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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

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“Munuzzagghi e ratteddi” a Buccheri

27 giovedì Ott 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura, Musica

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Alessandro Caiazzo, Alfio Grasso, Algra Editore, Anna Di Carlo, Bellezza, Biblioteca comunale Siracusa, Buccheri, Cetty Bruno, Comune di Buccheri, Concetta La Leggia, CSTB, cultura, Ecomuseo degli Iblei, Francesca Ingannè, La Civetta di Minerva, Letteratitudine, Luisella Pacco, Maria Burgio, Maria Lucia Riccioli, Massimo Maugeri, Munuzzagghi e ratteddi, Paolino Uccello, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Sebastiano Burgaretta, Simona Lo Iacono, Sistema rete museale Iblei, Tecnoparco Archimede Siracusa

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "SISTEMA MUSEALE IBLEI สคิ ECOMUSEO DEGLI IBLEI Comune di Buccheri Programma Ore 17,00 Saluti Istituzionali Alessandro Caiazzo Ingannè Assessore cultura di Buccheri Paolino Uccello Presidente Sistema Rete museale Iblei Ore 17,15 Maria MUNUZZAGGHI ERATTEDDI 8085200021 Interventi Maria Burgio operatrice Lucia Riccioli Ore 15 Vacirca Responsabile Museo degli antichi mestieri Presentazione della letture sceniche Ore 18,30 poetica vernacolo Maria Lucia Maria Burgio Inaugurazione della Mostra di Arte Sacra Devozione Francesco Vacirca La mostra sarà visitabile dal ottobre 16 gennaio 2023 domenica giorni perta tuttal giornata Museo degli antichi mestieri Caa del Fanciullo Via Matteotti, -BUCCHERI"

Ringrazio l’Ecomuseo degli Iblei, il Sistema della rete museale degli Iblei e il suo presidente Paolino Uccello, il comune di Buccheri e tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, dopo la prima presentazione presso la Biblioteca comunale e al Tecnoparco Archimede di Siracusa…

In primis le preziose Cetty Bruno e Maria Burgio, il sindaco di Buccheri Alessandro Caiazzo, l’assessora alla Cultura Francesca Ingannè, Francesco Vacirca, responsabile del Museo degli antichi mestieri che ci ospita.

Per me sarà una vera gioia far risuonare le parole del mio libro in una sede che gli è congeniale e soprattutto far inaugurare loro la mostra di arte sacra “Devozione ispiratrice”.

 
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photo courtesy Alessandro Caiazzo

Ecco del materiale sul mio nuovo libro e sul precedente, entrambi editi da Algra Editore.

Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano

La recensione di Concetta La Leggia su LA CIVETTA DI MINERVA:

“Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore). Il nuovo omaggio di Maria Lucia Riccioli alla ‘lingua’ siciliana

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2022/07/31/munuzzagghi-e-ratteddi-di-maria-lucia-riccioli/

(Simona Lo Iacono su LETTERATITUDINE)

https://www.siracusa2000.com/index.php/2022/06/26/siracusa-arriva-munuzzagghi-e-ratteddi-il-nuovo-libro-di-maria-lucia-riccioli/

20160320_191233

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio primo libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri…

Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

https://luisellapacco.wordpress.com/2014/08/28/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli/ (la splendida recensione di Luisella Pacco)

http://www.cataniapubblica.tv/buc-quannu-u-signuri-passava-po-munnu/ (la puntata di BUC in cui sono stata intervistata sul libro)

http://www.nuovosud.it/24242-cultura-siracusa/quannu-%E2%80%98u-signuri-passava-p%E2%80%99%E2%80%99o-munnu-presentato-siracusa-il-libro-di-maria (la recensione di Anna Di Carlo su NuovoSud)

https://cstbcentro.wordpress.com/2014/10/28/quannu-u-signuri-passava-p-u-munnu/ (io e il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella)

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17:cultura&Itemid=121 (La Civetta di Minerva)

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/ (su Reteregione, scritto da Lucia Corsale)

https://www.youtube.com/watch?v=C8b6_nV2SDA (il booktrailer)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e testo

Ecco alcune foto dell’evento:

Da sinistra: Maria Burgio, io, Alessandro Caiazzo e Paolino Uccello

La splendida mostra curata da Francesco Vacirca, che ringrazio insieme alla moglie e alla mamma, squisitissime nella loro accoglienza

Il pubblico attento e caloroso

L’assessora Francesca Ingannè, Maria Burgio fine dicitrice e presentatrice, che ha speso parole lusinghiere sul mio lavoro, io, il sindaco Alessandro Caiazzo, Paolino Uccello e Francesco Vacirca (questi ultimi nel ruolo rispettivamente di Presidente del Sistema della rete museale degli Iblei e di curatore del Museo degli antichi mestieri di Buccheri).

