorato. Devo ringraziare gli organizzatori del festival, il direttore artistico e il museo “Nunzio Bruno” ed auspico che possa diventare un appuntamento fisso per la musica popolare nel panorama siciliano». Nella foto, Carlo Muratori
NEWS – Organizzato dal “Centro studi Turiddu Bella”, l’incontro con l’autrice Lucia Corsale, i cui racconti sono stati analizzati dall’insegnante di Lettere Maria Lucia Riccioli, è divenuto occasione per tracciare la molteplicità del panorama linguistico italiano, tra cui il dialetto conduttore privilegiato del sentimento. Alla conversazione, svoltasi presso una sala convegni del suddetto centro, erano presenti, tra gli altri: la presidente, Maria Bella; la tesoriera, Maria Puglia; la segretaria, Giovanna Carnemolla; l’ex vice-presidente, Nino Risuglia; il socio fondatore Corrado Di Pietro.
Maria Lucia Riccioli, che è anche scrittrice e poetessa, a proposito del registro linguistico adoperato ha distinto: l’Italiano letterario che, tipico degli scrittori, soprattutto in passato si caratterizzava per l’alta formalità; l’Italiano Normativo o Standard, cioè la lingua ideale che tutti dovremmo parlare e che, invece, viene adottata da una risicata percentuale di italiani, tra cui maestri e professori particolarmente attenti alla norma linguistica; l’Italiano Comune che, parlato dalla maggior parte della popolazione, cozza spesso con le regole morfologiche e sintattiche; l’Italiano Regionale che nasce dall’incontro tra la lingua nazionale e i dialetti, nel nostro caso dialetto siciliano; l’Italiano Popolare che, nella nostra isola, contiene proverbi, stereotipi, storpiature; infine, il Dialetto, cioè quel sistema linguistico adoperato in un contesto geografico limitato e che non è assurto al rango di lingua ufficiale.
«Ogni lingua, ogni dialetto, nonché ogni linguaggio anche non verbale – ha specificato – costituisce una chiave per aprire mondi diversi. E mentre la lingua italiana, la lingua ufficiale, è lo strumento principe della comunicazione a tutti i livelli, il dialetto è il mezzo ideale per riconnetterci con le nostre radici, nonché per comunicare con i parlanti che, avendo poca dimestichezza con l’italiano, resterebbero altrimenti reclusi nel loro mondo. Non posso non accennare alle lingue straniere che costituiscono le chiavi necessarie per aprire mondi letterari, della comunicazione in rete e non. Tra tutte le lingue straniere, a rivestire il ruolo di lingua ponte, lingua veicolare per le scienze e le istituzioni è attualmente l’inglese, così come un tempo lo era il latino. Non dobbiamo peccare di esterofilia, ma neanche chiuderci in un sovranismo culturale linguistico che non ci porterebbe molto lontano».
Dopo l’intervento di Maria Lucia Riccioli, gli attori Lalla Bruschi e Salvatore Di Pietro hanno interpretato alcuni brani di Lucia Corsale, tratti da “Il plasma di Ciccio” e “Il canto del gallo”. Il primo è una sorta di laboratorio linguistico, in cui la Corsale ha sperimentato il code-switching o cambio di codice, ossia un’alternanza fra lingua italiana e dialetto siciliano nella disposizione delle varie frasi, nonché il code mixing, cioè la miscellanea di parole italiane e siciliane all’interno della stessa frase. Diverso è il registro linguistico del secondo, una sorta di favola adatta ad adulti e piccini, in cui il registro letterario prevale sulla forma prosastica. Contenuti vivaci che hanno fatto da contraltare ai toni accorati di cui sono impregnate le lettere scritte dall’autrice in memoria della “Mammuzza” e che spesso si snodano lungo colloqui immaginari. Lettere in cui l’italiano standard occhieggia alla metrica poetica e il dialetto, oltre ad indossare una veste solenne, diviene messaggero di amore e umanità. L’incontro si è concluso con la lettura da parte di Maria Bella del cunto “Parabula” di Maria Lucia Riccioli, che, inserito nella raccolta “Quannu ‘u Signuri passava p’o munnu”, vinse il primo premio del concorso di poesia dialettale indetto nel 1994 dal “Centro studi Turiddu Bella.” Il cunto, scritto in un siciliano pregnante, dalla rima baciata e dai toni ironici, è allegoria della vita, profumo di poesia.
Anche Libertà parla di noi!
Sono felice che si sia fatto riferimento al mio cunto PARABULA tratto da QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra Editore), che mi portò a vincere nel 1994 il Trofeo di poesia popolare dedicato a Turiddu Bella.
Grazie a Maria Bella per queste parole:
Al Centro Studi Turiddu Bella la prof.ssa Maria Lucia Riccioli nel presentare gli scritti di Lucia Corsale ha tenuto una vera e propria < lectio magistralis> sull’importanza della lingua quale fondamentale mezzo di comunicazione e quindi vario nei registri che mutano nel tempo nel luogo nelle diverse realtà sociali fino a trasformarsi in dialetti regionali e venacoli locali.
Un nuovo evento al Centro Studi di Tradizioni popolari “Turiddu Bella”…
L’identità di un popolo è segnata dal suo idioma.
Nella convinzione che l‘idioma identificativo di italiani e l’identità siciliana vanno pian piano scomparendo fagocitati dall’inglese ormai scritto e parlato dalla stampa, dalla televisione e perfino dal nostro governo, ci proponiamo con questo incontro di mostrare la ricchezza, la musicalità, la capacità di scandagliare sentimenti e pensieri sia della lingua siciliana che italiana.
Presso la Sala convegni di Via Algeri 27 al primo piano… mi raccomando, alle 17.30 e non alle 18!
INCONTRO CON L’AUTORE: Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, converserà con me sul suo lavoro di autrice, specie in siciliano.
Lettori saranno Lalla Bruschi e Salvatore Di Pietro.
Ecco il mio pezzo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA…
Il Centro Studi presenta il programma per il mese di Febbraio che grazie alla collaborazioni dell’Associazione Arma Aeronautica e ANTEAS di Siracusa ha messo in cantiere una varietà di incontri che ruotando attorno alle feste di carnevale: vanno dalla conversazione del Preside Concetto Scandurra a carattere etno-antropologico, a quello teatrale e ludico con il cabaret di Cesare Politi e il ballo, avremo poi il piacere di assistere al tradizionale carnevale di Sciacca. e a chiusura del mese si torna a parlare di lingua sicilana, dialetto, vernacolo e italiano con Lucia Corsale e Maria Lucia Riccioli. Il programma è fatto ora aspettiamo la risposta dei soci e degli amici che confermino la loro presenza.
A Lucia Corsale mi lega l’amicizia basata anche su sensibilità e interessi comuni: oltre agli articoli e ai libri letti e scritti – ricordo ai lettori la penna incisiva di Lucia Corsale, versatile giornalista che spazia dalle interviste per DONNA TU alla cronaca e alle inchieste per LA SICILIA, scrittrice che trasvola dai racconti dallo sfondo sociale e umano come IL PLASMA DI CICCIO a quelli ironici e siracusanissimi incentrati sulla figura del commissario Corpaci alle poetiche lettere alla madre -, ai concorsi letterari, ai corsi di scrittura, alle pubblicazioni che ci hanno visto collaborare in armonia e complicità, abbiamo realizzato insieme la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris…
E adesso qualche informazione sul Centro Studi e il mio legame con Maria Bella Raudino e le nostre tradizioni siciliane…
Il Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella”, Il Centro Studi nasce per un duplice scopo: quello di esplorare la terra della poesia dialettale popolare con l’annuale omonimo trofeo e quello di promuovere la ricerca e l’analisi delle nostre tradizioni, attraverso conferenze, testimonianze, mostre, documentari e iniziative che ci consentano di conoscere e indagare la storia e la civiltà del popolo siciliano.
