Il 6 gennaio 1878, giorno dell’Epifania, moriva Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina, protagonista del mio primo romanzo, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.
Nel 2022 è uscito il mio saggio CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA, con la prefazione di Stefano Vaccaro e una nota di Marinella Fiume, per i tipi di Algra Editore.
Mariannina Coffa (30 settembre 1841 – 6 gennaio 1878).
La copertina del mio romanzo…
Il 9 agosto 2022, nell’ambito del festival “Il giardino delle arti” di Galatone (Lecce), presso il giardino del Palazzo Marchesale di Galatone è stato riproposto da Tommaso Massimo Rotella e Maria Margherita Manco lo spettacolo “Mariannina Coffa – Il mio nome è Psiche” ispirato al mio romanzo “Ferita all’ala un’allodola” sulla poetessa e patriota netina, che nel 2018 era stato rappresentato a Gassino Torinese da Teresa Caporale.
Per tutte le attività e le iniziative sulla Coffa realizzate in questi anni vi rimando alle altre pagine del blog…
Intanto però vi ripropongo la graditissima recensione dell’amica scrittrice Lia Messina:
Lo splendido angelo ai piedi del busto di Mariannina Coffa in piazza XVI maggio a Noto…
E che dire delle parole dell’amica Cetty De Luca?
Viaggio poetico, sublime, ricerca approfondita di significati nascosti, celati dietro quartine di aura potenza e forte evocazione, assonanze di nomi con i canti di Dante, reinterpretazioni Leopardiane, rievocazioni ancestrali. Maria Lucia Riccioli si diletta a scorrere righe dall’alto in basso e scopre il “Caro Nome”, il Nome tanto amato quanto sofferto da Mariannina, quel “Nome” che durante il viaggio ti porterà a sconfinare mondi lontanissimi, figure ancestrali, l’universo tutto e il cosmo intero.
Nel “Cosmo” apparteniamo tutti quanti, con i nostri limiti, le nostre paure, le debolezze terrene, i nostri sogni, ma gli angeli sono balsamo per le anime oppresse, così come lo era quella della “Nostra”, la quale alla fine troverà la pace e l’agognata “Patria” solo in cielo.
Grazie Maria Lucia per questo meraviglioso viaggio!
Grazie per essere stata annoverata tra le pagine dei Ringraziamenti.
Grazie grande amica e grande scrittrice intensa e appassionata.
Quante letture, questa estate! Ho potuto incontrare di nuovo, nelle pagine di Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa. Seguite il link per saperne di più. Qui vi dico solo che con questo saggio affascinante e molto documentato l’autrice si addentra ancora una volta nella storia di Mariannina Coffa, alla quale aveva dedicato il romanzo storico “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita, 2013), vincitore del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Kaos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”.
Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa di Maria Lucia Riccioli
Algra, 2022 – Avvincente come un romanzo questo documentatissimo saggio che Maria Lucia Riccioli, autrice siracusana cimentatasi in molti diversi generi letterari, dedica a Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina (1841 – 1878) e alla figura dell’angelo, ricorrente nelle sue opere.
Mariannina Coffa, di famiglia nobile e d’intelletto vivace, durante la sua breve vita pubblicò un notevole numero di raccolte poetiche. Maria Lucia Riccioli, nel saggio Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa, edito da Algra (2022), ricerca con cura nelle pagine della poetessa le tracce della figura dell’angelo, che spesso e in contesti tra loro differenti ricorre; e s’ingegna a svelare un gioco linguistico dal quale traspare un forte sentimento che per tutta la vita l’artista di Noto provò per una persona che aveva fatto parte della sua vita e aveva continuato a incarnare un suo irraggiungibile ideale di felicità. Un gioco linguistico che rimanda al caro nome che deve rimanere nascosto, fra le righe, che non può risplendere e risaltare sotto lo sguardo di ogni lettore.
“Vale la pena spendere qualche parola sull’espressione “caro nome”, citazione verdiana da Rigoletto, perché di melodramma sono intrise la storia del nostro Ottocento e la vicenda di Mariannina Coffa: Gilda, la figlia del giullare gobbo del duca di Mantova, non sa che lo studente Gualtier Maldè che la corteggia altri non è che lo stesso duca, il quale la sedurrà. Maledetto dal buffone, il cinico duca scamperà alla vendetta di Rigoletto, che vedrà la propria figlia morire uccisa al posto dell’amato. Nella splendida aria “Caro nome” Gilda accarezza con le note il nome del giovane innamorato”.
L’autrice ricorda altri casi in cui una persona amata non ha potuto far parte della vita quotidiana di un poeta, per ragioni di convenienza sociale e per la scarsa o inesistente libertà di scelta che, fino a non tanto tempo fa, si aveva in campo sentimentale. Riccioli passa in rassegna le spie linguistiche dalle quali il nome di volta in volta caro (a Dante, a Leopardi) emerge. E, alle interpretazioni più o meno mistiche di solito individuate con riguardo alla ricorrente figura angelica negli scritti di Mariannina Coffa, contrappone, basandosi su un’accurata esegesi di vari testi (poetici, epistolari), una differente spiegazione, concreta e terrena.
