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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

Archivi tag: Mariella Caruso

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU a Rosolini: nuove foto!

24 venerdì Lug 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Tag

Alessio Grillo, Alfio Grasso, Algra Editore, Antonio Bonasera, Caffè Letterario Rosolini, Corrado Armeri, cunti, dialetto, Fiori blu, Gianluca Cocco, Giovanna Tidona, I Cori di Val d'Anapo, Ignazia Iemmolo Portelli, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Mariella Caruso, Orazio Caruso, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Salvo Amodio, Salvo Sequenzia, Sebastiano Burgaretta, Tonino Bonasera

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU fa tappa a Rosolini

 

Grazie all’amica Giovanna Tidona, affettuosa ed entusiasta, si è concretizzata un’altra occasione per parlare dei miei cunti in dialetto.

Sono stata ospite del Caffè Letterario Rosolini.

Non solo: sono stati ancora con me Tonino Bonasera e i Cori di Val d’Anapo, che per una felice circostanza hanno suonato al Siracusa Book Festival proprio quando presentavo il mio libro. 

Cena tipica siciliana, per gradire… che volere di più?

Ecco il link alla recensione di Salvo Sequenzia sul mio libro…

http://www.nuovosud.it/25719-cultura-siracusa/rosolini-al-caff%C3%A8-letterario-conversazione-sul-libro-di-maria-lucia-riccioli (il link all’intervista)

INTERVERRÀ SALVO SEQUENZIA

Rosolini, al Caffè letterario conversazione sul libro di Maria Lucia Riccioli

Inviato da desk1 il 12 Giugno, 2015 – 13:56

Domani alle 20, al Caffè letterario federiciano di Rosolini, il semiologo e saggista Salvo Sequenzia converserà sul libro della scrittrice e poetessa siracusana Maria Lucia Riccioli “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”. Interverrà l’autrice ed il commento musicale sarà affidato ai Cori di Val d’Anapo del Maestro Tonino Bonasera. Presenterà la serata Giovanna Tidona.
Così ha scritto Salvo Sequenzia (nella foto) nella sua recensione al libro della Riccioli: « Con Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu, ancora una volta, i battiti più autentici del canto poetico di Maria Lucia Riccioli, dopo la straordinaria prova narrativa di Ferita all’ala un’allodola (Roma, Perrone Lab, 2011) – romanzo storico e, insieme, referto esistenziale, serrato diario interiore e, leopardiamente, «storia di un’anima» – sono affidati, dal cuore, alla memoria e alla parola, a un codice simbolico di riferimento che attraversa e sostanzia la semiosi profonda dei testi della scrittrice, poetessa e musicista siracusana. Quattordici componimenti in endecasillabi a rima baciata in lingua siciliana, più un Prologo – una sorta di saluto benevolo e di fiduciosa raccomandazione au lecteur, con la certezza che «Tuttu passa. ’A so’ parola nun mori».
Quattordici “stazioni” di una Via Crucis “altra”, nella quale Cristo si fa “homo viator”, peregrinus per le vie del mondo, dentro la vita del mondo, teso ad ascoltare, a dire, a patire e a gioire, uomo tra gli uomini, Maestro insieme ai suoi discepoli e all’umanità intera: «Cristu e l’apostuli jèunu jennu,/e tanti cosi jèunu virennu./Caminannu, ’u Signuri cci parrava,/e duci e pacinziusu ’i ’mmaistrava» (L’abburu di ficu).
Si può cogliere, nella poesia di Maria Lucia Riccioli – continua Seqauenzia – la stessa profonda ricerca sul linguaggio per sciogliere i “groppi” dell’animo che caratterizza la pittura di Giuseppe Migneco, pittore autenticamente “moderno” che sull’umanità ha gettato il suo «occhio spirituale» cogliendone, sino al limite, il rotto dolore e la travagliata speranza che commuovono e ci invitano all’aspettazione di un diverso destino».
La “fisicità” della parola poetica di Maria Lucia Riccioli, quella “nominazione” cui si è fatto riferimento all’inizio di queste riflessioni – conclude Sequenzia nel suo intervento – rende il pulsare delle sensazioni e, con tratteggi nitidi, il dettato poetico incide sulla pagina un cromatismo intenso e diretto. Siamo di fronte a una scrittura immune da astrazioni introspettive e volta, piuttosto, a un descrittivismo funzionale all’esigenza di recuperare la corporeità del linguaggio che deve prestarsi alla recensione del reale, aderendo alle circostanze, alle “occasioni” di montaliana memoria in cui si compongono i quadri descrittivi, le parti gnomiche e filosofiche e gli aneddoti di ogni “stazione”.