Raccogliendo i frutti del lavoro egregiamente svolto negli anni precedenti, il Centro studi sta pienamente realizzando il primo obiettivo per cui è sorto. Infatti, non solo si accresce e si diffonde sempre più la fama del più grande poeta per cantastorie siciliano, al quale il Centro è intitolato, ma col pieno consenso dei più vivi e dinamici ambienti culturali siciliani, non esclusi quelli accademici, si incoraggia un genere di poesia popolare di cui i cantastorie sono i maggiori produttori e divulgatori.
Gli studiosi che si sono avvicendati nel nostro Centro ci hanno sempre invogliato a raccogliere in modo completo e ordinato i contributi che di volta in volta ci hanno lasciato o gli oggetti della cultura materiale che noi stessi andavamo raccogliendo per le esposizioni annuali che abbiamo fatto. Si tratta, come si vede, di due “prodotti” che richiedono elevati costi, per i quali le magre finanze del Centro non bastano. Il Centro, comunque, ha promosso molte attività, ha creato gemellaggi con altre associazioni italiane ed estere, come l’Associazione siculo-americana “Arba Sicula” del prof Gaetano Cipolla, docente di lingua italiana e studi classici all’università St. John’s di New York; è socio fondatore del consorzio associativp Syrakosia per la costituzione di un museo della città; è partecipe della rete museale etnografica degli Iblei per la conservazione dei beni immateriali. Ha in comodato la biblioteca di Turiddu Bella comprendete un centinaio di volumi di poesie di poeti suoi contemporanei e una nutrita collezione di nastri, dischi e cd folkloristici e di cantastorie.
Il centro opera nella convinzione che la voce di molti possa portare un contributo decisivo alla conoscenza del nostro passato e alla costruzione del nostro futuro; perché se non c’è storia senza memoria non potrà neppure esserci un futuro senza radici nel passato.
In occasione del ventennale della costituzione del Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” sono stati presentati gli archivi che raccolgono pubblicazioni, mostre, c.d e d.v.d. foto che nel corso degli anni sono stati realizzati e che il Centro vuole mettere a disposizione di chi ne sia interessato.
Otello Profazio è Premio Tenco 2016!
Nel video, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Lino Toffolo e Silverio Pisu insieme ad Otello Profazio cantano ADDIO LUGANO BELLA.
Sono felice che un cantastorie siciliano sia stato insignito di un tale riconoscimento… specie perché è legato a me da un filo di poesia.
Fu proprio Otello Profazio a consegnarmi il primo premio importante della mia “carriera” di poetessa in dialetto siciliano: la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA (presente nella mia raccolta di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, Algra editore) vinse ex aequo il primo posto al Trofeo di Poesia popolare “Turiddu Bella” nel 1994.
1994 Cantastorie (a pari merito) Pippo Di Noto – RG
Umberto Migliorisi- RG Gianni Molinari BO
Maria Lucia Riccioli- SR Nonò Salamone TO
Fu proprio la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA a farmi ottenere il riconoscimento…
Vent’anni dopo l’avrei pubblicata in volume insieme agli altri cunti.
Ringrazio ancora la giuria, che selezionò una poetessa poco più che ventenne… e sono felice di aver chiuso il cerchio rendendo omaggio a Otello Profazio che con me fu molto incoraggiante e gentile.
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
Informo i nostri amici di FB che il 13 agosto alle ore 19:00 ci sarà un concerto delľ Accademia di canto Carmelo Mollica alle ore 19:00, presso la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, in via Maria Politi Laudien 9, a Siracusa, esattamente di fronte a Villa Politi. L’ingresso è gratuito.
Mi legano tantissimi ricordi al maestro Salvatore Pupillo, che ringrazio per tutto quello che mi ha trasmesso e per la fiducia nei miei confronti… alla signora Lucia, che mi ha accolta con simpatia e calore sempre, ai coristi con cui ho diviso fatica gioia ma tanto divertimento e le emozioni profonde della musica, ai pianisti che si sono avvicendati – Sabina Schiavone, Biagio Lo Cascio, Luca Ambrosio…
Ormai da qualche anno come sapete canto in un’altra formazione ma mi fa piacere sapere che l’Accademia di canto Carmelo Mollica, dedicata alla memoria del baritono siracusano che tanto cantò e tanto operò per la diffusione della lirica nella nostra Siracusa, continua la sua attività laboratoriale e concertistica.
Sul gruppo Facebook LE BELLEZZE DI SIRACUSA potrete trovare altri video e foto del concerto…
Qui posto altro materiale sul coro…
Grande successo ha avuto, presso la chiesa di santa Lucia in Floridia, il concerto di natale, tenuto giorno 17 di questo mese, dall’accademia di canto Carmelo Mollica di Siracusa, diretto magistralmente dal maestro Salvatore Pupillo. Tanta l’emozione e l’attenzione del numeroso pubblico presente che più volte ha applaudito i coristi e i solisti dell’accademia. Emozionato, a fine concerto, il maestro Pupillo che ha ringraziato il numerosissimo pubblico presente concedendo dei bis, nonché il parroco che li ha ospitati e il sindaco del comune di Floridia presente, per l’occasione.
Un coro di grande spessore che ha tenuto incollati sulla sedia i quattrocento e passa spettatori presenti. Applausi a scena aperta per tutti.
Bravissimo al pianoforte il Maestro Luca Ambrosio.
Grazie all’amico e fan Giuseppe Scandurra, che ha pubblicato delle belle foto del concerto sul gruppo FB Le bellezze di Siracusa.
Ecco altre foto… alcune scattate dalla tv! Sì, perché il canale 671 del digitale terrestre, ovvero Medical Excellence Video Scicli tg 24, ha ripreso il concerto e lo ha mandato in onda ieri sera alle 22 e oggi alle 14.
Io, Gaia Gallitto, Salvo Fresta e il maestro Salvatore Pupillo… si intravedono anche gli altri soprani tra cui la mia cara “compagna di banco” Stefania Burgo!
L’Accademia di Canto Carmelo Mollica
ha il piacere di invitarvi al “Concerto di Natale”
presso la Chiesa di S. Lucia di Floridia
il 17 dicembre alle 21:00.
musiche di Schubert, Brahms, Verdi, Bach, Beethoven, Adam.
Vi attendiamo numerosi e vi auguriamo buon ascolto.
Nel lontano 22 giugno 1968 il diciassettenne Savatore Pupillo si esibiva per la prima volta in pubblico al Teatro Comunale di Siracusa, accompagnato al pianoforte dal maestro Corrado Maranci. E’ stata l’ultima volta del Teatro Comunale di Siracusa! Ci auguriamo che presto la nostra città riabbia il suo Teatro, ma ciò avverrà solo se i Siracusani lo vorranno veramente, lo richiederanno a gran voce e lotteranno per esso!
Il 18 dicembre 2011 l’Accademia di canto Carmelo Mollica, nella persona del suo Presidente, il M.stro Salvatore Pupillo, ha ricevuto il Premio Maranci per la sezione “Musica corale”. E’ un onore sia per l’affetto che il nostro presidente portava al Maestro Maranci, sia per il riconoscimento del suo operato nella nostra città.
Ricevo e pubblico…
In questi giorni riscorre il 10° anniversario della scomparsa del mio caro papà che fu anche uno dei nostri stimati concittadini siracusani. Il ricordo del baritono Carmelo Mollica è ancora vivo nella nostra città ciò lo testimonia l’affetto e gli apprezzamenti che mi manifestano molti nostri concittadini e amanti del “bel canto”, le recensioni su vari organi di stampa di molti nostri eminenti giornalisti che lo menzionano ancora oggi con alto giudizio per i suoi trascorsi artistici e le varie iniziative culturali nel corso di questi anni in sua memoria organizzati dall’Accademia di Canto Carmelo Mollica di Siracusa fondata in sua memoria che attraverso la musica lo commemorano con Memorial annuale e concerti a suo nome contribuendo a render ancor più viva la sua figura, per quello che ha dato alla cultura e al turismo di Siracusa.
Oltre a queste parole sul decennale della morte di Carmelo Mollica (2005-2015) vi posto nuovamente il racconto della vita del baritono gentilmente inviatomi dal figlio Luciano.