“A parte il diario poetico della disperazione della Coffa, del suo eterno rimpianto e dolore, questi sonetti testimoniano la volontà di rivolgersi a chi avrebbe potuto, voluto e saputo decifrarne il messaggio nascosto”.
Con questo saggio, l’autrice siracusana chiude il cerchio iniziato nel 2013 con il romanzo storico Ferita all’ala un’allodola.
Ringrazio di cuore l’amica scrittrice Lia Messina, che ho avuto la gioia di leggere e recensire più volte, per l’attenta lettura che coglie i nodi del mio saggio, gioca a rivelare e non svela completamente il “caro nome” che ne è l’oggetto.
“Caro nome” come sapete è uscito a luglio ed è stato presentato in anteprima assoluta al Liolà festival di Marina di Ragusa, grazie ai buoni uffici dell’amico Stefano Vaccaro, giovane studioso di vaglia ed eccellente relatore della serata del 15 luglio.
Spero che ci siano altre occasioni di incontro e dibattito, fisiche e virtuali…
MUNUZZAGGHI E RATTEDDI è il mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano dopo QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (entrambi sono editi da Algra Editore e prefati da Sebastiano Burgaretta).
Sono onorata e felice di poter presentare il mio volume di liriche sparse, cunti e traduzioni poetiche a Floridia, ospite di questo festival organizzato dall’amico Carlo Muratori insieme alle care Cetty Bruno e Maria Burgio, tutti impegnati nella valorizzazione delle tradizioni materiali (pensiamo al museo dedicato a Nunzio Bruno, padre di Cetty e instancabile “cercatore” di oggetti legati alla civiltà agropastorale degli Iblei) e immateriali (musica e dialetto siciliano in primis).
Ri-trovarsi per ri-congiungersi I miei nonni paterni e materni venivano da Floridia Sarà per questo che da sempre ho nutrito per questa cittadina uno strano fascino ancestrale Quasi un’attrazione magnetica La musica e l’amore per le tradizioni popolari hanno fatto il resto L’incontro con Serena Spada, assessora alla cultura determinata e illuminata, mi ha condotto a bussare alla mitica porta del Museo etnografico Nunzio Bruno, in cerca di spunti e collaborazioni L’instancabile Cetty Bruno mi ha dedicato uno dei suoi sorrisi più loquaci e sinceri Il più era fatto Ora bisognava scovare quel luogo, quell’angolo di Cjuriddia custode e amorevole scrigno di antiche memorie Di quel passato che non è peso e inutile gravame piuttosto è faro per un Futuro di Umanità militante Sul sagrato della mirabile chiesetta del Giardinello ho ri-trovato quei segni Le pareti di quella cappella sono ancora intrise dei respiri e delle fervide preghiere delle antiche genti di queste nobili contrade rurali Ho immaginato qui ri-nascere e ri-fiorire musica e parole Insieme a voi, a quelli che amano la terra e questa terra, le nostre parole e la nostra Musica Insieme all’arte di Alina Catrinoiu che ha disegnato il manifesto E i nonni, dall’alto del cielo floridiano, ne gioiranno.
Queste le parole di Carlo Muratori… che non solo ha ideato il festival ma concerterà.
Ringrazio sia lui che Cetty Bruno, oltre che Maria Burgio e Alina Catrinoiu – quante belle energie femminili in ballo!
Gli eventi del festival sono compresi tra quelli che comprendono la rete museale degli Iblei:
«… un registro poetico che spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia… sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce». (Dalla Prefazione di Sebastiano Burgaretta)
Ecco una delle liriche, dove tento di esprimere cosa sia per me la poesia…
Chi è puisia? Chi è pueta?
Può ammicchiri ’a puisia? ’A puisia mori? Se nasci ’nta la menti e dintra o’ cori ’a puisia diventa biddizza eterna: né tempu né morti chiù la guverna. Nun mori né ammicchisci lu pueta: è ’curriduri c’arriva a’ so’ meta. ’A parola è ’u so’ ciatu p’ ’a gloria e lu versu è ’a palma d’ ’a vittoria.
TRADUZIONE: Cos’è la poesia? Chi è il poeta?
Può invecchiare la poesia? La poesia muore? Se nasce nella mente e dentro il cuore la poesia diventa bellezza eterna: né tempo né morte più la governa. Non muore né invecchia il poeta: è un corridore che arriva alla sua meta. La parola è il suo fiato per la gloria e il verso è la palma della vittoria.
Una poesia cui tengo molto, recitata davanti allo splendido busto di Mariannina Coffa nella sua Noto.
