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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

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Je suis au jardin: articoli, foto e video

31 domenica Lug 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Conclusa la rassegna JE SUIS AU JARDIN vi posto un articolo uscito su LA SICILIA… insieme ad altro materiale.

25 luglio 2016 Paolo Malaguti

Cliccate e ingrandite…

Ed ecco molto altro sulla rassegna.

  • Quando
    13 luglio – 25 luglio
    Dal 13 luglio alle 19:00 al 25 luglio alle 21:00
  • Dove
    Mostra mappa

    Artemision – Il Tempio Ionico di Artemide

    Piazza Duomo, 4, 96100 Siracusa

Si è conclusa ieri la rassegna estiva all’insegna della narrativa.

Rassegna di autori italiani
Un ciclo estivo di grandi firme della letteratura italiana contemporanea che raggiungono Siracusa per incontrare i lettori nel giardino dell’Artemision

il 13 Luglio alle 19 si cominciato con Sergio Claudio Perroni ed il suo ultimo romanzo “Il principio della carezza” edito da La nave di Teseo. Presenta Daniela Sessa, redattore culturale della rivista on line Barbadillo
il 22 luglio alle 19 si è proseguito con Paolo Di Stefano ed il suo libro edito con Rizzoli “I pesci devono nuotare” presentato da Simona Lo Iacono in collaborazione con Elena Flavia Castagnino
il 25 luglio alle 19 Paolo Malaguti ha concluso il ciclo con il suo romanzo (finalista allo Strega 2016) “La reliquia di Costanopoli” . Presentazione a cura di Maria Lucia Riccioli, scrittrice e poetessa, lettrice d’eccezione Eleonora Nicolaci. Alla chitarra il maestro Valerio Massaro.

Un piccolo video (grazie a Rosanna Di Grazia).

Atmosfere tra musica e letteratura…

Ringrazio l’amica Eleonora Nicolaci per la sua disponibilità e amicizia e per il suo senso scenico…

Grazie a Valerio Massaro, musicista sensibile, per la sua bravura e professionalità… sei una garanzia!

Grazie naturalmente agli amici della Casa del Libro Rosario Mascali, ad Agata Mascali che ne è l’infaticabile presidentessa e a Marilia Di Giovanni, la libraia senza la quale tutto questo non sarebbe possibile.

Il pubblico dell’Artemision… e Aurora Mica, autrice degli arazzi che sono stati un po’ il fil rouge della rassegna, con le loro trame che si sono intrecciate a quelle letterarie…

Stratificazione di secoli ed energie in questo giardino…

Eleonora Nicolaci, Paolo Malaguti, Maria Lucia Riccioli e Valerio Massaro.

Backstage…

I simpatici teaser di Eleonora…

Vi aspettiamo per assistere alla caduta di Costantinopoli…. lo avete perso allora, non rifate lo stesso errore!

Artemision no entry no party

E adesso un breve riassunto della rassegna.

Siamo partiti con “Il principio della carezza” di Sergio Claudio Perroni (ed. La nave di Teseo, collana Le Onde, 2016, pag.101): è una storia che si fa poesia, mentre un uomo e una donna si incontrano, parlano attraverso un vetro, si scambiano cuore e solitudini. Dentro la solitudine di una città deserta la donna, scrittrice disincantata alle prese con la stesura di un monologo, e il lavavetri, semplice e sognatore, scalano il loro tempo tra un passato “museo di istanti collezionati” e un presente timido e amaro. Poi una terrazza e…..
Il romanzo di Sergio Claudio Perroni ha una grazia elegante e rarefatta, un ritmo cadenzato e seducente , un lessico appassionato e lieve. La storia di un innamoramento che lascia col fiato sospeso e che incanta.

Sergio C. Perroni vive e lavora a Taormina. Editor e traduttore di narrativa inglese e francese. Ha pubblicato Non muore nessuno (Bompiani, 2007), Raccapriccio, mostri e scelleratezze della stampa italiana (Aliberti, 2007), Leonilde, storia eccezionale di una donna normale (Bompiani, 2010) e adattato per il teatro il Don Chisciotte di Cervantes (¡Viva don Chisciotte!, con Gigi Proietti, regia di Gianpiero Borgia, 2008). Nel 2013 è uscito, sempre per Bompiani, Nel ventre, un viaggio narrativo nel cuore di Troia, accompagnato dalle illustrazioni di Velasco Vitali. Nel 2015 ha pubblicato Renuntio Vobis in cui si affronta il tema della rinuncia a un incarico, tra umiltà e fuga, in cui non è difficile rintracciare la parabola umana di Benedetto XVI (Bompiani). Cura l’Agenzia Editoriale Perroni&Morli.

A presentare l’autore sarà, il 13 luglio 2016 alle ore 19, la professoressa Daniela Sessa, mentre Simona Lo Iacono ha presentato Paolo Di Stefano il 22 (giornalista de “Il Corriere della Sera”, dal quale sono stata intervistata al volo durante la storica visita del corpo di Santa Lucia a Siracusa nel dicembre del 2004, amico di “Letteratitudine”, blog sul quale ho scritto sia di scuola che d’altro, specie naturalmente la letteratura).

L’articolo uscito su LA SICILIA  a cura di Monica Cartia.

Paolo Di Stefano (Avola, 1956) è uno scrittore italiano.

È cresciuto a Lugano, in Svizzera. Si è laureato in Filologia romanza con Cesare Segre a Pavia. Dopo una breve esperienza di ricerca universitaria, ha lavorato come giornalista al Corriere del Ticino e alla Repubblica, è stato responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera, di cui è ora inviato speciale. È stato editor presso la casa editrice Einaudi. Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Milano. Ha scritto saggi filologici e critico-letterari, ha curato volumi miscellanei. È autore di racconti, reportage, inchieste, poesie e romanzi, alcuni dei quali tradotti in francese e tedesco. Nelle sue opere affronta temi come: la memoria e l’oblio, l’infanzia violata e la difficoltà di crescere, la famiglia e i rapporti generazionali, l’emigrazione, lo spaesamento, i rapporti Nord-Sud.

È sposato e ha tre figli, Simone, Luca e Maria. Vive a Milano.

Poesie

Minuti contati (Scheiwiller, Milano 1990, Premio Sinisgalli), con prefazione di Giorgio Orelli.

Romanzi

  • Baci da non ripetere (Feltrinelli 1994, Premio Comisso);
  • Azzurro troppo azzurro (Feltrinelli 1996, Premio Grinzane Cavour);
  • Tutti contenti (Feltrinelli 2003, Superpremio Vittorini, Superpremio Flaiano, Premio Palmi, Premio Letterario Chianti[1]);
  • Aiutami tu (Feltrinelli 2005, SuperMondello);
  • Nel cuore che ti cerca (Rizzoli 2008, Premio Campiello e Premio Brancati);
  • La catastròfa (Sellerio 2011, Premio Volponi), che racconta la tragedia dell’8 agosto 1956, quando in miniera a Marcinelle morirono, tra i molti altri, 136 minatori italiani.
  • Giallo d’Avola (Sellerio 2013, Premio Sebastiano Addamo, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Comisso)
  • I pesci devono nuotare (romanzo per ragazzi, Bompiani Rcs Education 2013)
  • Ogni altra vita (Storia di italiani non illustri, il Saggiatore 2015, Premio Bagutta)
  • I pesci devono nuotare (Rizzoli 2016)

Nel 2010 ha pubblicato la plaquette di racconti Per più amore (Manni Editore).

Reportage

  • La famiglia in bilico, sulla famiglia italiana dopo il caso di Novi Ligure (prefazione di Adriano Sofri, Feltrinelli 2001);
  • Io vorrei. Desideri e passioni di adolescenti di ogni età (Edizioni Corriere della Sera 2004).

Altre pubblicazioni

Nel 1990 ha curato per Einaudi una raccolta di lettere di Gianfranco Contini a Giulio Einaudi (Lettere all’editore 1945-54). Un libro-intervista a Giulio Einaudi (Tutti i nostri mercoledì, Casagrande) è del 2001. Nel 2010 è uscito il volume Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori (Rizzoli), una raccolta di interviste sul mondo dell’editoria italiana. Ha curato una raccolta di recensioni di Giuliano Gramigna, Viaggio al termine del Novecento. Il romanzo italiano da Pasolini a Tabucchi (Bruno Mondadori 2013).

Sui suoi libri hanno scritto, tra gli altri: Cesare Segre, Giuliano Gramigna, Lalla Romano, Corrado Stajano, Giulio Ferroni, Goffredo Fofi, Franco Cordelli, Paolo Mauri, Lorenzo Mondo, Angelo Guglielmi, Giovanni Pacchiano, Walter Pedullà, Gianandrea Piccioli, Giuseppe Amoroso, Anna Modena, Clelia Martignoni, Filippo La Porta, Massimo Onofri, Bruno Pischedda, Gabriele Pedullà, Salvatore Ferlita, Bruno Quaranta, Arturo Mazzarella, Marco Ciriello, Piero Gelli, Gian Antonio Stella, Cristina Taglietti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Prete, Raffaele Manica. Memorabile la recensione di Aldo Busi a Giallo d’Avola: <<Un grande romanzo, di genere, ma come considero di genere I promessi sposi, Il Gattopardo, o I Viceré… Se fosse stato pubblicato nei primi anni Sessanta non meriterebbe meno considerazione de Il fu Mattia Pascal e si potrebbe gridare al capolavoro>>.

Nel 2013 ha vinto il Premio Viareggio e nel 2014 ha avuto il Premio Lo Straniero.

I pesci devono nuotare, un libro sul fenomeno delle migrazioni di minori dai paesi del sud del mondo verso l’Europa…
Telbana, Egitto: in questo piccolo paese a nord est del Cairo, dove il colore dei campi si fonde col rosso delle case incompiute e dei vicoli sterrati, vive Selim. Suo padre gli ha insegnato il rigore e il senso di sacrificio, negandogli i desideri: «Devi allungare i piedi fino a dove c’è la coperta». Ma Selim è tenace e non si accontenta della vita che il destino gli ha riservato, e così, con l’incoscienza e la forza dei suoi diciassette anni, attraversa il deserto e la Libia, fino a raggiungere il mare e imbarcarsi per l’Italia. Dopo fatiche, stenti e preghiere sussurrate, il viaggio lo conduce in Sicilia, insieme a centinaia di migranti in cerca di sogni. Il suo è il più grande e ambizioso: vuole un riscatto dall’infanzia che si è lasciato alle spalle, parlare l’italiano meglio degli italiani, costruirsi un futuro. È una strada tortuosa, che sembra impossibile, ma Selim non si arrende e, tra cadute e risalite, cerca il proprio posto in una Milano che non regala niente a nessuno. Selim non è solo. Dentro e accanto alla sua vita ne scorrono altre, meno luminose ma altrettanto esemplari: la dolce Marlene, il ruvido Raymon, l’amico Tawfik e alcuni misteriosi angeli protettori. In un mondo che cambia velocemente alziamo barriere per difenderci da ciò che non conosciamo. Paolo Di Stefano, con questa storia vera che ha le sue radici nella cronaca di tutti i giorni ma che ci trasporta lontano, in un viaggio sorprendente, racconta i sentimenti, le scoperte e le emozioni di chi sta dall’altra parte di quel muro. Di chi ha imparato un principio universale: i pesci devono nuotare.