Il 17 aprile sono stata protagonista di una performance letteraria su “Quannu u Signuri passava p’ ‘o munnu” al Catania Film Festival, mentre il 25 aprile ho presentato il libro presso il Siracusa Book Festival…

Maggio invece è stato il mese del Salone internazionale del libro di Torino, dove ho presentato il mio terzo libro ma dove è stato presente anche QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra Editore).

Il 10 giugno invece ho presentato il libro a CIBO & ARTE, manifestazione ideata da Lisa Barbera per la Galleria Roma di Siracusa.

Continua quindi il “tour” di QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, il Vangelo popolare siciliano in versi che ho pubblicato per i tipi di Algra Editore: Solarino, Floridia, Catania, Siracusa, Aci Bonaccorsi, Acireale… tante tappe per eventi che rimarranno scolpiti nel mio cuore.

La copertina:

Copertina Riccioli

Il booktrailer:

Il video che festeggia il primo anno della casa editrice:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta)

Questa è la quarta di copertina, dono insieme alla splendida prefazione, dell’etnologo docente e poeta Sebastiano Burgaretta.

Ringrazio Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso, curatori della collana Fiori Blu nella quale è uscito il volume.

Il libro è stato presentato a settembre presso La Feltrinelli di Catania, ad ottobre presso il Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella e a novembre presso il Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.

Ho tenuto dei reading a Solarino e Floridia in occasione della mostra “E’-Vento d’arte” ed ho partecipato all’evento “101 Poets for Change” al MOON di Ortigia (SR). Ne abbiamo parlato anche ad Avola presso la Libreria Mondadori il 6 dicembre con la cara Paola Maria Liotta e giorno 4 gennaio ho tenuto un incontro con l’autore insieme ad Alfio Grasso presso la Cantina Bonaccorsi di Aci Bonaccorsi (CT).

Giorno 17 gennaio alle 17.30 ne ho parlato con Maria Rita Pennisi per la FIDAPA di Acireale e BPW Italy presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio in via Gozzano 2 ad Acireale (CT).

Bellissima anche l’esperienza dell’intervista televisiva su Antenna1 e su BUC!

E “Volontariato in… scena!”, lo spettacolo condotto da Egle Doria nel marzo scorso e che mi ha vista recitare due cunti dal mio libro…

Qualche altra foto oltre a quelle dei post precedenti…

Me and my book…

Foto e libri.

Caffè letterario fridericiano.

Grazie all’amica Giovanna Tidona.

Giovanna Tidona e Mariella Caruso, che ringrazio insieme a Corrado Armeri per l’accoglienza.

Tables and trees… amo i carrubi.

Friends…

I Cori di Val d’Anapo: Salvo Amodio – grazie, gentilissimo! -, Gianluca Cocco, Tonino Bonasera e Antonio Bonasera.

 

Con l’amica e collega Milena Sanzaro e un’amica solarinese…

 

 

Con la poetessa e saggista professoressa Ignazia Iemmolo Portelli.