Il successo di Xiridia folk fest ha superato ogni più rosea aspettativa. Un pubblico numeroso e appassionato si è fatto coinvolgere dalla musica etnica che ha risuonato in un luogo magico. E le emozioni, sul sagrato della chiesa del Giardinello di Floridia, per tre sere, si sono fatte forti e autentiche. La presentazione della raccolta di poesie in vernacolo, “Munuzzagghi e ratteddi” di Maria Lucia Riccioli e tre spettacoli musicali – di Alfonso Lapira, Carlo Muratori e Peppe Di Mauro – hanno animato un angolo di grande fascino e importanza storico-culturale che finalmente è tornato a vivere. Regalando a residenti e turisti un evento unico, che si è snodato anche nel museo “Nunzio Bruno”, dove Peppe Di Mauro ha tenuto un laboratorio di tamburello. Tutto merito di Carlo Muratori, ideatore e direttore artistico di Xiridia folk fest, di Cetty Bruno, direttrice del museo “Nunzio Bruno, nonché coordinatrice della Rete Museale degli Iblei, curatrice dell’evento, e di Serena Spada, assessore comunale alla Cultura e Turismo che ha creduto nel progetto. E Carlo Muratori non nasconde il suo entusiasmo ma anche la sua riconoscenza: «Un immenso senso di gratitudine verso tutti quelli che hanno collaborato a questa prima edizione di Xiridia folk fest: a Serena Spada, per essersi fidata dei miei “vaneggiamenti”, a Cetty Bruno che, con la sua forza di volontà, la sua simpatia e il suo staff, ha sostenuto la realizzazione di questi concerti. A tutte le donne del pubblico che, con i loro tacchi, hanno sfidato pericolose cadute per arrivare alla chiesetta del Giardinello. Nulla ha fermato un pubblico numeroso che, festante, ha accolto i nostri concerti. E un grazie a tutti i musicisti e i tecnici. Ciò ci dice che Floridia è molto più avanti di quanto noi immaginiamo. La gente ha voglia, desiderio di cultura, di proposte serie. E noi speriamo di essere all’altezza delle sue aspettative». Spiega Cetty Bruno, direttrice del museo “Nunzio Bruno”: «Fra i principali obiettivi dell’Ecomuseo degli Iblei, c’è la sensibilizzazione delle comunità sull’importanza che riveste la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico e demo-etnoantropologico del comprensorio ibleo ai fini di una crescita sociale culturale e di uno sviluppo economico sostenibile. Questi sono i parametri che mi hanno fatto accettare la proposta-sfida del maestro Carlo Muratori. Inoltre, come museo “Nunzio Bruno”, ci impegneremo affinché questo Festival possa continuare a crescere nel tempo e ampliato, nella bellissima piazza del Carmine, dove potranno essere svolti eventi collaterali». Conclude Serena Spada, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Floridia: «La rassegna Xiridia folk fest è un progetto entusiasmante, magico e ambizioso e lungimirante perché intende valorizzare luoghi diversi. Tre serate emozionanti, intime, vive, in un sito, il parco della Chiesa del Giardinello, che per la prima volta ha ospitato un evento artistico-culturale e che, probabilmente, nei prossimi mesi vedremo ampliato, fruibile, migliorato. Devo ringraziare gli organizzatori del festival, il direttore artistico e il museo “Nunzio Bruno” ed auspico che possa diventare un appuntamento fisso per la musica popolare nel panorama siciliano». Nella foto, Carlo Muratori
Sono sorpresa e felice per questa riproposizione dello spettacolo MARIANNINA COFFA – IL MIO NOME È PSICHE ispirato al mio romanzo sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa “Ferita all’ala un’allodola”, uscito nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e poi ripubblicato nel 2013. Pensare che grazie a Tommaso Massimo Rotella e Teresa Caporale (peraltro ritratta mentre interpreta il monologo nelle foto a corredo dei primi articoli usciti sull’evento e la rassegna pugliese) le mie parole sulla Coffa e le stesse parole della poetessa viaggino dalla Sicilia a quel Piemonte protagonista dell’unificazione fino alla Puglia è per me motivo di gioia e orgoglio).
“A colui che può fare assai di più e immensamente al di là di quello che noi domandiamo e pensiamo per la sua potenza operante in noi a lui la gloria…” San Paolo
Concordo in pieno con la citazione paolina scelta e posta in esergo alle notizie su IL GIARDINO DELLE ARTI.
Qui invece la foto relativa al mio pezzo uscito il 17 novembre 2017 su LA CIVETTA DI MINERVA in occasione della prima messinscena dello spettacolo a Gassino Torinese:
Attore, regista, danzatore. Dal 1990 conduce una personale ricerca sul movimento dell’attore che lo porterà a collaborare con il Teatro di Dioniso (Valter Malosti, Direttore della scuola del Teatro Stabile di Torino), il Gruppo della Rocca ed il Piccolo Teatro di Milano. Tra gli spettacoli a cui ha preso parte come danzatore: Les nuits d’été, 1986 e Ahnung,1987, entrambi con coreografie di Anna Sagna. Ha curato, tra gli altri, i movimenti coreografici nel 2000 dello spettacolo La vita è sogno di Calderon prodotto dal Piccolo Teatro di Milano per la regia di Luca Ronconi. È stato attore in Porcile di Pasolini, regia di F. Tiezzi (1994), in Sogno di una notte di mezza estate e Amleto regia di V. Malosti (1996). Conduce, da anni, numerosi laboratori teatrali in Italia. Dal 2012 è Direttore Artistico insieme a Silvia Gatti, del Teatro Vecchio Mercato di Gassino T.se.