Ricevo e pubblico:
Il baritono, un siracusano, mio padre
di
Luciano Mollica
Sono trascorsi sette anni dalla dolorosa scomparsa di mio padre, la sua vita cessò di esistere, dopo una lunga e penosa malattia. Il suo ricordo affettuoso è molto speciale, continua a vivere e a risplendere per sempre da sentire il bisogno di raccontarlo. La mia fanciullezza è stata distinta da un eccezionale genitore che fu Carmelo Mollica; siracusano, orgoglioso di essere un siciliano, affezionato alle tradizioni di questa terra al punto che scherzosamente affermava: «Il sangue che scorre nelle mie vene… ha il colore ed il calore della lava dell’Etna…!». Amò tanto la sua città ed il mare che la circondava che non volle mai trasferirsi altrove nonostante i suoi impegni artistici, abitando con la famiglia nel centro storico di “Ortigia”. Sviluppò l’inclinazione per il teatro mentre frequentava le scuole elementari, in quel periodo affascinato dagli spettacoli di marionette dei “Pupazzi di Don Ciccio Puzzo”. Ebbe l’incontro con il “bel canto” fermandosi di giorno in giorno ad ascoltare nel negozio musicale di Ugo Malvica di Corso Matteotti i grandi cantanti di quell’epoca e, cercando di imitarne il timbro vocale, scoprì così una certa passione per il canto lirico. Il primo contatto con il pubblico lo ebbe a 14 anni esibendosi sul palco del Cine-Teatro del Collegio Santa Maria di Siracusa interpretando “Mario il pescatore”, con le musiche curate dal M° Corrado Maranci, il primo che scoprì il suo vero talento artistico. Scoppiato il secondo conflitto, la sua giovinezza fu segnata da cinque lunghi anni di dura guerra che lui stesso racconta in un diario che io custodisco con affetto. Durante il conflitto fu destinato in qualità di sotto-capo di macchine su unità militari della Regio Marina, una delle quali il torpediniere “Impetuoso” e su di esso fu testimone ed attore della cruenta e sfortunata battaglia aereo-navale, combattuta il 9 Settembre 1943 dalla nostra Flotta navale al largo dell’Isola dell’Asinara vicino alle Bocche di Bonifacio. Quella battaglia costò al nostro paese molte vittime, il nemico tedesco danneggiò diverse nostre unità della Flotta e affondò alcune di esse, fra cui la Corazzata “Roma”. Mio padre a bordo del torpediniere “Impetuoso”, si distinse per coraggio ed umanità. La sua unità faceva parte della scorta avanzata della Flotta, ma dopo avere ingaggiato da alcune ore un ininterrotto combattimento con gli aerei tedeschi, nel bel mezzo dello scontro, improvvisamente le contraeree rallentarono il fuoco per mancanza di proiettili e bisognava urgentemente un approvvigionamento. Mio padre volontariamente si presentò con altri suoi compagni per prelevare dai depositi le munizioni e trasportò da solo quattro cassette di munizioni, attraversando il ponte della nave, mentre dall’alto piovevano bombe nemiche, rimanendo miracolosamente incolume, rifornendo le due contraeree di poppa e riattivando così il fuoco dei mitraglieri che successivamente abbatterono tre aerei nemici, dopodiché si unì alla squadra dei soccorritori dell’unità per recuperare molti naufraghi della “Roma” nella maggioranza feriti con mutilazioni e con paurose lacerazioni nella carne e con tremende bruciature su tutto il corpo. Terminata la battaglia l’ “Impetuoso” fece rotta immediatamente alle Baleari e, giunto nella baia di Pollenza , dopo aver sbarcato i feriti per non cadere nelle mani dei nemici l’unità fu autoaffondata e l’equipaggio internato a lungo. Durante questi mesi di segregazione si sviluppò un’amicizia tra i marinai italiani e gli ispanici e, nel periodo natalizio mio padre cantò nella chiesa madre di Andrax, una cittadina delle isole Baleari in un Concerto di Natale alla presenza dei suoi compagni d’armi e degli abitanti del luogo che entusiasti della sua voce gli diedero l’appellativo di “Carmine cantor”; poi si esibì in una compagnia del luogo cantando diverse romanze da baritono e la famosa canzone “Torna a Surriento!” e, contenti della sua voce, volevano che restasse nella troupe, ma rientrò in Italia nel 1944 e fu imbarcato sul Cacciatorpediniere “Augusto Riboty” partecipando alla Guerra di Liberazione. Per la sua dedizione alla Patria gli fu conferita la “Croce di Guerra al Valor Militare” sul campo e nel Luglio del 1970 fu fregiato dell’Emblema “Nastro Azzurro“ fra i combattenti decorati al Valor Militare della Seconda Guerra mondiale. Finita la guerra si mise duramente a lavorare per realizzare il suo sogno e poi lasciò Siracusa per andare a studiare canto con svariati maestri di chiara fama, che giudicarono il suo timbro vocale un incontestabile talento naturale di baritono. In un’audizione la sua voce fu considerata “voce più unica che rara” dal famoso M° Giuseppe Mulè, celebre compositore, direttore d’orchestra allora rettore del Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma. Debuttò nel 1949 da baritono al Teatro Bellini di Catania, nell’Opera lirica “Fedora” di U. Giordano, nel ruolo di “Cirillo” ottenendo successo di pubblico e critica. L’esordio in “Fedora” gli permise di iniziare una dignitosa carriera di successi, calcando, per oltre quarant’anni, lo scenario lirico d’importanti teatri italiani ed esteri. Spesso… ricordo con piacere che, sin da bambino, mio padre mi portava a teatro ad assistere alle sue recite o prove generali quando gli spettacoli si svolgevano in Sicilia e, durante la sua performance, per potermi controllare da vicino mi soleva lasciare ai lati delle quinte del palcoscenico; per me era un piacevole avvenimento, in quanto mentre cantava lo seguivo da vicino. Imparai negli anni le più celebri romanze d’opera e conobbi di presenza molti prestigiosi suoi colleghi quali fra gli altri: Callas, Tebaldi, Caniglia, Cossotto, Simionato, Di Stefano, Tagliabue, Taddei, Corelli, Tagliavini, Raimondi, Del Monaco, Pavarotti e Ricciarelli. Conservo moltissime foto di mio padre in abiti di scena, attestati di riconoscimenti alla carriera ed un centinaio e forse più di recensioni sulle sue qualità vocali, redatti da noti giornalisti e critici musicali quali tra gli altri: P. Abramo, G. Alabisio, S. Benanti, G. Consoli, D. Danzuso, G. Di Silvestro, A. Fichera, A. Gibilisco, P. Grasso, V. Marchesi, A. Messina, F. Pastura. Era molto orgoglioso quando si esibiva a Siracusa in occasione di Stagioni liriche; ricordo che avevo sette anni quando papà partecipò al XIII Ciclo di Rappresentazioni Classiche dell’INDA del 1954, al Teatro Greco di Siracusa, con il cast artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania, cantando nelle vesti di ”Corifeo” nelle tragedie greche: ”Antigone” di Sofocle e “Prometeo incatenato” di Eschilo con la partecipazione di grandi attori fra i quali l’indimenticabile Vittorio Gassman ai primissimi esordi della sua carriera e, quando si esibì nel 1957 al Teatro Comunale di Siracusa interpretando il ruolo drammatico di Lord Enrico Ashton nella “Lucia di “Lammermoor” di G. Donizetti, un successo più che lusinghiero, nel teatro gremito in ogni ordine di posti, con applausi prorompenti dal pubblico, anche a scena aperta, e con consensi della critica. L’anno seguente il teatro chiuse per ristrutturazione e mai più riaprì. Mio padre, avendo un attaccamento particolare per questo meraviglioso tempio dell’arte, visse gli anni successivi con l’amara consapevolezza che la nostra città sarebbe rimasta priva di un “Teatro di tradizione” che potesse accogliere il melodramma; lui avrebbe voluto che la sua Siracusa, definita culla del dramma antico, lo potesse diventare anche per il dramma musicale, soprattutto per l’importante retaggio culturale che le nuove generazioni avrebbero ereditato. Cercò di prodigarsi con ogni mezzo per divulgare