Alessio Grillo, le copertine dei miei libri e IL GATTO GEREMIA

22 venerdì Lug 2022

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Alessio Grillo, Algra Editore, Caro nome, Ferita all'ala un'allodola, Il gatto Geremia, Il mistero dell'angelo di Mariannina Coffa, Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu

il-gatto-geremia-alessio-grillo

Un libro per i più piccoli che apre spiragli anche per i grandi: un libro sul rispetto delle diversità e sulla scoperta della ricchezza che ciascuno può portare a partire dalla propria unicità differente.

E adesso qualche parola in più sul mio rapporto fra Alessio Grillo e me…

FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, il mio romanzo storico sulla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, ha avuto ben due copertine, entrambe ad opera dello stesso autore…

Ecco la prima. Che emozione!

fronte riccioli alta ris copia

Grazie sempre ad Alessio Grillo, pittore e grafico, che l’ha realizzata partendo da una fotografia realizzata nello studio dell’artista Salvatore Randone di Militello in Val di Catania, che ringrazio ancora.

Ed ecco la seconda…

Maria Lucia Riccioli, FERITA ALL'ALA UN'ALLODOLA, L'Erudita Editrice, Roma, giugno 2013

Ma non è finita qui… nel 2014 è uscita la mia raccolta di cunti in dialetto siciliano QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU per i tipi di Algra Editore.

La fotografia di copertina – oltre che due disegni all’interno, insieme a quelli di Francesca Di Natale – è opera di Alessio Grillo ancora una volta…

Copertina Riccioli

Dulcis in fundo, la copertina di CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA, saggio sulla poetessa e patriota netina che chiude idealmente il cerchio aperto dal romanzo.

Grazie ancora!

https://www.algraeditore.it/saggistica/caro-nome-il-mistero-dellangelo-di-mariannina-coffa/

(qui il link per l’acquisto sul sito dell’editore)

Qui il link ai miei libri Algra Editore:

Maria Lucia Riccioli

Presentazione “Munuzzagghi e ratteddi” (foto e video)

01 venerdì Lug 2022

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Algra Editore, Annamaria Piccione, Carlo Muratori, Cinzia Vittorio, Concetta La Leggia, Enza Giuffrida, Francesco Aloi, Gaetano Blundo, La Civetta di Minerva, Lucia Corsale, Maria Bella, Maria Lucia Riccioli, Moscati Blundo, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Rosalia Messina, Tecnoparco Archimede Siracusa

Grazie all’amica Carmela Spedale per lo splendido servizio foto-video oltre che per l’aiuto nella realizzazione pratica dell’evento e per i deliziosi sacchettini di iuta dipinti a mano e riempiti di benaugurante olezzante gelsomino…

https://www.facebook.com/100001613590602/videos/1998712367003349/ (considerazioni sul dialetto e il nostro cervello primitivo… tra il serio e il faceto)

https://www.facebook.com/100001613590602/videos/813764290033954/ (tra Martoglio e imprinting scolastici…)

Grazie infinite a Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, che ha saputo legare i vari temi del mio libro ponendo domande acute e avanzando le sue riflessioni personali, frutto di studio e amore per il dialetto, l’italiano e le loro infinite sfumature di senso e significato.
Il caldo mi ha tramortita ma spero di non dimenticare nessuno, in primis il Tecnoparco Archimede – grazie a Enza Giuffrida, a Cinzia Vittorio e a tutte le guide che hanno offerto accoglienza competente agli intervenuti -, vera oasi di natura e cultura, di scienza e storia: visitatelo!
Lucia Corsale ed io facciamo parte del Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella… ringrazio di cuore i soci intervenuti.