9 agosto MARIANNINA COFFA Il mio nome è Psiche di Maria Lucia Riccioli e Tommaso Massimo Rotella con Teresa Caporale regia Tommaso Massimo Rotella
Nuovi appuntamenti per la stagione estiva de ‘Il Giardino delle Arti’ ideata ed organizzata dall’Associazione Tracce Creative, nell’ambito dei progetti giovanili e culturali di ‘Generazioni di Comunità’ e ‘Distanze_Zero’ nel giardino del Palazzo Marchesale di Galatone. Per la sezione dedicata al teatro, martedì 9 agosto (ore 21.30), in scena la Compagnia Magdalene G. con Mariannina Coffa Il mio nome è Psiche, monologo femminile interpretato da Teresa Caporale, diretta da Tommaso Massimo Rotella, anche autore della drammaturgia con Maria Lucia Riccioli.
Lo spettacolo Mariannina Coffa Il mio nome è Psiche mette in scena la vita della poetessa siciliana. Una donna con una grande passione per la poesia, una donna che aveva sacrificato tutta sé stessa per non contravvenire alle regole della società, una donna che aveva immolato il suo più grande amore perché il destino aveva già scritto per lei quale sarebbe stata la sua storia, una donna creduta pazza e malata solo perché inseguiva il suo più grande sogno: Mariannina Coffa. La sua storia, quella della cosiddetta “Capinera di Noto”, è tutt’altro che fantasia. Enfant prodige dei salotti buoni della Sicilia Sud-Orientale, già da bambina recitava poesie e rime all’istante partendo da parole che le venivano assegnate dagli adulti, Mariannina coltiva l’arte dei versi che si tradurrà da grande nella passione per lo scrivere, passione sublime quanto portatrice di disgrazie. Ribellatasi ad un matrimonio infelice, decise di ritornare nella sua Noto per dare libero sfogo alla sua arte creativa con una breve quanto intensa stagione simbolista. Morirà giovane a trentasei anni, disprezzata dalla famiglia e abbandonata da tutti.
Così la descrive il più importante storico e filosofo del ‘900 italiano, Benedetto Croce, nelle sue “Terze pagine sparse”: “Figura di donna nubilosa, sofferente alle imposizioni sociali e famigliari, Mariannina sembra uscita direttamente dalle pagine di un romanzo verista di Verga, non poche sono infatti le similitudini tra la Capinera verghiana e Mariannina Coffa, spesso definita la “Capinera di Noto” o la “Saffo netina”. Divisa tra i lavori domestici e la cura dei figli (alcuni dei quali morti in tenera età) la Coffa trova il tempo, nelle buie notti invernali, chiusa nella sua stanza, nascosta da tutti, di scrivere le sue poesie contro l’assoluto divieto del marito e del suocero. Condannata ancora prima di essere giudicata, Mariannina sarà vittima delle dicerie del volgo che la etichetteranno come una pazza isterica dedita alle pratiche di sonnambulismo e magnetismo. Abbandonato il tetto coniugale e ripudiata dalla famiglia paterna, aderirà a diverse logge di ispirazione massonica e teosofica. Costretta a vivere tra la fame e gli stenti nell’ultimo periodo della sua vita, il gracile corpo della poetessa si spegnerà a soli 36 anni nella più completa solitudine. Il corpo di Mariannina muore ma il suo nome entra nella storia della letteratura italiana guadagnandosi l’appellativo di “poetessa maledetta”.
Prossimo appuntamento: giovedì 25 agosto, nuovo allestimento per il racconto noir Blue Stories Storie di Fumo e Sogni Bugiardi, con Salvatore Della Villa, Franco Chirivì (chitarra) e Michele Colaci (contrabbasso).
‘Generazioni di Comunità’ animerà il Palazzo Marchesale di Galatone fino al 2023, con un’intensa attività culturale, artistica e sociale; saranno programmati laboratori creativi (teatro, scrittura, arti figurative, antichi mestieri, archeologia), incontri culturali, mostre d’arte, valorizzazione di prodotti enogastronomici ed artigianali, performance artistiche.
‘Spazi di Prossimità’ vuole proporre delle azioni culturali, sia formative che performative, in cui siano ridotte le distanze non solo fisiche ma anche e soprattutto di conoscenza. Prevede la realizzazione di laboratori di formazione teatrale, incontri culturali, performance artistiche, attività di promozione della lettura. Sarà inoltre attivo un servizio di tutoraggio tesi rivolto agli studenti e agli universitari.