la cultura del “bel canto”. Ancora c’è chi lo ricorda con stima perché è a conoscenza del fatto che l’A.A.T. di Siracusa affidò a mio padre dal 1974 al 1977 la direzione artistica, per i suoi molti anni di esperienza teatrale, per la sua specifica attività professionale e per aver ricoperto diversi ruoli di baritono in tutte le stagioni liriche che essa precedentemente aveva organizzato, con il preciso compito di preparare ogni anno Stagioni liriche, manifestazioni che si programmarono nei suggestivi siti archeologici dell’Anfiteatro Romano e del Teatro Greco. Quegli spettacoli furono definiti dalla stampa, locale e nazionale, eventi di alto livello, questo ebbe una ricaduta più che positiva anche sul turismo con il “tutto esaurito” delle strutture alberghiere e la città piena di pullman carichi di persone che venivano ad assistere a spettacoli di lirica e balletto. Nel 1989 mio padre fondò l’ “Associazione Siracusana Amici della Lirica” allo scopo di avvicinare i giovani alla musica lirica e di organizzare eventi per gli appassionati. Concluse la sua carriera a 72 anni, interrotta tristemente per motivi di salute. Durante la sua carriera artistica ebbe molti premi e riconoscimenti. Ricordiamo che il Presidente della Repubblica F. Cossiga gli conferì nel Giugno 1986 l’Onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana”. Nel Dicembre 1996 il Presidente della Repubblica L. Scalfaro gli conferì l’Onorificenza di “Ufficiale dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana”. Il Teatro Bellini di Catania attraverso la “S.C.A.M.”, nel Dicembre del 2000 gli conferì la “Targa Speciale Anno 2000”, un riconoscimento alla carriera. Nel Febbraio del 2001 a Siracusa gli fu conferito alla carriera il I Premio Musicale ”Corrado Maranci”. L’artista a tutto tondo si è sempre prodigato con generosità verso i giovani, soprattutto quelli con talento, che volevano intraprendere la carriera di artista lirico: malgrado le difficoltà che questo difficile mestiere riserva ha avuto la soddisfazione di vedere alcuni suoi allievi diventare professionisti cantando stabilmente nei migliori Teatri Nazionale e Internazionali. Nel 2008 è stata fondata a Siracusa l’ ”Accademia di Canto Carmelo Mollica” ed un coro in seno alla struttura, dal siracusano e artista Salvatore Pupillo, nata per onorare e rinnovare la memoria del suo primo maestro. Spero che l’apertura del Teatro comunale sarà imminente come si è più volte detto e finalmente i siracusani si riapproprino di questo gioiello culturale, dove l’opera lirica e le altre attività artistiche potranno adeguatamente esprimersi. Questo era infatti il sogno di mio padre, scomparso ormai dal dicembre del 2005. Avendo un padre che attraverso la musica si esprimeva e frequentando i teatri lirici sono cresciuto da bambino con la cultura musicale. Mi auguro che i nostri giovani siracusani capiscano l’importante patrimonio culturale che erediteranno con l’apertura del nostro teatro anche in virtù del contributo attivo di un loro conterraneo che dedicando la sua vita al canto lirico, tentò di divulgare nel siracusano la magnifica arte del “bel canto”. Per suggellare questo ricordo indelebile nella nostra città mi auguro che un giorno i nostri amministratori intitoleranno al nome di mio padre la strada di Via del Teatro di Siracusa (strada annessa al Teatro Comunale), un desiderio più volte manifestato e condiviso da molti amici ed appassionati della lirica che ho avuto modo di incontrare e che lo ricordano con stima e affetto per quello che ha dato alla cultura e al turismo di Siracusa.
Algra Editore nasce da un “sogno realizzato” Ne parliamo con il suo creatore Alfio Grasso
Interrogato a proposito di ebook: Io sono un romantico nel senso più stretto del termine e per me il libro stampato è un cofanetto di sogni, emozioni, speranze…
Algra Editore nasce da un sogno, il mio. Nell’ormai lontano 2000 mi affacciai per la prima volta nel mondo dell’editoria come autore, pubblicando il mio primo libro e realizzando quello che per me, allora ventenne, era il più grande desiderio. Cominciai ad approfondire la mia conoscenza di questo straordinario settore imprenditoriale e mi resi subito conto di quanto fosse affascinante. Compresi di avere un sogno ancora più grande, ossia quello di realizzare i sogni degli altri. Così, mentre ancora completavo gli studi, pur continuando a pubblicare i miei lavori, chiesi al mio editore di collaborare con lui. Cominciò in questo modo una lunga e importantissima gavetta che mi portò, non soltanto a lavorare a tempo pieno per la casa editrice, ma soprattutto a imparare l’importanza di ogni ruolo al suo interno. Poi, dopo tanti anni di lavoro presso l’editore, dove imparai letteralmente il mestiere, si fece forte in me il desiderio di muovere i miei primi passi da solo, di prendere le mie scelte, di correre i miei rischi, di avere una personale produzione alla quale dare un’impronta che fosse mia. Insomma, maturò in me il desiderio di avere un mio marchio editoriale. Così, nel giugno del 2013 mi licenziai e, immediatamente, fondai Algra Editore.
Qual è la sua mission e la sua vision?
L’editore è fondamentalmente un imprenditore che lavora nel campo della letteratura. Valuta le proposte che riceve e investe su quelle che reputa interessanti per il pubblico dei lettori. Tuttavia, il suo ruolo ha una fortissima impronta sociale che lo carica di una grande responsabilità. I libri, infatti, hanno un grande potere, cioè quello di sopravviverci, di rimanere per sempre. A volte si mantengono sempre attuali, altre vengono dimenticati per poi essere rivalutati o riscoperti dopo tanti anni, ma ci sono sempre e rimangono in eterno. Attraverso l’istruzione, e quindi la lettura, siamo stati in grado, nel corso dei secoli, di crescere come uomini, di conquistare le nostre libertà, di acquisire la consapevolezza dei nostri diritti e dei nostri doveri. Inoltre, un buon libro, che sia un saggio o un romanzo, è uno spaccato importante della realtà storica, culturale, politica del periodo in cui viene scritto. Molti degli usi, dei costumi, delle idee del passato li abbiamo appresi dalla nostra letteratura. Dunque, è vero che scrivere è un esercizio terapeutico che fa sicuramente bene a tutti, ma è altrettanto vero che la mission di ogni editore, certa… https://www.siciliareport.it/editoria/algra-editore-nasce-da-un-sogno-realizzato-ne-parliamo-con-il-suo-creatore-alfio-grasso/?fbclid=IwAR0rhKgU_7VT1jUmzqHhhalvae0TLWOIERTR9OYcvsBw0ws6GrW02EYL40g Ancora più notizie su https://www.siciliareport.it
Alfio Grasso è l’editore del mio libro di cunti QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU edito da Algra Editore – ringrazio ancora tutta casa Algra per la fiducia, Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi per la loro curatela, Sebastiano Burgaretta per la preziosa introduzione, Maria Francesca Di Natale e Alessio Grillo per i disegni e la copertina… e soprattutto Alfio per averci creduto, Alessandra e Rossella per il loro calore…
Vi offro qualche contributo sul libro…
PARABULA
’Ngnonnu Cristu cu li soi cumpagni
si truvò a gghiri muntagni muntagni.
C’erunu petri tutt’ntornu a iddi,
accussì tanti quantu sunu ’i stiddi.
Cristu pigghiò ’na petra e s’’a carriau,
e ai so’ discipuli accussì parrau:
«figghioli mei, faciti comu a mia,
pigghiati ’na petra e facemu ’sta via.
Acchianamu poi supra ’dda muntagna,
p’arrivari ’nfinu a ’dda campagna».
l’apostuli erunu stranizzati,
ma vistu ca c’erunu abituati,
(sempri stranu era lu so’ parrari)
cci jeru appressu senza ciatiari.
Ma Petru, c’aveva sempri cchi ddiri,
cci rissi: «Signuri, ma unn’âm’a gghiri?
’Sti to’ paroli su’ daveru strani:
ma c’âm’a ffari cu ’sti mazzacani?».