Io ho concluso ieri, 25 luglio, con Paolo Malaguti e il suo romanzo uscito per Neri Pozza LA RELIQUIA DI COSTANTINOPOLI.

http://paolo-malaguti.blogspot.it/

http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=1&id_lib=934

Lascio la parola all’autore stesso per la presentazione:

Sono nato a Monselice nel 1978. Ho trascorso l’infanzia e la giovinezza a Padova, dove ho frequentato il Liceo Ginnasio “C. Marchesi” e dove mi sono laureato in Lettere moderne, con una tesi di Filologia italiana su Antonio Fogazzaro.
Dal 2004 insegno nei licei, prima della provincia di Treviso, poi della provincia di Vicenza. Attualmente insegno nel liceo “G. B. Brocchi” di Bassano del Grappa.
Ho pubblicato “Sul Grappa dopo la vittoria” (6a edizione 2014) nel 2009, per i tipi della Santi Quaranta di Treviso; sempre con la casa editrice trevigiana, diretta da Ferruccio Mazzariol, ho pubblicato due anni dopo, nel 2011, “Sillabario veneto” (3a edizione 2013), e, nel 2013, “I mercanti di stampe proibite” (2a edizione 2013).
Nel 2012 ho partecipato con il racconto “Il bambino di Marostica” all’antologia “Nero 13 – Giallo a Nordest” per la Libra Edizioni.
Dal 2013 contribuisco, con articoli di educazione, didattica, cultura generale, al quotidiano on-line “IlSussidiario.net”.
Nell’ottobre del 2015 è uscito, per i tipi della Neri Pozza, il romanzo storico “La reliquia di Costantinopoli”.

1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria, quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati. Non vuole trafugare la bara di legno marcio o le ossa ricoperte di lanugine e muffa. Sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso, cinquant’anni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno.
Il giuramento, però, ora può essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quell’involucro sono l’unico indizio in grado di condurre ad alcune preziosissime reliquie cristiane andate perdute.
Il diario si apre nel 1452, quando Gregorio – «la barba folta e nera» e un «fisico più da rematore che da mercante» – giunge ad Adrianopoli insieme con il suo socio d’affari, l’ebreo-veneziano Malachia Bassan.
La città, strappata a Venezia dagli Ottomani un secolo prima, offre uno spettacolo raccapricciante agli occhi dei due giovani mercanti. Ventotto marinai di una galea da mercado della Serenissima, accusata  di aver disubbidito agli ordini provenienti dalla fortezza di Boghaz-kesen, fatta costruire da Maometto II per controllare il traffico sul Bosforo, sono stati torturati, uccisi e lasciati alla mercé dei cani nelle pubbliche vie.
L’intento del giovane Sultano, un ragazzo di diciannove anni magro e pallido, è chiaro: offrire una dimostrazione di forza prima di cingere d’assedio la città che, per i cristiani, è la madre e la guida di tutto il mondo, l’ancella stessa del Padre: Costantinopoli, l’arca di santità che custodisce il maggior numero di reliquie cristiane.
Mentre uno sparuto esercito di genovesi, greci e veneziani tenta di respingere l’assalto dei turchi, Gregorio ha un’idea: recuperare tutti «i frammenti di Paradiso» appartenuti ai santi e disseminati nelle chiese, nei sotterranei e dentro il Grande Palazzo imperiale di Costantinopoli, per salvare in tal modo la Cristianità. Un’idea allettante anche per Malachia Bassan, nella cui mente si affaccia il pensiero che, male che vada,  quelle reliquie così preziose possono pur sempre essere vendute.
Così tra imboscate, fughe ed enigmi, i due giovani mercanti si accingono all’impresa…
Con una documentazione sterminata capace di riprodurre fedelmente l’architettura di Costantinopoli cinta d’assedio dagli Ottomani e le strategie militari, le lingue, i culti e i costumi dell’epoca, Paolo Malaguti scrive un romanzo d’avventura dall’inarrestabile tensione narrativa. E ci consegna due protagonisti memorabili, figli del XV secolo: il saggio e ossequioso chierico Gregorio e l’imprevedibile ebreo Malachia.

L’articolo scritto da Annalisa Stancanelli e uscito su LA SICILIA il 10 luglio.

La location è meravigliosa: il giardino dell’Artemision.

https://it.wikipedia.org/wiki/Artemision_di_Siracusa

https://www.facebook.com/events/104528746647726/113033512463916/?notif_t=plan_mall_activity&notif_id=1467792974886745 (l’evento Facebook)

Je suis au jardin: foto e video

26 martedì Lug 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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  • Quando
    13 luglio – 25 luglio
    Dal 13 luglio alle 19:00 al 25 luglio alle 21:00
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    Artemision – Il Tempio Ionico di Artemide

    Piazza Duomo, 4, 96100 Siracusa

Si è conclusa ieri la rassegna estiva all’insegna della narrativa.

Rassegna di autori italiani
Un ciclo estivo di grandi firme della letteratura italiana contemporanea che raggiungono Siracusa per incontrare i lettori nel giardino dell’Artemision

il 13 Luglio alle 19 si cominciato con Sergio Claudio Perroni ed il suo ultimo romanzo “Il principio della carezza” edito da La nave di Teseo. Presenta Daniela Sessa, redattore culturale della rivista on line Barbadillo
il 22 luglio alle 19 si è proseguito con Paolo Di Stefano ed il suo libro edito con Rizzoli “I pesci devono nuotare” presentato da Simona Lo Iacono in collaborazione con Elena Flavia Castagnino
il 25 luglio alle 19 Paolo Malaguti ha concluso il ciclo con il suo romanzo (finalista allo Strega 2016) “La reliquia di Costanopoli” . Presentazione a cura di Maria Lucia Riccioli, scrittrice e poetessa, lettrice d’eccezione Eleonora Nicolaci. Alla chitarra il maestro Valerio Massaro.

Un piccolo video (grazie a Rosanna Di Grazia).

Atmosfere tra musica e letteratura…

Ringrazio l’amica Eleonora Nicolaci per la sua disponibilità e amicizia e per il suo senso scenico…

Grazie a Valerio Massaro, musicista sensibile, per la sua bravura e professionalità… sei una garanzia!

Grazie naturalmente agli amici della Casa del Libro Rosario Mascali, ad Agata Mascali che ne è l’infaticabile presidentessa e a Marilia Di Giovanni, la libraia senza la quale tutto questo non sarebbe possibile.

Il pubblico dell’Artemision… e Aurora Mica, autrice degli arazzi che sono stati un po’ il fil rouge della rassegna, con le loro trame che si sono intrecciate a quelle letterarie…

Stratificazione di secoli ed energie in questo giardino…

Eleonora Nicolaci, Paolo Malaguti, Maria Lucia Riccioli e Valerio Massaro.

Backstage…

I simpatici teaser di Eleonora…

Vi aspettiamo per assistere alla caduta di Costantinopoli…. lo avete perso allora, non rifate lo stesso errore!

Artemision no entry no party

E adesso un breve riassunto della rassegna.

Siamo partiti con “Il principio della carezza” di Sergio Claudio Perroni (ed. La nave di Teseo, collana Le Onde, 2016, pag.101): è una storia che si fa poesia, mentre un uomo e una donna si incontrano, parlano attraverso un vetro, si scambiano cuore e solitudini. Dentro la solitudine di una città deserta la donna, scrittrice disincantata alle prese con la stesura di un monologo, e il lavavetri, semplice e sognatore, scalano il loro tempo tra un passato “museo di istanti collezionati” e un presente timido e amaro. Poi una terrazza e…..
Il romanzo di Sergio Claudio Perroni ha una grazia elegante e rarefatta, un ritmo cadenzato e seducente , un lessico appassionato e lieve. La storia di un innamoramento che lascia col fiato sospeso e che incanta.

Sergio C. Perroni vive e lavora a Taormina. Editor e traduttore di narrativa inglese e francese. Ha pubblicato Non muore nessuno (Bompiani, 2007), Raccapriccio, mostri e scelleratezze della stampa italiana (Aliberti, 2007), Leonilde, storia eccezionale di una donna normale (Bompiani, 2010) e adattato per il teatro il Don Chisciotte di Cervantes (¡Viva don Chisciotte!, con Gigi Proietti, regia di Gianpiero Borgia, 2008). Nel 2013 è uscito, sempre per Bompiani, Nel ventre, un viaggio narrativo nel cuore di Troia, accompagnato dalle illustrazioni di Velasco Vitali. Nel 2015 ha pubblicato Renuntio Vobis in cui si affronta il tema della rinuncia a un incarico, tra umiltà e fuga, in cui non è difficile rintracciare la parabola umana di Benedetto XVI (Bompiani). Cura l’Agenzia Editoriale Perroni&Morli.

A presentare l’autore sarà, il 13 luglio 2016 alle ore 19, la professoressa Daniela Sessa, mentre Simona Lo Iacono ha presentato Paolo Di Stefano il 22 (giornalista de “Il Corriere della Sera”, dal quale sono stata intervistata al volo durante la storica visita del corpo di Santa Lucia a Siracusa nel dicembre del 2004, amico di “Letteratitudine”, blog sul quale ho scritto sia di scuola che d’altro, specie naturalmente la letteratura).

L’articolo uscito su LA SICILIA  a cura di Monica Cartia.

Paolo Di Stefano (Avola, 1956) è uno scrittore italiano.

È cresciuto a Lugano, in Svizzera. Si è laureato in Filologia romanza con Cesare Segre a Pavia. Dopo una breve esperienza di ricerca universitaria, ha lavorato come giornalista al Corriere del Ticino e alla Repubblica, è stato responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera, di cui è ora inviato speciale. È stato editor presso la casa editrice Einaudi. Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Milano. Ha scritto saggi filologici e critico-letterari, ha curato volumi miscellanei. È autore di racconti, reportage, inchieste, poesie e romanzi, alcuni dei quali tradotti in francese e tedesco. Nelle sue opere affronta temi come: la memoria e l’oblio, l’infanzia violata e la difficoltà di crescere, la famiglia e i rapporti generazionali, l’emigrazione, lo spaesamento, i rapporti Nord-Sud.

È sposato e ha tre figli, Simone, Luca e Maria. Vive a Milano.

Poesie

Minuti contati (Scheiwiller, Milano 1990, Premio Sinisgalli), con prefazione di Giorgio Orelli.

Romanzi

  • Baci da non ripetere (Feltrinelli 1994, Premio Comisso);
  • Azzurro troppo azzurro (Feltrinelli 1996, Premio Grinzane Cavour);
  • Tutti contenti (Feltrinelli 2003, Superpremio Vittorini, Superpremio Flaiano, Premio Palmi, Premio Letterario Chianti[1]);
  • Aiutami tu (Feltrinelli 2005, SuperMondello);
  • Nel cuore che ti cerca (Rizzoli 2008, Premio Campiello e Premio Brancati);
  • La catastròfa (Sellerio 2011, Premio Volponi), che racconta la tragedia dell’8 agosto 1956, quando in miniera a Marcinelle morirono, tra i molti altri, 136 minatori italiani.
  • Giallo d’Avola (Sellerio 2013, Premio Sebastiano Addamo, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Comisso)
  • I pesci devono nuotare (romanzo per ragazzi, Bompiani Rcs Education 2013)
  • Ogni altra vita (Storia di italiani non illustri, il Saggiatore 2015, Premio Bagutta)
  • I pesci devono nuotare (Rizzoli 2016)

Nel 2010 ha pubblicato la plaquette di racconti Per più amore (Manni Editore).

Reportage

  • La famiglia in bilico, sulla famiglia italiana dopo il caso di Novi Ligure (prefazione di Adriano Sofri, Feltrinelli 2001);
  • Io vorrei. Desideri e passioni di adolescenti di ogni età (Edizioni Corriere della Sera 2004).

Altre pubblicazioni

Nel 1990 ha curato per Einaudi una raccolta di lettere di Gianfranco Contini a Giulio Einaudi (Lettere all’editore 1945-54). Un libro-intervista a Giulio Einaudi (Tutti i nostri mercoledì, Casagrande) è del 2001. Nel 2010 è uscito il volume Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori (Rizzoli), una raccolta di interviste sul mondo dell’editoria italiana. Ha curato una raccolta di recensioni di Giuliano Gramigna, Viaggio al termine del Novecento. Il romanzo italiano da Pasolini a Tabucchi (Bruno Mondadori 2013).

