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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

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Mariannina Coffa esempio “anche” di vita cristiana

01 lunedì Nov 2021

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Questo è un articolo uscito su LA VITA DIOCESANA (31 ottobre, n. 14) a firma Giuseppe Puzzo (giovane poeta netino innamorato della figura di Mariannina Coffa, che ricorda la poetessa anche grazie ad incontri culturali del club rotariano che ha anche presieduto, oltre che con i propri versi, declamati anche nel corso dell’ultimo incontro “100 Thousand Poets for Change”, tenuto all’Urban Center di Siracusa  il 25 e 26 settembre 2020 grazie a Ella Ciulla; ricordiamo anche l’evento del 18 luglio 2020, “Frammenti d’Arte e poesia”, a cura di Soroptimist Club Val di Noto, con il patrocinio del Comune di Noto.).

In questo pezzo potete leggere degli aspetti religiosi della poesia coffiana, a partire dagli anni siracusani della sua istruzione presso il collegio Peratoner, fino agli studi privati condotti con il canonico sac. Corrado Sbano, che indirizzò la sbrigliata vena improvvisativa di Mariannina verso la composizione meditata su soggetti religiosi e patriottici, che poi la Coffa abbandonerà per seguire una propria personale vena più esoterica, misteriosofica, raffaellitica, “magnetica” e massonica.

Come vediamo però anche dagli esempi riportati da Puzzo, l’impulso religioso di Mariannina perdurò fino alla morte.

ERRATA CORRIGE: naturalmente al terzo rigo della seconda colonna leggasi “la portò”.

Per le ottave A MARIA VERGINE ADDOLORATA leggete la composizione per intero:

https://www.google.it/books/edition/A_Maria_vergine_addolorata_ottave_di_Mar/7RVUyY83l6kC?hl=it&gbpv=1&dq=ottave+a+maria+vergine+addolorata+%2B+coffa&printsec=frontcover

Oh quante volte nel cammin dell’arte 

Sorridevi pietosa a me d’accanto; 

Sol che brillavi fra le meste carte

Era più bello e più soave il canto!

A questo link un componimento di Giuseppe Puzzo dedicato alla poetessa.

Mariannina Coffa, 6 gennaio 1878 – 2016

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Tutti voi conoscete il mio interesse per la poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso.

Ho scritto un romanzo storico su di lei, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, pubblicato per i tipi di Perrone Lab nel 2011, in occasione del centocinquantesimo anniversario deòll’Unità d’Italia.

Il romanzo è poi stato ripubblicato per i tipi de L’Erudita editrice nel 2013.

Il libro è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

Sono stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Il 27 maggio 2011 alcune letture tratte dal romanzo e dalle opere della Coffa sono state protagoniste di un evento presso il locale “Mivida” a Siracusa, organizzato nell’ambito delle iniziative legate a “Se non ora quando”.

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (“La Sicilia”), da Maria Rita Pennisi (“La Sicilia”), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (“La Nuova Sesia”), da Loredana Faraci (“La Repubblica”, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (“Konrad”).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

Sono stata stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ho presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

A Roma, in occasione dello stage organizzato da Luigi La Rosa sul racconto lungo e che ha visto come relatori Francesco Costa, Lia Levi, Giulia Giordano, Lia Sellitto, Piera Mattei e Adelia Battista, il 22 luglio 2011 è stato presentato il mio romanzo presso la Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ho vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 sono stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il mio romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 ho presentato il mio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ho preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ho preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: sono stata protagonista di un incontro con i lettori ed una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

Nel gennaio 2014 sono risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il mio romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra me e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, sono stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

Il 13 maggio ho svolto una conferenza sul mio romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il mio romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ho preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi e sono stata  intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 6 dicembre 2014 Paola Maria Liotta, nell’ambito della rassegna “Un tè con l’autore”, ha conversato con me di poesia, scrittura, musica, letteratura presso la Libreria Mondadori di Avola.

Il 28 febbraio 2015, presso il Palazzo della Cultura di Modica, sono stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo” presieduto da Domenico Pisana, che ha introdotto me e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti”, ho presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un mio racconto e un mio scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

Il 4 maggio 2016, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ho presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Il 1 ottobre, in qualità di giurata del concorso letterario internazionale “Inchiostro e anima”, quarta edizione, intitolato alla memoria della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, ho presenziato alla cerimonia di premiazione presso il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci a Noto (SR). Un mio inedito sulla poetessa ha aperto l’antologia con gli elaborati premiati.

Il 17 gennaio 2017 sono stata invitata presso la Feltrinelli Musica e Libri di Catania per la presentazione del volume “Letteratitudine 3”, uscito per i tipi di LiberAria in occasione dei dieci anni del litblog di Massimo Maugeri; all’interno del volume è presente una mia lettera a Mariannina Coffa; il volume è stato presentato ad Adrano (SR) e Siracusa, prime tappe di un lungo tour di presentazioni.

Il 25 marzo, ospite del Rotaract di Noto sezione Terra di Eloro, ho tenuto una conferenza intitolata “Mariannina Coffa – Una donna, tante donne (La Poetessa dell’Ottocento parla alle donne di oggi)” presso la Biblioteca comunale “Principe di Villadorata” a Noto (SR), relatrice Federica Piluccio, con le musiche eseguite dal maestro Gabriele Bosco.

Il 18 agosto e il 25 agosto, rispettivamente ad Avola e a Noto, ho preso parte a delle letture poetiche organizzate dalla Libreria editrice Urso, leggendo testi inediti e delle poetesse Mariannina Coffa e Wislawa Szymborska.

Il 25 novembre 2017, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso il Teatro Vecchio Mercato di Gassino Torinese (TO), per la regia di Tommaso Massimo Rotella, Teresa Caporale ha interpretato la poetessa e patriota netina Mariannina Coffa nello spettacolo “Il mio nome è Psiche”, ispirato al romanzo “Ferita all’ala un’allodola”, evento prodotto dall’associazione culturale “Magdeleine G” nell’ambito della stagione “Un’Italia in provincia”, patrocinato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, circuito regionale multidisciplinare, e dal Comune di Gassino Torinese.

Sul numero 27 (agosto 2018) dell’aperiodico tematico di letteratura online “Euterpe”, avente come tema “Il coraggio delle donne: profili ed esperienze femminili nella storia, letteratura ed arte”, è uscita la recensione di Domenico Pisana intitolata “La “poetessa maledetta” Mariannina Coffa nel romanzo Ferita all’ala un’allodola di Maria Lucia Riccioli”.

Il 9 marzo, presso l’Aula consiliare del Comune di Ragusa, sono stata tra i relatori dell’incontro “Donne di/ per Ragusa”, patrocinato dal Comune di Ragusa e da Youpolis Sicilia: moderato da Stefano Vaccaro, l’evento ha messo in risalto le figure di Maria Paternò Arezzo, Mariannina Coffa e Maria Occhipinti.

Il mio romanzo “Ferita all’ala un’allodola” e i suoi studi sulla poetessa Mariannina Coffa sono stati utilizzati e citati nella tesi di laurea di Concetta De Luca, discussa a Novedrate il 12 febbraio 2020.

Il 29 luglio è uscito, per i tipi dell’Editore Armando Siciliano, il nuovo libro di critica letteraria di Domenico Pisana “Viaggio nell’area aretusea. Percorsi di poesia narrativa saggistica”, dove l’autore si occupa di alcuni poeti, scrittori e saggisti dell’area aretusea del Sud est siciliano, tra cui proprio l’autrice di “Ferita all’ala un’allodola”. Il volume è stato presentato a Rosolini (SR); prevista una presentazione a Siracusa; il 26 giugno 2020 è stato presentato a Modica (RG).

In occasione della Giornata internazionale della donna, l’8 marzo 2021 un mio contributo su Mariannina Coffa è stato pubblicato sui canali social de El Sitio de Jane Austen nell’ambito dell’iniziativa “Dime su libro”.

Vi ricordo alcuni link:

http://www.nbtv.it/10.html

Su YouTube:

http://www.youtube.com/watch?list=PL1zqe4wSTDjd2DDsSUzguww9lhdZLyD0B&v=EIAOqrUfyxI&feature=player_embedded (l’intervista di Vincenzo Rosana di NBTV per cui ringrazio ancora sia lui che la collega Ivana Scarpetta. Il programma si chiama IN 10 MINUTI ed è un’occasione frizzante e ghiotta per parlare di argomenti di attualità e cultura rispettando il limite dei dieci minuti, il cui scadere viene sottolineato da un gong).

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/03/14/unita-italia-e-le-donne-nel-risorgimento-italiano/

//www.carlomuratori.it/public/Ombra-adorata-carlo-muratori.mp3

Che mi valse l’ingegno, il core e l’arte
Se te perdendo ogni Ciel perdei?
Se il nume che fu vita ai sogni miei
Mi condanna tacendo e si diparte?

Oh se vedrai queste dolenti carte
Che d’un alito ignoto accendi e bei
Saprai ch’ove sospiri, e piangi e sei
Ivi piange il mio core a parte a parte.

Saprai ch’io t’amo, ed è miracol novo
La vita mia…perchè son morta e vivo,
E là dove non sei non ritrovo!

Saprai, ch’ombra adorata, a me d’accanto
Ti riveggio pur sempre o sogno o scrivo
E più che il labro tuo trovo il tuo pianto.

Testo di Mariannina Coffa (Noto 1841-1878)
Musica, arrangiamento e direzione di Carlo Muratori

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/07/19/in-radio-con-massimo-maugeri/

POESIAVOLA…

22 mercoledì Ago 2018

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Avola 18-8-2018 – Sesta edizione di “PoesiAvola”.
Liliana Calabrese Urso lancia l’INCANTO nella manifestazione.
Eravamo nello spazio del Bar “Girlando” di C. Iacono in Corso Garibaldi ad Avola.
COMINCIAMMO COSÌ, come si può vedere in questo video.
Per altri video collegati a “PoesiAvola” vai in https://www.youtube.com/playlist…

Potrete così vedere i video che riguardano la mia partecipazione ad una manifestazione che mi è cara…

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Grazie a Liliana e Ciccio per queste belle occasioni di comunione poetica e umana.
Grazie a Sebastiano e Rosa Burgaretta… loro sanno perché.
Grazie a tutti i poeti convenuti per il dono delle parole.

Avola 18-8-2018 – Sesta edizione di “PoesiAvola”.
Salvatore Lazzaro e Ciccio Urso danno inizio alla manifestazione.
Eravamo nello spazio del Bar “Girlando” di C. Iacono in Corso Garibaldi ad Avola.
COMINCIAMMO COSÌ, come si può vedere in questo video.
Per altri video collegati a “PoesiAvola” vai in https://www.youtube.com/playlist…

SI INVITANO I POETI DI QUESTO GRUPPO A PARTECIPARE NUMEROSI!!!
SABATO 18 AGOSTO 2018 A PARTIRE DALLE ORE 21 ti aspettiamo in Corso Garibaldi, nel Bar “Girlando” di Corrado Iacono per un’altra edizione di “PoesiAvola”.
Senza costi per nessuno, senza soldi da dare al Comune, e senza riceverne dalla Pro Loco, gratis per i poeti, a costo zero per la Libreria Editrice Urso.
Questa gratuità dell’evento, chiaramente raggiunta col saper fare con intelligenza e con l’esperienza multidecennale, una volta, prima che scadessero valori e che tutto si appiattisse nella relazione di sudditanza nei confronti di qualcuno, era oggetto di stima e modello da emulare.
La poesia e le persone in gamba ci sosterranno ancora una volta e aggiungeremo un ulteriore tassello positivo ai nostri e ai loro ricordi più belli.
Si partecipa intervenendo con lettura di proprie poesie o di poesie di altri a tema libero, con moderazione di Francesco Urso e assolutamente senza schemi e programmazione organizzativa.

Per saperne di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poesiavola.html/poesiavola.html

Una bella manifestazione cui ho avuto la gioia di partecipare negli anni precedenti…

Ecco del materiale…

http://www.libreriaeditriceurso.com/

evento

Venerdì 18 agosto 2017 a partire dalle 21
nel Bar Girlando di Corrado Iacono, in prossimità di Piazza Umberto I

EVENTO APERTO A CHIUNQUE VOGLIA RECITARE PROPRIE POESIE O DI ALTRI POETI SENZA CENSURE E PROGRAMMAZIONI
con l’unica necessità di adeguarsi al tempo a disposizione e alla voglia di aggiungere bellezza alla manifestazione…
“POESIAVOLA”, quinta edizione!
Senza costi per nessuno, senza soldi da dare al Comune,
e senza riceverne dalla Pro Loco, gratis per i poeti, a costo zero per la Libreria Editrice Urso.

Il tutto per la voglia di poesia, nonostante tutte le difficoltà…
A cura di Francesco Urso e con la partecipazione di alcuni poeti di questo gruppo di Facebook
e del gruppo “Libri di-versi in diversi libri”.
PER ADERIRE invia un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com
Per saperne di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poesiavola.html
PASSATE PAROLA!
VOI DOVETE SOSTITUIRVI ALLA STAMPA
E AI MEZZI DI INFORMAZIONE RADIOTELEVISIVI CHE CI IGNORANO!

Nel corso della serata, leggeremo anche a caso poesie tratte da libri pubblicati dalla Libreria Editrice Urso e di poeti che non partecipano più per un motivo o un altro ai nostri incontri che si distinguono comunque per semplicità, leggerezza e passione nell’impegno di coordinamento di un amplissimo universo creativo (per citare solamente alcuni di questi autori: Giovanni Stella, Sebastiano Burgaretta, Benito Marziano, Giovanni Parentignoti, Angelo Rullini, Giuseppina Boccaccio, Corrado Calafiore, Giuseppe Eroe, Umberto Confalonieri, ecc.).

Qualche foto…

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Liliana Calabrese e Ciccio Urso…

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Eccomi, allo stesso tavolo con Paolo Pantano e Carmela Di Rosa oltre che con Carmelo Denaro e Ada Neri (presenti anche Sebastiano e Rosa Burgaretta, preziosi amici).

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L'immagine può contenere: 2 persone, tra cui Ciccio Urso

Io con Ciccio Urso… mentre leggevo una mia poesia in italiano.

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio al chiuso

L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono

Sebastiano Burgaretta…

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Io e i miei cunti in dialetto… QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra editore).