«Petru, Petru, sempri tu ha’ prutistari?
fai comu l’autri e nun ti preoccupari.
Quannu poi arrivamu unn’âm’a gghiri
ti ricu chiddu ca tu vuoi sapiri».
Petru s’abbozza e va c’’e’ cumpagni,
c’appressu a Cristu scalaunu ’i muntagni.
Ma poi penza: “e ju chi sugnu fissa,
ca mi fazzu ’na gran chianata ’i chissa,
cu supra e’ spaddi ’nu gran cuticchiuni,
ca paru ’n mulu c’acchiana ’n vadduni?
’Na pitrùddula è megghiu ca mi pigghiu.
Nostru Signuri di Diu è lu figghiu,
e ju criru e’ paroli r’’a so’ ucca,
ma nun sacciu ’stu sceccu unni si cucca”.
Petru, cuntentu p’’a bedda pinzata,
cogghi ’na petra e cumincia ’a chianata.
e’ so’ cumpagni ci trimàunu l’anchi,
e arrivaru ’nt’’a cima ciunchi e stanchi.
Petru, ca si crirìa cchiù furbu ’i riddi,
arrivò satannu comu l’ariddi.
Supra lu monti c’era ’n praticeddu,
unni s’assittò ’u Signuruzzu beddu.
«figghioli mei, ora n’arripusamu:
mittiti cca ’i petri e poi manciamu».
«uora, Maistru, chi n’âm’a manciari?
’Sti petri ni facisti carriari».
«uomini senza fidi, chi pinzati?
Cririti a mia e uora taliati».
Tempu nenti, ’nta li so’ mani,
tutti li petri addivintaru pani.
Cu avia pigghiatu li cuticchiuni,
li scanciò cu granni filuni,
cu si caricò petri pisanti,
jappi cuccirati e panini abbunnanti.
Petru ammeci, cu ’dda petra nnica,
si varagnò sulu… ’na muddica.
Tutti arristaru senza riri nenti,
ma poi manciaru, tutti cuntenti.
Ammeci Petru stava mutu mutu,
tuttu affruntatu e cunfunnutu.
Allura ’u Signuri cu la so’ vuci,
accussì putenti ma tantu duci,
ci rissi a tutti ’i cumpagni:
«Cu havi fidi smovi li muntagni!
Cu porta ’a so’ cruci cu pazienza,
ju ci rugnu ’na gran ricumpenza,
cu soffri cu speranza e amuri
ju lu cunzolu di tutti li duluri.
Tu, Petru, ca ti st’ammucciannu,
a ’st’ura stassutu manciannu,
ma si’ piddunatu, veni ni mia,
ca pani cci nn’è macari pi ttia».
’u capìsturu chi vuleva riri?
biatu è chiddu ca criri!
Grazie a Santo Privitera de LA SICILIA per la recensione uscita sulla pagina della Cultura giovedì 29 settembre 2016…
Dopo la splendida esperienza di Save the Beauty, dopo l’accoglienza degli amici floridiani, sono stata ancora in giro a portare il mio libro di cunti QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore)… sono stata ospite del 36simo convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR). A proposito, questo era un luogo carissimo alla protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, la poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso. Ringrazio dell’invito l’amico Carmelo Maiorca.
… nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”!
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos! Ringrazio ancora Carmela Tuccari e il Presidente del premio Angelo Manitta…
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos domenica 30 ottobre.
Il 18 novembre ha registrato la quinta puntata della trasmissione di Telecittà (ch 654) “Libri in città”, dedicata ai libri e agli autori siracusani e non, condotta da Claudia De Luca e dal professor Luigi Amato.
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
Alcuni miei scritti sono confluiti in varie antologie edite da Algra Editore… in primis NOI SIAMO DESDEMONA, curata da Maria Rita Pennisi, che mi ha voluta insieme alle voci di scrittrici siciliane e non per dire NO alla violenza sulle donne.
L’antologia Noi siamo Desdemona è nata da un’idea di Maria Rita Pennisi. I dolorosi fatti di cronaca degli ultimi anni hanno messo in luce una realtà terribile in cui alcuni uomini, non accettando l’abbandono da parte delle donne o il loro desiderio di emancipazione, ne rivendicano il possesso attraverso la violenza o addirittura l’omicidio, negando a se stessi e alle loro vittime la possibilità di un’esistenza serena. I racconti trattano questa tematica e la sofferenza di una società in crisi di transizione.
Racconti di Maria Attanasio, Angela Bonanno, Marinella Fiume, Lia Levi, Simona Lo Iacono, Mavie Parisi, Anna Pavone, Maria Rita Pennisi, Tea Ranno, Maria Lucia Riccioli, Maria Grazia Sclafani, Elvira Seminara.
Maria Rita Pennisi è nata a Catania e vive ad Aci Bonaccorsi. Dal 1986 insegna Lettere presso gli istituti di istruzione superiore di secondo grado. Scrittrice e poetessa, ha pubblicato su diverse antologie e riviste letterarie. È promotrice di incontri culturali e da alcuni anni, insieme a Orazio Caruso, dirige il festival di poesia “Poet(n)@” e quello di narrativa “Narrazioni di settembre”. Per la nostra casa editrice è direttore della collana “Fiori blu” e redattrice della rivista letteraria “Anthos”.
Giorno 29 ricorreva la memoria dei Santi Pietro e Paolo, colonne portanti della Chiesa.
Non solo: la loro storia di uomini in primis, di apostoli poi, ha offerto spunti innumerevoli all’arte, alla musica, alla letteratura… oggi ricorre la festa della Madonna delle Grazie – segno, tutto è segno…
Nel mio piccolo, ho fatto di Pietro il protagonista quasi assoluto del libro di cunti QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU edito da Algra Editore – ringrazio ancora tutta casa Algra per la fiducia, Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi per la loro curatela, Maria Francesca Di Natale e Alessio Grillo per i disegni e la copertina…
Vi offro qualche contributo sul libro…
Auguri a tutti i Pietro, Piero, Paolo, Paola, Pietra, Piera…
In questi giorni ripenso a G.B., mio tronco, che è l’anima di questo libro – e ricordo anche T.B., P.B. e tutti gli altri.
A P.S. auguro il meglio, sempre.
PARABULA
’Ngnonnu Cristu cu li soi cumpagni
si truvò a gghiri muntagni muntagni.
C’erunu petri tutt’ntornu a iddi,
accussì tanti quantu sunu ’i stiddi.
Cristu pigghiò ’na petra e s’’a carriau,
e ai so’ discipuli accussì parrau:
«figghioli mei, faciti comu a mia,
pigghiati ’na petra e facemu ’sta via.
Acchianamu poi supra ’dda muntagna,
p’arrivari ’nfinu a ’dda campagna».
l’apostuli erunu stranizzati,
ma vistu ca c’erunu abituati,
(sempri stranu era lu so’ parrari)
cci jeru appressu senza ciatiari.
Ma Petru, c’aveva sempri cchi ddiri,
cci rissi: «Signuri, ma unn’âm’a gghiri?
’Sti to’ paroli su’ daveru strani:
ma c’âm’a ffari cu ’sti mazzacani?».
«Petru, Petru, sempri tu ha’ prutistari?
fai comu l’autri e nun ti preoccupari.
Quannu poi arrivamu unn’âm’a gghiri
ti ricu chiddu ca tu vuoi sapiri».
Petru s’abbozza e va c’’e’ cumpagni,
c’appressu a Cristu scalaunu ’i muntagni.
Ma poi penza: “e ju chi sugnu fissa,
ca mi fazzu ’na gran chianata ’i chissa,
cu supra e’ spaddi ’nu gran cuticchiuni,
ca paru ’n mulu c’acchiana ’n vadduni?
’Na pitrùddula è megghiu ca mi pigghiu.
Nostru Signuri di Diu è lu figghiu,
e ju criru e’ paroli r’’a so’ ucca,
ma nun sacciu ’stu sceccu unni si cucca”.
Petru, cuntentu p’’a bedda pinzata,
cogghi ’na petra e cumincia ’a chianata.
e’ so’ cumpagni ci trimàunu l’anchi,
e arrivaru ’nt’’a cima ciunchi e stanchi.