Sui suoi libri hanno scritto, tra gli altri: Cesare Segre, Giuliano Gramigna, Lalla Romano, Corrado Stajano, Giulio Ferroni, Goffredo Fofi, Franco Cordelli, Paolo Mauri, Lorenzo Mondo, Angelo Guglielmi, Giovanni Pacchiano, Walter Pedullà, Gianandrea Piccioli, Giuseppe Amoroso, Anna Modena, Clelia Martignoni, Filippo La Porta, Massimo Onofri, Bruno Pischedda, Gabriele Pedullà, Salvatore Ferlita, Bruno Quaranta, Arturo Mazzarella, Marco Ciriello, Piero Gelli, Gian Antonio Stella, Cristina Taglietti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Prete, Raffaele Manica. Memorabile la recensione di Aldo Busi a Giallo d’Avola: <<Un grande romanzo, di genere, ma come considero di genere I promessi sposi, Il Gattopardo, o I Viceré… Se fosse stato pubblicato nei primi anni Sessanta non meriterebbe meno considerazione de Il fu Mattia Pascal e si potrebbe gridare al capolavoro>>.

Nel 2013 ha vinto il Premio Viareggio e nel 2014 ha avuto il Premio Lo Straniero.

I pesci devono nuotare, un libro sul fenomeno delle migrazioni di minori dai paesi del sud del mondo verso l’Europa…
Telbana, Egitto: in questo piccolo paese a nord est del Cairo, dove il colore dei campi si fonde col rosso delle case incompiute e dei vicoli sterrati, vive Selim. Suo padre gli ha insegnato il rigore e il senso di sacrificio, negandogli i desideri: «Devi allungare i piedi fino a dove c’è la coperta». Ma Selim è tenace e non si accontenta della vita che il destino gli ha riservato, e così, con l’incoscienza e la forza dei suoi diciassette anni, attraversa il deserto e la Libia, fino a raggiungere il mare e imbarcarsi per l’Italia. Dopo fatiche, stenti e preghiere sussurrate, il viaggio lo conduce in Sicilia, insieme a centinaia di migranti in cerca di sogni. Il suo è il più grande e ambizioso: vuole un riscatto dall’infanzia che si è lasciato alle spalle, parlare l’italiano meglio degli italiani, costruirsi un futuro. È una strada tortuosa, che sembra impossibile, ma Selim non si arrende e, tra cadute e risalite, cerca il proprio posto in una Milano che non regala niente a nessuno. Selim non è solo. Dentro e accanto alla sua vita ne scorrono altre, meno luminose ma altrettanto esemplari: la dolce Marlene, il ruvido Raymon, l’amico Tawfik e alcuni misteriosi angeli protettori. In un mondo che cambia velocemente alziamo barriere per difenderci da ciò che non conosciamo. Paolo Di Stefano, con questa storia vera che ha le sue radici nella cronaca di tutti i giorni ma che ci trasporta lontano, in un viaggio sorprendente, racconta i sentimenti, le scoperte e le emozioni di chi sta dall’altra parte di quel muro. Di chi ha imparato un principio universale: i pesci devono nuotare.

Io ho concluso ieri, 25 luglio, con Paolo Malaguti e il suo romanzo uscito per Neri Pozza LA RELIQUIA DI COSTANTINOPOLI.

http://paolo-malaguti.blogspot.it/

http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=1&id_lib=934

Lascio la parola all’autore stesso per la presentazione:

Sono nato a Monselice nel 1978. Ho trascorso l’infanzia e la giovinezza a Padova, dove ho frequentato il Liceo Ginnasio “C. Marchesi” e dove mi sono laureato in Lettere moderne, con una tesi di Filologia italiana su Antonio Fogazzaro.
Dal 2004 insegno nei licei, prima della provincia di Treviso, poi della provincia di Vicenza. Attualmente insegno nel liceo “G. B. Brocchi” di Bassano del Grappa.
Ho pubblicato “Sul Grappa dopo la vittoria” (6a edizione 2014) nel 2009, per i tipi della Santi Quaranta di Treviso; sempre con la casa editrice trevigiana, diretta da Ferruccio Mazzariol, ho pubblicato due anni dopo, nel 2011, “Sillabario veneto” (3a edizione 2013), e, nel 2013, “I mercanti di stampe proibite” (2a edizione 2013).
Nel 2012 ho partecipato con il racconto “Il bambino di Marostica” all’antologia “Nero 13 – Giallo a Nordest” per la Libra Edizioni.
Dal 2013 contribuisco, con articoli di educazione, didattica, cultura generale, al quotidiano on-line “IlSussidiario.net”.
Nell’ottobre del 2015 è uscito, per i tipi della Neri Pozza, il romanzo storico “La reliquia di Costantinopoli”.

1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria, quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati. Non vuole trafugare la bara di legno marcio o le ossa ricoperte di lanugine e muffa. Sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso, cinquant’anni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno.
Il giuramento, però, ora può essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quell’involucro sono l’unico indizio in grado di condurre ad alcune preziosissime reliquie cristiane andate perdute.
Il diario si apre nel 1452, quando Gregorio – «la barba folta e nera» e un «fisico più da rematore che da mercante» – giunge ad Adrianopoli insieme con il suo socio d’affari, l’ebreo-veneziano Malachia Bassan.
La città, strappata a Venezia dagli Ottomani un secolo prima, offre uno spettacolo raccapricciante agli occhi dei due giovani mercanti. Ventotto marinai di una galea da mercado della Serenissima, accusata  di aver disubbidito agli ordini provenienti dalla fortezza di Boghaz-kesen, fatta costruire da Maometto II per controllare il traffico sul Bosforo, sono stati torturati, uccisi e lasciati alla mercé dei cani nelle pubbliche vie.
L’intento del giovane Sultano, un ragazzo di diciannove anni magro e pallido, è chiaro: offrire una dimostrazione di forza prima di cingere d’assedio la città che, per i cristiani, è la madre e la guida di tutto il mondo, l’ancella stessa del Padre: Costantinopoli, l’arca di santità che custodisce il maggior numero di reliquie cristiane.
Mentre uno sparuto esercito di genovesi, greci e veneziani tenta di respingere l’assalto dei turchi, Gregorio ha un’idea: recuperare tutti «i frammenti di Paradiso» appartenuti ai santi e disseminati nelle chiese, nei sotterranei e dentro il Grande Palazzo imperiale di Costantinopoli, per salvare in tal modo la Cristianità. Un’idea allettante anche per Malachia Bassan, nella cui mente si affaccia il pensiero che, male che vada,  quelle reliquie così preziose possono pur sempre essere vendute.
Così tra imboscate, fughe ed enigmi, i due giovani mercanti si accingono all’impresa…
Con una documentazione sterminata capace di riprodurre fedelmente l’architettura di Costantinopoli cinta d’assedio dagli Ottomani e le strategie militari, le lingue, i culti e i costumi dell’epoca, Paolo Malaguti scrive un romanzo d’avventura dall’inarrestabile tensione narrativa. E ci consegna due protagonisti memorabili, figli del XV secolo: il saggio e ossequioso chierico Gregorio e l’imprevedibile ebreo Malachia.

L’articolo scritto da Annalisa Stancanelli e uscito su LA SICILIA il 10 luglio.

La location è meravigliosa: il giardino dell’Artemision.

https://it.wikipedia.org/wiki/Artemision_di_Siracusa

https://www.facebook.com/events/104528746647726/113033512463916/?notif_t=plan_mall_activity&notif_id=1467792974886745 (l’evento Facebook)

Je suis au jardin: romanzi all’Artemision

06 mercoledì Lug 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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  • Quando
    13 luglio – 25 luglio
    Dal 13 luglio alle 19:00 al 25 luglio alle 21:00
  • Dove
    Mostra mappa

    Artemision – Il Tempio Ionico di Artemide

    Piazza Duomo, 4, 96100 Siracusa

E dopo la Rassegna “I venerdì dell’anima”, a cura della Libreria Casa del Libro in collaborazione con l’associazione Amici della Casa del Libro, ecco la nuova rassegna estiva all’insegna della narrativa.

Rassegna di autori italiani
Un ciclo estivo di grandi firme della letteratura italiana contemporanea che raggiungono Siracusa per incontrare i lettori nel giardino dell’Artemision

il 13 Luglio alle 19 si cominciato con Sergio Claudio Perroni ed il suo ultimo romanzo “Il principio della carezza” edito da La nave di Teseo. Presenta Daniela Sessa, redattore culturale della rivista on line Barbadillo
il 22 luglio alle 19 si prosegue con Paolo Di Stefano ed il suo libro edito con Rizzoli “I pesci devono nuotare” presentato da Simona Lo Iacono in collaborazione con Elena Flavia Castagnino
il 25 luglio alle 19 Paolo Malaguti conclude il ciclo con il suo romanzo ( finalista allo Strega 2016) “La reliquia di Costanopoli” . Presenta Maria Lucia Riccioli, scrittrice, poetessa e giornalista.

Si parte con “Il principio della carezza” di Sergio Claudio Perroni (ed. La nave di Teseo, collana Le Onde, 2016, pag.101): è una storia che si fa poesia, mentre un uomo e una donna si incontrano, parlano attraverso un vetro, si scambiano cuore e solitudini. Dentro la solitudine di una città deserta la donna, scrittrice disincantata alle prese con la stesura di un monologo, e il lavavetri, semplice e sognatore, scalano il loro tempo tra un passato “museo di istanti collezionati” e un presente timido e amaro. Poi una terrazza e…..
Il romanzo di Sergio Claudio Perroni ha una grazia elegante e rarefatta, un ritmo cadenzato e seducente , un lessico appassionato e lieve. La storia di un innamoramento che lascia col fiato sospeso e che incanta.

Sergio C. Perroni vive e lavora a Taormina. Editor e traduttore di narrativa inglese e francese. Ha pubblicato Non muore nessuno (Bompiani, 2007), Raccapriccio, mostri e scelleratezze della stampa italiana (Aliberti, 2007), Leonilde, storia eccezionale di una donna normale (Bompiani, 2010) e adattato per il teatro il Don Chisciotte di Cervantes (¡Viva don Chisciotte!, con Gigi Proietti, regia di Gianpiero Borgia, 2008). Nel 2013 è uscito, sempre per Bompiani, Nel ventre, un viaggio narrativo nel cuore di Troia, accompagnato dalle illustrazioni di Velasco Vitali. Nel 2015 ha pubblicato Renuntio Vobis in cui si affronta il tema della rinuncia a un incarico, tra umiltà e fuga, in cui non è difficile rintracciare la parabola umana di Benedetto XVI (Bompiani). Cura l’Agenzia Editoriale Perroni&Morli.

A presentare l’autore sarà, il 13 luglio 2016 alle ore 19, la professoressa Daniela Sessa, mentre Simona Lo Iacono presenta Paolo Di Stefano il 22 (giornalista de “Il Corriere della Sera”, dal quale sono stata intervistata al volo durante la storica visita del corpo di Santa Lucia a Siracusa nel dicembre del 2004, amico di “Letteratitudine”, blog sul quale ho scritto sia di scuola che d’altro, specie naturalmente la letteratura).

L’articolo uscito oggi su LA SICILIA  a cura di Monica Cartia.

Paolo Di Stefano (Avola, 1956) è uno scrittore italiano.

È cresciuto a Lugano, in Svizzera. Si è laureato in Filologia romanza con Cesare Segre a Pavia. Dopo una breve esperienza di ricerca universitaria, ha lavorato come giornalista al Corriere del Ticino e alla Repubblica, è stato responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera, di cui è ora inviato speciale. È stato editor presso la casa editrice Einaudi. Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Milano. Ha scritto saggi filologici e critico-letterari, ha curato volumi miscellanei. È autore di racconti, reportage, inchieste, poesie e romanzi, alcuni dei quali tradotti in francese e tedesco. Nelle sue opere affronta temi come: la memoria e l’oblio, l’infanzia violata e la difficoltà di crescere, la famiglia e i rapporti generazionali, l’emigrazione, lo spaesamento, i rapporti Nord-Sud.