 

 

 

 

 

 

Il mio libro sugli scaffali del circolo… ho scelto di stare accanto alla mia carissima Jane Austen!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU a Rosolini: le foto

16 martedì Giu 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Tag

101 Poets for Change, Alfio Grasso, Algra Editore, Antenna1, Antonio Bonasera, è... vento d'arte, BUC, Caffè Letterario Rosolini, Cantina Bonaccorsi, Catania film fest, Cibo & Arte, Corrado Armeri, Egle Doria, FIDAPA Acireale, Fiori blu, Galleria Roma, Gianluca Cocco, I Cori di Val d'Anapo, Lisa Barbera, Maria Rita Pennisi, Mariella Caruso, Moon, Nuovo Sud, Orazio Caruso, Paola Maria Liotta, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Salone Internazionale del Libro di Torino, Salvo Amodio, Salvo Sequenzia, Sebastiano Burgaretta, Tonino Bonasera, Volontariato in scena

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU fa tappa a Rosolini

 

Grazie all’amica Giovanna Tidona, affettuosa ed entusiasta, si è concretizzata un’altra occasione per parlare dei miei cunti in dialetto.

Il 13 giugno, alle ore 20, sono stata ospite del Caffè Letterario Rosolini.

Non solo: sono stati ancora con me Tonino Bonasera e i Cori di Val d’Anapo, che per una felice circostanza hanno suonato al Siracusa Book Festival proprio quando presentavo il mio libro. 

Cena tipica siciliana, per gradire… che volere di più?

Oltre a scrivere una splendida recensione a QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, il professor Salvo Sequenzia ha conversato con me sul libro.

Approfitto per ringraziare Corrado Armeri e Mariella Caruso, che hanno voluto la mia presenza: grazie della splendida accoglienza.

http://www.nuovosud.it/25719-cultura-siracusa/rosolini-al-caff%C3%A8-letterario-conversazione-sul-libro-di-maria-lucia-riccioli (il link all’intervista)

INTERVERRÀ SALVO SEQUENZIA

Rosolini, al Caffè letterario conversazione sul libro di Maria Lucia Riccioli

Inviato da desk1 il 12 Giugno, 2015 – 13:56

Domani alle 20, al Caffè letterario federiciano di Rosolini, il semiologo e saggista Salvo Sequenzia converserà sul libro della scrittrice e poetessa siracusana Maria Lucia Riccioli “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”. Interverrà l’autrice ed il commento musicale sarà affidato ai Cori di Val d’Anapo del Maestro Tonino Bonasera. Presenterà la serata Giovanna Tidona.
Così ha scritto Salvo Sequenzia (nella foto) nella sua recensione al libro della Riccioli: « Con Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu, ancora una volta, i battiti più autentici del canto poetico di Maria Lucia Riccioli, dopo la straordinaria prova narrativa di Ferita all’ala un’allodola (Roma, Perrone Lab, 2011) – romanzo storico e, insieme, referto esistenziale, serrato diario interiore e, leopardiamente, «storia di un’anima» – sono affidati, dal cuore, alla memoria e alla parola, a un codice simbolico di riferimento che attraversa e sostanzia la semiosi profonda dei testi della scrittrice, poetessa e musicista siracusana. Quattordici componimenti in endecasillabi a rima baciata in lingua siciliana, più un Prologo – una sorta di saluto benevolo e di fiduciosa raccomandazione au lecteur, con la certezza che «Tuttu passa. ’A so’ parola nun mori».
Quattordici “stazioni” di una Via Crucis “altra”, nella quale Cristo si fa “homo viator”, peregrinus per le vie del mondo, dentro la vita del mondo, teso ad ascoltare, a dire, a patire e a gioire, uomo tra gli uomini, Maestro insieme ai suoi discepoli e all’umanità intera: «Cristu e l’apostuli jèunu jennu,/e tanti cosi jèunu virennu./Caminannu, ’u Signuri cci parrava,/e duci e pacinziusu ’i ’mmaistrava» (L’abburu di ficu).
Si può cogliere, nella poesia di Maria Lucia Riccioli – continua Seqauenzia – la stessa profonda ricerca sul linguaggio per sciogliere i “groppi” dell’animo che caratterizza la pittura di Giuseppe Migneco, pittore autenticamente “moderno” che sull’umanità ha gettato il suo «occhio spirituale» cogliendone, sino al limite, il rotto dolore e la travagliata speranza che commuovono e ci invitano all’aspettazione di un diverso destino».
La “fisicità” della parola poetica di Maria Lucia Riccioli, quella “nominazione” cui si è fatto riferimento all’inizio di queste riflessioni – conclude Sequenzia nel suo intervento – rende il pulsare delle sensazioni e, con tratteggi nitidi, il dettato poetico incide sulla pagina un cromatismo intenso e diretto. Siamo di fronte a una scrittura immune da astrazioni introspettive e volta, piuttosto, a un descrittivismo funzionale all’esigenza di recuperare la corporeità del linguaggio che deve prestarsi alla recensione del reale, aderendo alle circostanze, alle “occasioni” di montaliana memoria in cui si compongono i quadri descrittivi, le parti gnomiche e filosofiche e gli aneddoti di ogni “stazione”.