Petru, ca si crirìa cchiù furbu ’i riddi,
arrivò satannu comu l’ariddi.
Supra lu monti c’era ’n praticeddu,
unni s’assittò ’u Signuruzzu beddu.
«figghioli mei, ora n’arripusamu:
mittiti cca ’i petri e poi manciamu».
«uora, Maistru, chi n’âm’a manciari?
’Sti petri ni facisti carriari».
«uomini senza fidi, chi pinzati?
Cririti a mia e uora taliati».
Tempu nenti, ’nta li so’ mani,
tutti li petri addivintaru pani.
Cu avia pigghiatu li cuticchiuni,
li scanciò cu granni filuni,
cu si caricò petri pisanti,
jappi cuccirati e panini abbunnanti.
Petru ammeci, cu ’dda petra nnica,
si varagnò sulu… ’na muddica.
Tutti arristaru senza riri nenti,
ma poi manciaru, tutti cuntenti.
Ammeci Petru stava mutu mutu,
tuttu affruntatu e cunfunnutu.
Allura ’u Signuri cu la so’ vuci,
accussì putenti ma tantu duci,
ci rissi a tutti ’i cumpagni:
«Cu havi fidi smovi li muntagni!
Cu porta ’a so’ cruci cu pazienza,
ju ci rugnu ’na gran ricumpenza,
cu soffri cu speranza e amuri
ju lu cunzolu di tutti li duluri.
Tu, Petru, ca ti st’ammucciannu,
a ’st’ura stassutu manciannu,
ma si’ piddunatu, veni ni mia,
ca pani cci nn’è macari pi ttia».
’u capìsturu chi vuleva riri?
biatu è chiddu ca criri!
Grazie a Santo Privitera de LA SICILIA per la recensione uscita sulla pagina della Cultura giovedì 29 settembre 2016…
Dopo la splendida esperienza di Save the Beauty, dopo l’accoglienza degli amici floridiani, sono stata ancora in giro a portare il mio libro di cunti QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore)… sono stata ospite del 36simo convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR). A proposito, questo era un luogo carissimo alla protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, la poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso. Ringrazio dell’invito l’amico Carmelo Maiorca.
… nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”!
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos! Ringrazio ancora Carmela Tuccari e il Presidente del premio Angelo Manitta…
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos domenica 30 ottobre.
Il 18 novembre ha registrato la quinta puntata della trasmissione di Telecittà (ch 654) “Libri in città”, dedicata ai libri e agli autori siracusani e non, condotta da Claudia De Luca e dal professor Luigi Amato.
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
La casa editrice dei miei cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU… e del mio racconto LORO scritto a quattro mani con Mavie Carolina Parisi uscito nell’antologia NOI SIAMO DESDEMONA. Grazie ad Alfio, Rossella e Alessandra che fanno di ALGRA una vera casa per libri e autori, grazie ai curatori Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi, amici di penna…
Auguri a tutti i Giuseppe, Giuseppina, Pino…
Auguri a tutti i padri, biologici, putativi, adottivi… spirituali. Perché paternità è esserci, è guidare, è consigliare, è essere radice roccia punto di riferimento, anche terreno di scontro e crescita.
Auguri ai Giuseppe che non ci sono più… G.B., mio tronco, G.R., P.B…. e tutti gli altri.
Auguri al padre più dimenticato, che suo figlio chiama Abbà, papà.
Dal mio libro di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore). San Giuseppe rientra come personaggio in uno dei miei cunti più cari…
’A sacra famigghia
San Giuseppi, ’a Maronna e ’u Bammineddu
jèunu jennu cu ’nu sciccareddu.
Dopu ’nu viaggiu ’i tanti e tanti misi,
finammenti arrivaru ’nta ’n paisi.
Virennu strànii ’a genti sincaliava:
«Vadda a chissi!» – c’era cu sparrava –
«Tri supra ’nu sceccu! Ma ni vuliti?
A viautri ricu! ’u ’mmazzati! Scinniti!».
«Maria, nun facemu parrari e’ genti…
Scinnu, accussì nun dìciunu cchiù nenti».
Ma dopu ’n pocu – ’u Patriarca era a peri –
ci fu ’n autru c’appi a cchi ddiri arreri.
«Vaddati l’occhi mei c’han’a taliari:
’n vecchiu ca nun s’ ’a fira a caminari!
Sùpir’ ’o sceccu ’ât’a fari acchianari!
Scinniti e facìtilu arripusari!».
Maria, c’ ’o picciriddu ’n brazza, scinnìu:
«ràmicci cuntu, è megghiu, maritu miu».
Ma vi pari ca si quitaru?
Giuseppi s’ ’u manciaru e s’ ’u ’mmuccaru.
«Cuscenza! Vaddati a chissu ch’è beddu:
si paparìa supra lu sciccareddu
e sa’ mugghieri e sa’ figghiu su’ a peri.
Scinni, rannissimu filibusteri!».
Giuseppi, adduluratu ’i ’ssi paroli,
scinnìu r’ ’o sceccu. «Chiddu ca Diu voli».
Si pigghiò c’ ’a manu ’u figghiu e ’a mugghieri
e tutti tri cuntinuaru a peri.
Ma ’a genti parrava e nun s’azzitteva,
anzi ancora cchiù assai cci nni riceva:
«fissa! ’Ssu sceccu chi c’aviti a fari?
Viautri a peri e ’u sceccu a passiari.
Cchi genti! A peri ’i vancu ragiunati?
Testi di sceccu! Ma nun v’affruntati?».
Giuseppi e ’a Maronna nun rispunneru,
ma piddunaru a tutti e si nni jeru.
Quannu ’a genti parra, falla cantari:
vai p’ ’a to’ strata e nun t’ammilinari.
Tu si’ n’ ’o giustu? fai comu ti piaci.
Cu ascuta o’ munnu, nun pò aviri paci.
Maria Lucia Riccioli
Grazie a Santo Privitera de LA SICILIA per la recensione uscita sulla pagina della Cultura giovedì 29 settembre 2016…
Dopo la splendida esperienza di Save the Beauty, dopo l’accoglienza degli amici floridiani, sono stata ancora in giro a portare il mio libro di cunti QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore)… sono stata ospite del 36simo convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR). A proposito, questo era un luogo carissimo alla protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, la poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso. Ringrazio dell’invito l’amico Carmelo Maiorca.
… nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”!
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos! Ringrazio ancora Carmela Tuccari e il Presidente del premio Angelo Manitta…
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Nella categoria Libri editi di poesia, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio Letterario Il Convivio 2016 – Premio Poesia, Prosa e Arti Figurative e Premio teatrale “Angelo Musco”.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella splendida Giardini Naxos domenica 30 ottobre.
Il 18 novembre ha registrato la quinta puntata della trasmissione di Telecittà (ch 654) “Libri in città”, dedicata ai libri e agli autori siracusani e non, condotta da Claudia De Luca e dal professor Luigi Amato.
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la sua raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, è stata protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso.
Il 4 gennaio 2015 ha preso parte al ciclo delle Domeniche in Cantina presso la Cantina Bonaccorsi di Aci Bonaccorsi (CT) presentando “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio è stata ospite di Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo è stata ospite degli studi di ZERONOVE TV per registrare la settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre), presentata da Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa, in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite insieme alla sua autrice presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR) in occasione del convegno regionale MASCI.
Il 30 ottobre, presso l’Hotel Caesar Palace di Giardini Naxos (ME) il suo libro di cunti siciliani “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” ha ricevuto un riconoscimento come finalista con segnalazione d’onore della sezione libri editi di poesia nell’ambito del Premio “Poesia, Prosa e Arti figurative” e premio teatrale “Angelo Musco” – Il Convivio 2016.
Il 18 novembre ha registrato la quinta puntata della trasmissione di Telecittà (ch 654) “Libri in città”, dedicata ai libri e agli autori siracusani e non, condotta da Claudia De Luca e dal professor Luigi Amato.