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Il prossimo evento…

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Il 24 agosto 2018 ritorneremo alle tipiche nostre emozioni condivise, senza necessità di alcunché (di soldi pubblici, di sedi del Comune, di “complicità” con sindaci o assessori), ma con la collaborazione fondamentale di chi vorrà esserci, senza se e senza ma…

24 AGOSTO 2018 – POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
VI ASPETTEREMO A PARTIRE DALLE 21 IN PIAZZA XVI MAGGIO A NOTO.
8ª Edizione della consolidata manifestazione “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”, che ogni anno si svolge il venerdì sera della festa di San Corrado a Noto.
Le prime tre edizioni si svolsero in locali concessi senza problemi dalle Amministrazioni comunali di allora, mentre le ultime edizioni si svolgono in modo informale e contro ogni logica prevedibile attraverso un trekking poetico per il corso principale di Noto, con soste nelle tre piazze più idonee per soste poetiche, e cioè Piazza XVI Maggio, Piazza del Municipio e, infine, sulla scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata.
Si partecipa prenotandosi con un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com, o aggiungendosi anche all’ultimo momento, declamando una propria poesia o una propria scrittura, oppure qualsivoglia scrittura di altri, senza censura e senza programmazione premeditata.
E il tutto avviene entro limiti di buon senso e civiltà, senza dispendio di denaro pubblico e senza altri fini se non quelli dell’esaltazione della bellezza e della poesia.
Grazie a quanti fanno di tutto per esserci, abitando a Noto, in provincia, e soprattutto a quelli, che, anche, collaborano, provenendo da realtà lontane dalla città barocca e a tutti quelli che ci seguono virtualmente e che individuano un senso positivo nel nostro operare.
Viva la poesia.
HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE: Liliana Calabrese (Avola), Ciccio Urso (Avola), Giuseppe Mistretta (Enna), Liliana Moreal (Catania), Carmela Di Rosa (Alessandria-Avola), Ada Neri (Bergamo-Avola), Salvatore Elera (Avola), Maria Lucia Riccioli (Siracusa), Carmelo Denaro (Siracusa-Noto), Totò Roberto Candileno (Milano-Noto), Sebastiano Artale (Avola), Mariapina Astuni (Bisignano-Cs), Corrado Bono (Avola)

Ecco altro materiale sulla Libreria Editrice Urso e le sue iniziative…

http://ciaolibri.it/2017/06/30/libri-di-versi-in-diversi-libri-20172018/#comment-3

GIUGNO 30, 2017 DI MIA

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI 2017/2018

I POETI SON TORNATI…

Amanti della poesia! Voglio presentarvi un concorso molto interessante a cui potete partecipare e di cui io stessa ho cari ricordi: “Libri di versi in diversi libri”, realizzato dall’editore Francesco Urso, responsabile della Libreria Editrice Urso di Avola, in provincia di Siracusa.

Libri di-versi in diversi libri

…è un concorso letterario internazionale di lingua italiana, ormai giunto alla settima edizione e che ha avuto molto successo grazie alla collaborazione di molti poeti e al passaparola! …e soprattutto grazie all’ingrediente principale: l’Amore per la poesia!

Ecco il link per leggere il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri edizione 2017/2018

Vi invito a partecipare, avete tempo fino al 31 luglio! E gli autori selezionati in finale, riceveranno in regalo una copia della loro raccolta poetica! Non è stupendo veder vivere le proprie poesie? e respirarne il profumo tra le pagine?

Ecco qui la raccolta delle copertine “a sorpresa” realizzate dall’editore in base alle emozioni suscitate dalle raccolte poetiche dei singoli autori.

Una più bella dell’altra, ed è stata una piacevole sorpresa vedere il mio libro tra i selezionati!

Vi mostro la copertina della mia raccolta poetica:

Partecipare è stata una bellissima esperienza, confrontarsi con altri poeti, conoscere la loro poesia e la loro anima variopinta di emozioni è qualcosa di unico e imperdibile, vi racconto la magnifica giornata che ho trascorso…

Poetare per le vie di Noto è stata un’esperienza molto suggestiva, Libri di-versi in diversi libri, non è soltanto un concorso di poesia che mira a pubblicizzare editore autore e poesie, ma è un concorso che porta a spasso l’Anima tutta, interamente, ed il poeta stesso, è un concorso che abbraccia pienamente il cuore e la persona rendendola piena. Tra le vie del paese, location barocca incantevole: Noto, il poeta ritrova se stesso e vive magiche emozioni circondato di luce che avvolge e riscalda.

L’incontro tra poeti ed editore è avvenuto presso la Porta Reale:

Qui ho conosciuto poeti di tutta Italia e qui ha avuto inizio il percorso poetico barocco.

Prima tappa è stata la chiesa dell’Immacolata, dove, con gli amici poeti, abbiamo sostato leggendo poesie e dialogando con il gentilissimo prete della chiesa che ci ha accolto.

Dopo aver letto poesie presso la Chiesa dell’Immacolata, abbiamo ripreso il cammino lungo il Corso Vittorio Emanuele:

Fino ad arrivare dinnanzi al gioiello barocco per eccellenza: la Cattedrale! O Duomo di San Nicolò.

Qui abbiamo reso omaggio al Santo Patrono della città: San Corrado Confalonieri, leggendo poesie di devozione all’interno del Duomo.

Tra Duomo e Municipio, abbiamo continuato a poetare, complice un’atmosfera barocca meravigliosa, un clima primaverile e persone stupende dall’animo sensibile.

Il percorso poetico è terminato presso piazza XVI Maggio, immersi nel barocco tra il teatro e la chiesa di San Domenico:

E la premiazione dei primi tre classificati è avvenuta in un locale di Avola, comune vicino Noto, dove la poesia è stata omaggiata ancora ed ogni libro presentato.

Ad accompagnare la manifestazione poetica, la splendida voce di Liliana Calabrese, moglie dell’editore Francesco Urso:

Il vincitore del concorso, primo classificato, è stato Carlo Sorgia:

Ecco qui la copertina della raccolta poetica vincente:

E conclusosi l’edizione 2016/2017 dedicata al poeta scomparso Salvatore Di Pietro, è stata inaugurata la nuova:  edizione 2017/2018 dedicata al poeta, recentemente scomparso, Corrado Carbè.

Per partecipare, riporto il link con il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Di poetare non si smette mai, perché la poesia è respiro continuo del mondo, respiro del quotidiano vivere, e partecipare a questo concorso come poetessa è stata una bellissima esperienza perché resta nel cuore il ricordo di una incantevole giornata e lo sguardo indimenticabile di chi è poeta nell’Anima. Conoscere poeti di tutta Italia, respirare la loro arte, venire a conoscenza delle loro tradizioni, della storia della loro terra, delle loro passioni, non c’è nulla di più emozionante che questo vivere!

Parteciperò ancora perché poetare è un continuo commuoversi dell’Anima.

Vi riporto un articolo scritto dalla docente e scrittrice Maria Lucia Riccioli, sulle due giornate conclusive del concorso, pubblicato sul giornale quindicinale “La Civetta di Minerva” del 24 Marzo 2017 :

Fatevi avanti poeti, questo è il nostro tempo, armiamoci di carta penna e tastiera, e viviamo!

Link concorso:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Ringrazio tutti voi poeti, l’editore Urso, ed il fotografo Flavio Casoni per aver acconsentito gentilmente all’utilizzo delle sue foto.

Ho riportato un bel post tratto dal blog – nato recentissimamente – di Mia Vinci, che ringrazio per aver riportato il mio articolo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA proprio per l’occasione (il blog si chiama CIAO LIBRI perché… leggere è salutare!)

Ecco altro materiale sul rapporto tra me, Liliana Calabrese e Ciccio Urso e il gruppo dei poeti che si riconosce nelle loro iniziative di promozione della poesia come utopia ed esperienza compartita…

PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

* * *

di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

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voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

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Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto e PoesiAvola…

25 venerdì Ago 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Quando la poesia diventa occasione di confronto e di incontro… poeti da tutto il Val di Noto e oltre (Bergamo, Vigevano… rappresentate da Ada Neri e da Maria Barone, l’Irpinia da Antonietta Gnerre, qui in vacanza, il Trentino con il signor Cantileno, aficionado degli incontri poetici di Ciccio Urso e tanti altri…).
A Noto mi legano un anno di insegnamento e gli studi relativi a Mariannina Coffa, la poetessa e patriota netina (1841-1878) protagonista di diversi saggi e articoli pubblicati su libri e giornali e soprattutto del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Noto, 25 AGOSTO 2017 – POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO, a cura di Francesco Urso
7ª Edizione della consolidata manifestazione “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”, che ogni anno si svolge il venerdì sera della festa di San Corrado a Noto.
in questo video di Liliana Calabrese è il momento dell’intervento della poetessa e scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli, che dopo aver citato altri studiosi della poetessa netina Mariannina Coffa, comincia a leggere passi del suo testo “Ferita all’ala un’allodola”. Libro al momento esaurito e che si può leggere tramite la Biblioteca comunale.
Poi l’intervento del poeta netino Carmelo Denaro con una poesia dedicata a Maria, sua moglie. dopo cinquantasett’anni di matrimonio.
Infine la poetessa avolese Carmela Di Rosa.

LILIANA CALABRESE, MARIANNINA COFFA E “OMBRA ADORATA”

25 AGOSTO 2017 – POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO 
7ª Edizione della consolidata manifestazione “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”, che ogni anno si svolge il venerdì sera della festa di San Corrado a Noto.
In questo video di Ciccio Urso si vede Liliana Calabrese Urso, che in Piazza XVI Maggio a Noto, in prossimità del busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa, parla ulteriormente della poetessa nettino e delle sue poesie.
Le prime tre edizioni di quest’evento si svolsero in locali concessi senza problemi dalle Amministrazioni comunali di allora, mentre le ultime edizioni si svolgono in modo informale e contro ogni logica prevedibile attraverso un trekking poetico per il corso principale di Noto, con soste nelle tre piazze più idonee per soste poetiche, e cioè Piazza XVI Maggio, Piazza del Municipio e, infine, sulla scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata.
Si partecipa prenotandosi con un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com, o aggiungendosi anche all’ultimo momento, declamando una propria poesia o una propria scrittura, oppure qualsivoglia scrittura di altri, senza censura e senza programmazione premeditata.
E il tutto avviene entro limiti di buon senso e civiltà, senza dispendio di denaro pubblico e senza altri fini se non quelli dell’esaltazione della bellezza e della poesia.
Grazie a quanti fanno di tutto per esserci, abitando a Noto, in provincia, e soprattutto a quelli, che, anche, collaborano, provenendo da realtà lontane dalla città barocca e a tutti quelli che ci seguono virtualmente e che individuano un senso positivo nel nostro operare.
Viva la poesia.

I video della playlist di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”: https://www.youtube.com/playlist…

Per saper di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poetiscrittorivaldinoto… 
Sei poeta o scrittore, e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione? 
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Un ringraziamento particolare a Miriam Vinci (suo il post http://ciaolibri.it/2017/08/26/poetiscrittori-del-val-di-noto/).

Pubblico altro materiale relativo sia a questo che agli incontri poetici precedenti…

L'immagine può contenere: sMS e cibo

VERSO LA SETTIMA EDIZIONE DI “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” – Venerdì 25 agosto 2017 dalle 21,00
I VIDEO RICORDO
https://youtu.be/RVhdeiMsRFM
In questo video di Valentina Spallino​ l’intervento della poetessa e scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli con una sua poesia in lingua siciliana.
Poi Maria Lucia Riccioli dà delle interessanti informazioni storiche e artistiche sui monumenti presenti nella Piazza, e specialmente sulla poetessa Mariannina Coffa. 
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva il 26 agosto 2016, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti realizzammo la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività e assolutamente senza programmazione di nulla, con intervento estemporaneo e assolutamente agevolato,di poeti e scrittori di più città della Sicilia, per un evento da ricordare per la sua originalità, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale.

I video della playlist di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”: https://www.youtube.com/playlist…

Per saper di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poetiscrittorivaldinoto… 
Sei poeta o scrittore, e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione? 
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com.

http://www.libreriaeditriceurso.com/

Ecco foto e video relativi alla serata del 18 agosto scorso…

L'immagine può contenere: 13 persone, persone che sorridono, persone in piedi e spazio all'aperto

Eccomi per una foto di gruppo insieme agli altri poeti e scrittori protagonisti al bar Girlando della lettura poetica organizzata da Ciccio Urso e Liliana Calabrese…

L'immagine può contenere: sMS

Il bar Girlando ha ospitato l’iniziativa…

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio al chiuso

Eccomi a leggere una splendida poesia di Wislawa Szymborska…

SULLA MORTE, SENZA ESAGERARE

Non s’intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all’orizzonte.
Chi ne afferma l’onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c’è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell’attimo.
Invano scuote la maniglia
d’una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

evento

Venerdì 18 agosto 2017 a partire dalle 21
nel Bar Girlando di Corrado Iacono, in prossimità di Piazza Umberto I

EVENTO APERTO A CHIUNQUE VOGLIA RECITARE PROPRIE POESIE O DI ALTRI POETI SENZA CENSURE E PROGRAMMAZIONI
con l’unica necessità di adeguarsi al tempo a disposizione e alla voglia di aggiungere bellezza alla manifestazione…
“POESIAVOLA”, quinta edizione!
Senza costi per nessuno, senza soldi da dare al Comune,
e senza riceverne dalla Pro Loco, gratis per i poeti, a costo zero per la Libreria Editrice Urso.

Il tutto per la voglia di poesia, nonostante tutte le difficoltà…
A cura di Francesco Urso e con la partecipazione di alcuni poeti di questo gruppo di Facebook
e del gruppo “Libri di-versi in diversi libri”.
PER ADERIRE invia un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com
Per saperne di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poesiavola.html
PASSATE PAROLA!
VOI DOVETE SOSTITUIRVI ALLA STAMPA
E AI MEZZI DI INFORMAZIONE RADIOTELEVISIVI CHE CI IGNORANO!

Nel corso della serata, leggeremo anche a caso poesie tratte da libri pubblicati dalla Libreria Editrice Urso e di poeti che non partecipano più per un motivo o un altro ai nostri incontri che si distinguono comunque per semplicità, leggerezza e passione nell’impegno di coordinamento di un amplissimo universo creativo (per citare solamente alcuni di questi autori: Giovanni Stella, Sebastiano Burgaretta, Benito Marziano, Giovanni Parentignoti, Angelo Rullini, Giuseppina Boccaccio, Corrado Calafiore, Giuseppe Eroe, Umberto Confalonieri, ecc.).