È sposato e ha tre figli, Simone, Luca e Maria. Vive a Milano.

Poesie

Minuti contati (Scheiwiller, Milano 1990, Premio Sinisgalli), con prefazione di Giorgio Orelli.

Romanzi

  • Baci da non ripetere (Feltrinelli 1994, Premio Comisso);
  • Azzurro troppo azzurro (Feltrinelli 1996, Premio Grinzane Cavour);
  • Tutti contenti (Feltrinelli 2003, Superpremio Vittorini, Superpremio Flaiano, Premio Palmi, Premio Letterario Chianti[1]);
  • Aiutami tu (Feltrinelli 2005, SuperMondello);
  • Nel cuore che ti cerca (Rizzoli 2008, Premio Campiello e Premio Brancati);
  • La catastròfa (Sellerio 2011, Premio Volponi), che racconta la tragedia dell’8 agosto 1956, quando in miniera a Marcinelle morirono, tra i molti altri, 136 minatori italiani.
  • Giallo d’Avola (Sellerio 2013, Premio Sebastiano Addamo, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Comisso)
  • I pesci devono nuotare (romanzo per ragazzi, Bompiani Rcs Education 2013)
  • Ogni altra vita (Storia di italiani non illustri, il Saggiatore 2015, Premio Bagutta)
  • I pesci devono nuotare (Rizzoli 2016)

Nel 2010 ha pubblicato la plaquette di racconti Per più amore (Manni Editore).

Reportage

  • La famiglia in bilico, sulla famiglia italiana dopo il caso di Novi Ligure (prefazione di Adriano Sofri, Feltrinelli 2001);
  • Io vorrei. Desideri e passioni di adolescenti di ogni età (Edizioni Corriere della Sera 2004).

Altre pubblicazioni

Nel 1990 ha curato per Einaudi una raccolta di lettere di Gianfranco Contini a Giulio Einaudi (Lettere all’editore 1945-54). Un libro-intervista a Giulio Einaudi (Tutti i nostri mercoledì, Casagrande) è del 2001. Nel 2010 è uscito il volume Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori (Rizzoli), una raccolta di interviste sul mondo dell’editoria italiana. Ha curato una raccolta di recensioni di Giuliano Gramigna, Viaggio al termine del Novecento. Il romanzo italiano da Pasolini a Tabucchi (Bruno Mondadori 2013).

Sui suoi libri hanno scritto, tra gli altri: Cesare Segre, Giuliano Gramigna, Lalla Romano, Corrado Stajano, Giulio Ferroni, Goffredo Fofi, Franco Cordelli, Paolo Mauri, Lorenzo Mondo, Angelo Guglielmi, Giovanni Pacchiano, Walter Pedullà, Gianandrea Piccioli, Giuseppe Amoroso, Anna Modena, Clelia Martignoni, Filippo La Porta, Massimo Onofri, Bruno Pischedda, Gabriele Pedullà, Salvatore Ferlita, Bruno Quaranta, Arturo Mazzarella, Marco Ciriello, Piero Gelli, Gian Antonio Stella, Cristina Taglietti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Prete, Raffaele Manica. Memorabile la recensione di Aldo Busi a Giallo d’Avola: <<Un grande romanzo, di genere, ma come considero di genere I promessi sposi, Il Gattopardo, o I Viceré… Se fosse stato pubblicato nei primi anni Sessanta non meriterebbe meno considerazione de Il fu Mattia Pascal e si potrebbe gridare al capolavoro>>.

Nel 2013 ha vinto il Premio Viareggio e nel 2014 ha avuto il Premio Lo Straniero.

I pesci devono nuotare, un libro sul fenomeno delle migrazioni di minori dai paesi del sud del mondo verso l’Europa…
Telbana, Egitto: in questo piccolo paese a nord est del Cairo, dove il colore dei campi si fonde col rosso delle case incompiute e dei vicoli sterrati, vive Selim. Suo padre gli ha insegnato il rigore e il senso di sacrificio, negandogli i desideri: «Devi allungare i piedi fino a dove c’è la coperta». Ma Selim è tenace e non si accontenta della vita che il destino gli ha riservato, e così, con l’incoscienza e la forza dei suoi diciassette anni, attraversa il deserto e la Libia, fino a raggiungere il mare e imbarcarsi per l’Italia. Dopo fatiche, stenti e preghiere sussurrate, il viaggio lo conduce in Sicilia, insieme a centinaia di migranti in cerca di sogni. Il suo è il più grande e ambizioso: vuole un riscatto dall’infanzia che si è lasciato alle spalle, parlare l’italiano meglio degli italiani, costruirsi un futuro. È una strada tortuosa, che sembra impossibile, ma Selim non si arrende e, tra cadute e risalite, cerca il proprio posto in una Milano che non regala niente a nessuno. Selim non è solo. Dentro e accanto alla sua vita ne scorrono altre, meno luminose ma altrettanto esemplari: la dolce Marlene, il ruvido Raymon, l’amico Tawfik e alcuni misteriosi angeli protettori. In un mondo che cambia velocemente alziamo barriere per difenderci da ciò che non conosciamo. Paolo Di Stefano, con questa storia vera che ha le sue radici nella cronaca di tutti i giorni ma che ci trasporta lontano, in un viaggio sorprendente, racconta i sentimenti, le scoperte e le emozioni di chi sta dall’altra parte di quel muro. Di chi ha imparato un principio universale: i pesci devono nuotare.

Io presenterò il 25 luglio Paolo Malaguti e il suo romanzo uscito per Neri Pozza LA RELIQUIA DI COSTANTINOPOLI.

http://paolo-malaguti.blogspot.it/

http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=1&id_lib=934

Lascio la parola all’autore stesso per la presentazione:

Sono nato a Monselice nel 1978. Ho trascorso l’infanzia e la giovinezza a Padova, dove ho frequentato il Liceo Ginnasio “C. Marchesi” e dove mi sono laureato in Lettere moderne, con una tesi di Filologia italiana su Antonio Fogazzaro.
Dal 2004 insegno nei licei, prima della provincia di Treviso, poi della provincia di Vicenza. Attualmente insegno nel liceo “G. B. Brocchi” di Bassano del Grappa.
Ho pubblicato “Sul Grappa dopo la vittoria” (6a edizione 2014) nel 2009, per i tipi della Santi Quaranta di Treviso; sempre con la casa editrice trevigiana, diretta da Ferruccio Mazzariol, ho pubblicato due anni dopo, nel 2011, “Sillabario veneto” (3a edizione 2013), e, nel 2013, “I mercanti di stampe proibite” (2a edizione 2013).
Nel 2012 ho partecipato con il racconto “Il bambino di Marostica” all’antologia “Nero 13 – Giallo a Nordest” per la Libra Edizioni.
Dal 2013 contribuisco, con articoli di educazione, didattica, cultura generale, al quotidiano on-line “IlSussidiario.net”.
Nell’ottobre del 2015 è uscito, per i tipi della Neri Pozza, il romanzo storico “La reliquia di Costantinopoli”.

1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria, quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati. Non vuole trafugare la bara di legno marcio o le ossa ricoperte di lanugine e muffa. Sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso, cinquant’anni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno.
Il giuramento, però, ora può essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quell’involucro sono l’unico indizio in grado di condurre ad alcune preziosissime reliquie cristiane andate perdute.
Il diario si apre nel 1452, quando Gregorio – «la barba folta e nera» e un «fisico più da rematore che da mercante» – giunge ad Adrianopoli insieme con il suo socio d’affari, l’ebreo-veneziano Malachia Bassan.
La città, strappata a Venezia dagli Ottomani un secolo prima, offre uno spettacolo raccapricciante agli occhi dei due giovani mercanti. Ventotto marinai di una galea da mercado della Serenissima, accusata  di aver disubbidito agli ordini provenienti dalla fortezza di Boghaz-kesen, fatta costruire da Maometto II per controllare il traffico sul Bosforo, sono stati torturati, uccisi e lasciati alla mercé dei cani nelle pubbliche vie.
L’intento del giovane Sultano, un ragazzo di diciannove anni magro e pallido, è chiaro: offrire una dimostrazione di forza prima di cingere d’assedio la città che, per i cristiani, è la madre e la guida di tutto il mondo, l’ancella stessa del Padre: Costantinopoli, l’arca di santità che custodisce il maggior numero di reliquie cristiane.
Mentre uno sparuto esercito di genovesi, greci e veneziani tenta di respingere l’assalto dei turchi, Gregorio ha un’idea: recuperare tutti «i frammenti di Paradiso» appartenuti ai santi e disseminati nelle chiese, nei sotterranei e dentro il Grande Palazzo imperiale di Costantinopoli, per salvare in tal modo la Cristianità. Un’idea allettante anche per Malachia Bassan, nella cui mente si affaccia il pensiero che, male che vada,  quelle reliquie così preziose possono pur sempre essere vendute.
Così tra imboscate, fughe ed enigmi, i due giovani mercanti si accingono all’impresa…
Con una documentazione sterminata capace di riprodurre fedelmente l’architettura di Costantinopoli cinta d’assedio dagli Ottomani e le strategie militari, le lingue, i culti e i costumi dell’epoca, Paolo Malaguti scrive un romanzo d’avventura dall’inarrestabile tensione narrativa. E ci consegna due protagonisti memorabili, figli del XV secolo: il saggio e ossequioso chierico Gregorio e l’imprevedibile ebreo Malachia.

L’articolo scritto da Annalisa Stancanelli e uscito su LA SICILIA il 10 luglio.

La location è meravigliosa: il giardino dell’Artemision.

https://it.wikipedia.org/wiki/Artemision_di_Siracusa

https://www.facebook.com/events/104528746647726/113033512463916/?notif_t=plan_mall_activity&notif_id=1467792974886745 (l’evento Facebook)

Poetaretusei432 a “I venerdì dell’anima”

01 venerdì Lug 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Grazie per l’ospitalità a Silvana Sindona (che bellezza nonostante e forse grazie alla pioggia!), grazie ai Poetaretusei 432, a Sara La Pira e a Luca Campi…

Tra parole lette e recitate e declamate…

Tre venerdì dedicati alla parola orale e scritta, recitata e cantata, la voce creativa della poesia
La Rassegna “I venerdì dell’anima”, a cura della Libreria Casa del Libro in collaborazione con l’associazione Amici della Casa del Libro, alla sua seconda edizione resta itinerante e dedicata alla poesia in lingua siciliana e di poeti e cantori locali.
L’ultimo appuntamento:
venerdì 24 giugno alle 19:00 presso il b&b Erbavoglio (contrada Rinaura) Maria Lucia Riccioli presenta il collettivo artistico Poetaretusei432: reading di poesia inserito nel contesto della festa di inizio estate dell’associazione Amici della Casa del Libro.

Siete tutti ma proprio tutti i benvenuti!

Questo era l’invito e questa la locandina…

Grazie anche a Giovanni Previti…

Anch’io ho declamato alcuni dei miei versi inediti, in lingua e in dialetto siciliano.

Versi scritti sul telefono…

Maria Lucia Riccioli presenta il collettivo artistico Poetaretusei432:
reading di poesia c/o b&b Erbavoglio
con:
Maria Lucia Riccioli
Giusy Cancemi Di Maria
Elisabetta Tagliamonte
Federico Ferraguto
Angelo Magnano
Salvatore Randazzo e Giovanni Previti, Luca Campi, Sara La Pira

http://www.eventioggi.net/evento-i-venerd-dell-anima-incontri-di-poesia-a-cura-dell-associazione-amici-cas-siracusa-1384300

 

Un commento…

Marilia Di Giovanni e la sua libreria hanno aperto nella terrazza di Via Nizza i Venerdì del cuore con il poeta e storico avolese Sebastiano BURGARETTA.
Grazie a Marilia ed ad Agata Mascali Di Giovanni, che sono riuscite ad investire tutto il patrimonio immateriale costituito dalla Casa del Libro Mascali di Via delle Maestranze a Siracusa in una infinita serie di iniziative che fanno crescere la città e scoprire un uso possibile di qualità’ del centro storico. Poi anche le ospiti illustri della loro libreria, sedotte dal fascino di questa Siracusa… Luciana Castellina e la Bompiani… grazie Marilia ed Agata.