Grazie agli amici e alle amiche che hanno partecipato con calore – oltre a quello atmosferico! 😀 -, specialmente grazie a Carlo Muratori, “pirata saracino” che ci ha tenuto ad essere presente, ai colleghi e alle colleghe di scuola e oltre, come Marineve Mannino, come Carmelo Maiorca de “La Civetta di Minerva”, direttore de “L’Isola dei Cani”…

Un grazie speciale in nome delle memorie familiari e per i vini magnifici che hanno allietato il mini rinfresco sicilian style alla fine della serata a Gaetano Blundo… Per chi non li conoscesse, assaggiate il suo moscato e il suo passito!
https://www.moscatiblundo.it/

Grazie a Cetty De Luca, collega e compagnetta di scuola delle medie, ritrovata nel nome di Mariannina Coffa:
Il piacere di ascoltare una sublime e raffinata poetessa e scrittrice Maria Lucia Riccioli, orgoglio siracusano, nel suo ultimo capolavoro in vernacolo “Munuzzagghi e ratteddi”.

Grazie ad Annamaria Piccione, che oltre al regalo della sua presenza insieme al marito Ugo Di Giulio, ha scritto queste preziose parole su Facebook:

Una delle presentazioni più belle di quest’estate (e ne ho già viste tante). Ieri sera, al Tecnoparco Archimede (che vi consiglio di visitare, con figli/e, nipoti, alunni/e e parenti tutti – alle spalle del teatro greco, traversa dei Grani antichi).
L’amica Lucia Corsale ha presentato il nuovo libro dell’amica Maria Lucia Riccioli, Munuzzagghi e ratteddi (briciole e ritagli).
Una raccolta di poesie in siciliano, alcune così belle da aver voglia di impararle a memoria.
Non è facile scrivere in siciliano senza cadere nella parodia, nel semplicismo o, peggio, nel tecnicismo. Maria Lucia è però brava, colta, profonda, ironica, sincera e simpatica. Qualità necessarie per districarsi da ogni insidia letteraria ed esistenziale. Così ci regala un piccolo gioiello che consiglio a tutti, anche a chi siciliano non è (ogni poesia siciliana è tradotta in poesia italiana con perizia e sensibilità).
Basta, anzi bonucchiù. Leggetelo (o liggitavillo, se preferite). Io l’ho fatto e ho trascorso una serata deliziosa


Grazie 📚📖

Ringrazio Enza Giuffrida e Cinzia Vittorio oltre che Maria Bella Raudino e il Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella…

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, nella bellissima cornice del Tecnoparco Archimede converserà con me sul mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano dopo “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” (Algra Editore), ovvero “Munuzzagghi e ratteddi”.

Riposto qui i link alla bellissima intervista realizzata da Concetta La Leggia su LA CIVETTA DI MINERVA e il pezzo uscito su Siracusa2000 (grazie a Francesco Aloi).

“Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore). Il nuovo omaggio di Maria Lucia Riccioli alla ‘lingua’ siciliana
Siracusa. Arriva “Munuzzagghi e ratteddi”, il nuovo libro di Maria Lucia Riccioli
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Ringrazio l’amica scrittrice Rosalia Messina per queste parole…

Maria Lucia Riccioli e Lucia Corsale, mie care amiche siracusane, parleranno del libro in vernacolo siciliano di Maria Lucia, “Munuzzagghi e ratteddi” (Algra ed.).

Appuntamento lunedì 4 luglio 2022, alle ore 18.30, al

Tecnoparco Archimede, via G. Agnello 26, Siracusa

(per i partecipanti alla presentazione sarà possibile la visita del parco).

Per i non siculofoni di passaggio, impegnati a godersi le bellezze aretusee, netine e di tutta la stupenda costa che scende verso Capo Passero, potrebbe essere l’occasione per incontrare una lingua fiammeggiante, colorata e musicale. Nel volume, c’è anche il testo italiano a fronte di ogni componimento.

Per i siculofoni non spreco parole, Lux (come amo chiamare l’autrice) non ha certo bisogno che la presenti io nelle sue molteplici vesti di autrice di prosa e poesia, cantante, insegnante appassionata di materie letterarie, blogger, collaboratrice su pagine culturali di giornali locali.