Ecco altro materiale sulla Libreria Editrice Urso e le sue iniziative…

http://ciaolibri.it/2017/06/30/libri-di-versi-in-diversi-libri-20172018/#comment-3

GIUGNO 30, 2017 DI MIA

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI 2017/2018

I POETI SON TORNATI…

Amanti della poesia! Voglio presentarvi un concorso molto interessante a cui potete partecipare e di cui io stessa ho cari ricordi: “Libri di versi in diversi libri”, realizzato dall’editore Francesco Urso, responsabile della Libreria Editrice Urso di Avola, in provincia di Siracusa.

Libri di-versi in diversi libri

…è un concorso letterario internazionale di lingua italiana, ormai giunto alla settima edizione e che ha avuto molto successo grazie alla collaborazione di molti poeti e al passaparola! …e soprattutto grazie all’ingrediente principale: l’Amore per la poesia!

Ecco il link per leggere il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri edizione 2017/2018

Vi invito a partecipare, avete tempo fino al 31 luglio! E gli autori selezionati in finale, riceveranno in regalo una copia della loro raccolta poetica! Non è stupendo veder vivere le proprie poesie? e respirarne il profumo tra le pagine?

Ecco qui la raccolta delle copertine “a sorpresa” realizzate dall’editore in base alle emozioni suscitate dalle raccolte poetiche dei singoli autori.

Una più bella dell’altra, ed è stata una piacevole sorpresa vedere il mio libro tra i selezionati!

Vi mostro la copertina della mia raccolta poetica:

Partecipare è stata una bellissima esperienza, confrontarsi con altri poeti, conoscere la loro poesia e la loro anima variopinta di emozioni è qualcosa di unico e imperdibile, vi racconto la magnifica giornata che ho trascorso…

Poetare per le vie di Noto è stata un’esperienza molto suggestiva, Libri di-versi in diversi libri, non è soltanto un concorso di poesia che mira a pubblicizzare editore autore e poesie, ma è un concorso che porta a spasso l’Anima tutta, interamente, ed il poeta stesso, è un concorso che abbraccia pienamente il cuore e la persona rendendola piena. Tra le vie del paese, location barocca incantevole: Noto, il poeta ritrova se stesso e vive magiche emozioni circondato di luce che avvolge e riscalda.

L’incontro tra poeti ed editore è avvenuto presso la Porta Reale:

Qui ho conosciuto poeti di tutta Italia e qui ha avuto inizio il percorso poetico barocco.

Prima tappa è stata la chiesa dell’Immacolata, dove, con gli amici poeti, abbiamo sostato leggendo poesie e dialogando con il gentilissimo prete della chiesa che ci ha accolto.

Dopo aver letto poesie presso la Chiesa dell’Immacolata, abbiamo ripreso il cammino lungo il Corso Vittorio Emanuele:

Fino ad arrivare dinnanzi al gioiello barocco per eccellenza: la Cattedrale! O Duomo di San Nicolò.

Qui abbiamo reso omaggio al Santo Patrono della città: San Corrado Confalonieri, leggendo poesie di devozione all’interno del Duomo.

Tra Duomo e Municipio, abbiamo continuato a poetare, complice un’atmosfera barocca meravigliosa, un clima primaverile e persone stupende dall’animo sensibile.

Il percorso poetico è terminato presso piazza XVI Maggio, immersi nel barocco tra il teatro e la chiesa di San Domenico:

E la premiazione dei primi tre classificati è avvenuta in un locale di Avola, comune vicino Noto, dove la poesia è stata omaggiata ancora ed ogni libro presentato.

Ad accompagnare la manifestazione poetica, la splendida voce di Liliana Calabrese, moglie dell’editore Francesco Urso:

Il vincitore del concorso, primo classificato, è stato Carlo Sorgia:

Ecco qui la copertina della raccolta poetica vincente:

E conclusosi l’edizione 2016/2017 dedicata al poeta scomparso Salvatore Di Pietro, è stata inaugurata la nuova:  edizione 2017/2018 dedicata al poeta, recentemente scomparso, Corrado Carbè.

Per partecipare, riporto il link con il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Di poetare non si smette mai, perché la poesia è respiro continuo del mondo, respiro del quotidiano vivere, e partecipare a questo concorso come poetessa è stata una bellissima esperienza perché resta nel cuore il ricordo di una incantevole giornata e lo sguardo indimenticabile di chi è poeta nell’Anima. Conoscere poeti di tutta Italia, respirare la loro arte, venire a conoscenza delle loro tradizioni, della storia della loro terra, delle loro passioni, non c’è nulla di più emozionante che questo vivere!

Parteciperò ancora perché poetare è un continuo commuoversi dell’Anima.

Vi riporto un articolo scritto dalla docente e scrittrice Maria Lucia Riccioli, sulle due giornate conclusive del concorso, pubblicato sul giornale quindicinale “La Civetta di Minerva” del 24 Marzo 2017 :

Fatevi avanti poeti, questo è il nostro tempo, armiamoci di carta penna e tastiera, e viviamo!

Link concorso:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Ringrazio tutti voi poeti, l’editore Urso, ed il fotografo Flavio Casoni per aver acconsentito gentilmente all’utilizzo delle sue foto.

Ho riportato un bel post tratto dal blog – nato recentissimamente – di Mia Vinci, che ringrazio per aver riportato il mio articolo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA proprio per l’occasione (il blog si chiama CIAO LIBRI perché… leggere è salutare!)

Ecco altro materiale sul rapporto tra me, Liliana Calabrese e Ciccio Urso e il gruppo dei poeti che si riconosce nelle loro iniziative di promozione della poesia come utopia ed esperienza compartita…

PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 
 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

* * *

di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

* * *

voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

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Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

POESIAVOLA…

17 giovedì Ago 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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evento

Venerdì 18 agosto 2017 a partire dalle 21
nel Bar Girlando di Corrado Iacono, in prossimità di Piazza Umberto I

EVENTO APERTO A CHIUNQUE VOGLIA RECITARE PROPRIE POESIE O DI ALTRI POETI SENZA CENSURE E PROGRAMMAZIONI
con l’unica necessità di adeguarsi al tempo a disposizione e alla voglia di aggiungere bellezza alla manifestazione…
“POESIAVOLA”, quinta edizione!
Senza costi per nessuno, senza soldi da dare al Comune,
e senza riceverne dalla Pro Loco, gratis per i poeti, a costo zero per la Libreria Editrice Urso.

Il tutto per la voglia di poesia, nonostante tutte le difficoltà…
A cura di Francesco Urso e con la partecipazione di alcuni poeti di questo gruppo di Facebook
e del gruppo “Libri di-versi in diversi libri”.
PER ADERIRE invia un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com
Per saperne di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poesiavola.html
PASSATE PAROLA!
VOI DOVETE SOSTITUIRVI ALLA STAMPA
E AI MEZZI DI INFORMAZIONE RADIOTELEVISIVI CHE CI IGNORANO!

Nel corso della serata, leggeremo anche a caso poesie tratte da libri pubblicati dalla Libreria Editrice Urso e di poeti che non partecipano più per un motivo o un altro ai nostri incontri che si distinguono comunque per semplicità, leggerezza e passione nell’impegno di coordinamento di un amplissimo universo creativo (per citare solamente alcuni di questi autori: Giovanni Stella, Sebastiano Burgaretta, Benito Marziano, Giovanni Parentignoti, Angelo Rullini, Giuseppina Boccaccio, Corrado Calafiore, Giuseppe Eroe, Umberto Confalonieri, ecc.).

Ecco altro materiale sulla Libreria Editrice Urso e le sue iniziative…

http://ciaolibri.it/2017/06/30/libri-di-versi-in-diversi-libri-20172018/#comment-3

GIUGNO 30, 2017 DI MIA

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI 2017/2018

I POETI SON TORNATI…

Amanti della poesia! Voglio presentarvi un concorso molto interessante a cui potete partecipare e di cui io stessa ho cari ricordi: “Libri di versi in diversi libri”, realizzato dall’editore Francesco Urso, responsabile della Libreria Editrice Urso di Avola, in provincia di Siracusa.

Libri di-versi in diversi libri

…è un concorso letterario internazionale di lingua italiana, ormai giunto alla settima edizione e che ha avuto molto successo grazie alla collaborazione di molti poeti e al passaparola! …e soprattutto grazie all’ingrediente principale: l’Amore per la poesia!

Ecco il link per leggere il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri edizione 2017/2018

Vi invito a partecipare, avete tempo fino al 31 luglio! E gli autori selezionati in finale, riceveranno in regalo una copia della loro raccolta poetica! Non è stupendo veder vivere le proprie poesie? e respirarne il profumo tra le pagine?

Ecco qui la raccolta delle copertine “a sorpresa” realizzate dall’editore in base alle emozioni suscitate dalle raccolte poetiche dei singoli autori.

Una più bella dell’altra, ed è stata una piacevole sorpresa vedere il mio libro tra i selezionati!

Vi mostro la copertina della mia raccolta poetica:

Partecipare è stata una bellissima esperienza, confrontarsi con altri poeti, conoscere la loro poesia e la loro anima variopinta di emozioni è qualcosa di unico e imperdibile, vi racconto la magnifica giornata che ho trascorso…

Poetare per le vie di Noto è stata un’esperienza molto suggestiva, Libri di-versi in diversi libri, non è soltanto un concorso di poesia che mira a pubblicizzare editore autore e poesie, ma è un concorso che porta a spasso l’Anima tutta, interamente, ed il poeta stesso, è un concorso che abbraccia pienamente il cuore e la persona rendendola piena. Tra le vie del paese, location barocca incantevole: Noto, il poeta ritrova se stesso e vive magiche emozioni circondato di luce che avvolge e riscalda.

L’incontro tra poeti ed editore è avvenuto presso la Porta Reale:

Qui ho conosciuto poeti di tutta Italia e qui ha avuto inizio il percorso poetico barocco.

Prima tappa è stata la chiesa dell’Immacolata, dove, con gli amici poeti, abbiamo sostato leggendo poesie e dialogando con il gentilissimo prete della chiesa che ci ha accolto.

Dopo aver letto poesie presso la Chiesa dell’Immacolata, abbiamo ripreso il cammino lungo il Corso Vittorio Emanuele:

Fino ad arrivare dinnanzi al gioiello barocco per eccellenza: la Cattedrale! O Duomo di San Nicolò.

Qui abbiamo reso omaggio al Santo Patrono della città: San Corrado Confalonieri, leggendo poesie di devozione all’interno del Duomo.

Tra Duomo e Municipio, abbiamo continuato a poetare, complice un’atmosfera barocca meravigliosa, un clima primaverile e persone stupende dall’animo sensibile.

Il percorso poetico è terminato presso piazza XVI Maggio, immersi nel barocco tra il teatro e la chiesa di San Domenico:

E la premiazione dei primi tre classificati è avvenuta in un locale di Avola, comune vicino Noto, dove la poesia è stata omaggiata ancora ed ogni libro presentato.

Ad accompagnare la manifestazione poetica, la splendida voce di Liliana Calabrese, moglie dell’editore Francesco Urso:

Il vincitore del concorso, primo classificato, è stato Carlo Sorgia:

Ecco qui la copertina della raccolta poetica vincente:

E conclusosi l’edizione 2016/2017 dedicata al poeta scomparso Salvatore Di Pietro, è stata inaugurata la nuova:  edizione 2017/2018 dedicata al poeta, recentemente scomparso, Corrado Carbè.

Per partecipare, riporto il link con il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Di poetare non si smette mai, perché la poesia è respiro continuo del mondo, respiro del quotidiano vivere, e partecipare a questo concorso come poetessa è stata una bellissima esperienza perché resta nel cuore il ricordo di una incantevole giornata e lo sguardo indimenticabile di chi è poeta nell’Anima. Conoscere poeti di tutta Italia, respirare la loro arte, venire a conoscenza delle loro tradizioni, della storia della loro terra, delle loro passioni, non c’è nulla di più emozionante che questo vivere!

Parteciperò ancora perché poetare è un continuo commuoversi dell’Anima.

Vi riporto un articolo scritto dalla docente e scrittrice Maria Lucia Riccioli, sulle due giornate conclusive del concorso, pubblicato sul giornale quindicinale “La Civetta di Minerva” del 24 Marzo 2017 :

Fatevi avanti poeti, questo è il nostro tempo, armiamoci di carta penna e tastiera, e viviamo!

Link concorso:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Ringrazio tutti voi poeti, l’editore Urso, ed il fotografo Flavio Casoni per aver acconsentito gentilmente all’utilizzo delle sue foto.

Ho riportato un bel post tratto dal blog – nato recentissimamente – di Mia Vinci, che ringrazio per aver riportato il mio articolo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA proprio per l’occasione (il blog si chiama CIAO LIBRI perché… leggere è salutare!)

Ecco altro materiale sul rapporto tra me, Liliana Calabrese e Ciccio Urso e il gruppo dei poeti che si riconosce nelle loro iniziative di promozione della poesia come utopia ed esperienza compartita…

PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 
 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

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di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

* * *

voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

* * *

Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

Libri diversi in diversi libri…

02 domenica Lug 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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http://ciaolibri.it/2017/06/30/libri-di-versi-in-diversi-libri-20172018/#comment-3

GIUGNO 30, 2017 DI MIA

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI 2017/2018

I POETI SON TORNATI…

Amanti della poesia! Voglio presentarvi un concorso molto interessante a cui potete partecipare e di cui io stessa ho cari ricordi: “Libri di versi in diversi libri”, realizzato dall’editore Francesco Urso, responsabile della Libreria Editrice Urso di Avola, in provincia di Siracusa.

Libri di-versi in diversi libri

…è un concorso letterario internazionale di lingua italiana, ormai giunto alla settima edizione e che ha avuto molto successo grazie alla collaborazione di molti poeti e al passaparola! …e soprattutto grazie all’ingrediente principale: l’Amore per la poesia!

Ecco il link per leggere il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri edizione 2017/2018

Vi invito a partecipare, avete tempo fino al 31 luglio! E gli autori selezionati in finale, riceveranno in regalo una copia della loro raccolta poetica! Non è stupendo veder vivere le proprie poesie? e respirarne il profumo tra le pagine?

Ecco qui la raccolta delle copertine “a sorpresa” realizzate dall’editore in base alle emozioni suscitate dalle raccolte poetiche dei singoli autori.

Una più bella dell’altra, ed è stata una piacevole sorpresa vedere il mio libro tra i selezionati!

Vi mostro la copertina della mia raccolta poetica:

Partecipare è stata una bellissima esperienza, confrontarsi con altri poeti, conoscere la loro poesia e la loro anima variopinta di emozioni è qualcosa di unico e imperdibile, vi racconto la magnifica giornata che ho trascorso…

Poetare per le vie di Noto è stata un’esperienza molto suggestiva, Libri di-versi in diversi libri, non è soltanto un concorso di poesia che mira a pubblicizzare editore autore e poesie, ma è un concorso che porta a spasso l’Anima tutta, interamente, ed il poeta stesso, è un concorso che abbraccia pienamente il cuore e la persona rendendola piena. Tra le vie del paese, location barocca incantevole: Noto, il poeta ritrova se stesso e vive magiche emozioni circondato di luce che avvolge e riscalda.