 

https://www.facebook.com/events/1551173641854094/?active_tab=highlights

Sebastiano Burgaretta a “I venerdì dell’anima”… foto

21 martedì Giu 2016

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Burgaretta

Splendido inizio per la rassegna di poesia “I venerdì dell’anima” curati da La Casa Del Libro e dall’associazione Amici Casa del Libro. Grazie a Corrado V. Giuliano e Carla Frenguelli per averci fatto godere della loro splendida terrazza a levante, grazie a Sebastiano Burgaretta per averci ricordato quante lingue cantano insieme in questo scoglio al centro del Mare Nostrum, grazie a Maria Lucia Riccioli per la sua sempre appassionata partecipazione ed infine grazie a tutti gli amici e le amiche che partecipano con amore rendendo possibile ogni passetto che compiamo per tenere desta la passione per la parola.

Tre venerdì dedicati alla parola orale e scritta, recitata e cantata, la voce creativa della poesia
– la Rassegna “I venerdì dell’anima”, a cura della Libreria Casa del Libro in collaborazione con l’associazione Amici della Casa del Libro, alla sua seconda edizione resta itinerante e dedicata alla poesia in lingua siciliana e di poeti e cantori locali.

Eccovi il programma:

– venerdì 10 giugno alle 19:00 presso la terrazza di Corrado Giuliano in via Nizza, 16 Maria Lucia Riccioli presenta i testi di Sebastiano Burgaretta

– venerdì 17 giugno alle 19:00 nelle stanze antiche della libreria Fabio Granata e Daniela Sessa conversano con Carlo Muratori sul suo ultimo lavoro “Sale”

– venerdì 24 giugno alle 19:00 presso il b&b Erbavoglio (contrada Rinaura) Maria Lucia Riccioli presenta il collettivo artistico Poetaretusei432: reading di poesia inserito nel contesto della festa di inizio estate dell’associazione Amici della Casa del Libro.

Siete tutti ma proprio tutti i benvenuti!

Sebastiano Burgaretta – poeta, saggista, etnologo, docente… – ha scritto una splendida prefazione alla mia raccolta di cunti siciliani QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, uscita per i tipi di Algra editore.

Burgaretta 2

Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17&Itemid=121

Sul mio blog ci sono tanti articoli in proposito, quindi de hoc satis.

Mi piace citare questo pezzo di Lucia Corsale, giornalista e scrittrice che ho avuto il piacere di presentare ancora una volta il 13 giugno (dopo la prima del suo DON ANTONIO, uscito per i tipi di Arnaldo Lombardi editore, a Cassibile e proprio alla Libreria Casa del libro Rosario Mascali, insieme a Biagio Saitta e Dina Miceli).

Già, perché ho recensito e presentato spesso i libri di Sebastiano Burgaretta, cui mi lega un rapporto di profonda stima.

La splendida terrazza di casa Giuliano-Frenguelli offre una vista meravigliosa sui tetti di Ortigia…

Ancora materiale…

Sebastiano Burgaretta: “La camicia di Nesso”, antologia di racconti popolari, quale strumento di comunicazione

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

logo_segnalibro_colori

Ecco il link su YouTube: occhio proprio alla terza puntata, in cui io e Lucia Corsale abbiamo parlato di e con Sebastiano Burgaretta:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

http://www.eventioggi.net/evento-i-venerd-dell-anima-incontri-di-poesia-a-cura-dell-associazione-amici-cas-siracusa-1384300

Una banda di splendide amiche ed amici dalla fede incrollabile! Da sinistra Michelle Mazzoni, Marilia Di Giovanni, Sebastiano Burgaretta, Luciana Castellina, Ginevra Bompiani, Corrado V. Giuliano.

Un commento…

Marilia Di Giovanni e la sua libreria hanno aperto nella terrazza di Via Nizza i Venerdì del cuore con il poeta e storico avolese Sebastiano BURGARETTA.
Grazie a Marilia ed ad Agata Mascali Di Giovanni, che sono riuscite ad investire tutto il patrimonio immateriale costituito dalla Casa del Libro Mascali di Via delle Maestranze a Siracusa in una infinita serie di iniziative che fanno crescere la città e scoprire un uso possibile di qualità’ del centro storico. Poi anche le ospiti illustri della loro libreria, sedotte dal fascino di questa Siracusa… Luciana Castellina e la Bompiani… grazie Marilia ed Agata.

-.

Letture…

La voce del poeta riesce a rendere tutte le sfumature di senso e suono della parola…

Tre venerdì dedicati alla parola orale e scritta, recitata e cantata, la voce creativa della poesia
La Rassegna “I venerdì dell’anima”, a cura della Libreria Casa del Libro in collaborazione con l’associazione Amici della Casa del Libro, alla sua seconda edizione resta itinerante e dedicata alla poesia in lingua siciliana e di poeti e cantori locali.
L’ultimo appuntamento:
venerdì 24 giugno alle 19:00 presso il b&b Erbavoglio (contrada Rinaura) Maria Lucia Riccioli presenta il collettivo artistico Poetaretusei432: reading di poesia inserito nel contesto della festa di inizio estate dell’associazione Amici della Casa del Libro.

Siete tutti ma proprio tutti i benvenuti!

Sebastiano Burgaretta a “I venerdì dell’anima”

09 giovedì Giu 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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#PerAmoreDeiLibri, Algra Editore, associazione Amici della Casa del Libro, b&b Erbavoglio, Carlo Muratori, collettivo artistico Poetaretusei432, contrada Rinaura, Corrado Giuliano, Daniela Sessa, dialetto, Fabio Granata, I venerdì dell'anima, Libreria Casa del Libro, lingua siciliana, Lucia Corsale, Maria Lucia Riccioli, Poesia, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Sale, Sebastiano Burgaretta, Segnalibro, voce

Tre venerdì dedicati alla parola orale e scritta, recitata e cantata, la voce creativa della poesia
– la Rassegna “I venerdì dell’anima”, a cura della Libreria Casa del Libro in collaborazione con l’associazione Amici della Casa del Libro, alla sua seconda edizione resta itinerante e dedicata alla poesia in lingua siciliana e di poeti e cantori locali.

Eccovi il programma:

– venerdì 10 giugno alle 19:00 presso la terrazza di Corrado Giuliano in via Nizza, 16 Maria Lucia Riccioli presenta i testi di Sebastiano Burgaretta

– venerdì 17 giugno alle 19:00 nelle stanze antiche della libreria Fabio Granata e Daniela Sessa conversano con Carlo Muratori sul suo ultimo lavoro “Sale”

– venerdì 24 giugno alle 19:00 presso il b&b Erbavoglio (contrada Rinaura) Maria Lucia Riccioli presenta il collettivo artistico Poetaretusei432: reading di poesia inserito nel contesto della festa di inizio estate dell’associazione Amici della Casa del Libro.

Siete tutti ma proprio tutti i benvenuti!

Sebastiano Burgaretta – poeta, saggista, etnologo, docente… – ha scritto una splendida prefazione alla mia raccolta di cunti siciliani QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, uscita per i tipi di Algra editore.

Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17&Itemid=121

Sul mio blog ci sono tanti articoli in proposito, quindi de hoc satis.

Mi piace citare questo pezzo di Lucia Corsale, giornalista e scrittrice che avrò il piacere di presentare ancora una volta il prossimo lunedì (dopo la prima del suo DON ANTONIO, uscito per i tipi di Arnaldo Lombardi editore, a Cassibile e proprio alla Libreria Casa del libro Rosario Mascali, insieme a Biagio Saitta e Dina Miceli).

Già, perché ho recensito e presentato spesso i libri di Sebastiano Burgaretta, cui mi lega un rapporto di profonda stima.

Sebastiano Burgaretta: “La camicia di Nesso”, antologia di racconti popolari, quale strumento di comunicazione

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

logo_segnalibro_colori

Ecco il link su YouTube: occhio proprio alla terza puntata, in cui io e Lucia Corsale abbiamo parlato di e con Sebastiano Burgaretta:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

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Nana natalizia nuota… a Palermo! Jingle Books! Prime foto…

18 venerdì Dic 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Prime foto da Palermo…

La mia dolce bananottera gialla Nana!

E domenica…

Ecco il programma…

https://www.facebook.com/events/425963754265889/427964800732451/ (l’evento FB)

http://www.jinglebooks.it

Il primo Natale di Nana… come lo trascorrerà la mia dolce bananottera gialla?

Nuotando, ovviamente!

Nuota che ti nuota, eccola giungere a Jingle Books, festa del libro e delle arti, nella splendida cornice del Palazzo Asmundo di Palermo!

http://www.jinglebooks.it/

La fiera del libro di Natale della città di Palermo.
Organizzata dalla rete di editori palermitani Editori allo scoperto e da Terradamare | Cooperativa Turistica a Palermo
Un intero week end dedicato al libro e alla bellezza. Si volgeranno infatti negli splendidi saloni del settecentesco Museo Palazzo Asmundo – la più bella finestra sulla Cattedrale di Palermo – tre giorni di presentazioni, incontri, esposizioni d’arte, percorsi guidati e musica.
11 editori allo scoperto e 4 case editrici amiche, insieme con TerradaMare vi invitano a scoprire un luogo meraviglioso nel cuore della città… ascoltando, nel frattempo, il delicato fruscio dei libri esposti.

Gli editori presenti:

EDITORI ALLO SCOPERTO
Glifo Edizioni
il Palindromo
Corrimano Edizioni
Apertura a Strappo
21Editore
Torri Del Vento. Edizioni
ZAP Edizioni
Ducezio Edizioni
Edizioni LEIMA
Istituto Poligrafico Europeo – Casa Editrice
Navarra Editore

EDITORI AMICI
VerbaVolant edizioni
rueBallu Edizioni
Edizioni Henry Beyle
SIME Books

Dopo aver sguazzato e sbuffato per le scuole, dopo aver salutato LE FATE di Ragusa,dopo essere stata ospite di Archimede in movimento… Nana ha nuotato fino a Roma e adesso torna in Sicilia!

Grazie alla giornalista Adriana Falsone di Repubblica…

Dai, vi aspetto numerosi con la mia penna gialla e le unghie color banana per autografare libri e regalarvi i segnalibri di Nana!

Ora vi posto anche altro materiale.

La mia dolce bananottera gialla, Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

la bananottera

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Banana o balenottera?

Posted on venerdì, 4 settembre, 2015 by mammechefatica

libroA dire il vero si tratta di una “Bananottera”! Stiamo parlando del nuovo libro  di Maria Lucia Riccioli (Verba Volant, pag 48, €8).

Di cosa si tratta? Di uno strano pescione giallo, di nome Nana, nato in una notte di luna piena. Per il suo aspetto un po’ inconsueto viene presa in giro dagli altri pesci dell’oceano, ma scoprirà di avere un cuore grande e diventerà un’ eroina.

Perchè ci piace? Un libro semplice, per bambini piccoli, che spiega con le giuste parole cosa significhi sentirsi diverso, preso in giro, insicuro. Il tema del bullismo e dell’emarginazione deve essere affrontato già in tenera età, con i termini e i modi appropriati perchè solo così si fa vera prevenzione.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: Innanzitutto perchè è una storia a lieto fine in cui a vincere è il fatto di credere in se stessi e nel proprio valore, inoltre contiene una serie di regole per chi sta in mare ed infine è un libro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente siciliana a cui va tutta la nostra stima!

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Arrivederci al prossimo sbuffo!

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto ha ospitato me e Nana!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre e sarà ospite presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre per “Jingle Books”.