PORTA ORE 21.00 – SIPARIO ORE 21.30
Costo Biglietto Posto unico €8
GIARDINO DEL PALAZZO MARCHESALE DI GALATONE –Piazza SS Crocifisso, Galatone (entrata da Via Castello)
Info e prenotazioni: Tracce Creative 338.4960251 – 329.7155894 traccecreativeaps@gmail.com Segui Tracce Creative su Facebook e Instagram
Generazioni di Comunità è vincitore di Luoghi Comuni iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili
Di_stanze Zero è vincitore di Spazi di Prossimità iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia dalla presidenza del Consiglio del Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale Web: www.facebook.com/events/421…
𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮𝗻𝗻𝗶𝗻𝗮 𝗖𝗼𝗳𝗳𝗮 – 𝗜𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗵𝗲 è andato in scena! Fino a tre giorni fa, si era decisi a sospendere lo spettacolo a nuova data (causa covid dell’unica attrice in scena) ma per bontà e generosità di un sì detto da Maria Margherita Manco ha ristabilito il giusto equilibrio a tasselli organizzativi ormai intricatissimi da gestire. “Questa sera farò delle cose che non ho mai fatto in vita mia!”, ha detto prima del chi è di scena.
Così la vita di Mariannina Coffa è stata raccontata al pubblico de ‘Il Giardino delle Arti’, la vita delle poetessa siciliana, della Capinera di Noto, soprannominata ‘poetessa maledetta’. Maledetta poi, di cosa? Di voler vivere nella Sicilia dell’800 una vita desiderata e non imposta. Per sopravvivere sceglierà quest’ultima, morendo a 37 anni (sarebbe stata una rock star, se fosse vissuta oggi) dopo aver lasciato al mondo alcune delle poesie più belle della letteratura italiana. La narrazione ha lasciato spazio ai genitori di Mariannina, all’avaro e disgustoso suocero, alle pettegole di paese. Incastonate nel racconto, per volontà del regista Tommaso Rotella, alcune strofe del più importante cantautorato femminile italiano: Mia Martini, Anna Oxa, Madame, Fiorella Mannoia…
Noto, 25 AGOSTO 2017 – POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO, a cura di Francesco Urso 7ª Edizione della consolidata manifestazione “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”, che ogni anno si svolge il venerdì sera della festa di San Corrado a Noto. in questo video di Liliana Calabrese è il momento dell’intervento della poetessa e scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli, che dopo aver citato altri studiosi della poetessa netina Mariannina Coffa, comincia a leggere passi del suo testo “Ferita all’ala un’allodola”. Libro al momento esaurito e che si può leggere tramite la Biblioteca comunale.
Ecco le parole della libraia Daniela La Licata… che onore per me essere ospitata nella storica Libreria Flaccavento di Ragusa! Grazie ai buoni uffici di Stefano Vaccaro…
Disponibile in libreria il volume della gentilissima Maria Lucia Riccioli
Caro nome di Algra editorecon la prefazione del nostro carissimo Stefano Vaccaro ed una nota di Marinella Fiume
«Mariannina Coffa ritorna, visionaria e sognante, nelle pagine potenti di Maria Lucia Riccioli, studiosa di prim’ordine, ricercatrice appassionata, frequentatrice disinvolta degli spazi più nascosti dell’universo femminile, esploratrice di carte taciute e mappe geografiche ancora da tracciare, dall’Inghilterra di Jane Austen alla Sicilia della Capinera di Noto. In un Ottocento di periferia, lontano dagli snodi principali del sapere, l’esperienza di Mariannina Coffa matura nella doppiezza di un Io sensibilissimo e al contempo disgregato, fatalmente circondato dalle spire insidiose della società, della famiglia, del matrimonio forzato, delle incombenze domestiche, dei lutti filiali, tanto che per sopravvivere, per allontanarsi dalla fossa a cui spesso rivolge lo sguardo, si concede evasioni letterarie utilizzando la scrittura come medium tra il mondo immaginifico che la ispira – creato per sopperire le mancanze del quotidiano – e la realtà asfittica nella quale è costretta». (Dalla Prefazione di Stefano Vaccaro)
Un libro per i più piccoli che apre spiragli anche per i grandi: un libro sul rispetto delle diversità e sulla scoperta della ricchezza che ciascuno può portare a partire dalla propria unicità differente.
E adesso qualche parola in più sul mio rapporto fra Alessio Grillo e me…
FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, il mio romanzo storico sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, ha avuto ben due copertine, entrambe ad opera dello stesso autore…
Ecco la prima. Che emozione!
Grazie sempre ad Alessio Grillo, pittore e grafico, che l’ha realizzata partendo da una fotografia realizzata nello studio dell’artista Salvatore Randone di Militello in Val di Catania, che ringrazio ancora.
Ed ecco la seconda…
Ma non è finita qui… nel 2014 è uscita la mia raccolta di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU per i tipi di Algra Editore.
La fotografia di copertina – oltre che due disegni all’interno, insieme a quelli di Francesca Di Natale – è opera di Alessio Grillo ancora una volta…
Dulcis in fundo, la copertina di CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA, saggio sulla poetessa e patriota netina che chiude idealmente il cerchio aperto dal romanzo.