L’incontro tra poeti ed editore è avvenuto presso la Porta Reale:

Qui ho conosciuto poeti di tutta Italia e qui ha avuto inizio il percorso poetico barocco.

Prima tappa è stata la chiesa dell’Immacolata, dove, con gli amici poeti, abbiamo sostato leggendo poesie e dialogando con il gentilissimo prete della chiesa che ci ha accolto.

Dopo aver letto poesie presso la Chiesa dell’Immacolata, abbiamo ripreso il cammino lungo il Corso Vittorio Emanuele:

Fino ad arrivare dinnanzi al gioiello barocco per eccellenza: la Cattedrale! O Duomo di San Nicolò.

Qui abbiamo reso omaggio al Santo Patrono della città: San Corrado Confalonieri, leggendo poesie di devozione all’interno del Duomo.

Tra Duomo e Municipio, abbiamo continuato a poetare, complice un’atmosfera barocca meravigliosa, un clima primaverile e persone stupende dall’animo sensibile.

Il percorso poetico è terminato presso piazza XVI Maggio, immersi nel barocco tra il teatro e la chiesa di San Domenico:

E la premiazione dei primi tre classificati è avvenuta in un locale di Avola, comune vicino Noto, dove la poesia è stata omaggiata ancora ed ogni libro presentato.

Ad accompagnare la manifestazione poetica, la splendida voce di Liliana Calabrese, moglie dell’editore Francesco Urso:

Il vincitore del concorso, primo classificato, è stato Carlo Sorgia:

Ecco qui la copertina della raccolta poetica vincente:

E conclusosi l’edizione 2016/2017 dedicata al poeta scomparso Salvatore Di Pietro, è stata inaugurata la nuova:  edizione 2017/2018 dedicata al poeta, recentemente scomparso, Corrado Carbè.

Per partecipare, riporto il link con il regolamento:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Di poetare non si smette mai, perché la poesia è respiro continuo del mondo, respiro del quotidiano vivere, e partecipare a questo concorso come poetessa è stata una bellissima esperienza perché resta nel cuore il ricordo di una incantevole giornata e lo sguardo indimenticabile di chi è poeta nell’Anima. Conoscere poeti di tutta Italia, respirare la loro arte, venire a conoscenza delle loro tradizioni, della storia della loro terra, delle loro passioni, non c’è nulla di più emozionante che questo vivere!

Parteciperò ancora perché poetare è un continuo commuoversi dell’Anima.

Vi riporto un articolo scritto dalla docente e scrittrice Maria Lucia Riccioli, sulle due giornate conclusive del concorso, pubblicato sul giornale quindicinale “La Civetta di Minerva” del 24 Marzo 2017 :

Fatevi avanti poeti, questo è il nostro tempo, armiamoci di carta penna e tastiera, e viviamo!

Link concorso:

Regolamento Libri di-versi in diversi libri 2017/2018

Ringrazio tutti voi poeti, l’editore Urso, ed il fotografo Flavio Casoni per aver acconsentito gentilmente all’utilizzo delle sue foto.

Ho riportato un bel post tratto dal blog – nato recentissimamente – di Mia Vinci, che ringrazio per aver riportato il mio articolo scritto per LA CIVETTA DI MINERVA proprio per l’occasione (il blog si chiama CIAO LIBRI perché… leggere è salutare!)

Ecco altro materiale sul rapporto tra me, Liliana Calabrese e Ciccio Urso e il gruppo dei poeti che si riconosce nelle loro iniziative di promozione della poesia come utopia ed esperienza compartita…

PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 
 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

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di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

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di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

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di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

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Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

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Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

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voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

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Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

Mariannina Coffa, Franca Viola e la premiazione del concorso INCHIOSTRO E ANIMA

11 martedì Ott 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Grazie innanzitutto a Vincenzo Greco de LA SICILIA per l’attenzione dedicata al concorso intitolato a Mariannina Coffa Caruso, la poetessa e patriota netina (1841-1878) protagonista del mio romanzo storico FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Complimenti ad Aurora Miriam Scala per il piazzamento ottenuto con il suo racconto dedicato alla figura di Franca Viola, la ragazza di Alcamo che cambiò la storia del nostro paese opponendosi al matrimonio riparatore con il suo stupratore.

E un grazie a Giusy Cancemi Di Maria per la sua tenacia nell’organizzare ogni anno questo premio letterario dedicato a siciliane come la Coffa e Franca Viola.

Ecco le sue parole:

Dedicato a Mariannina Coffa che ha fatto il giro d’Italia! Perché le cose fatte con passione e amore autentico prima o poi ripagano!
Grazie ad ognuno di voi che incondizionatamente credete in me e nella forza della vera Poesia che unisce!
— felicissima.

Ecco foto e video della serata…

Giorno 1 ottobre alle ore 18, nello splendido salone delle feste di Palazzo Nicolaci a Noto, si tè tenuta la premiazione del concorso letterario INCHIOSTRO E ANIMA, quarta edizione, dedicato alla memoria della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA…  Continua a leggere →

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO and me

07 mercoledì Set 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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PER IL PIACERE DI INTRODURRE POESIA NEL QUOTIDIANO
In questo video di Valentina Spallino l’intervento della poetessa e scrittrice Maria Lucia in Piazza XVI Maggio a favore della poesia e a testimoniare, come fa da sempre, il suo amore e interesse per Mariannina Coffa. Sullo sfondo, a destra del video il candido busto marmoreo di Mariannina assiste all’evento.
Il trekking di poeti e scrittori per piazze di Noto si svolgeva venerdì 26 agosto 2016, per la sesta volta, nel venerdì della Festa netina di San Corrado.
Come ogni anno, senza costi per la comunità e senza quote di adesione per i partecipanti siamo giunti alla sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”.
Con tanta bellezza, creatività – e assolutamente senza programmazione di nulla – e ci viene da aggiungere, senza uomini di potere, o “personaggi” dell’establishment culturale, abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia un evento da ricordare per la sua originalità.
Seguono altri video di Valentina Spallino nella nostra playlist: https://www.youtube.com/playlist?list…

Per saper di più:http://www.libreriaeditriceurso.com/p…

Sei poeta o scrittore e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com

Bella esperienza… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

 

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Noto (Sr) 26 agosto 2016 – Una foto in evidenza con il poeta Franco Monello!

Erano presenti – e articolavano armoniosamente le loro poesie – poeti di Avola, Noto, Siracusa, Agrigento, Palermo, Milano, Alessandria, ecc.
Foto dedicata anche a tutti gli altri che c’erano, e che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, nonché a tutti quelli che ovunque nel mondo seguono e apprezzano il … Altro…

— con Liliana Moreal, Salvatore Spadaro, Roberto Totò Candileno, Antonina Coletta, Franco Monello,Cettina Sortino, Salvatore Conti, Carmela Di Rosa,Giusy Ferrante, Liliana Calabrese Urso, Maria Lucia Riccioli, Lilia Delizia Urso, Pietro Mandia eSalvatore Elera

 
 Per te, in ricordo di una serata magica (grazie a Liliana Calabrese)

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

 

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

 

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

 

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

* * *

di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

All’insegna dei giovani le sezioni “Poesia” e “Storia e Territorio”, con le affermazioni di Cetta Lentinello – per la sua prima raccolta di poesie intitolata “Grembo di versi” (Urso) – e degli studenti della IV A 2011/12 del Liceo Quintiliano di Siracusa – per il libro “Sogno di indipendenza. Siracusa nella prima metà dell’Ottocento” (Morrone), in collaborazione con la docente-scrittrice Elvira Siringo.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

 

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voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

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Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

Se ne parla anche nel sito della SIL, la Società Italiana delle Letterate.

http://www.societadelleletterate.it/2014/10/convegno-su-mariannina-coffa/

 

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO – sesta edizione (foto e video)

30 martedì Ago 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Bella esperienza ieri sera… una serata poetica itinerante e perfettamente informale com’è nello stile di Liliana Calabrese, tra l’altro magnifica performer, e Ciccio Urso, infaticabili promotori di poesia…

https://www.facebook.com/giusy.ferrante.18/videos/1418454274834564/ (video della performance di Giusy Ferrante, palermitana)

Io ho avuto il piacere e l’onore di parlare di Mariannina Coffa in piazzetta Ercole (Piazza XVI maggio) davanti al busto del Niccoli, spiegando le lapidi e i monumenti legati alla poetessa e al nostro Risorgimento; dopo un’altra sosta presso la Cattedrale, ai piedi della scalinata della Chiesa di San Francesco all’Immacolata – di cui serbo un ricordo speciale perché ebbi modo anni fa di cantarvi – ho letto alcuni versi della Coffa dedicati a San Corrado Confalonieri, patrono di Noto… naturalmente ho anche letto qualche passo del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA dedicato alla figura della poetessa e patriota netina.

Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Liliana Calabrese canta “Poesia” a Noto per “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto” (26 agosto 2016)

Ecco un altro video sempre realizzato in piazza XVI Maggio…

Carmelo Denaro, poeta di origini netine, e residente a Siracusa, dà il via poeticamente ma forma scherzosa e si rivolge agli astanti, tanto da far sorridere tutti.
Siamo in Piazza XVI Maggio a Noto, davanti al busto marmoreo dedicato a Mariannina Coffa…
Stiamo realizzando la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto onfronto”.

Video… con un omaggio ai fratelli terremotati del Centro Italia.

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

 

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

 

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

 

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

* * *

di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

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di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

* * *

di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

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Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

All’insegna dei giovani le sezioni “Poesia” e “Storia e Territorio”, con le affermazioni di Cetta Lentinello – per la sua prima raccolta di poesie intitolata “Grembo di versi” (Urso) – e degli studenti della IV A 2011/12 del Liceo Quintiliano di Siracusa – per il libro “Sogno di indipendenza. Siracusa nella prima metà dell’Ottocento” (Morrone), in collaborazione con la docente-scrittrice Elvira Siringo.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

 

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voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

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Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

IL TREKKING DEI POETI E SCRITTORI PER PIAZZE DI NOTO
Ieri sera (venerdì 26 agosto 2016) come al solito con tanta bellezza e creatività abbiamo realizzato con intervento di poeti e scrittori di più città della Sicilia la sesta edizione di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”. In questo video del gen. Piero Mandia l’inizio della manifestazione in Piazza XVI Maggio. Seguono altri video di Valentina Spallino.

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO – sesta edizione

26 venerdì Ago 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Ricevo e pubblico… grazie a Ciccio e Liliana Urso per il loro entusiasmo e il loro amore per la poesia!

POETI E AMANTI DELLA POESIA
PARTECIPATE…
Non aspettatevi inviti personali o particolari sollecitazioni! Da noi si partecipa liberamente, e se si vuole! E, soprattutto, senza costi pubblici e del tutto gratis per i partecipanti.
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 DALLE 21,00
LA SESTA EDIZIONE DI
“Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”
DEDICATA
A IBN HAMDIS
MARIANNINA COFFA
E A GIOVANNI FRONTE
liberamente – per quel che riguarda i partecipanti – con scritture in prosa o poesie proprie, o di altri autori sarà il 26 agosto 2016
a partire dalle ore 21 in Piazza XVI Maggio (detta Piazza “Ercole”) a Noto (Sr) a fianco del monumento a Mariannina Coffa e, poi, lungo il corso principale di Noto, con due soste, una davanti al Municipio e alla Cattedrale di Noto, e un’altra davanti alla Chiesa dell’Immacolata.

PASSATE PAROLA!
Visto il carattere informale e libertario della manifestazione abbiamo bisogno di tutta la vostra solidarietà.

…Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anelo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno….
Viva quella terra popolata e colta,
vivano anche in lei le tracce e le rovine!
Io anelo alla mia terra,
nella cui polvere si son consumate le membra e le ossa dei miei avi.
E chi ha lasciato il cuore a vestigio di una dimora,
a quella brama col corpo fare ritorno…

Ibn Hamdîs
(poeta arabo-siciliano, 1056-1133)

Nacque a Noto (Siracusa), e dopo aver preso parte alle lotte contro i normanni emigrò alla corte di Siviglia accolto dal sovrano – anche lui poeta – al-Mu’tamid. Qui vi rimase fino al 1091; poi venne espulso e si rifugiò presso le corti di Algeria e Tunisia. La sua produzione poetica – bacchica ed elegiaca – fu molto vasta e conta circa seimila versi. In una epoca di vasti disordini politici, nessuno seppe esprimere come questo poeta l’amore, il dolore e una struggente nostalgia per la bella terra di origine. Si spense in esilio, e probabilmente a Maiorca, quando il potere degli Altavilla si era oramai definitivamente consolidato in Sicilia.

Ricordo la mia prima partecipazione alla manifestazione… era appena uscito il mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Mariannina copertina

Per i tipi di Perrone Lab nel gennaio 2011 è uscito il primo romanzo di Maria Lucia Riccioli, “Ferita all’ala un’allodola”, dedicato alla figura della poetessa e patriota risorgimentale Mariannina Coffa Caruso.

Il romanzo è stato presentato a Siracusa presso il Palazzo della Cultura di Siracusa (Palazzo Impellizzeri) da Luigi La Rosa e Simona Lo Iacono il 27 febbraio 2011.

Successivamente è partita la tournée di presentazioni che ha toccato Acireale (Istituto Brunelleschi, Fidapa), Catania (Istituto Lombardo Radice, Cafè de Flore), Palermo (Libreria Modusvivendi), Raffadali (Le Cuspidi), Siracusa (Liceo “M.F. Quintiliano”, Istituto comprensivo “Paolo Orsi”), Roma (Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone).

L’autrice è stata tra i relatori del convegno dedicato a Mariannina Coffa con un intervento sul trattamento romanzesco della poetessa (Noto, Palazzo Impellizzeri, Archivio di Stato, 12 aprile 2011).

Un dibattito sul suo romanzo e le donne del Risorgimento è uscito su “Letteratitudine” e su “Flannery”; il libro è stato recensito, tra gli altri, da Luigi La Rosa su “Centonove”, dalla scrittrice e giornalista Lucia Corsale (La Sicilia), da Maria Rita Pennisi (La Sicilia), dallo scrittore e giornalista Remo Bassini (La Nuova Sesia), da Loredana Faraci (La Repubblica, edizione di Palermo), da Luisella Pacco (Konrad).