Il 17 aprile sono stata protagonista di una performance letteraria su “Quannu u Signuri passava p’ ‘o munnu” al Catania Film Festival, mentre il 25 aprile ho presentato il libro presso il Siracusa Book Festival…

Maggio invece è stato il mese del Salone internazionale del libro di Torino, dove ho presentato il mio terzo libro ma dove è stato presente anche QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra Editore).

Il 10 giugno invece ho presentato il libro a CIBO & ARTE, manifestazione ideata da Lisa Barbera per la Galleria Roma di Siracusa.

Continua quindi il “tour” di QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, il Vangelo popolare siciliano in versi che ho pubblicato per i tipi di Algra Editore: Solarino, Floridia, Catania, Siracusa, Aci Bonaccorsi, Acireale… tante tappe per eventi che rimarranno scolpiti nel mio cuore.

La copertina:

Copertina Riccioli

Il booktrailer:

Il video che festeggia il primo anno della casa editrice:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta)

Questa è la quarta di copertina, dono insieme alla splendida prefazione, dell’etnologo docente e poeta Sebastiano Burgaretta.

Ringrazio Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso, curatori della collana Fiori Blu nella quale è uscito il volume.

Il libro è stato presentato a settembre presso La Feltrinelli di Catania, ad ottobre presso il Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella e a novembre presso il Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.

Ho tenuto dei reading a Solarino e Floridia in occasione della mostra “E’-Vento d’arte” ed ho partecipato all’evento “101 Poets for Change” al MOON di Ortigia (SR). Ne abbiamo parlato anche ad Avola presso la Libreria Mondadori il 6 dicembre con la cara Paola Maria Liotta e giorno 4 gennaio ho tenuto un incontro con l’autore insieme ad Alfio Grasso presso la Cantina Bonaccorsi di Aci Bonaccorsi (CT).

Giorno 17 gennaio alle 17.30 ne ho parlato con Maria Rita Pennisi per la FIDAPA di Acireale e BPW Italy presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio in via Gozzano 2 ad Acireale (CT).

Bellissima anche l’esperienza dell’intervista televisiva su Antenna1 e su BUC!

E “Volontariato in… scena!”, lo spettacolo condotto da Egle Doria nel marzo scorso e che mi ha vista recitare due cunti dal mio libro…

Qualche foto:

Foto e libri.

Caffè letterario fridericiano.

I Cori di Val d’Anapo: Salvo Amodio – grazie, gentilissimo! -, Gianluca Cocco, Tonino Bonasera e Antonio Bonasera.

Antonio Bonasera, sax e friscaletti.

Tonino Bonasera.

Il pubblico del caffè letterario fridericiano.

 

Cena siciliana sotto il carrubo.

Quartara e flauto…

Amici a cena…

Tarantelle, serenate…

Quartara time…

I Cori di Val d’Anapo… e un’infiltrata!

 

Convivio…

Convivio 2.

La locandina.

Autrice + fiori con carrubo.<meta
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