La locandina di Liolà Festival… (progetto grafico Carla Dipasquale)
La splendida copertina del mio saggio, opera di Alessio Grillo (grazie infinite!), modella d’eccezione M.R., che sa. 🙂
Ma quanti eravate ieri sera?
Una terrazza, quella del porto turistico di Marina di Ragusa, gremita di gente per omaggiare Mariannina Coffa, per ascoltare il racconto di Maria Lucia Riccioli e dell’angelo misterioso che è al centro del suo ultimo lavoro editoriale, fresco di stampa per i tipi di Algra editore. Un ringraziamento enorme, per l’organizzazione impeccabile, va alle lioline (adoro questo termine) Caterina Giardina, Cecilia Tumino, Elide Poscia, Tonino Gulino, che ci hanno accolto con tanto amore ed entusiasmo e hanno messo su un calendario d’incontri mirabolante. Grazie ragazze, siete una forza della natura! Ringrazio il folto pubblico composto da tanti amici ed estimatori della poetessa che ho avuto modo di ritrovare, abbracciare e salutare: c’è della magia nel vedersi in piazza per discorrere di poesia e letteratura. Grazie di cuore a tutti. Son certo che Mariannina sia felice.
Vi abbraccio
Queste le parole di Stefano Vaccaro…
Io sono ancora stordita, emozionata e felice della splendida accoglienza, dell’attenzione del pubblico – non scontata in una serata estiva, per giunta in un luogo di villeggiatura.
Eppure.
Potenza di Mariannina Coffa, dei segreti e misteri della sua vita, della malia dei suoi versi.
Potenza di un’associazione, la Pro Loco Mazzarelli, attiva e instancabile nel portare avanti il Liolà Festival.
Grazie, una parola che non riesce ad esprimere ciò che provo.
Lieti conversari…
Mariannina Coffa Caruso, poetessa e patriota netina.
Il commovente omaggio a Stefania Elena Carnemolla, recentemente scomparsa – coincidenza? il suo prediletto Ibn Hamdis ci riporta a Siracusa e Noto, quindi a Mariannina…, come Michele Amari ad Ascenzio Mauceri.
Stefano Vaccaro e Stefania Campo, autori di due preziosi volumi di cui parlerò in seguito…
Ecco le parole sulla serata tratte dalla pagina di Tour Letterario Ibleo:
Ieri sera, presso il suggestivo scenario del porto turistico di Marina di Ragusa, ha preso avvio la quinta edizione della rassegna culturale “LIOLÀ” organizzata dalla Pro Loco Mazzarelli. La serata d’apertura ha visto protagonista un’autrice che a noi del Tour Letterario Ibleo sta molto a cuore e che non manchiamo mai di ricordare, ovvero la poetessa netina (ma ragusana d’adozione) Mariannina Coffa (1841-1878). La pubblicazione dell’ultimo saggio della prof.ssa Maria Lucia Riccioli, “Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa” edito per i tipi di Algra edizioni – con la prefazione del nostro Stefano Vaccaro – ci ha permesso di ritornare a riflettere su una figura assai complessa e conturbante che a distanza di secoli continua ad interrogarci e ad affascinarci. Ieri all’appuntamento, oltre a Stefano Vaccaro, era presente anche Stefania Campo e Vincenzo Cascone che ritroveremo giorno 26 agosto durante il lancio dei volumi su Salvatore Quasimodo e Gesualdo Bufalino.
Che bello vedere tante persone per una delle nostre autrici dimenticate, che persone di valore e di grande volontà ci permettono di rileggere e riascoltare. Bravissimi!!!!
La vera forza è l’accoppiata Riccioli-Vaccaro con il loro dialogo fitto di stimoli, sorprese e fatti sconosciuti di un personaggio che conserva ancora tanti segreti da svelare
Il mare ci fa da contorno. E un pubblico fantastico ci segue
Cosa desiderare di più?
Pro Loco Mazzarelli:
Non ci sono parole per ringraziarvi per ieri sera
Grazie, grazie, grazie per la vostra presenza, per l’affetto che avete mostrato nei confronti di Liolà, per l’attenzione verso Mariannina Coffa e la sua storia.
Maria Lucia Riccioli e Stefano Vaccaro ci hanno incantato con le loro parole e Maria Lucia ci ha anche deliziato con la sua voce e il canto
E grazie a Cecilia Tumino, Mariannina arriva a Castel di Tusa…
E per non farsi mancare niente, lo sciabordio dell’acqua, immersa nel blu dipinto di blu, mi fa compagnia Mariannina Coffa — presso Castel Di Tusa, Sicilia, Italy.
Posso salutare l’avvento della mia sesta creatura di carta, il saggio CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA, edito da Algra Editore, con la prefazione di Stefano Vaccaro e una nota di Marinella Fiume…
La preziosa immagine di copertina è opera di Alessio Grillo (grazie infinite)!