Il romanzo è entrato nella top five relativa alla narrativa più venduta in Sicilia (La Repubblica, edizione di Palermo, 15 maggio 2011) ed è stato segnalato dal libraio Stefano Palumbo come libro rappresentativo della scrittura siciliana sempre su La Repubblica – Palermo.

L’autrice è stata invitata al Letterando InFest di Sciacca, durante il quale ha presentato il romanzo insieme ad Elena Doni del gruppo “Controparola”, collettivo di giornaliste e scrittrici fondato da Dacia Maraini.

In occasione de “Il Maggio dei Libri 2012”, campagna nazionale per la promozione della lettura patrocinata dall’Unesco e dalla Presidenza della Repubblica, ha vinto il concorso letterario per incipit di romanzi editi “InciZine – Regalami un incipit”, organizzato da Scripta volant e dall’Associazione culturale “Aliantide”. Una volanzine con l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stata distribuita gratuitamente in tutta Italia durante le manifestazioni collegate all’iniziativa.

Il 13 ottobre 2012 è stata premiata come vincitrice ex aequo della sezione “Frammenti letterari” nell’ambito del premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” per il suo romanzo “Ferita all’ala un’allodola”.

In occasione del convegno nazionale del 21 – 22 dicembre 2012 dedicato al bicentenario di Matteo Raeli ospitato al Palazzo Trigona di Noto un brano di “Ferita all’ala un’allodola” è stato inserito in un pannello e nel catalogo della mostra realizzata da docenti e allievi del Liceo “Matteo Raeli” di Noto.

Nell’aprile 2013 l’incipit di “Ferita all’ala un’allodola” è stato pubblicato, insieme alla sinossi e alla biografia dell’autrice, sul primo numero della rivista on line a cartacea POST SCRIPTA, a cura dell’associazione Aliantide.

Il romanzo è stato presentato durante la mostra-mercato “Io valgo” organizzata dalla FIDAPA di Siracusa presso i locali della Provincia regionale dal 21 al 23 maggio 2013 ed è stato rieditato nel giugno 2013 dalla casa editrice L’Erudita.

Il 9 giugno del 2013 l’autrice ha presentato il proprio lavoro editoriale presso il complesso di San Domenico a Palermo in occasione di “Una marina di libri”, manifestazione organizzata da Navarra Editore.  Ha preso parte inoltre all’estemporanea di scrittura presso la Cappella di Santa Barbara nell’ambito della stessa kermesse.

Il 29 giugno 2013 ha preso parte alla manifestazione “I Festa del Libro di Siracusa”, organizzata dalla Biblioteca comunale di Siracusa e da Tempo solidale: è stata protagonista di un incontro con i lettori ed è stata una delle autrici coinvolte nell’incontro-dibattito degli scrittori siracusani con la cittadinanza.

 

Nel gennaio 2014 è risultata finalista, insieme – tra gli altri – a Beatrice Monroy e agli scrittori di Leima edizioni, del Kaos festival di Montallegro (AG) con il suo romanzo.

L’8 febbraio 2014 presso la Casa del Libro Rosario Mascali di Siracusa si è tenuta una conversazione tra l’autrice e la scrittrice Annamaria Piccione a proposito della riedizione di “Ferita all’ala un’allodola”.

Il 14 febbraio 2014, presso la Sala Gagliardi di Noto, è stata tra le relatrici di “Semaforo rosa”, convegno dedicato a “Mariannina e le altre” insieme a Marinella Fiume, avvocate, psicologhe e scrittrici sul tema della violenza contro le donne in nome di Mariannina Coffa. L’evento è stato promosso dal Comune di Noto con il coordinamento artistico dell’associazione “Lighea”.

L’8 marzo, per Historica Edizioni, è uscita l’intervista realizzata con la scrittrice e giornalista Rai Laura Costantini, pubblicata insieme agli interventi di altre autrici nell’e-book “Scrivere? Non è un mestiere per donne”. L’opera è poi uscita anche in versione cartacea.

 

Il 13 maggio ha svolto una conferenza sul suo romanzo per la Fildis Teocrito di Siracusa presso l’I.T.C. “Alessandro Rizza” di Siracusa con il violinista Danilo Pistone.

1l 14 settembre 2014 nell’ambito del Premio letterario nazionale “Alessio Di Giovanni” il suo romanzo ha ricevuto una segnalazione di merito vincendo il premio della Presidenza.

Il 7 novembre 2014 ha preso parte al convegno “Sguardi plurali” dedicato a Mariannina Coffa nell’ambito della manifestazione “Noto per Mariannina”, conversando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sull’epistolario curato dagli stessi ed è stata intervistata da Vincenzo Rosana per “Tutto su Noto”.

Il 28 febbraio, presso il Palazzo della Cultura di Modica, è stata ospite del XII appuntamento del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo”, presieduto da Domenico Pisana che ha introdotto l’autrice e il romanzo “Ferita all’ala un’allodola” insieme a Lucia Corsale, con letture a cura di Franca Cavallo e Antonella Monica, musiche a cura del pianista Stefano Cintoli.

Il 7 novembre 2015, in qualità di giurata della terza edizione del concorso letterario “Inchiostro e anima” dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso e organizzato da “La carovana degli artisti” ha presenziato presso la sala Gagliardi di Noto (SR) alla cerimonia di premiazione; un suo racconto e un suo scritto di ringraziamenti hanno aperto il volume antologico pubblicato in occasione della manifestazione.

 

Il 4 maggio, presso la Sala Gagliardi di Noto (SR) ha presenziato in qualità di relatrice e di autrice di uno dei saggi presenti nel volume (“Intorno a Voglio il mio cielo – La scoperta di un inedito sulla Coffa”) alla presentazione di “Sguardi plurali” (a cura di Marinella Fiume, Armando Siciliano Editore), atti dell’omonimo convegno di studi sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa.

Ferita-all'ala-sito-piccolo

Lo ricordo copincollandovi il post che scrissi allora…

A Noto, presso la Loggia del Mercato, in Via Rocco Pirri (esattamente alle spalle del Palazzo Nicolaci-Villadorata) venerdì 24 agosto a partire dalle 19.30 si svolgerà l’evento

POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO
(SECONDA EDIZIONE)
L’evento è principalmente rivolto agli autori della Libreria Editrice Urso, agli amici del Gruppo “Libri di-versi in diversi libri”, agli iscritti al “Forum dei cammini europei del pellegrino” e a quanti, pur non facendo parte attivamente di questi contesti, vogliano rendere visibile la loro creatività.

Contatta al più presto Francesco Urso per essere inserito in programma (info@libreriaeditriceurso.com).
…HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE:
Carmela Di Rosa, Benito Marziano, Sonia Alia, Salvatore Di Pietro, Cettina Lascia Cirinnà, Nino Muccio, Peppe Montalto, Corrado Marescalco, Mary Di Martino, Orazio Di Rosa, Mia Vinci, Salvatore Spadaro, Nino Guarino, Federico Guastella, Maria Barone, Gioacchino Scorsonelli, Franco Perricone, Giuseppe Cristofani, Margherita Moncada, Marco Urso, Roberta Coffa, Giuseppe Rosana, ecc.

CON INTERVENTO DI LILIANA CALABRESE (VOCE E CHITARRA)

(Vedi le foto della prima edizione Noto ex Convitto Ragusa 26 agosto 2011 in https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150268001432914.329416.255299387913&amp%3Btype=3)Visualizza altro

Ci sarò anch’io per parlare di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA (Perrone Lab) e naturalmente di Mariannina Coffa.

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/06/29/ferita-allala-unallodola-di-maria-lucia-riccioli/ (IL DIBATTITO SUL LITBLOG LETTERATITUDINE)

La casa editrice L’Erudita ha ripubblicato il romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, di Maria Lucia Riccioli (incentrato sulla vita della poetessa Mariannina Coffa). Vi proponiamo la quarta di copertina di Lia Levi, la bandella di Paolo Di Paolo e la prefazione di Luigi La Rosa

Segui il dibattito su “Ferita all’ala un’allodola” suLetteratitudineBlog

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di Lia Levi

Una ricerca storica tanto approfondita e minuziosa farebbe presupporre
un romanzo che tragga il suo valore dalla forza dei fatti. Niente di più
sbagliato.
I fatti – e quali fatti – restano, ma sopra di loro Mariannina prende il volo per offrirsi come uno dei più trepidi e irradianti personaggi del nostro panorama letterario. E lo stile della Riccioli! Basterà leggersi la magistrale scena delle nozze in cattedrale in un’alba livida e la sposa “presa di freddo”, presagio di un amaro destino.
Una prosa sfumata e robusta, mai dimentica di ritmo e poesia in un
impianto di scrittura senza cedimenti né pause, in una parola, che va dritta al cuore.

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di Paolo Di Paolo

Per sentirsi in esilio, a volte, non è necessario andare lontano. Accade di sentirsi in esilio nel proprio corpo, nella propria casa, nel proprio tempo. Accade di sentire estranee persone che dovrebbero essere familiari, quelle che abbiamo intorno da sempre. Marianna, in questo romanzo, scopre che il proprio talento – scrive versi da quando era bambina – non è un vantaggio, ma un ostacolo. È donna, intanto: in una Sicilia – la sua città di Noto, bella e dolente – che osserva con sospetto le sue ansie di libertà. L’Italia è ancora il cantiere faticoso del Risorgimento: un tempo carico di attese, di molte speranze destinate a infrangersi. Maria Lucia Riccioli si inabissa in questo secondo Ottocento siciliano riafferrandone i dettagli, le atmosfere, il senso di qualcosa – un progetto, un ideale – che, sul punto di compiersi, si perde. E si affida a una piccola, straziante storia vera: quella di Mariannina Coffa, che insegue con ostinazione il suo sogno di poetessa e di donna libera. Mariannina legge, scrive, cerca di entrare in dialogo con un mondo intellettuale che un po’ la ammira, un po’ ne diffida. Mariannina si innamora: di un giovane maestro di pianoforte. Ma il suo destino è scritto: un padre e una famiglia nemica hanno già deciso per lei, dovrà sposare un possidente terriero. Mariannina, ostaggio della sua stessa vita, non si arrende: continua a scrivere, a cercare. Fugge via dal marito. Non rinuncia a niente di sé, anche se il cammino è duro. Maria Lucia Riccioli la segue passo per passo, giorno per giorno, mentre una pioggia nera si accanisce su Noto e sulle illusioni. I libri, i versi, la musica, nuovi spazi e possibilità del pensiero. Con una prosa elegante, ricca di intarsi, spesso poetica, Ferita all’ala un’allodola ci porta fino al punto in cui il dolore e l’ingiustizia possono spezzare la forza di volontà e la fedeltà a sé stessi. Pur di restare ciò che davvero e intimamente sente di essere, Mariannina corre tutti i rischi: con un coraggio, una vitalità che, facendo resistenza a un mondo vecchio, ottuso, prepotente, cominciano a cambiarlo.

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di Luigi La Rosa

Quella di Mariannina Coffa – netina per natali ma affratellata all’universale per vocazione e libertà di spirito – rappresenta una delle parabole umane ed esistenziali più drammatiche e interessanti di tutto il Risorgimento italiano.
Poeta tormentato e altamente civile, sensibile agli afflati della giustizia sociale e della modernità, artista eclettica, corrispondente vivace delle maggiori voci del suo tempo, femminista, spiritista ma prima d’ogni cosa donna e patriota, la Mariannina che vien fuori dalle pagine di questo romanzo si lascia leggere e interpretare alla luce di un assoluto nitore letterario e storiografico.
La fuga dai rigidi schemi famigliari, gli strazi della maternità, l’amore negato, la solitudine e la passione politica sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda che ha del leggendario. Nell’assecondare le pieghe del racconto e le verità del personaggio la scrittura di Maria Lucia Riccioli ne restituisce lo splendore evocativo, insieme alla genialità ribelle e dolorosa e alla statura indiscutibilmente intellettuale.
Sullo sfondo del racconto, i giorni tumultuosi ed emozionanti dell’Italia nascente, consapevole del proprio coraggio e disposta a lottare per il diritto all’identità. Un libro intimo e struggente sulle necessità del genio e della Storia, ma non meno attento, non meno sensibile alle motivazioni poeticissime del cuore. In una parola: bellissimo.

* * *

 

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/09/30/mariannina-coffa/

Ricordiamo la poetessa Mariannina Coffa (Noto, 30 settembre 1841 – Noto, 6 gennaio 1878) nell’anniversario della nascita proponendo il romanzo a lei dedicato da Maria Lucia Riccioli intitolato “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita edizioni)

Gli interventi di Lia Levi, Paolo Di Paolo e Luigi La Rosa – Il dibattito su LetteratitudineBlog – L’intervento dell’autrice a “Letteratitudine in Fm“

Nota dell’autrice (2011-2013)

di Maria Lucia Riccioli

Rieditare un libro vuol dire spiegare le ragioni di un viaggio. L’imbarcarsi per nuovi lidi, nuove interpretazioni. Verso nuovi lettori.
Un romanzo è la storia di un incontro.
Mariannina Coffa ed io ci siamo sfiorate, incrociate. Tra i corridoi del Liceo “Matteo Raeli”. Tra i vicoli e le inferriate di
Noto e Ragusa. Tra marmi, versi e scartafacci d’archivio. Tra le note di spartiti belliniani e verdiani. Per poi incontrarci in queste pagine, intrise delle suggestioni di un’epoca amata e studiata in letteratura e in storia.
Anni di ricerche, di stesure e riscritture, di scoramenti e illuminazioni.
Poi, come per tutte le creature, anche quelle fatte di fogli, arriva il momento di spiccare il volo.
“Ferita all’ala un’allodola” ha viaggiato tra Noto e Siracusa, a Militello, a Catania, Acireale, Raffadali. Al Festival della Letteratura di Sciacca. A Palermo. A Portopalo, più a sud di Tunisi. A Roma.
Nelle librerie, tra i banchi delle scuole, in sale e palazzi. In una chiesa. Nei regni del virtuale.
Conservo. Inviti e sorrisi, commenti e petali di fiori. Complimenti e perplessità, domande curiose e recensioni. Fotografie. Video e commenti su Internet. La storia dell’accoglienza di un libro passa attraverso canali prevedibili e insoliti insieme, vecchi e nuovi.
Perché rieditare questo romanzo, quando ormai sono sopiti gli entusiasmi per il centocinquantesimo compleanno della nostra difficile unificazione?
Il libro è uscito nel 2011, ma non è stato solo un lavoro d’occasione.
La stagione risorgimentale è una questione quanto mai aperta. Eppure questo ancora non basta.
Mariannina Coffa è una siciliana, una poetessa, una donna. E le ragioni di una vita – pur essendo l’esistenza della poetessa e patriota netina un volo dalla breve parabola – non possono esaurirsi in un percorso pur lieto qual è stato finora quello del mio romanzo.
Rieditarlo vuol dire ripensare all’incontro fra una donna del 1860 e una degli anni Duemila.
Percorrere dedali di scale e portoni, compulsare scaffali per seguire Mariannina Coffa, interrogarla, leggere la sua vita attraverso la mia e la mia attraverso la sua, scandagliare il senso di una stagione politica esaltante e complessa vuol dire ripiegarsi all’indietro per capire e cercare nel passato altre chiavi di lettura del presente. Della condizione delle donne oggi, specie delle artiste. Della Sicilia e dell’Italia odierna, figlie di quella stagione come le scrittrici lo sono di Mariannina e di tutte le altre che la Storia ci ha consegnato o ha spazzato via.
Il mio approccio – coincidenza? serendipità? – è stato all’inizio conoscitivo ma poi è divenuto sentimentale, adesione pietosa al personaggio che è stato ed è persona – quanto mi è pesata la responsabilità di ridarle voce! – , restituzione di un’esistenza che ha ancora da dire.
E poi: lavoro sul linguaggio, che è la forma delle cose, non semplice involucro di parole. Libretti d’opera, italiano d’archivio, dialetto, versi, proclami, tutto il mio amore per la letteratura sono confluiti nella partitura di questo romanzo. Scriverlo è stato musicare la Storia. Darle ritmo e melodia utilizzando tutta la gamma delle sonorità di cui sono stata capace.
E adesso lo riconsegno al pubblico, con una trepidazione simile e diversa insieme rispetto a due anni fa.