Lo stesso vale per Lucia Corsale, donna di multiforme ingegno e felicissima penna, che dialogherà con l’autrice.

Se qualche anima buona registrasse l’evento, potrei godermelo in differita.

Munuzzagghi e ratteddi… su Siracusa2000!

27 lunedì Giu 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Algra Editore, Chi ha rubato la mia mamma?, Ferita all'ala un'allodola, Francesco Aloi, La bananottera, Maria Lucia Riccioli, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Sebastiano Burgaretta, Siracusa2000

Ringrazio Siracusa2000 e in particolare Francesco Aloi…

Siracusa. Arriva “Munuzzagghi e ratteddi”, il nuovo libro di Maria Lucia Riccioli

Dopo “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”, raccolta di cunti, una sorta di Vangelo popolare dialettale, Maria Lucia Riccioli torna con “Munuzzagghi e ratteddi”, una raccolta di liriche sparse,  cunti extravagantes (non riconducibili cioè alla prima prova in siciliano della Riccioli) e traduzioni poetiche (da Dante e Leopardi).

Semifinalista al “II Campionato nazionale della lingua italiana”, programma di Luciano Rispoli, sulla storica  TeleMonteCarlo, vincitrice di numerosi concorsi, uno per tutti quello per le migliori recensioni dei romanzi di Agatha Christie de “Il Corriere della sera”, Maria Lucia Riccioli scrive di cultura sul giornale “La Civetta di Minerva”. Per i più piccoli ha anche scritto “La bananottera” e “Chi ha rubato la mia mamma?”.

Nella prefazione del libro, Sebastiano Burgaretta, scrive di ”Munuzzagghi e ratteddi”: il “registro poetico” dell’autrice “spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia. Tutto quanto, infine c’è da dire, è però sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce”.

(foto: la prof.ssa M. L. Riccioli)

© Riproduzione riservata

Ecco il link ad altri pezzi usciti su di me su Siracusa2000:

Libri, a “Siracusa che legge” i racconti in siciliano di Maria Lucia Riccioli. Giovedì alle 18
https://www.siracusa2000.com/index.php/2022/03/22/biblioteca-comunale-si-insedia-la-giuria-del-concorso-letterario-cosa-accadrebbe-se/
Siracusa. Don Raffaele Aprile presenta “L’Obbedienza”. Al centro convegni del Santuario

Algra Editore al Salone del Libro di Torino!

22 domenica Mag 2022

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Alessio Grillo, Algra Editore, Gaetano Blundo, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu

Maria Lucia Riccioli
Il mio secondo libro, il primo in dialetto siciliano…

“Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone.” (Sebastiano Burgaretta)

MUNUZZAGGHI E RATTEDDI, il mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano, presentato in anteprima al Salone del Libro di Gela 2022 e il 19 maggio 2022 alle 17.30 presso la Biblioteca comunale.

Chi riesce a trovare MUNUZZAGGHI E RATTEDDI? eccolo esposto nello stand Algra a Torino…

In foto, Alfio Grasso e AN15…

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https://fb.watch/d9_l7VgNX7/

«… un registro poetico che spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia… sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce». (Dalla Prefazione di Sebastiano Burgaretta)

Uno scatto dalla prima presentazione assoluta di MUNUZZAGGHI E RATTEDDI…

I miei libri al Salone del Libro di Gela! (foto e video)

11 mercoledì Mag 2022

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Algra Editore, Chi ha rubato la mia mamma?, Ferita all'ala un'allodola, Gela, incontro con l'autore, Istituto comprensivo Giovanni Verga, La bananottera, libri, libro, Maggio dei libri, Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa, Munuzzagghi e ratteddi, presentazione, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Salone del Libro, VerbaVolant edizioni, Viviana Aldisio

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Ecco che riprendono le presentazioni letterarie e gli incontri con l’autore!