Ecco le bellissime parole di Stefano Vaccaro, studioso valente e carissimo amico:
Da cinque anni un bellissimo gruppo di persone formato da appassionate lettrici e formidabili operatrici culturali (cito le care Caterina Giardina e Cecilia Tumino ma anche Ludovica Gulino e il valentissimo papà e mi perdoneranno gli altri che non vedo l’ora di conoscere), si prodigano per rendere le nostre estati a Marina di Ragusa ricche di cultura. Quest’anno rinnovano l’invito con un irrinunciabile calendario d’incontri e sarà l’aria di mare o la tempra di chi vive vicino alla costa che fa di ogni incontro un tassello perfetto o il più giusto incastro alchemico. Sono immensamente onorato, tra gli appuntamenti previsti (che vi invito a guardare con attenzione), di prenderne parte a due.
Giorno 15 luglio alle ore 21:30 presso la terrazza del porto converserò con la scrittrice Maria Lucia Riccioli, studiosa, saggista e ricercatrice infaticabile, l’argomento – che ve lo dico a fare – è la nostra amata Mariannina Coffa, protagonista dell’ultimo saggio della Riccioli edito da Algra editore. Mi soffermo un attimo per sottolineare che aprire la rassegna con la poetessa Coffa è stata manifesta volontà delle organizzatrici, a loro va il mio più sincero plauso per una sensibilità rara. Grazie di vero cuore.
Giorno 26 agosto, stesso luogo e stessa ora, ritorno con immenso piacere a parlare di Bufalino per la prima presentazione dei volumi “Gesualdo Bufalino a Comiso e dintorni” a firma mia e “Salvatore Quasimodo e la sua Sicilia” di Stefania Campo Profilo Privato, editi da Il Leone Verde Edizioni. A conversare con noi l’amico Vincenzo Cascone e, giusto per non farci mancare nulla, la voce inconfondibile di Massimo Leggio.
Ci vediamo al porto, in terrazza, per raccontare storie di donne, di uomini, di lettere e poesia!
E ancora:
«Psiche è il mio nome: in questo nome è chiusa la storia del creato»
Domani sera Mariannina Coffa ritorna per svelarci un segreto che ai più – in tutti questi anni di studi – era sfuggito. Una scoperta della studiosa Maria Lucia Riccioli, che da profonda conoscitrice della poetessa netina ne ha catturato l’anima impressa sulle poetiche carte.
E ancor prima:
Mariannina Coffa è poetessa, patriota e spiritista ma soprattutto donna fuori dal suo tempo: talmente oltre da vedere al di là e, allo stesso tempo, così presente da parlarci oggi. Lunare e luminosa, anzi illuminata, la sua storia di capinera ci interroga e ci affascina se è vero che negli anni diversi sono stati i contributi critici, letterari e biografici che ne hanno scandagliato il vissuto e l’opera. Da ultimo il prezioso lavoro di Maria Lucia Riccioli, “Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa”, fresco di stampa per i tipi di Algra editore, che del saggio non rinuncia al rigore delle fonti e della prosa narrativa non rinuncia a restituirci immagini dense di lirismo, un testo divulgativo affascinante come un romanzo che arricchisce la critica coffiana e aggiunge nuova luce. Avrò il piacere di affiancare l’autrice nella prima presentazione assoluta che avrà luogo giorno 15 LUGLIO, ore 21:30, presso la terrazza del porto di Marina di Ragusa all’interno della rassegna culturale “LIOLÀ” voluta ed ideata dalla Pro Loco Mazzarelli.
Appuntamemto per domani sera alle ore 21:30, presso la terrazza del porto di Marina di Ragusa in occasione della rassegna culturale “LIOLÀ”.
Immaginate la mia emozione: torno al personaggio di Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina protagonista del mio primo romanzo, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.
Ma la prospettiva, dopo tanti anni di presentazioni letture studio approfondimento, è diversa: saggistica più che narrativa, critica più che poetica.
Non ho rinunciato a un certo piglio raccontatorio, perché non sono una saggista pura, un’accademica tout court, ma un’appassionata di letteratura che ha trovato una nuova angolazione da cui guardare alla poesia della Coffa.
Spero che le mie parole sulla poetessa non siano considerate vane o presuntuose e che il mio scritto possa contribuire a rinverdire gli studi su Mariannina Coffa, magari avvicinando a lei le nuove generazioni di studiosi.
Ringrazio in primis Algra Editore (Alfio Grasso, Rossella Grasso e Alessandra Motta) per aver creduto ancora una volta a un mio progetto, il carissimo Stefano Vaccaro per la prefazione dotta e affettuosa, per l’organizzazione, per la volontà di portare Mariannina al mare nella splendida Marina di Ragusa…
Ringrazio Marinella Fiume, sia per lo scritto che graziosamente ha permesso venisse riportato nel libro che per il suo pluridecennale lavoro sulla Coffa e la sua “passione per il contesto”.
Grazie!
Grazie alle organizzatrici del Festival Liolà e a tutta la Pro Loco Mazzarelli… ecco le loro parole:
Ecco a voi Liolà, la nostra rassegna giunta quest’anno alla quinta edizione e che si svolgerà dal 15 luglio al 2 settembre.
Anche quest’anno abbiamo cercato di soddisfare i gusti e le aspettative di tutti.