* * *

Maria Lucia Riccioli, nata il 18 settembre 1973 nella città di Archimede, Santa Lucia e Vittorini, insegna Lettere negli Istituti superiori.
Scrive da sempre, in dialetto siciliano e in lingua, in versi e in prosa: aforismi, fiabe, novelle, racconti.
È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC).
Ha partecipato a varie rassegne e concorsi (tra cui Volo Rapido e Tiro Rapido Porsche, Roma Noir eCarabinieri in giallo 4, primo premio con pubblicazione nei Gialli Mondadori) e alcuni dei suoi lavori sono apparsi su quotidiani, riviste ed antologie.
Ha frequentato i corsi di scrittura creativa tenuti da Silvana La Spina, Claudio Fava e  Luigi La Rosa.
“Ferita all’ala un’allodola” (Perrone Lab, Roma 2011) è il suo primo romanzo, insignito del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi” e apprezzato da pubblico e critica.
Scrive, tra gli altri, sui noti siti letterari “Letteratitudine” e “Letteratu” e cura il blogwww.marialuciariccioli.wordpress.com.

© Letteratitudine

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2012/09/16/premio-piu-a-sud-di-tunisi-2012/

Ufficializzati i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Giornalismo, Saggistica e Letteratura “Più a sud di Tunisi”, che si svolge a Portopalo di Capo Passero, borgo marinaro siciliano, in provincia di Siracusa, collocato geograficamente al di sotto del parallelo della capitale tunisina. Un appuntamento incentrato sul giornalismo, la saggistica e la narrativa di qualità. Tra i temi scelti quest’anno spiccano un reportage sulla tragica campagna italiana in Russia della seconda guerra mondiale, la lotta alla pedofilia, il binomio tra calcio e giornalismo d’inchiesta e l’integrazione degli immigrati. Il Premio è patrocinato dalla Provincia Regionale di Siracusa, dal Comune di Portopalo e dalla Camera di Commercio di Siracusa.
Nella categoria “Giornalismo” il premio è andato a Pino Scaccia. L’inviato speciale del Tg1 Rai è stato premiato per il libro “Lettere dal Don” (Rai Eri), reportage nei luoghi della tragica “Campagna di Russia” della seconda guerra mondiale, dove migliaia di soldati italiani persero la vita, a settant’anni da quei tragici eventi. Il comitato organizzatore del Premio – composto da operatori del mondo della comunicazione (giornalisti, editori, webmaster, scrittori e documentaristi) – ha attribuito due riconoscimenti nella sezione “Saggistica”: a don Fortunato Di Noto per “Abbiamo ritrovato la vita” (San Paolo), un libro drammatico ma pieno di speranza sulle piccole vittime dei pedofili, ed aMaurizio Martucci, autore del libro “Non scherzo” (Eraclea Libreria Sportiva), meticolosa inchiesta sulla tragica morte del calciatore italiano Luciano Re Cecconi nel gennaio del 1977.

Maria Lucia Riccioli – con il libro “Ferita all’ala un’allodola” (Lab), incentrato sulla vita della netina Mariannina Coffa (poetessa e artista, personaggio di rilievo del Risorgimento Italiano) – e Michele Giardina – con “Un uomo di Borgata” (Prova d’Autore), romanzo sul tema dell’immigrazione, della solidarietà e dell’integrazione dei migranti – sono i vincitori della sezione “Frammenti Letterari”.

All’insegna dei giovani le sezioni “Poesia” e “Storia e Territorio”, con le affermazioni di Cetta Lentinello – per la sua prima raccolta di poesie intitolata “Grembo di versi” (Urso) – e degli studenti della IV A 2011/12 del Liceo Quintiliano di Siracusa – per il libro “Sogno di indipendenza. Siracusa nella prima metà dell’Ottocento” (Morrone), in collaborazione con la docente-scrittrice Elvira Siringo.

Le menzioni speciali “Capo Passero” sono andate al giornalista Alfio Di Marco (per un ampio reportage sul faro “Cozzo Spadaro” di Portopalo pubblicato sul quotidiano La Sicilia) ad Andrea Rebolino – (conduttore della trasmissione web-radiofonica “Librando”, su Dimensione Radio SR) e alla docente Silvana Scrofani (per un saggio incentrato sulla violenza sulle donne).

Tra i vincitori delle precedenti edizioni del “Più a sud di Tunisi” spiccano i nomi di Giulio Albanese, Alfio Caruso, Claudio Monici, Maurizio Di Schino, Nello Scavo, Vincenzo Grienti, Felice Cavallaro e Sandro Petrone. La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 ottobre 2012 – con inizio alle ore 21 – al Teatro Comunale “Gozzo” di Portopalo (Siracusa).

fonte: SiracusaNews

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https://letteratitudinenews.wordpress.com/2014/11/03/mariannina-coffa-di-marinella-fiume/

MARINELLA FIUME
ci racconta
MARIANNINA COFFA (la poetessa, il nuovo libro, il convegno)

Il 7 e l’8 novembre 2014, a Noto, il convegno “Mariannina Coffa: sguardi plurali” (a fine post, la locandina relativa all’evento)

Mariannina Coffa, la donna inquieta, l’intellettuale antesignana, la poetessa visionaria

di Marinella Fiume

Mariannina Coffa Caruso (1841-1878) – la “Saffo”, la “Capinera di Noto” – è una poetessa vissuta negli anni cruciali tra le battaglie risorgimentali e l’assestamento del nuovo Stato unitario. La sua vicenda umana, per certi versi comune a tante borghesi dell’Ottocento – e non solo in Sicilia – si evolve in chiave originale attraverso il contatto con filoni di pensiero riconducibili alla Massoneria, al Magnetismo o Mesmerismo animale, al Sonnambulismo, allo Spiritismo, al Raffaellismo, all’Omeopatia. Attraverso una ricostruzione accurata dei codici culturali e simbolici del contesto e la lettura integrale del suo ricco Epistolario custodito presso la Biblioteca “Principe di Villadorata” di Noto (SR), è possibile seguirne le tracce private e pubbliche che, insieme a uno spaccato inedito della Sicilia di quegli anni, ci restituiscono il dramma esistenziale e le progressive tappe della presa di coscienza di una donna inquieta, di una poetessa visionaria, di un’intellettuale antesignana che affida a una protesta metafisica la possibilità di un riscatto e di una realizzazione personale, in un’epoca alle soglie della scoperta dell’inconscio.
A Noto (Siracusa), il 30 settembre 1841, dall’avvocato Salvatore Coffa Ferla di accesi spiriti antiborbonici ed esiliato a Malta dopo i fatti del ‘48 insieme a Matteo Raeli, futuro Ministro dell’Italia unita, e da donna Celestina Caruso, nasceva Mariannina. La sua era tra le più illustri famiglie della borghesia delle professioni, di spicco per meriti culturali tanto per ascendenza paterna che materna: il nonno materno, Giuseppe Caruso Olivo, era medico, l’avo paterno, Giuseppe Coffa, segretario dell’Accademia dei Trasformati, latinista e dilettante scrittore di teatro. In questo vivace ambiente liberale dominato dalla cultura e dalla sociabilità massoniche, di quella Noto che doveva essere ancora per pochi anni capovalle prima che il titolo andasse a Siracusa, si svolge l’infanzia della “sensitiva” Mariannina.
Dà segni precoci di vocazione poetica e a dieci anni frequenta il Collegio laico Peratoner di Siracusa, dove apprende i primi rudimenti di versificazione da Francesco Serra Caracciolo. Nel 1852, gli viene affiancato come precettore, a Noto, l’intransigente sacerdote Corrado Sbano che guida sapientemente le sue letture e disciplina il suo estro.
Un primo saggio di poesie scritte a dodici anni è pubblicato a Siracusa nel 1855; un altro, a cura di parenti e amici, vede la luce a Noto nel 1859. Il successo che arride a questi volumetti e la fama che viene acquistando le meritano diplomi di varie Accademie italiane e straniere, come quella di Scienze e Lettere di Parigi.
Dal 1855 al 1859, seppur senza continuità, le vengono impartite lezioni di piano dall’avvenente Ascenzio (o Ascenso, come lei ama chiamarlo) Mauceri, drammaturgo e musicista di belle speranze, che ha studiato al Conservatorio di Napoli, liberale del circolo di Matteo Raeli e suo protetto.
L’amore sboccia spontaneo tra questi due figli del secolo, appassionati del melodramma e di Byron, entrambi soci della rinomata Accademia netina dei Trasformati e frequentatori degli stessi salotti, dove la poetessa è ricercata, fanciulla, per l’ispirata vena improvvisatrice, assai in voga in quegli anni.
La formale promessa di matrimonio fatta dai Coffa ad Ascenso – da cui ci si aspettava un glorioso futuro di drammaturgo, come dimostrava l’apprezzamento ai suoi Drammi da parte di molti intellettuali siciliani ed anche fiorentini – non viene rispettata dalla famiglia di lei ,che preferisce un più vantaggioso matrimonio di convenienza col proprietario terriero ragusano Giorgio Morana.
Già nel ‘59 entra nella vita della poetessa il democratico magnetista e omeopata originario di Augusta, dott. Giuseppe Migneco che, chiamato a Noto per la cura efficacemente messa a punto delle epidemie di colera, dopo il suo ritorno dall’esilio comminatogli su denuncia del Tribunale dell’Inquisizione, è ospite in casa Coffa. Quella sera Mariannina sperimenta gli effetti di quel “sonnambulismo indotto” e quelle tecniche estatiche che approfondirà in seguito e le cui visioni canterà nella produzione poetica successiva alla prima stagione patriottica.
Le lettere di Mariannina al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, ma particolarmente l’Epistolario amoroso ricostruiscono il rapporto con Ascenso dagli anni del fidanzamento al 1872, anno in cui l’uomo decide di interrompere bruscamente e senza un’apparente ragione la relazione epistolare. Le lettere ad Ascenso e le altre al precettore, ai familiari, agli amici e ai conoscenti, scritte dopo che la poetessa è divenuta la Signora Morana, una mal mariée come tante aristocratiche e borghesi della Sicilia del XIX secolo, descrivono l’inferno domestico nella sua casa di Ragusa, in quella città fredda ed emarginata dell’interno dell’isola, accanto a un marito succube del padre, un suocero rozzo e violento che le rimprovera l’esiguità della dote, le apre la corrispondenza e le vieta la scrittura perché “rende le donne disoneste”, a delle cognate da cui non può attendersi comprensione. Una quotidianità fatta di pesanti incombenze domestiche, di mal tollerate e ravvicinate gravidanze che minano il suo gracile fisico, di malattie e mortalità dei figli, ma fatta anche dell’angosciante senso di colpa per aver ceduto al volere dei genitori quel fatidico 8 aprile 1860.
L’ineluttabilità della separazione, l’invito alla realtà presente, l’orgoglio ferito restano invece il tasto preferito nelle sue lettere da Ascenso, che non le perdonerà mai quel cedimento e il suo debole carattere, mentre cercherà di ricondurre il dialogo ai temi impersonali della conversazione tra amici e intellettuali.
Nel 1864, in occasione di una grave malattia che porterà alla morte una figlioletta, l’insofferente coscienza del presente e la drammatica impotenza a cambiare una vita non scelta esploderanno nella “crisi isterica con estasi e sognazione spontanea”, che il medico ragusano Filippo Pennavaria descrive nel “caso clinico”.
L’anno precedente veniva pubblicata a Torino la terza raccolta di Canti a cura dell’ammiratore avvocato Michele Bertolami, altre poesie compaiono sparse in vari periodici.
I rapporti tra la poetessa e il medico omeopata e magnetista dott. Migneco riprendono dopo il matrimonio di lei: gli si rivolgerà per la salute dei figli, dopo che la medicina allopatica gliene avrà “uccisi due”, ed egli li curerà a distanza con rimedi omeopatici. A lui e alle sue metodiche del magnetismo animale e dell’omeopatia affiderà anche la salute propria, quando la malattia del corpo e della psiche si aggraverà, facendosi accompagnare dal marito nella casa di Catania del medico e risiedendovi alquanti giorni. Alle dottrine del “sapiente maestro”, cui dedicherà un’Ode, affiderà l’ultima possibilità di “protesta metafisica”, di redenzione e sublimazione del dolore e di conseguimento di una improbabile felicità. Il magnetismo fu infatti, non solo un nuovo modo di guarigione individuale, ma una speranza di palingenesi socio-politica e di rivendicazione di un nuovo protagonismo delle donne. Diverrà socia di numerose società occultiste magnetiche, “spirituali” e teosofiche, in Italia e all’estero, come la “Società magnetica d’Italia” con sede a Bologna e quella “Società Elorina” fondata a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, vecchio democratico, medico omeopata e referente netino del Migneco.
La svolta, forse non imprevista, aprirà una nuova stagione poetica che veicolerà nella produzione di questi anni un fitto simbolismo esoterico, inedito nel panorama letterario tardo-romantico italiano: scriverà in stato “d’estasi magnetica” poesie visionarie e profetiche.
Si aprirà, così, l’ultima fase della vita della donna, quella della coscienza e di un’autonomia recuperata proprio a causa della malattia, nella quale, contro la volontà della famiglia e nell’indifferenza del marito, si allontanerà da Ragusa per farsi curare a Noto dal dott. Lucio Bonfanti, il vecchio democratico del ‘60, nemico del moderato Coffa e dei medici allopatici a lui vicini; scriverà parole di odio contro i genitori e i loro “ipocriti” amici, dichiarerà la volontà di divorziare dal marito, si rassegnerà a vivere lontano dai figli, finirà i suoi giorni nella miseria, nell’inedia e nell’abbandono, assistita solo dalle cure del Bonfanti e di pochi altri amici.
Un’estrema lucida coerenza le fa concludere i suoi giorni, a 36 anni, non col perdono, ma con un lucido desiderio di vendetta. E se il Comune non avesse decretato il lutto cittadino e i pubblici funerali, alla sua morte, avvenuta all’alba del 6 gennaio 1878, la “capinera di Noto” sarebbe stata sepolta nella bara dei poveri. Ai funerali, nessuno della famiglia ragusana.
La seguirà nella tomba, l’8 febbraio dello stesso anno, il padre, mentre il Migneco morirà a Catania il 1 febbraio 1884 e Ascenso Mauceri, Preside del Liceo di Noto e marito mancato della poetessa, che curerà la pubblicazione postuma di un volume di sue poesie, il 13 aprile 1893. Il medico omeopata Lucio Bonfanti, che assistette pietosamente la poetessa morente, si spegne in ombra nel 1880.