Vi dono uno dei cunti… in memoria dei miei nonni materni che li hanno ispirati, ringraziando curatori, editore, presentatori, illustratori, recensori e lettori…
’A sacra famigghia
San Giuseppi, ’a Maronna e ’u Bammineddu jèunu jennu cu ’nu sciccareddu. Dopu ’nu viaggiu ’i tanti e tanti misi, finammenti arrivaru ’nta ’n paisi. Virennu strànii ’a genti sincaliava: «Vadda a chissi!» – c’era cu sparrava – «Tri supra ’nu sceccu! Ma ni vuliti? A viautri ricu! ’u ’mmazzati! Scinniti!». «Maria, nun facemu parrari e’ genti… Scinnu, accussì nun dìciunu cchiù nenti». Ma dopu ’n pocu – ’u Patriarca era a peri – ci fu ’n autru c’appi a cchi ddiri arreri. «Vaddati l’occhi mei c’han’a taliari: ’n vecchiu ca nun s’ ’a fira a caminari! Sùpir’ ’o sceccu ’ât’a fari acchianari! Scinniti e facìtilu arripusari!». Maria, c’ ’o picciriddu ’n brazza, scinnìu: «ràmicci cuntu, è megghiu, maritu miu». Ma vi pari ca si quitaru? Giuseppi s’ ’u manciaru e s’ ’u ’mmuccaru. «Cuscenza! Vaddati a chissu ch’è beddu: si paparìa supra lu sciccareddu e sa’ mugghieri e sa’ figghiu su’ a peri. Scinni, rannissimu filibusteri!». Giuseppi, adduluratu ’i ’ssi paroli, scinnìu r’ ’o sceccu. «Chiddu ca Diu voli». Si pigghiò c’ ’a manu ’u figghiu e ’a mugghieri e tutti tri cuntinuaru a peri. Ma ’a genti parrava e nun s’azzitteva, anzi ancora cchiù assai cci nni riceva: «fissa! ’Ssu sceccu chi c’aviti a fari? Viautri a peri e ’u sceccu a passiari. Cchi genti! A peri ’i vancu ragiunati? Testi di sceccu! Ma nun v’affruntati?». Giuseppi e ’a Maronna nun rispunneru, ma piddunaru a tutti e si nni jeru. Quannu ’a genti parra, falla cantari: vai p’ ’a to’ strata e nun t’ammilinari. Tu si’ n’ ’o giustu? fai comu ti piaci. Cu ascuta o’ munnu, nun pò aviri paci.
Maria Lucia Riccioli
Ecco la quarta di copertina, tratta dalla prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
Il Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella”, Il Centro Studi nasce per un duplice scopo: quello di esplorare la terra della poesia dialettale popolare con l’annuale omonimo trofeo e quello di promuovere la ricerca e l’analisi delle nostre tradizioni, attraverso conferenze, testimonianze, mostre, documentari e iniziative che ci consentano di conoscere e indagare la storia e la civiltà del popolo siciliano.
Raccogliendo i frutti del lavoro egregiamente svolto negli anni precedenti, il Centro studi sta pienamente realizzando il primo obiettivo per cui è sorto. Infatti, non solo si accresce e si diffonde sempre più la fama del più grande poeta per cantastorie siciliano, al quale il Centro è intitolato, ma col pieno consenso dei più vivi e dinamici ambienti culturali siciliani, non esclusi quelli accademici, si incoraggia un genere di poesia popolare di cui i cantastorie sono i maggiori produttori e divulgatori.
Gli studiosi che si sono avvicendati nel nostro Centro ci hanno sempre invogliato a raccogliere in modo completo e ordinato i contributi che di volta in volta ci hanno lasciato o gli oggetti della cultura materiale che noi stessi andavamo raccogliendo per le esposizioni annuali che abbiamo fatto. Si tratta, come si vede, di due “prodotti” che richiedono elevati costi, per i quali le magre finanze del Centro non bastano. Il Centro, comunque, ha promosso molte attività, ha creato gemellaggi con altre associazioni italiane ed estere, come l’Associazione siculo-americana “Arba Sicula” del prof Gaetano Cipolla, docente di lingua italiana e studi classici all’università St. John’s di New York; è socio fondatore del consorzio associativp Syrakosia per la costituzione di un museo della città; è partecipe della rete museale etnografica degli Iblei per la conservazione dei beni immateriali. Ha in comodato la biblioteca di Turiddu Bella comprendete un centinaio di volumi di poesie di poeti suoi contemporanei e una nutrita collezione di nastri, dischi e cd folkloristici e di cantastorie.
Il centro opera nella convinzione che la voce di molti possa portare un contributo decisivo alla conoscenza del nostro passato e alla costruzione del nostro futuro; perché se non c’è storia senza memoria non potrà neppure esserci un futuro senza radici nel passato.
In occasione del ventennale della costituzione del Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” sono stati presentati gli archivi che raccolgono pubblicazioni, mostre, c.d e d.v.d. foto che nel corso degli anni sono stati realizzati e che il Centro vuole mettere a disposizione di chi ne sia interessato.
Otello Profazio è Premio Tenco 2016!
Nel video, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Lino Toffolo e Silverio Pisu insieme ad Otello Profazio cantano ADDIO LUGANO BELLA.
Sono felice di questo riconoscimento ad un cantastorie siciliano… legato a me da un filo di poesia.
Fu proprio Otello Profazio a consegnarmi il primo premio importante della mia “carriera” di poetessa in dialetto siciliano: la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA (presente nella mia raccolta di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, Algra editore) vinse ex aequo il primo posto al Trofeo di Poesia popolare “Turiddu Bella” nel 1994.
1994 Cantastorie (a pari merito) Pippo Di Noto – RG
Umberto Migliorisi- RG Gianni Molinari BO
Maria Lucia Riccioli- SR Nonò Salamone TO
Fu proprio la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA a farmi ottenere il riconoscimento…
Vent’anni dopo l’avrei pubblicata in volume insieme agli altri cunti.
Ringrazio ancora la giuria, che selezionò una poetessa poco più che ventenne… e sono felice di aver chiuso il cerchio rendendo omaggio a Otello Profazio che con me fu molto incoraggiante e gentile.
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).
Il Centro studi di tradizioni popolari Turiddu Bella organizza per il 29 settembre un incontro con Alfio Patti di Catania, poeta, scrittore e ricercatore delle tradizioni popolari che, accompagnato dalla sua chitarra, ha creato una nuova e insieme antica arte istrionica: spettacoli tematici che lo vedono nel ruolo di cantore, poeta e, soprattutto, animatore, poiché riesce a coinvolgere il pubblico con le sue performance.
L’argomento proposto nell’incontro organizzato dal Centro Studi Turiddu Bella nella sala convegni di via Brenta 41, è tratto dalla pubblicazione di Alfio Patti Sciuri d’aranci e spini santiche ripercorre l’evoluzione della figura della donna nella tradizione siciliana. Ad introdurre la performance sarà il noto poeta, scrittore e etnologo siracusano Corrado Di Pietro.
Ecco altro materiale riguardante il CSTB e Maria Bella Raudino…
Il Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella”, Il Centro Studi nasce per un duplice scopo: quello di esplorare la terra della poesia dialettale popolare con l’annuale omonimo trofeo e quello di promuovere la ricerca e l’analisi delle nostre tradizioni, attraverso conferenze, testimonianze, mostre, documentari e iniziative che ci consentano di conoscere e indagare la storia e la civiltà del popolo siciliano.
Raccogliendo i frutti del lavoro egregiamente svolto negli anni precedenti, il Centro studi sta pienamente realizzando il primo obiettivo per cui è sorto. Infatti, non solo si accresce e si diffonde sempre più la fama del più grande poeta per cantastorie siciliano, al quale il Centro è intitolato, ma col pieno consenso dei più vivi e dinamici ambienti culturali siciliani, non esclusi quelli accademici, si incoraggia un genere di poesia popolare di cui i cantastorie sono i maggiori produttori e divulgatori.