Adesso aspettiamo voi, affezionato pubblico, che avete mostrato in questi anni di gradire questa formula di intrattenimento.
Troverete tante novità e altre ne arriveranno e saranno condivise man mano che andremo avanti.
Abbiamo cercato di affrontare tematiche diverse con un ricordo della storia più recente che ha segnato il nostro paese per concludere, così come è ormai tradizione, con la serata dedicata all’archeologia che si svolgerà all’interno del Trofeo del Mare
A presto
Progetto grafico Carla Dipasquale
Per la copertina… non avevo ragione nel dirvi stay tuned?
Ragusa – I libri tornano protagonisti: la quinta edizione di LIOLA prende il via il 15 luglio. L’appuntamento estivo con i libri, gli autori e le autrici organizzato dalla ProLoco Mazzarelli, quest’anno si arricchisce di due appuntamenti dedicati alle giovanissime generazioni. Dopo il successo del festival A Tutto Volume – che ha visto Marina di Ragusa come location di rilievo in una manifestazione letteraria di grande richiamo – anche in occasione di LIOLA la frazione balneare offre momenti di intrattenimento culturale in cui protagoniste sono le storie narrate attraverso le pagine, raccontate a un passo dal mare. Storie che ricamano i loro intrecci con diverse trame ma “ Nella scelta dei testi ci siamo lasciate guidare da una particolare attenzione alle nostre radici e alla nostra cultura – spiegano le organizzatrici della rassegna – che dall’inizio ci ha contraddistinto, dedicando la serata di esordio all’inedito su Mariannina Coffa ed una all’itinerario letterario da Quasimodo a Bufalino. Abbiamo anche sentito forte l’esigenza di una riflessione, nel trentennale delle stragi del ’92, sulla storia buia che affligge la nostra isola. Non manca l’apertura verso alcuni autori esordienti. Quest’anno poi abbiamo voluto includere anche due appuntamenti pensati su misura per piccoli lettori e piccole lettrici. La rassegna, come da tradizione, chiuderà con un appuntamento dedicato all’archeologia, che quest’anno affronterà la storia dei Siculi”.
Il 15 luglio ore 21:30, Terrazza del porto, Maria Lucia Riccioli “Caro nome” Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa. Conversa con l’autrice Stefano Vaccaro
Ecco che riprendono le presentazioni letterarie e gli incontri con l’autore!
Ringrazio l’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Gela per avermi invitata (specie la dirigente scolastica Viviana Aldisio e Mimmo Russello, a sua volta scrittore…
Oltre ogni aspettativa: dirigente motivata, un gruppo docenti operativo ed entusiasta, collaboratori attenti all’accoglienza e calorosi, genitori interessati e partecipi, piccoli allievi meravigliosi, creativi, sveglissimi, vispi e affettuosi!
Parleremo de LA BANANOTTERA (VerbaVolant edizioni) e di CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? (VerbaVolant edizioni), ma ci sarà spazio anche per i miei libri pubblicati con Algra Editore, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU e MUNUZZAGGHI E RATTEDDI… (non dimentico la carissima Mariannina Coffa di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, stay tuned!)
Il laboratorio su LA BANANOTTERA…Il fantastico gruppo docenti dell’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Gela (da notare non solo LA BANANOTTERA e CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? presentato per la prima volta in presenza, ma anche lo splendido dono artigianale che ho ricevuto per la mia partecipazione al II Salone del Libro…
I miei libri in dialetto siciliano (pubblicati da Algra editore), MUNUZZAGGHI E RATTEDDI e QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU esposti al Salone del Libro di Gela… tra l’altro il primo in anteprima assoluta, dato che la prima presentazione in presenza sarà giorno 19 maggio 2022 alle ore 17.30 alla Biblioteca comunale di Siracusa…
FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA è il mio primo romanzo storico e il mio primo libro in assoluto: la vicenda umana e poetica della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa mi accompagna da anni e… non è ancora finita qui (non vi anticipo nulla ma stay tuned!); QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio secondo libro, il primo in dialetto siciliano: una raccolta di cunti che mi legano alla mia terra e ai miei nonni materni; LA BANANOTTERA è il mio terzo libro, il primo per bambini: una fiaba tenera su una balenottera color giallo banana, una bananottera appunto (frutto dei giochi di parole con mia sorella); CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? è il mio quarto libro, il secondo per bambini, e narra della gelosia della piccola Milena nei confronti del fratellino Filippo, il “rubamamma” appunto!
Ed ecco la mia quinta creatura di carta… MUNIZZAGGHI E RATTEDDI, una raccolta di liriche e cunti in dialetto siciliano (dove sperimento le possibilità letterarie dello strumento linguistico “dialetto”: ci troverete anche Dante e Leopardi, per dire).
Qualche foto sparsa dei miei libri in libreria… qui c’è anche NOI SIAMO DESDEMONA, una raccolta antologica con un mio racconto scritto a quattro mani con Mavie Parisi (antologia curata da Maria Rita Pennisi).