 

* * *

voglio il mio cieloIl libro

Il nuovo libro edito da Bonanno, appena approdato nelle librerie, Voglio il mio cielo. Lettere di Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici, è diviso in due parti: la prima, di Marinella Fiume, è un saggio critico sul contesto politico e culturale, le vicende biografiche e la poesia della netina; la seconda, scritta con Biagio Iacono, comprende tutto il corpus delle lettere scritte dalla Nostra al precettore, canonico Corrado Sbano, ai familiari e agli amici, praticamente per tutto il corso della sua breve vita. Un vero e proprio scoop è l’ultimo capitolo: “Il giallo dei manoscritti scomparsi” nel quale, attraverso documenti inediti dell’Archivio di Stato di Noto, si ricostruiscono gli eventi subito dopo la morte della poetessa, con la scomparsa degli scritti che ci sottraggono opere probabilmente pregevoli della Nostra, e la lite giudiziaria tra il medico curante, l’omeopata dott. Lucio Bonfanti – che pretende il pagamento delle cure e dei prestiti fatti alla poetessa abbandonata dai familiari nei mesi che preludevano alla morte – e il vedovo Giorgio Morana – che accusa il medico di averla fatta morire per l’uso di un sistema di cura non riconosciuto dalla medicina allopatica.

* * *

Il Convegno

Il Sindaco del Comune di Noto Corrado Bonfanti e l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, riconoscendo l’alto valore della poesia della Coffa, orgoglio del Campanile e testimonianza di una figura esemplare di donna, di un’intellettuale precorritrice dei tempi – e perciò all’epoca non sempre compresa-, la onora con un importante Convegno che si terrà a Noto tra il 7 e l’8 novembre e che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti di fama nazionale: dal prof. Santi Fedele dell’Università di Messina, che inquadrerà storicamente la figura, al prof. emerito Nicolò Mineo, che relazionerà sulla sua Poetica, alla prof. Maria Conforti dell’Università la Sapienza di Roma, che relazionerà sulla Medicina in Italia e in Sicilia nell’Ottocento, alla prof. Ida Fazio, dell’Università di Palermo, che inquadrerà la figura della Coffa nell’ambito degli studi di Storia di genere. Saranno presenti anche studiosi locali della poetessa, come Stefano Vaccaro, Angelo Fortuna, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Maria Lucia Riccioli e Paola Liotta. Non mancherà il momento della drammatizzazione e della musica: la prima affidata a Lucia Sardo e a Donatella Liotta per la regia di Beppe Rosana, la seconda a Carlo Muratori. Il Convegno, dal titolo “Sguardi Plurali”, ad indicare la pluralità di approcci per la comprensione a tutto tondo della donna e della poetessa, una due giorni che si svolgerà nelle prestigiose cornici barocche di Palazzo Impellizzeri e di Palazzo Trigona, è stato organizzato da un Comitato scientifico presieduto dall’infaticabile Assessore Raudino e formato, oltre che da studiosi locali, dalla direttrice della Biblioteca civica “Principe di Villadorata” di Noto, Carmen Tiralongo e dalla responsabile dell’Archivio di Stato di Noto Giuseppina Calvo. A corredo del Convegno, una preziosa mostra di inediti tratti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle carte, dal titolo “Mariannina Coffa: la coscienza della donna, la maturità della poetessa”, inaugurerà i lavori.

https://marialuciariccioli.files.wordpress.com/2014/10/mariannina-sguardi-plurali-programma.jpg?w=678&h=710

© Letteratitudine

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La volanzine con l’incipit di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Opere finaliste KAOS 2014

KAOS FESTIVAL e le opere finaliste, tra cui FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

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Io al KAOS FESTIVAL.

Mariannina e Angelo

L’angelo del monumento alla poetessa…

Scrivere non è un mestiere per donne

La copertina del volume con un’intervista fattami da Laura Costantini e la citazione degli scritti della Coffa.

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Recensione su LA CIVETTA DI MINERVA (grazie ad Alessandra Privitera)

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L’evento FILDIS TEOCRITO.

Un tè con l'autore

Il tè con l’autore a cura di Paola Liotta…

Carlo Muratori e Mariannina Coffa 4 marzo 2016

Carlo Muratori alla Biblioteca dei Cappuccini con la raccolta postuma della poetessa.

Mariannina Coffa ANDY WARHOL 14 febbraio 2014

SEMAFORO ROSA.

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Ricordo della splendida presentazione modicana.

https://www.youtube.com/results?search_query=maria+lucia+riccioli

Qui trovate i booktrailer e l’intervista di Vincenzo Rosana oltre ad altro materiale sui miei libri e le mie attività.

Molti altri ricordi sono presenti in rete e soprattutto nel mio cuore.

Ringrazio presentatori, relatori, recensori… e soprattutto i miei venticinque lettori.

Inchiostro e anima… concorso dedicato a Mariannina Coffa, IV edizione

14 giovedì Apr 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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https://www.youtube.com/watch?v=VD5zyjZfVL8 (promo del concorso)

Mariannina Coffa - Il ritratto della fata
Mariannina Coffa 1863

https://www.facebook.com/events/974126539327534/?active_tab=posts&__xt__=33.%7B%22logging_data%22%3A%7B%22profile_id%22%3A974126539327534%2C%22event_type%22%3A%22clicked_view_event_posts%22%2C%22impression_info%22%3A%22eyJmIjp7Iml0ZW1fY291bnQiOiIwIn19%22%2C%22surface%22%3A%22www_events_permalink%22%2C%22interacted_story_type%22%3A%221058178634193603%22%2C%22session_id%22%3A%22MTY0NzA2MDY0MiAwLjAwNzY4MzAwIDE0NjAxMjAzMjEgMTkxMDMzNDQwOQ%3D%3D%22%7D%7D

Vorrei che ricordassimo Mariannina Coffa tramite la lettura delle sue opere e la scrittura…

Ecco il link al bando del concorso letterario a lei dedicato. Grazie agli amici de LA CAROVANA DEGLI ARTISTI, ad Inchiostro e anima e a tutti coloro che lo stanno diffondendo.

BANDO

A grande richiesta La Carovana degli Artisti indice Il Premio Mariannina Coffa Caruso
– IV° Edizione –

“Amore o Maledizione?”

Dopo il successo della precedente edizione anche questo anno il concorso viene dedicato alla memoria della poetessa MARIANNINA COFFA CARUSO, nata a Noto (SR) nel 1841, la cui arte letteraria fu maledetta dalla famiglia del marito che fu costretta, dai genitori, a sposare.

La sua vita fu una lotta continua contro le sofferenze scaturite dalla separazione dal suo grande amore, Ascenso Mauceri, forzata e voluta fortemente dai genitori, e da una salute cagionevole, con a seguire la morte di due dei suoi quattro figli e la perenne lotta contro l’arcigno suocero e le sue convenzioni morali, rispetto alla natura poetica della nuora. Quest’ultimo le impediva infatti di scrivere, poiché egli considerava la poesia – e la cultura in generale – uno strumento di perdizione e disonestà, qualora affidato in mani femminili. Queste continue alterazioni la portarono a comporre versi sofferti, sino ad essere definita ‘poetessa maledetta’, a condurla alla solitudine ed, infine, alla morte.

Ed è proprio a partire dalla storia di Mariannina Coffa, testimone di un’epoca importante della storia siciliana, e quindi del nostro Paese, e dalle poesie che ci ha lasciato della società dell’Ottocento, che scopriamo un’immagine della Sicilia sud orientale radicata ad un sistema culturale inevitabilmente discutibile e ad un’insensibilità verso la poesia e verso la donna, di cui la stessa poetessa divenne vittima.

Inchiostro e Anima diventa così lo strumento di rivendicazione dei poeti discriminati e/o dimenticati, che ci hanno preceduto e hanno lasciato la loro impronta artistica e poetica nel nostro Paese, tra i quali Mariannina Coffa, nota come “la Capinera di Noto” e “la Saffo netina”, poetessa dal grande spessore poetico e umano, e si impegna ad abbattere il muro dell’indifferenza, affinché questi sia riconosciuta nell’ambito culturale nazionale, affinché siano ripresi la ricerca, la crescita, il confronto e la conoscenza delle radici artistiche della nostra terra, per ripristinare la bellezza e il valore culturale e sociale della Poesia, affinché chi ci ha preceduto non venga mai dimenticato, bensì venga con onore ricordato.

In virtù di questa causa

La Carovana degli Artisti presenta il

Concorso Letterario Internazionale “INCHIOSTRO E ANIMA “
(ideato e fondato da Giusy Cancemi Di Maria)
Quarta edizione 2015/16 in memoria di Mariannina Coffa Caruso

REGOLAMENTO

Art. 1
Il concorso prevede tre sezioni.

Sezione A: Poesia singola a tema libero. Si partecipa con tre poesie, ognuna delle quali non deve superare i 28 versi.

Sezione B: Poesia singola a tema “Amore o maledizione?”. Si partecipa con tre poesie, ognuna delle quali non deve superare i 28 versi.

Sezione C: Lettere d’ogni tempo, epistole d’amore. Si partecipa con un breve scritto che non deve superare le sei cartelle, formato A4, font Times New Roman, corpo 12, interruzione di riga tra un testo e l’altro (interlinea).

Possono concorrere autori e studenti di tutto il mondo, con testi esclusivamente in lingua italiana. I testi possono essere editi o inediti e si può partecipare a tutte le tre sezioni.

Art. 2
Quota di partecipazione e invio degli elaborati

La quota di partecipazione per la sezione B “Amore o maledizione?”, corrisponde a 20 euro da versare sulla postepay n. 4023 6006 7367 0743, e codice fiscale CNCGPP 76L52A522A di Giuseppina Cancemi ideatrice e fondatrice del concorso, nonché presidente dell’Associazione Culturale e sociale “La Carovana degli Artisti” – causale: IV° Edizione Concorso Internazionale Inchiostro e Anima, per effettuare il pagamento basta recarsi presso una ricevitoria ed effettuare il versamento sul numero di postepay sopra indicato.

La quota di partecipazione per la sezione A e sezione C corrisponde a 10 euro, da versare sulla postepay n. 4023 6006 7367 0743, e codice fiscale CNCGPP76L52A522A di Giuseppina Cancemi, ideatrice e fondatrice del concorso, nonché presidente dell’Associazione Culturale e sociale “La Carovana degli Artisti” – causale: IV° Edizione Concorso Internazionale Inchiostro e Anima, per effettuare il pagamento basta recarsi presso una ricevitoria ed effettuare il versamento sul numero di postepay sopra indicato.

Per partecipare al concorso è necessario inviare un messaggio di posta elettronica entro e non oltre il 30 Aprile 2016 all’indirizzo inchiostroeanimaconcorso@gmail.com allegando:

• Un documento in formato testo (Word o similare) contenente gli scritti, una breve nota biografica e le proprie generalità, quali: nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico.

• Una copia digitale della ricevuta di avvenuto versamento della quota di partecipazione.

• I concorrenti dichiarano implicitamente di accettare tutte le norme che regolano questo concorso.

SI INFORMA CHE NON VERRANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE LE OPERE INVIATE IN UN FORMATO DIVERSO DA QUELLO RICHIESTO E/O MANCANTI DELLA RICEVUTA DI PAGAMENTO.

Art. 3
I Premi e la Giuria

Sezione B: Il ‘Premio Mariannina Coffa’ consiste nella pubblicazione di n. 100 copie d’autore, del valore di 1000 euro per il primo classificato alla sezione con tematica “Amore o Maledizione?” al quale chiederemo, a lavoro della giuria concluso, una silloge di 30 poesie, che verranno pubblicate. Una targa di riconoscimento poetico andrà al secondo e al terzo classificato, unitamente alla copia dell’antologia.

Sezione A e C: Il premio delle sezioni A e C consistono nella consegna di un trofeo assoluto, al primo classificato, e di un trofeo di riconoscimento poetico per il secondo e terzo classificato, unitamente alla copia dell’antologia.

• In caso di particolare merito (a discrezione della giuria) non si escludono pergamene premio ad autori che non siano stati classificati fra i primi tre.
• In assenza dei partecipanti o di eventuali delegati alla serata conclusiva il premio potrà essere spedito a spese dell’autore.
• Il lavoro della giuria avverrà a chiusura del bando di partecipazione. I nomi dei giurati verranno comunicati su questa pagina ed in ogni spazio possibile, a lavoro giuria terminato, per garantire l’onestà e la professionalità del concorso.
Le opere verranno giudicate da una giuria selezionata e qualificata, la quale riceverà le opere numerate e anonime. Il risultato della giuria verrà verificato davanti al presidente della giuria.

Art. 4
L’antologia

• Un’edizione a tiratura limitata conterrà tutte le opere che hanno riscontrato il parere favorevole dei componenti della commissione di lettura. Saranno avvisati gli autori selezionati, le cui opere saranno antologizzate, ai quali sarà richiesta, ad avvenuti risultati finali della commissione di lettura, l’ACQUISTO DI ALMENO UNA COPIA DELL’ANTOLOGIA CHE AVRÀ COME PREZZO DI COPERTINA 12 EURO e che sarà spedita nel caso in cui l’autore non potrà presenziare alla serata di premiazione, a spese della segreteria del premio.