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

MONDAY, 23 NOVEMBER 2015

LA BANANOTTERA di Maria Lucia Riccioli

Nell’ambito di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi” e alla “letteratura per l’infanzia“,Maria Lucia Riccioli ci racconta la sua fiaba intitolata “La bananottera” (VerbaVolant, 2015): la storia di una balena particolare chiamata Nana (illustrazioni di Monica Saladino).

A seguire, qualche estratto del libro.

* * *

LA BANANOTTERA

di Maria Lucia Riccioli

“La bananottera” (VerbaVolant edizioni, Siracusa 2015) è una fiaba scritta grazie ad un’ispirazione lieve e giocosa: posso dire che è il più sereno e felice dei miei libri, frutto com’è dei giochi di parole che io e mia sorella Manuela amiamo particolarmente: “bananottera” è infatti quello che i francesi chiamerebbero “mot valise”, cioè parole macedonia. Se date un’occhiata alla copertina di Monica Saladino – che ha illustrato il libro con i suoi lavori materici, coloratissimi, fatti di perline e stoffe, ritagli di giornali che rivivono in collage personalissimi – potrete vedere questa “addizione” di parole e concetti resa visivamente: banana + balenottera = bananottera.
A parte i dovuti ringraziamenti a Fausta Di Falco, giovane ma determinata editrice siracusana che si sta ritagliando uno spazio importante nel mondo delle pubblicazioni per bambini e non solo – mi permetto di ricordare i Libri da parati, albi illustrati e poster d’autore insieme, storie che diventano complementi d’arredo –, che ha creduto in questo progetto, mi corre l’obbligo di ringraziare Annamaria Piccione, che io amo chiamare la “decana” siracusana della letteratura per bambini per via della sua competenza ed esperienza – e ovviamente Monica Saladino: un incontro che non definirei casuale – nulla lo è, quando si tratta di letteratura – ha fatto sì che Nana, la mia bananottera gialla, trovasse posto sugli scaffali e on line.
Nana ha esordito “nuotando” al Salone internazionale del Libro di Torino 2015: è stata infatti presentata in anteprima presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini, poi ha iniziato un viaggio quasi come quelli delle balene vere! Penso a Palermo (presso la Libreria Un mare di libri), a Siracusa (presso la Casa del Libro Rosario Mascali), alla fiera “Una marina di libri” di nuovo a Palermo (presentazione e laboratorio), a Ragusa (A tutto volume) alla Libreria dei Ragazzi di Siracusa (a proposito, le labomerende sono un’idea VerbaVolant: si ascoltano e leggono storie, si pasticcia con i colori e tanti altri materiali e… si fa merenda!), alla fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), alla spiaggetta del Castello Maniace (che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa) per “C’era un mare da favola…”.
E ancora: alla manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”, al Buk Catania, al Museo del mare di Siracusa, ad “È Bio” e a La Città del Sole a Palermo, al Book b@ng di Messina,  a Ragusa presso “Le Fate”.
Ehi! È ancora un segreto… ma Nana forse nuoterà fino alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma!
Tra gli altri, ne hanno parlato Rosalia Messina, Costanza Lindi, Salvo Zappulla e Daniela Tralongo… e poi che sorpresa ritrovare Nana che sguazza tra le pagine di Casa Facile e Vanity Fair!

Copertinabananottera 300x300 La BananotteraChe dire degli incontri con i bambini? Una presentazione è un qualcosa di completamente differente… qui invece devi metterti in gioco – letteralmente! – raccontando, leggendo, cercando di creare una sorta di atmosfera magica. E poi si colora si ritaglia si inventa… In quest’alchimia crediamo di dover recitare la parte principale, ma in realtà i protagonisti veri sono i bambini, con i loro sorrisi i loro commenti le loro creazioni… mi hanno stupita fin dal primo laboratorio e continuano a farlo oggi, che sia in un’aula o in un cortile scolastico o in un chiostro, in una libreria o in una biblioteca.
Ma… aspettate! Qualcuno mi sta prendendo a colpi di pinne… è Nana! Non vi ho ancora presentati, scusatemi!
Nana è una bananottera, cioè una balenottera giallo banana. Sì, perché la sua nascita è legata ad una splendida notte di luna piena… gialla anche lei!
Non è cosa che si veda tutti i giorni, una cucciola di balena di questo colore così originale… l’iniziale diffidenza delle altre creature nei confronti di Nana si scioglierà come ghiaccio al sole. Beh, c’è pure un iceberg in questa storia, un capitano, suo figlio Zefirino, delfini, tartarughe marine, gabbiani seppie… vabbè, non vi rovino la sorpresa.
Alla fine del libro, una filastrocca con il decalogo di Legambiente per rispettare e amare sempre di più il mare e le sue creature. E non è finita qui: nel sito della casa editrice troverete un pdf con storie e personaggi legati al mare – dalla Bibbia a Pinocchio, da Moby Dick a Ulisse… –, giochi di parole, schede sugli animali marini e perfino ricette!

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

© Letteratitudine

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Tags: La bananottera, maria lucia riccioli, VerbaVolant

Scritto Monday, 23 November 2015 alle 15:30 nella categoria GIOVANISSIMA LETTERATURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti sono momentaneamente chiusi, puoi comunque fare un trackback dal tuo sito.

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

Lo stand VerbaVolant nella splendida cornice di Palazzo Asmundo… ed Elio Cannizzaro.

Vi aggiornerò giorno per giorno!

 

Nana natalizia nuota… a Palermo! Jingle Books!

16 mercoledì Dic 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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News!

Ecco la bella novità…

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Il primo Natale di Nana… come lo trascorrerà la mia dolce bananottera gialla?

Nuotando, ovviamente!

Nuota che ti nuota, eccola giungere a Jingle Books, festa del libro e delle arti, nella splendida cornice del Palazzo Asmundo di Palermo!

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La fiera del libro di Natale della città di Palermo.
Organizzata dalla rete di editori palermitani Editori allo scoperto e da Terradamare | Cooperativa Turistica a Palermo
Un intero week end dedicato al libro e alla bellezza. Si volgeranno infatti negli splendidi saloni del settecentesco Museo Palazzo Asmundo – la più bella finestra sulla Cattedrale di Palermo – tre giorni di presentazioni, incontri, esposizioni d’arte, percorsi guidati e musica.
11 editori allo scoperto e 4 case editrici amiche, insieme con TerradaMare vi invitano a scoprire un luogo meraviglioso nel cuore della città… ascoltando, nel frattempo, il delicato fruscio dei libri esposti.

Gli editori che saranno presenti:

EDITORI ALLO SCOPERTO
Glifo Edizioni
il Palindromo
Corrimano Edizioni
Apertura a Strappo
21Editore
Torri Del Vento. Edizioni
ZAP Edizioni
Ducezio Edizioni
Edizioni LEIMA
Istituto Poligrafico Europeo – Casa Editrice
Navarra Editore

EDITORI AMICI
VerbaVolant edizioni
rueBallu Edizioni
Edizioni Henry Beyle
SIME Books

Dopo aver sguazzato e sbuffato per le scuole, dopo aver salutato LE FATE di Ragusa,dopo essere stata ospite di Archimede in movimento… Nana ha nuotato fino a Roma e adesso torna in Sicilia!

 

Dai, vi aspetto numerosi con la mia penna gialla e le unghie color banana per autografare libri e regalarvi i segnalibri di Nana!

Ora vi posto anche altro materiale.

La mia dolce bananottera gialla, Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

la bananottera

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Banana o balenottera?

Posted on venerdì, 4 settembre, 2015 by mammechefatica

libroA dire il vero si tratta di una “Bananottera”! Stiamo parlando del nuovo libro  di Maria Lucia Riccioli (Verba Volant, pag 48, €8).

Di cosa si tratta? Di uno strano pescione giallo, di nome Nana, nato in una notte di luna piena. Per il suo aspetto un po’ inconsueto viene presa in giro dagli altri pesci dell’oceano, ma scoprirà di avere un cuore grande e diventerà un’ eroina.

Perchè ci piace? Un libro semplice, per bambini piccoli, che spiega con le giuste parole cosa significhi sentirsi diverso, preso in giro, insicuro. Il tema del bullismo e dell’emarginazione deve essere affrontato già in tenera età, con i termini e i modi appropriati perchè solo così si fa vera prevenzione.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: Innanzitutto perchè è una storia a lieto fine in cui a vincere è il fatto di credere in se stessi e nel proprio valore, inoltre contiene una serie di regole per chi sta in mare ed infine è un libro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente siciliana a cui va tutta la nostra stima!

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Arrivederci al prossimo sbuffo!

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto ha ospitato me e Nana!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre e sarà ospite presso Palazzo Asmundo a Palermo dal 18 al 20 dicembre per “Jingle Books”.

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

MONDAY, 23 NOVEMBER 2015

LA BANANOTTERA di Maria Lucia Riccioli

Nell’ambito di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi” e alla “letteratura per l’infanzia“,Maria Lucia Riccioli ci racconta la sua fiaba intitolata “La bananottera” (VerbaVolant, 2015): la storia di una balena particolare chiamata Nana (illustrazioni di Monica Saladino).

A seguire, qualche estratto del libro.

* * *

LA BANANOTTERA

di Maria Lucia Riccioli

“La bananottera” (VerbaVolant edizioni, Siracusa 2015) è una fiaba scritta grazie ad un’ispirazione lieve e giocosa: posso dire che è il più sereno e felice dei miei libri, frutto com’è dei giochi di parole che io e mia sorella Manuela amiamo particolarmente: “bananottera” è infatti quello che i francesi chiamerebbero “mot valise”, cioè parole macedonia. Se date un’occhiata alla copertina di Monica Saladino – che ha illustrato il libro con i suoi lavori materici, coloratissimi, fatti di perline e stoffe, ritagli di giornali che rivivono in collage personalissimi – potrete vedere questa “addizione” di parole e concetti resa visivamente: banana + balenottera = bananottera.
A parte i dovuti ringraziamenti a Fausta Di Falco, giovane ma determinata editrice siracusana che si sta ritagliando uno spazio importante nel mondo delle pubblicazioni per bambini e non solo – mi permetto di ricordare i Libri da parati, albi illustrati e poster d’autore insieme, storie che diventano complementi d’arredo –, che ha creduto in questo progetto, mi corre l’obbligo di ringraziare Annamaria Piccione, che io amo chiamare la “decana” siracusana della letteratura per bambini per via della sua competenza ed esperienza – e ovviamente Monica Saladino: un incontro che non definirei casuale – nulla lo è, quando si tratta di letteratura – ha fatto sì che Nana, la mia bananottera gialla, trovasse posto sugli scaffali e on line.
Nana ha esordito “nuotando” al Salone internazionale del Libro di Torino 2015: è stata infatti presentata in anteprima presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini, poi ha iniziato un viaggio quasi come quelli delle balene vere! Penso a Palermo (presso la Libreria Un mare di libri), a Siracusa (presso la Casa del Libro Rosario Mascali), alla fiera “Una marina di libri” di nuovo a Palermo (presentazione e laboratorio), a Ragusa (A tutto volume) alla Libreria dei Ragazzi di Siracusa (a proposito, le labomerende sono un’idea VerbaVolant: si ascoltano e leggono storie, si pasticcia con i colori e tanti altri materiali e… si fa merenda!), alla fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), alla spiaggetta del Castello Maniace (che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa) per “C’era un mare da favola…”.
E ancora: alla manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”, al Buk Catania, al Museo del mare di Siracusa, ad “È Bio” e a La Città del Sole a Palermo, al Book b@ng di Messina,  a Ragusa presso “Le Fate”.
Ehi! È ancora un segreto… ma Nana forse nuoterà fino alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma!
Tra gli altri, ne hanno parlato Rosalia Messina, Costanza Lindi, Salvo Zappulla e Daniela Tralongo… e poi che sorpresa ritrovare Nana che sguazza tra le pagine di Casa Facile e Vanity Fair!