Gli studiosi che si sono avvicendati nel nostro Centro ci hanno sempre invogliato a raccogliere in modo completo e ordinato i contributi che di volta in volta ci hanno lasciato o gli oggetti della cultura materiale che noi stessi andavamo raccogliendo per le esposizioni annuali che abbiamo fatto. Si tratta, come si vede, di due “prodotti” che richiedono elevati costi, per i quali le magre finanze del Centro non bastano. Il Centro, comunque, ha promosso molte attività, ha creato gemellaggi con altre associazioni italiane ed estere, come l’Associazione siculo-americana “Arba Sicula” del prof Gaetano Cipolla, docente di lingua italiana e studi classici all’università St. John’s di New York; è socio fondatore del consorzio associativp Syrakosia per la costituzione di un museo della città; è partecipe della rete museale etnografica degli Iblei per la conservazione dei beni immateriali. Ha in comodato la biblioteca di Turiddu Bella comprendete un centinaio di volumi di poesie di poeti suoi contemporanei e una nutrita collezione di nastri, dischi e cd folkloristici e di cantastorie.
Il centro opera nella convinzione che la voce di molti possa portare un contributo decisivo alla conoscenza del nostro passato e alla costruzione del nostro futuro; perché se non c’è storia senza memoria non potrà neppure esserci un futuro senza radici nel passato.
In occasione del ventennale della costituzione del Centro Studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” sono stati presentati gli archivi che raccolgono pubblicazioni, mostre, c.d e d.v.d. foto che nel corso degli anni sono stati realizzati e che il Centro vuole mettere a disposizione di chi ne sia interessato.
Otello Profazio è Premio Tenco 2016!
Nel video, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Lino Toffolo e Silverio Pisu insieme ad Otello Profazio cantano ADDIO LUGANO BELLA.
Sono felice di questo riconoscimento ad un cantastorie siciliano… legato a me da un filo di poesia.
Fu proprio Otello Profazio a consegnarmi il primo premio importante della mia “carriera” di poetessa in dialetto siciliano: la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA (presente nella mia raccolta di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, Algra editore) vinse ex aequo il primo posto al Trofeo di Poesia popolare “Turiddu Bella” nel 1994.
1994 Cantastorie (a pari merito) Pippo Di Noto – RG
Umberto Migliorisi- RG Gianni Molinari BO
Maria Lucia Riccioli- SR Nonò Salamone TO
Fu proprio la poesia ‘A SCOCCA D’ ‘A CIPUDDA a farmi ottenere il riconoscimento…
Vent’anni dopo l’avrei pubblicata in volume insieme agli altri cunti.
Ringrazio ancora la giuria, che selezionò una poetessa poco più che ventenne… e sono felice di aver chiuso il cerchio rendendo omaggio a Otello Profazio che con me fu molto incoraggiante e gentile.
Il 2 luglio 2014 è stata pubblicata la raccolta di “cunti” in dialetto siciliano “Quannu ‘u Signuri piassava p’ ’o munnu”, con prefazione di Sebastiano Burgaretta, immagini di Alessio Grillo e Maria Francesca Di Natale, per i tipi di Algra Editore (collana “Fiori blu”, diretta da Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso), oggetto di un reading presso l’aula consiliare del comune di Solarino il 28 luglio 2014 nell’ambito della mostra “È… vento d’arte” e in occasione del tour della stessa mostra il 5 settembre 2014 l’autrice ha tenuto un nuovo reading presso il Parco culturale “Lucia Migliaccio” di Floridia (SR).
Il 24 settembre 2014 il libro è stato presentato ufficialmente presso la Feltrinelli di Catania dai relatori Sebastiano Burgaretta, poeta ed etnologo, che ne ha curato anche la prefazione, e Orazio Caruso, docente, scrittore, organizzatore culturale, curatore insieme a Maria Rita Pennisi della collana “Fiori Blu” di Algra editore.
Il 27 settembre, presso il MOON di Siracusa, insieme ai poeti e performer Patti Trimble – che ha presentato il lavoro realizzato con Ramzi Harrabi –, Chris Iemulo, Mounir Ben Younes, il libro è stato protagonista del reading “100 Thousand Poets for Change”.
Il 26 ottobre “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato presso il Centro studi di tradizioni popolari “Turiddu Bella” di Siracusa da Maria Bella e Sebastiano Burgaretta (letture curate dall’autrice insieme a Dominella Santoro), mentre il 12 novembre è stato presentato dalla stessa autrice presso la biblioteca del Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Il 27 dicembre presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Marilia Di Giovanni l’autrice ha presentato “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” insieme ad Alfio Grasso. Il volume è stato presentato nuovamente ad Aci Bonaccorsi (CT) presso la Cantina Bonaccorsi insieme al frontman degli Archinuè il 4 gennaio 2015, in occasione delle serate del ciclo delle Domeniche in Cantina, insieme agli Archinuè e al pittore Ezio Fichera.
Il 17 gennaio l’autrice ha presentato il libro assieme a Maria Rita Pennisi presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio ad Acireale, ospite della FIDAPA di Acireale e di BPW Italy, esibendosi anche come cantante eseguendo tre pezzi in dialetto siciliano accompagnata dalla presidente dell’associazione, Vera Pulvirenti.
Il 20 gennaio l’autrice è stata intervistata da Paola Parisi presso gli studi di Auchan – Porte di Catania per il programma “Buoni o cattivi”, trasmesso da Antenna One.
Il 2 marzo, in occasione della manifestazione “Volontariato in… scena” organizzata dalla Rete del volontariato di Catania e dall’Assessorato al Welfare e condotta dall’attrice Egle Doria, l’autrice è stata ospite dell’associazione Tiresia interpretando due cunti da “Quannu ‘u Signuri passava p’’o munnu” presso il Teatro Stabile di Catania – Teatro Verga.
Il 31 marzo il libro è stato ospite degli studi di ZERONOVE TVin occasione della registrazione della settima puntata del format BUC, una trasmissione sui libri condotta dalla scrittrice Simona Lo Iacono.
Il 9 aprile alle 21.30 e l’11 aprile alle 15.30 è andata in onda l’intervista realizzata da Paola Parisi su “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” per TeleOne e Trs (canale 19 del digitale terrestre). Presentatori Giovanni Nicastro e Luca Seminara.
Il 25 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato presentato al Siracusa Book Festival, il 10 giugno alla Galleria Roma di Siracusa per la rassegna “Cibo & Arte”, il 13 giugno e il 13 luglio al Caffè letterario fridericiano a Rosolini.
Il 17 luglio l’autrice è stata ospite de “I venerdì dell’anima” della Casa del Libro Rosario Mascali e ha letto i suoi cunti in dialetto accompagnata dal maestro Valerio Massaro alla chitarra.
Il 30 agosto, presso Palazzo Barbagallo a Nicolosi (CT), l’autrice è stata tra gli autori della Notte bianca di Algra editore, evento condotto da Antonella Guglielmino e patrocinato dal Comune di Nicolosi.
Il 18, 19 e 20 settembre l’autrice ha preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.
Il 19 marzo l’autrice è stata protagonista insieme a Donatella Motta di un recital poetico-musicale presso l’AFAM (Associazione Amici della Musica di Floridia), ospite della FIDAPA di Floridia (SR); durante la serata ha declamato alcuni passi del volume di cunti.
Il 20 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “’A via dulurusa”, l’autrice ha letto alcuni brani dalla sua raccolta di cunti “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”.
Il 24 aprile “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” è stato ospite di “Save the Beauty”, manifestazione a carattere nazionale, presso il Cortile Verga a Siracusa , in occasione della serata “Sapori letterari”.
Il 3 e il 5 maggio l’autrice – anche in veste di performer – è stata ospite a Floridia in occasione dei festeggiamenti per l’Ascensione (al “Chianu ‘i Masciu Vartulu” e presso il Museo etnografico dedicato a Nunzio Bruno).
Il 9 ottobre l’autrice ha letto uno dei suoi cunti in occasione del Convegno regionale del MASCI Sicilia presso il Santuario di Maria Santissima Scala del Paradiso a Noto (SR).
Vi ripropongo l’intervista di Infinity agency (grazie a Marla Lombardo e Garjan Atwood)
e poi vi posto dell’altro materiale…
QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…
Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).