• Agli Autori scelti e presenti nell’Antologia saranno dedicate almeno tre pagine, contenenti la pubblicazione di tutti i lavori selezionati (le tre poesie, e/o testo narrativo) e una breve nota biografica che PREGHIAMO DI INVIARE INSIEME ALLE OPERE E ALLA RICEVUTA DI PAGAMENTO.

• Gli autori resteranno titolari dei diritti sulle loro opere, fatta salva la pubblicazione delle stesse, per la quale non potranno richiedere alcun compenso.

Art.6
La finalità del concorso e la cerimonia di premiazione

• La cerimonia di premiazione si svolgerà in data e luogo ancora da definire. Verranno informati in tempo, tutti gli autori che avranno partecipato.

• Gli autori primi classificati, qualora non dovessero presentarsi alla serata di premiazione, potranno ricevere il premio a proprie spese.

• I dati personali saranno trattati secondo quanto disposto dalla legge sulla privacy 675/’96 e successive modifiche.

• Gli elaborati inviati saranno annullati dopo la pubblicazione, oppure dopo la fine del presente concorso.

• Tutta l’operazione del concorso non prevede fini di lucro. L’associazione si impegna a devolvere una parte del ricavato in eccesso rispetto a tutte le spese organizzative e a quelle della stampa dell’Antologia, alle associazioni che vorranno collaborare e che combattono ogni forma di violenza che sia infantile, psicologica, fisica, sociale e che ci sosterranno nella divulgazione del bando e nella realizzazione del concorso stesso.

Per ulteriori informazioni scrivete su Facebook, nelle pagine di Inchiostro e Anima e La Carovana degli Artisti o agli indirizzi ufficiali del gruppo:

inchiostroeanimaconcorso@gmail.com lacarovanadegliartisti@gmail.com

Si prega di diffondere il bando in ogni spazio possibile.

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/03/14/unita-italia-e-le-donne-nel-risorgimento-italiano/

Ecco il link al dibattito sul mio romanzo aperto sul litblog LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri. Troverete anche il booktrailer e molto altro.

La ricordo qui e su FB, nel gruppo dedicato al mio romanzo e in quello fondato da Maria Carmela Morana in onore della poetessa.

https://www.facebook.com/groups/marianninacoffa/?fref=ts

Il sonetto di Mariannina Coffa OMBRA ADORATA musicato da Carlo Muratori nel suo cd Sale…

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SALE
SALE 2

Il gruppo Facebook creato per il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, vincitore di un’edizione del Premio Portopalo – Più a Sud di Tunisi e di una menzione al premio Alessio Di Giovanni.

https://www.facebook.com/groups/127884123948998/?fref=ts

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cop_maria lucia riccioli_Layout 1+bandella
Maria Lucia Riccioli, FERITA ALL'ALA UN'ALLODOLA, L'Erudita Editrice, Roma, giugno 2013
Maria Lucia Riccioli, FERITA ALL'ALA UN'ALLODOLA, L'Erudita Editrice, Roma, giugno 2013

Anche qui si parla di Mariannina Coffa… grazie a Laura Costantini…

Un articolo di Giusy Cancemi Di Maria…

Mariannina Coffa. Un animo poetico e malinconico.

http://chairmag.it/2015/02/mariannina-coffa-un-animo-poetico-e-malinconico/

Psiche è il mio nome:

ho l’ale e son fanciulla,

Madre ad un tempo e vergine son io.

Patria e gioie non ho, non ebbi culla,

Credo all’amore e a Dio!” 

Se volgiamo lo sguardo al passato, ci accorgiamo che il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese ci ha regalato e continua a regalare stupore e bellezza, storia e poesia. È dalla scuola che parte il nostro percorso verso la conoscenza e la consapevolezza di quanta ricchezza artistica ci circonda. Bisogna dire però che gli studi scolastici ci accompagnano e guidano versi i grandi della letteratura, della scultura e della pittura e non ci soffermiamo su personaggi altrettanto importanti ma poco conosciuti, personaggi che hanno lasciato un’impronta artistica indelebile sulla nostra terra, uno tra tutti Mariannina Coffa, poetessa siciliana, di fine Ottocento, detta anche Saffo netina o Capinera di Noto. Mariannina Coffa nacque nel 1841 a Noto, nella provincia di Siracusa. Sin da piccolina aveva straordinarie doti sensitive e grande sensibilità e capacità di versificazione, tali che il padre decise di farla esibire nei salotti letterari con le sue estemporanee poetiche. Fu mandata in collegio per alcuni anni a studiare versificazione e francese e a 14 anni prese lezioni di piano da Ascenso Mauceri, del quale si innamorò perdutamente nonostante la differenza di età. Un breve fidanzamento, perché a 18 anni Mariannina fu separata dal suo Ascenso per volere della famiglia che le impose di sposare un ricco proprietario terriero. Da quel momento per la poetessa cominciò un calvario senza fine, rinchiusa nella casa del marito, sotto le pressioni di un suocero rozzo e cattivo, in un’epoca in cui lo scrivere rendeva le donne disoneste, quindi, a scrivere di notte, quando tutti dormivano, intrecciando così una relazione epistolare con lo stesso Ascenso, il quale, dopo averle rinfacciato di non aver lottato prima per il loro amore, rifiutò la corrispondenza. Al dolore della separazione da Ascenso, si aggiunse il dolore della perdita della figlia e nonostante fu costretta ai lavori domestici e rinchiusa in casa, riuscì a collaborare con molte riviste importanti. Conobbe un importante medico di Catania, Giuseppe Migneco, al quale si affidò per curare il sonnambulismo e per cercare di curare le malattie del corpo e della psiche. Ammalatosi gravemente, abbandona la casa del marito per tornare a Noto nella sua casa natale dove, purtroppo, muore a soli 36 anni, sola e abbandonata dai genitori. Della poetessa Mariannina Coffa sono rimaste opere che lasciano il segno nell’anima e ci invitano a riflettere su quanto, a volte o forse spesso, il poeta sia destinato a soffrire, quasi come fosse il prezzo alto da pagare, ma soprattutto della poetessa ci rimane il coraggio di una donna che ha lottato ed è morta per aver difeso i suoi sogni, la sua libertà e la Poesia.

di Giusy Cancemi Di Maria.

“Ad un tratto lo udii prorompere in aspre e triviali parole fra le quali distinsi le seguenti: lascia questi maledetti biglietti, che recano disonore e sono malamente interpretati; che cosa è questo scrivere, che bisogno c’è di scrivere; la gente parla… Io non volli appositamente che le mie figlie imparassero a scrivere, perché lo scrivere è causa di danni…”-

Mariannina Coffa

Amico! Ah tu non sai
Qual duol racchiuda il mio severo accento!
Dimmi: provasti mai
La perfidia, l’inganno, il tradimento? (…) (…) Il falso riso d’una gente abbietta
Provasti, amico, e l’invido furore?
Fra le gioie d’un’arte benedetta
Orribil piaga ti fu schiusa in core?
Fra quell’ore di pace in cui la vita
Si pasce d’armonia
Provasti il ghigno della colpa ardita
E il morso della fredda ipocrisia?…

Mariannina Coffa

(…) fu giorno di lutto per la mia famiglia; sì di lutto; i volti sorridevano forzatamente, i cuori piangevano. Io non potei piangere né cogli occhi né col cuore. Sposai all’alba – la chiesa era deserta – camminavo come trasognata e mi pareva di non essere più sulla terra. Mio Padre non mi accompagnò – non ebbi accanto un amico – da un lato avevo mia madre confusa e dolente anch’essa, dall’altro lato mio suocero, che col suo viso arcigno mi faceva spavento come l’angelo del male. (…).
Terminata la cerimonia, ritornammo a casa; ma le strade erano ancora deserte perché di buon mattino. Presso la soglia della chiesa vi erano una povera ed una fanciulla- forse avevano assistito alla cerimonia. La
vecchia ci si accostò per chiedere l’elemosina e intanto diceva alla fanciulla: “è una sposa, come è bella, come è contenta”. Povera donna! Io non fui mai bella – ma d’onde argomentò la mia contentezza?- ero vestita modestamente e nulla in me ad dimostrava la sposa. Giunte a casa trovai la sola famiglia Siena, il Nicastro e il Notaro Luigi Perricone. Restammo tutti insieme a pranzo. Mio padre si sentiva poco bene, e pareva invecchiato di venti anni. Si pranzò; non vi era gioia, non accenti scherzevoli, eravamo come fantasmi – perché l’amore non rallegrava il convito.

DEMONE O SPIRTO?
Da qui la tematica Vocazione o Maledizione, vi lasciamo una lettera dove s’evince la sofferenza della Poetessa per l’amore verso Mauceri e la Poesia.

Lettera di Mariannina Coffa ad Ascenso Mauceri.

Avete mai pensato, Ascenso mio, a quel giorno in cui eravate in mia casa, quando il cielo divenne nero e i tuoni ci facevano paura? Vi era anche mio fratello Peppino, il solo che comprendesse il mio cuore.
Io ricamavo un cuscino, che dovevo donarvi – lo ricordate?
– Oh! Ma non è possibile aver dimenticato ciò che fa parte della vita.
Quelle ore della tempesta furono le più belle del nostro amore perché mai, mai mi fu concesso dirvi una parola senza testimoni, ma mi fu concesso stringere la vostra mano e aprirvi l’anima mia. Ma quel giorno ebbi un istante di felicità, ed oggi l’ho scontata con perenni lagrime.
Eravamo soli; voi avevate scritto un sonetto che cominciava Demone o spirto…
Volevate che facessi la risposta sulle stesse rime, e mi posi a scrivere. Eravate in piedi dietro la mia sedia, e posaste la mano sulla carta che avevo innanzi, e su quella mano appoggiai le mie labbra ardenti…
O mio diletto, dopo dieci anni, io palpito come palpitavo in quell’ora, e parmi nulla esser mutato; quel cuscino che dovea servire pel vostro pianoforte, io lo conservo ancora: lo tolsi dal telaio, non volli mai terminarlo ed è per me una preziosa reliquia- i colori delle rose sono impalliditi come la mia vita... ma l’anima perché non muta?

Mariannina Coffa

(…) Benedetto Croce, nelle sue “Terze pagine sparse”: “Figura di donna nubilosa, sofferente alle imposizioni sociali e famigliari, Mariannina sembra uscita direttamente dalle pagine di un romanzo verista di Verga, non poche sono infatti le similitudini tra la Capinera verghiana e M. Coffa, spesso definita la “Capinera di Noto” o la “Saffo netina”.Testimone oculare delle battaglie siciliane che portarono al rovesciamento del potere borbonico e alla conseguente nascita del regno italiano, Mariannina è il simbolo di tutte quelle donne che hanno contribuito alla nascita del nuovo Stato grazie alla libera circolazione di pensieri ed idee. Divisa tra i lavori domestici e la cura dei figli (alcuni dei quali morti in tenera età) la Coffa trova il tempo, nelle buie notti invernali, chiusa nella sua stanza, nascosta da tutti, di scrivere le sue poesie contro l’assoluto divieto del marito e del suocero, uomo rozzo, padre-padrone, fermo della convinzione che “lo scrivere rende le donne disoneste” . Condannata ancora prima di essere giudicata, Mariannina sarà vittima delle dicerie del volgo che la etichetteranno come una pazza isterica dedita alle pratiche di sonnambulismo e magnetismo (…).

E una bella notizia…

Ricevo e pubblico:
Io nel canto mio, ho nel cuore la nostra Mariannina Coffa… che non resterà solo nei nostri cuori Siciliani… ma che è, non so il perché, dal mio piccolo sarà conosciuta anche al di là dei cammini più tortuosi…
degli abissi più impervi e profondi…
Mariannina Coffa si…
sarà conosciuta in Bruxelles
al “GAME#4 OVARIES
Festival Artistique Feminin”
organizzato da “Le Cargo X”
con La lettera Epistole d’ Amore d’ Altri Tempi “Nina” che lo scorso 7 novembre a Noto ebbe il riconoscimento con la Menzione d’Onore alla III Edizione del Concorso Letterario Internazionale “Inchiostro e Anima” indetto da Giusy Cancemi De Maria….
E ne sono Estremamente Onorata…

“Uno scambio avrà luogo alla fine dello spettacolo.
Sabato 23/04 alle ore 18h Teatro
<<La Lettera per Nina>>> (IT 7 ‘)
La scrittura di Simona Accarpio.
Messa in scena e interpretata da Anna Romano
Tradotta da Eugenia Fano.

Non finisce qui… Simona Accarpio viene intervistata su LA SICILIA e posta queste immagini…
“Eppur la terra non comprese ancora 
Le mie leggi, il mio nome, il senso mio:
Conosce il mio poter… sol perché ignora
Che Psiche è amore e Dio!”.

Tratta da Psiche di Mariannina Coffa

Gli occhi severi e maligni di mio suocero mi seguono come per fulminarmi.
Sono assai sventurata, Ascenso: doveva esser così! Non bastava il dolore di vivere divisa da voi, di non potervi rivedere mai più…mi si niega la gioia
di scrivere quando ne ho il tempo, di effondere il mio cuore nell’amicizia e
nell’affetto; scrivendo mi rendo odiosa; perché lo scrivere fu sempre argomento di scandalo, di disonore, di perfidia. Egli, il mio onorando suocero, non fece apprendere alle sue figlie il leggere e lo scrivere, appunto perché non fossero disoneste o cattive donne di casa. (…) quest’uomo che non ebbe mai amore per me, che non mi volse mai un pensiero, che non ebbe mai l’orgoglio di darmi un pegno del suo affetto e della sua stima, quest’uomo insomma che mi ha visto far la sarta, la donna di casa in tutta l’estensione della parola, la cuciniera…e la serva anche…quando ce n’è stato il bisogno, quest’uomo ha in odio la mia povera mente, il mio cuore, l’ingegno mio! Lo scrivere rende le donne disoneste: chi non sa scrivere è sempre onorata, morale, religiosa…
Se per caso scrivo, ed egli entra nella stanza, mi si gela il sangue nelle vene, divento pallida come se commettessi un delitto.
(17 gennaio 1870, 114).
Come vedete ho abbinato a delle immagini a tema Coffa brani della stessa poetessa tratti dalle poesie o dalle lettere.
Partecipate al concorso e… il 4 maggio c’è un’altra splendida sorpresa riguardante la nostra poetessa!
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