Ringrazio l’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Gela per avermi invitata (specie la dirigente scolastica Viviana Aldisio e Mimmo Russello, a sua volta scrittore…

Oltre ogni aspettativa: dirigente motivata, un gruppo docenti operativo ed entusiasta, collaboratori attenti all’accoglienza e calorosi, genitori interessati e partecipi, piccoli allievi meravigliosi, creativi, sveglissimi, vispi e affettuosi!

https://www.vergagela.edu.it/salone-del-libro-ii-edizione-2/

Potrebbe essere un'immagine raffigurante albero e il seguente testo "Comune di Gela AMICA Eventi Incontri con 'autore Laboratori creativi Laboratori đi scrittura creativa Lettura espressiva Momenti per leggere sognare bancarelle dei libri Laboratorio di character design I.C.G.VERGA La parola ai libri Salone del libro-II Edizione 13-14 Maggio 2022 F Incontri con l'autore CHTUDE Editrice Glovanbattista Randazzo Libreria landarzo Cerimonia Inaugurazione venerdi Haggio ore 00"

Parleremo de LA BANANOTTERA (VerbaVolant edizioni) e di CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? (VerbaVolant edizioni), ma ci sarà spazio anche per i miei libri pubblicati con Algra Editore, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU e MUNUZZAGGHI E RATTEDDI… (non dimentico la carissima Mariannina Coffa di FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA, stay tuned!)

La Bananottera

Chi ha rubato la mia mamma?

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Maria Lucia Riccioli
Il laboratorio su LA BANANOTTERA…
Il fantastico gruppo docenti dell’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Gela (da notare non solo LA BANANOTTERA e CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? presentato per la prima volta in presenza, ma anche lo splendido dono artigianale che ho ricevuto per la mia partecipazione al II Salone del Libro…
https://www.google.com/search?q=video+salone+del+libro+gela&rlz=1C1GCEB_enIT995IT995&sxsrf=ALiCzsZGJ63_6yU_eJfBtfKkj0rqf1Na8w:1652712942488&source=lnms&tbm=vid&sa=X&ved=2ahUKEwj-3-i-o-T3AhXOs6QKHcmbDDEQ_AUoAnoECAEQBA&biw=1540&bih=706&dpr=1.25
(al link, i servizi giornalistici sul Salone)
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I miei libri in dialetto siciliano (pubblicati da Algra editore), MUNUZZAGGHI E RATTEDDI e QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU esposti al Salone del Libro di Gela… tra l’altro il primo in anteprima assoluta, dato che la prima presentazione in presenza sarà giorno 19 maggio 2022 alle ore 17.30 alla Biblioteca comunale di Siracusa…

Le mie creature di carta per IL MAGGIO DEI LIBRI!

04 mercoledì Mag 2022

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FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA è il mio primo romanzo storico e il mio primo libro in assoluto: la vicenda umana e poetica della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa mi accompagna da anni e… non è ancora finita qui (non vi anticipo nulla ma stay tuned!); QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio secondo libro, il primo in dialetto siciliano: una raccolta di cunti che mi legano alla mia terra e ai miei nonni materni; LA BANANOTTERA è il mio terzo libro, il primo per bambini: una fiaba tenera su una balenottera color giallo banana, una bananottera appunto (frutto dei giochi di parole con mia sorella); CHI HA RUBATO LA MIA MAMMA? è il mio quarto libro, il secondo per bambini, e narra della gelosia della piccola Milena nei confronti del fratellino Filippo, il “rubamamma” appunto!

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Ed ecco la mia quinta creatura di carta… MUNIZZAGGHI E RATTEDDI, una raccolta di liriche e cunti in dialetto siciliano (dove sperimento le possibilità letterarie dello strumento linguistico “dialetto”: ci troverete anche Dante e Leopardi, per dire).

Qualche foto sparsa dei miei libri in libreria… qui c’è anche NOI SIAMO DESDEMONA, una raccolta antologica con un mio racconto scritto a quattro mani con Mavie Parisi (antologia curata da Maria Rita Pennisi).

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Munuzzagghi e ratteddi… su LA CIVETTA DI MINERVA e LETTERATITUDINE NEWS!