Copertinabananottera 300x300 La BananotteraChe dire degli incontri con i bambini? Una presentazione è un qualcosa di completamente differente… qui invece devi metterti in gioco – letteralmente! – raccontando, leggendo, cercando di creare una sorta di atmosfera magica. E poi si colora si ritaglia si inventa… In quest’alchimia crediamo di dover recitare la parte principale, ma in realtà i protagonisti veri sono i bambini, con i loro sorrisi i loro commenti le loro creazioni… mi hanno stupita fin dal primo laboratorio e continuano a farlo oggi, che sia in un’aula o in un cortile scolastico o in un chiostro, in una libreria o in una biblioteca.
Ma… aspettate! Qualcuno mi sta prendendo a colpi di pinne… è Nana! Non vi ho ancora presentati, scusatemi!
Nana è una bananottera, cioè una balenottera giallo banana. Sì, perché la sua nascita è legata ad una splendida notte di luna piena… gialla anche lei!
Non è cosa che si veda tutti i giorni, una cucciola di balena di questo colore così originale… l’iniziale diffidenza delle altre creature nei confronti di Nana si scioglierà come ghiaccio al sole. Beh, c’è pure un iceberg in questa storia, un capitano, suo figlio Zefirino, delfini, tartarughe marine, gabbiani seppie… vabbè, non vi rovino la sorpresa.
Alla fine del libro, una filastrocca con il decalogo di Legambiente per rispettare e amare sempre di più il mare e le sue creature. E non è finita qui: nel sito della casa editrice troverete un pdf con storie e personaggi legati al mare – dalla Bibbia a Pinocchio, da Moby Dick a Ulisse… –, giochi di parole, schede sugli animali marini e perfino ricette!

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

© Letteratitudine

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Tags: La bananottera, maria lucia riccioli, VerbaVolant

Scritto Monday, 23 November 2015 alle 15:30 nella categoria GIOVANISSIMA LETTERATURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti sono momentaneamente chiusi, puoi comunque fare un trackback dal tuo sito.

Ed  è freschissima la segnalazione su L’ESTROVERSO…

http://www.lestroverso.it

 

 

Nana e la fiera di Santa Lucia… le foto!

15 martedì Dic 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Giorno 13 dicembre c’è stata una piccola fiera a Siracusa in occasione di Santa Lucia; dal 18 al 20 dicembre saremo, invece, a palazzo Asmundo, a Palermo, assieme al gruppo degli “editori allo scoperto”, mentre sempre il 18 Nana sarà protagonista di una labomerenda presso la libreria Villaggio Maori a Catania…
Insomma non ci fermiamo veramente mai, continuate a venirci a trovare e a sostenerci. Grazie!

La mia dolce bananottera gialla Nana non smette di nuotare, anzi!Dopo la Fiera nazionale della Piccola e Media editoria di Roma, Più libri più liberi… 

Al Centro Pio La Torre in Piazza Santa Lucia aspettando il simulacro della Santa è stato possibile visitare questa piccola fiera… e ci sono stati i tra i libri VerbaVolant anche i miei!

Ringrazio l’associazione culturale Alimede e il centro Pio La Torre…

Il manifesto…

Visitatori…

Ora vi posto anche altro materiale.

La mia dolce bananottera gialla, Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

la bananottera

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Banana o balenottera?

Posted on venerdì, 4 settembre, 2015 by mammechefatica

libroA dire il vero si tratta di una “Bananottera”! Stiamo parlando del nuovo libro  di Maria Lucia Riccioli (Verba Volant, pag 48, €8).

Di cosa si tratta? Di uno strano pescione giallo, di nome Nana, nato in una notte di luna piena. Per il suo aspetto un po’ inconsueto viene presa in giro dagli altri pesci dell’oceano, ma scoprirà di avere un cuore grande e diventerà un’ eroina.

Perchè ci piace? Un libro semplice, per bambini piccoli, che spiega con le giuste parole cosa significhi sentirsi diverso, preso in giro, insicuro. Il tema del bullismo e dell’emarginazione deve essere affrontato già in tenera età, con i termini e i modi appropriati perchè solo così si fa vera prevenzione.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: Innanzitutto perchè è una storia a lieto fine in cui a vincere è il fatto di credere in se stessi e nel proprio valore, inoltre contiene una serie di regole per chi sta in mare ed infine è un libro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente siciliana a cui va tutta la nostra stima!

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Arrivederci al prossimo sbuffo!

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto ha ospitato me e Nana!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba sarà protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si svolgerà nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre.

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

MONDAY, 23 NOVEMBER 2015

LA BANANOTTERA di Maria Lucia Riccioli

Nell’ambito di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi” e alla “letteratura per l’infanzia“,Maria Lucia Riccioli ci racconta la sua fiaba intitolata “La bananottera” (VerbaVolant, 2015): la storia di una balena particolare chiamata Nana (illustrazioni di Monica Saladino).

A seguire, qualche estratto del libro.

* * *

LA BANANOTTERA

di Maria Lucia Riccioli

“La bananottera” (VerbaVolant edizioni, Siracusa 2015) è una fiaba scritta grazie ad un’ispirazione lieve e giocosa: posso dire che è il più sereno e felice dei miei libri, frutto com’è dei giochi di parole che io e mia sorella Manuela amiamo particolarmente: “bananottera” è infatti quello che i francesi chiamerebbero “mot valise”, cioè parole macedonia. Se date un’occhiata alla copertina di Monica Saladino – che ha illustrato il libro con i suoi lavori materici, coloratissimi, fatti di perline e stoffe, ritagli di giornali che rivivono in collage personalissimi – potrete vedere questa “addizione” di parole e concetti resa visivamente: banana + balenottera = bananottera.
A parte i dovuti ringraziamenti a Fausta Di Falco, giovane ma determinata editrice siracusana che si sta ritagliando uno spazio importante nel mondo delle pubblicazioni per bambini e non solo – mi permetto di ricordare i Libri da parati, albi illustrati e poster d’autore insieme, storie che diventano complementi d’arredo –, che ha creduto in questo progetto, mi corre l’obbligo di ringraziare Annamaria Piccione, che io amo chiamare la “decana” siracusana della letteratura per bambini per via della sua competenza ed esperienza – e ovviamente Monica Saladino: un incontro che non definirei casuale – nulla lo è, quando si tratta di letteratura – ha fatto sì che Nana, la mia bananottera gialla, trovasse posto sugli scaffali e on line.
Nana ha esordito “nuotando” al Salone internazionale del Libro di Torino 2015: è stata infatti presentata in anteprima presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini, poi ha iniziato un viaggio quasi come quelli delle balene vere! Penso a Palermo (presso la Libreria Un mare di libri), a Siracusa (presso la Casa del Libro Rosario Mascali), alla fiera “Una marina di libri” di nuovo a Palermo (presentazione e laboratorio), a Ragusa (A tutto volume) alla Libreria dei Ragazzi di Siracusa (a proposito, le labomerende sono un’idea VerbaVolant: si ascoltano e leggono storie, si pasticcia con i colori e tanti altri materiali e… si fa merenda!), alla fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), alla spiaggetta del Castello Maniace (che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa) per “C’era un mare da favola…”.
E ancora: alla manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”, al Buk Catania, al Museo del mare di Siracusa, ad “È Bio” e a La Città del Sole a Palermo, al Book b@ng di Messina,  a Ragusa presso “Le Fate”.
Ehi! È ancora un segreto… ma Nana forse nuoterà fino alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma!
Tra gli altri, ne hanno parlato Rosalia Messina, Costanza Lindi, Salvo Zappulla e Daniela Tralongo… e poi che sorpresa ritrovare Nana che sguazza tra le pagine di Casa Facile e Vanity Fair!

Copertinabananottera 300x300 La BananotteraChe dire degli incontri con i bambini? Una presentazione è un qualcosa di completamente differente… qui invece devi metterti in gioco – letteralmente! – raccontando, leggendo, cercando di creare una sorta di atmosfera magica. E poi si colora si ritaglia si inventa… In quest’alchimia crediamo di dover recitare la parte principale, ma in realtà i protagonisti veri sono i bambini, con i loro sorrisi i loro commenti le loro creazioni… mi hanno stupita fin dal primo laboratorio e continuano a farlo oggi, che sia in un’aula o in un cortile scolastico o in un chiostro, in una libreria o in una biblioteca.
Ma… aspettate! Qualcuno mi sta prendendo a colpi di pinne… è Nana! Non vi ho ancora presentati, scusatemi!
Nana è una bananottera, cioè una balenottera giallo banana. Sì, perché la sua nascita è legata ad una splendida notte di luna piena… gialla anche lei!
Non è cosa che si veda tutti i giorni, una cucciola di balena di questo colore così originale… l’iniziale diffidenza delle altre creature nei confronti di Nana si scioglierà come ghiaccio al sole. Beh, c’è pure un iceberg in questa storia, un capitano, suo figlio Zefirino, delfini, tartarughe marine, gabbiani seppie… vabbè, non vi rovino la sorpresa.
Alla fine del libro, una filastrocca con il decalogo di Legambiente per rispettare e amare sempre di più il mare e le sue creature. E non è finita qui: nel sito della casa editrice troverete un pdf con storie e personaggi legati al mare – dalla Bibbia a Pinocchio, da Moby Dick a Ulisse… –, giochi di parole, schede sugli animali marini e perfino ricette!

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

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Tags: La bananottera, maria lucia riccioli, VerbaVolant

Scritto Monday, 23 November 2015 alle 15:30 nella categoria GIOVANISSIMA LETTERATURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti sono momentaneamente chiusi, puoi comunque fare un trackback dal tuo sito.

E vi ricordo l’ultimissima segnalazione a cura degli amici de L’ESTROVERSO…

WWW.LESTROVERSO.IT

http://www.lestroverso.it/leggodico-junior-segnalazioni-librarie-2/

 

“La bananottera” segnalata su L’ESTROVERSO

15 martedì Dic 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Qualcuno ha voluto parlare della mia dolce bananottera gialla Nana…

http://www.lestroverso.it/leggodico-junior-segnalazioni-librarie-2/

Sono stati gli amici de L’ESTROVERSO!

La rubrica è LEGGODICO JUNIOR.

Grazie a Grazia Calanna e Luigi Carotenuto…

Un nome, l’EstroVerso, per un duplice significato: l’inventiva del verso (pensiamo alla forza creativa della parola) e l’estroversione connaturata al desiderio di condividere (in libertà) due passioni indissolubili, scrittura e lettura.

Di l’EstroVerso In 2015, Anno IX – Numero 2, Dicembre, Notizie Letterarie, Sommario l’EstroVerso / 14 dicembre 2015

La Bananottera
di Maria Lucia Riccioli
Illustrazioni di Monica Saladino
VerbaVolant Edizioni
Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è… tutta gialla, come una banana! Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina! Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino. Alla fine del volume, infatti, trova posto un allegro decalogo per invitare i più piccoli al rispetto del mare e delle sue creature. È possibile scaricare dal sito della casa editrice un ebook in pdf con giochi e approfondimenti. Uno strumento che vuole essere anche un prezioso ausilio didattico per le maestre o per i genitori più attenti.

Ecco la rivista da sfogliare!

l’EstroVerso N 2 – 2015

//v.calameo.com/?bkcode=002014020eab20f0be31f

Publish at Calameo

http://www.calameo.com/read/002014020eab20f0be31f

Nana nuota senza sosta… anzi, il Natale che viene le mette allegria ed ha voglia di incontrare grandi e piccini…

Venerdì 18 dicembre alle ore 17 presso la Libreria Villaggio Maori di Via Anzalone 14 a Catania, Nana sarà protagonista di una labomerenda…

Leggiamo, raccontiamo, disegniamo, coloriamo, ritagliamo e poi… merendina!

“Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è… tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina!
Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino.”

La Libreria Villaggio Maori – Ass. Cult. Talìa ha il piacere di invitare voi e i vostri bambini alla nostra prima Labomerenda: un pomeriggio interamente dedicato ai più piccoli, in compagnia di una bella storia, una simpatica autrice e divertenti attività!

“La bananottera” è più che un semplice libro illustrato per bambini: è un messaggio, uno strumento per insegnare il rispetto del mare e delle sue creature rivolto a chi sta iniziando a scoprire la natura e le sue meraviglie.

Per scoprirne di più sulla VerbaVolant, la casa editrice promotrice di questa iniziativa: http://www.verbavolantedizioni.it/

Vi aspettiamo!
In vista del laboratorio, si chiede gentilmente di dare conferma della propria adesione.

Dai, vi aspetto numerosi con la mia penna gialla e le unghie color banana per autografare libri e regalarvi i segnalibri di Nana!

Ora vi posto anche altro materiale.

La mia dolce bananottera gialla, Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

la bananottera

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Banana o balenottera?

Posted on venerdì, 4 settembre, 2015 by mammechefatica

libroA dire il vero si tratta di una “Bananottera”! Stiamo parlando del nuovo libro  di Maria Lucia Riccioli (Verba Volant, pag 48, €8).

Di cosa si tratta? Di uno strano pescione giallo, di nome Nana, nato in una notte di luna piena. Per il suo aspetto un po’ inconsueto viene presa in giro dagli altri pesci dell’oceano, ma scoprirà di avere un cuore grande e diventerà un’ eroina.

Perchè ci piace? Un libro semplice, per bambini piccoli, che spiega con le giuste parole cosa significhi sentirsi diverso, preso in giro, insicuro. Il tema del bullismo e dell’emarginazione deve essere affrontato già in tenera età, con i termini e i modi appropriati perchè solo così si fa vera prevenzione.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: Innanzitutto perchè è una storia a lieto fine in cui a vincere è il fatto di credere in se stessi e nel proprio valore, inoltre contiene una serie di regole per chi sta in mare ed infine è un libro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente siciliana a cui va tutta la nostra stima!

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Arrivederci al prossimo sbuffo!

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto ha ospitato me e Nana!

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 “La bananottera” è stata ospite della fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 28 agosto, presso la spiaggetta del Castello Maniace ( che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa), la mia fiaba è stata ospite di “C’era un mare da favola…”.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre ho preso parte al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

Il 3 ottobre, con “La bananottera”, sono stata ospite della manifestazione “Il mare al museo” presso il Museo del mare di Siracusa, mentre a Palermo la fiaba è stata protagonista di un laboratorio presso “È Bio”.

Il 25 ottobre “La bananottera” è stata tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina ed è stata presentata a Palermo presso La Città del Sole, il 31 ottobre è stata presentata a Ragusa presso “Le Fate” e il 15 novembre, dopo vari incontri nelle scuole siracusane, è stata ospite di “Archimede in movimento” a Siracusa. La fiaba è protagonista di un laboratorio presso la Fiera della piccola e media editoria di Roma “Più Libri Più Liberi” che si è svolta nel Palazzo delle Esposizioni dell’Eur dal 4 all’8 dicembre.

E su Vanity Fair del 2 settembre scorso!

Ringrazio anche Massimo Maugeri che nella nuova rubrica del suo litblog LETTERATITUDINE intitolata GIOVANISSIMA LETTERATURA ha dedicato un post proprio alla mia dolce bananottera gialla Nana:

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/11/23/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

MONDAY, 23 NOVEMBER 2015

LA BANANOTTERA di Maria Lucia Riccioli

Nell’ambito di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi” e alla “letteratura per l’infanzia“,Maria Lucia Riccioli ci racconta la sua fiaba intitolata “La bananottera” (VerbaVolant, 2015): la storia di una balena particolare chiamata Nana (illustrazioni di Monica Saladino).

A seguire, qualche estratto del libro.

* * *

LA BANANOTTERA

di Maria Lucia Riccioli

“La bananottera” (VerbaVolant edizioni, Siracusa 2015) è una fiaba scritta grazie ad un’ispirazione lieve e giocosa: posso dire che è il più sereno e felice dei miei libri, frutto com’è dei giochi di parole che io e mia sorella Manuela amiamo particolarmente: “bananottera” è infatti quello che i francesi chiamerebbero “mot valise”, cioè parole macedonia. Se date un’occhiata alla copertina di Monica Saladino – che ha illustrato il libro con i suoi lavori materici, coloratissimi, fatti di perline e stoffe, ritagli di giornali che rivivono in collage personalissimi – potrete vedere questa “addizione” di parole e concetti resa visivamente: banana + balenottera = bananottera.
A parte i dovuti ringraziamenti a Fausta Di Falco, giovane ma determinata editrice siracusana che si sta ritagliando uno spazio importante nel mondo delle pubblicazioni per bambini e non solo – mi permetto di ricordare i Libri da parati, albi illustrati e poster d’autore insieme, storie che diventano complementi d’arredo –, che ha creduto in questo progetto, mi corre l’obbligo di ringraziare Annamaria Piccione, che io amo chiamare la “decana” siracusana della letteratura per bambini per via della sua competenza ed esperienza – e ovviamente Monica Saladino: un incontro che non definirei casuale – nulla lo è, quando si tratta di letteratura – ha fatto sì che Nana, la mia bananottera gialla, trovasse posto sugli scaffali e on line.
Nana ha esordito “nuotando” al Salone internazionale del Libro di Torino 2015: è stata infatti presentata in anteprima presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini, poi ha iniziato un viaggio quasi come quelli delle balene vere! Penso a Palermo (presso la Libreria Un mare di libri), a Siracusa (presso la Casa del Libro Rosario Mascali), alla fiera “Una marina di libri” di nuovo a Palermo (presentazione e laboratorio), a Ragusa (A tutto volume) alla Libreria dei Ragazzi di Siracusa (a proposito, le labomerende sono un’idea VerbaVolant: si ascoltano e leggono storie, si pasticcia con i colori e tanti altri materiali e… si fa merenda!), alla fiera letteraria “Gufi e melone” di Joppolo Giancaxio (AG), alla spiaggetta del Castello Maniace (che fa parte dell’area marina protetta del Plemmirio di Siracusa) per “C’era un mare da favola…”.
E ancora: alla manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”, al Buk Catania, al Museo del mare di Siracusa, ad “È Bio” e a La Città del Sole a Palermo, al Book b@ng di Messina,  a Ragusa presso “Le Fate”.
Ehi! È ancora un segreto… ma Nana forse nuoterà fino alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma!
Tra gli altri, ne hanno parlato Rosalia Messina, Costanza Lindi, Salvo Zappulla e Daniela Tralongo… e poi che sorpresa ritrovare Nana che sguazza tra le pagine di Casa Facile e Vanity Fair!

Copertinabananottera 300x300 La BananotteraChe dire degli incontri con i bambini? Una presentazione è un qualcosa di completamente differente… qui invece devi metterti in gioco – letteralmente! – raccontando, leggendo, cercando di creare una sorta di atmosfera magica. E poi si colora si ritaglia si inventa… In quest’alchimia crediamo di dover recitare la parte principale, ma in realtà i protagonisti veri sono i bambini, con i loro sorrisi i loro commenti le loro creazioni… mi hanno stupita fin dal primo laboratorio e continuano a farlo oggi, che sia in un’aula o in un cortile scolastico o in un chiostro, in una libreria o in una biblioteca.
Ma… aspettate! Qualcuno mi sta prendendo a colpi di pinne… è Nana! Non vi ho ancora presentati, scusatemi!
Nana è una bananottera, cioè una balenottera giallo banana. Sì, perché la sua nascita è legata ad una splendida notte di luna piena… gialla anche lei!
Non è cosa che si veda tutti i giorni, una cucciola di balena di questo colore così originale… l’iniziale diffidenza delle altre creature nei confronti di Nana si scioglierà come ghiaccio al sole. Beh, c’è pure un iceberg in questa storia, un capitano, suo figlio Zefirino, delfini, tartarughe marine, gabbiani seppie… vabbè, non vi rovino la sorpresa.
Alla fine del libro, una filastrocca con il decalogo di Legambiente per rispettare e amare sempre di più il mare e le sue creature. E non è finita qui: nel sito della casa editrice troverete un pdf con storie e personaggi legati al mare – dalla Bibbia a Pinocchio, da Moby Dick a Ulisse… –, giochi di parole, schede sugli animali marini e perfino ricette!

Primo sbuffo

Sulla terra ora si direbbe “C’era una volta” e la storia sarebbe divisa in capitoli.
In fondo al mare però è diverso: le storie sono divise in sbuffi e ogni creatura
le inizia a modo suo.
La piovra gigante comincia così: – Quando i miei tentacoli erano piccini…
Il corallo, attaccato alla scogliera, parla poco e ogni parola è tonda come
una bolla di sapone che dal fondo viene a galla. Lui invece dice: – Quando
ero un bastoncino rosa…
Poi arriva il delfino Fino, con il dorso lucido grazie alle carezze della schiuma di mare, e inizia:
– Quando la mia mamma mi portava nella pancia, anche la mamma di Nana la portava nella sua…
Proprio così: Delfia, la mamma di Fino e Lena, la mamma di Nana, aspettavano
i rispettivi cuccioli nello stesso periodo.
La differenza era che Delfia era una delfina che saltava nell’acqua come le acrobate del circo, mentre Lena era una balena, l’animale più grande dell’oceano.

Secondo sbuffo

Il piccolo delfino Fino e la sua mamma Delfia a volte danzavano sulle onde
per farsi applaudire dai marinai, ma non si avvicinavano mai troppo alle
navi. Sapevano che l’uomo è un animale capriccioso che un giorno ti prende
in simpatia e l’altro ti fa finire in una scatoletta, come capita ai tonni e
alle aringhe.
Ai pesciolini più piccoli tremavano le branchie solo al sentirlo nominare.
– L’uomo? Fuori dalle pinne!
Lena, la mamma di Nana, invece non aveva paura degli uomini e si divertiva
a seguire le navi da pesca e i transatlantici zeppi di turisti.
– Non hai paura delle baleniere che possono acchiapparti? – le chiedevano
in tanti.
Gli umani infatti catturano le grandi balene per farne grasso, olio e cibo.
La grande balena però rideva come solo le balene sanno fare.
– L’uomo capace di acchiapparmi deve ancora nascere! Mi fanno ridere i
loro rampini: sembrano ami per pescare lucci e trote. Per un cetaceo come
me ci vuole altro! Io sono la regina del mare e di fronte a me l’uomo è solo
una formichina che naviga in un guscio di noce!
La mamma di Nana nuotava lenta e maestosa, sembrava proprio una regina
nel suo palazzo. E la spuma dietro di lei ricordava uno strascico d’argento.

Terzo sbuffo

Un bel giorno Lena incontrò Fanone, un immenso re elegante e gentile, e
lo sposò in una notte di luna piena.
La grande palla dorata splendeva nel buio come neppure il sole aveva mai
fatto nelle giornate serene, e la grossa balena ne rimase incantata.
Forse fu quella luce luminosa la causa di tutto e qualche mese dopo nacque
Nana, che già da neonata era robusta e forte, ma con una caratteristica
molto speciale.
Va infatti detto che il giorno della sua nascita l’intero oceano rimase a bocca
aperta per lo stupore a guardarla.
– Ma l’avete vista? – gridarono i coralli, quasi staccandosi dal fondo.
– Ma l’avete vista? – esclamarono i tonni con le pinne paralizzate.
Anche mamma delfina e il piccolo Fino smisero di saltare e rimasero imbambolati.
– Ma l’avete vista? – proferirono infine.
Certo, Nana era una balenottera bellissima, questo sì.
Solo che… era tutta gialla.
Gialla.

(Riproduzione riservata)

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Scritto Monday, 23 November 2015 alle 15:30 nella categoria GIOVANISSIMA LETTERATURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti sono momentaneamente chiusi, puoi comunque fare un trackback dal tuo sito.

 

 

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