17 giovedì Mar 2022

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“Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore). Il nuovo omaggio di Maria Lucia Riccioli alla ‘lingua’ siciliana

“Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore). Il nuovo omaggio di Maria Lucia Riccioli alla ‘lingua’ siciliana

Concetta La Leggia Marzo 17, 2022

Maria Lucia Riccioli, professoressa di Lettere presso il liceo “O. M. Corbino” di Siracusa ed eccellente collaboratrice de La Civetta di Minerva, è feconda autrice: suoi il romanzo storico Ferita all’ala un’allodola (Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Caos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”, racconto incentrato sulla figura e l’opera della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, oggetto anche di un saggio di imminente pubblicazione), la raccolta di cunti siciliani Quannu u Signuri passava p’ o munnu (Algra Editore), i libri per bambini La bananottera e Chi ha rubato la mia mamma? (VerbaVolant edizioni). In questi giorni è in libreria la sua nuova raccolta “Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore), poesie sparse in vernacolo siciliano. Già l’immagine del libro rievoca ricordi lontani, di casa, famiglia, comunione, tradizioni nostrane.

Abbiamo chiesto a Maria Lucia di parlarci di questo suo ultimo lavoro.

Perché il titolo “Munuzzagghi e ratteddi”?

I munuzzagghi sono le cose minute, le briciole, e danno testimonianza del testo che è, appunto, una raccolta di frammenti poetici. I ratteddi sono i lavori, spesso compiuti a margine o come secondari, rispetto all’impegno principale. Il titolo dell’opera consente da subito di capire che si tratta di poesie di vari temi, generi e forme. Nati a margine della prima raccolta di cunti, hanno trovato spazio in questa nuova pubblicazione.

Tutto il libro sceglie la lingua siciliana. Perché?

Alcune di queste poesie, traduzioni dall’Italiano al Siciliano, sono state valorizzate proprio attraverso la scelta del nostro dialetto e la sua musicalità in versi endecasillabi in rima baciata; quasi tutte le altre invece vengono concepite nella mia stessa mente in siciliano; infine ci sono i cunti che vengono trasmessi di generazione in generazione proprio in siciliano e così vanno scritti altrimenti la pregnanza linguistica ne risulterebbe fortemente intaccata e il senso, la musicalità, la bellezza sarebbero di certo ridimensionati. Insomma le sfaccettature del nostro siciliano e i significati non si possono rendere con una traduzione in italiano sic et sempliciter. Ecco perché il testo a fronte di ogni poesia e cuntu è semplice trasposizione in italiano dei testi siciliani, traduzione di servizio per chi non conosce il dialetto, mentre quello delle traduzioni letterarie è un necessario riadattamento a un codice differente. I versi che mi nascono dentro trovano la loro vita proprio in siciliano e una trasposizione letterale in italiano non renderebbe minimamente giustizia alla nostra lingua dialettale.

 Il tuo legame con la tradizione della nostra lingua siciliana è fortissimo. Alcune poesie ricordano i tuoi cari, chi ti ha lasciato in dote “proverbi, detti e storie, l’amore e il rispetto per il passato”. Tutte le poesie sono in rima e la maggior parte in endecasillabi. Uno sforzo non indifferente. Quanto hanno inciso i tuoi familiari sul tuo amore per il siciliano e sulla tua formazione?

Io sono nata bilingue. Mia madre mi insegnava la stessa parola in italiano e siciliano. Mia zia Maria Blundo è una poetessa siciliana dialettale. Madre e zia mi raccontavano sin da bambina detti e cunti in dialetto. Molto hanno inciso le radici familiari, i miei cugini emigrati. Ma anche la mia passione per il teatro: ho recitato Martoglio, riscritto testi teatrali. E poi c’è lo studio. Non ho mai perso il legame con la nostra lingua, anzi. Lo coltivo perché lo ritengo una radice portante per tutti i siciliani. Esistono espressioni siciliane così pregnanti che perderebbero il significato tradotte in italiano. Ecco perché la traduzione dei testi e delle poesie di Dante e Leopardi non è letterale ma una “ri-creazione”, al contrario di quella letterale degli altri testi.

 A quali testi siciliani ti sei ispirata e perché?

Martoglio, Buttitta e molti altri ma mi piace anche leggere la poesia contemporanea siciliana: sia testi totalmente siciliani o rivisti come avviene con la lingua di Camilleri. La nostra lingua siciliana è dotata di una musicalità e di una pregnanza lessicale che la rende unica e splendida sempre.

 Diverse poesie sono un legame con la nostra religione cristiana: quanto ha inciso nella tua  formazione?

Già il primo libro di cunti nasceva con forte base morale e religiosa. Di certo il retroterra familiare, la devozione e l’attaccamento religioso alle tradizioni siciliane confluiscono nella mia formazione. Ad esempio mi è venuto spontaneo dedicare versi a santa Lucia ma dapprima ho riletto la sua storia in latino e greco e solo allora ho realizzato il poemetto alla nostra Patrona che è anche omaggio al mondo contadino e alla devozione popolare che, con le sue storie e racconti, con la sua semplicità ma insieme con la sua saggezza, ci ha trasmesso un bagaglio di conoscenza ed un patrimonio non indifferente.

 Maria Lucia, in alcune poesie c’è una forte critica sociale: la gelosia, la caduta dei valori sociali, il disinteresse politico.

È l’impegno sociale che viene dalla tradizione e dal dialetto: la voce popolare che si leva contro soprusi ed ingiustizie. La voce corale del popolo che, usando la lingua dialettale siciliana e la sua pregnanza espressiva, denuncia ciò che non va.

Alcune poesie come “Cos’è la poesia? Chi è il poeta?” ricordano la funzione di guida che ad esse è attribuita nei secoli. Cos’è oggi per te la poesia?

Oggi abbiamo tanti scrittori e scriventi ma non autori nel significato di “auctoritas” dunque il poeta vate, guida per la società, non è attuale ed in linea con quanto succede nel mondo. Ma la poesia non ha perso la sua funzione: smuove le coscienze, dà voce ai sentimenti del cuore umano. Anche nei momenti di maggiore difficoltà l’uomo cerca l’arte che acquisisce ancor più valore in una società disumanizzata. La poesia è resistenza culturale e politica a tutto ciò che c’è di invasivo perché essa è Umanità e rimette al centro l’uomo e i suoi valori. Ma è anche memoria: salva un mondo che scompare come la nostra società contadina, ormai dimenticata e superata dalla frenesia quotidiana. l siciliano è il codice che la recupera, un modo di salvare un mondo che scompare, un ricordo, una voce, un bisogno, un grido che non si può sopprimere.

 Tra tante poesie una, Haiku, assomiglia alle scelte ungarettiane e quasimodiane ermetiche.

Qual è il significato di questo specifico testo?

La poesia in forma di haiku presenta uno schema 5-7-5. Da quando sono state fatte le prime traduzioni di haiku in Occidente a questo genere poetico si sono ispirati autori come Ungaretti e Quasimodo. Nonostante il buio e la morte c’è sempre una rinascita; questo il senso di quella poesia. Ma l’obiettivo è altro: trasportare la poesia ermetica, giapponese e contemporanea nel siciliano: i dialetti non sono comicità e battuta facile. Il dialetto è lingua con cui produrre poesia contemporanea.

 Del libro ci hanno colpito diversi cunti. Come li hai raccolti e dove?

I cunti vengono anch’essi dalla tradizione orale trasmessa da mia madre e mia zia ma non ho trovato fonti scritte. Recuperare il dialetto non è semplice, così come le biografie e le opere delle minoranze finora neglette: proprio per questo è nato il progetto “La Sicilia delle donne” (con la partecipazione quest’anno della Calabria) con l’obiettivo di valorizzare le donne dimenticate dalla storia. Il filo conduttore di questa edizione è “Donne di carta”: scrittrici, saggiste e poetesse dimenticate. Per il C.S.T.B ho curato la scheda di Tecla Navarra Masi, docente, saggista e critica letteraria pachinese che ha scritto dei riflessi della rivoluzione francese nel dialetto e nella etteratura siciliana. Uscirà il 28 marzo un video su di lei e poi una guida per i tipi de “Il palindromo” di Palermo, dove si raccoglieranno le schede su queste donne per creare percorsi culturali e turistici alternativi e inclusivi. Donne oscurate dalla storia che vanno riscoperte, geni al femminile declinati in tutte le espressioni. Un modo per valorizzare figure che altrimenti ricadrebbero nell’oblio. Una rete di donne moderne che riscoprono il passato. Ecco che il recupero del dialetto non è passatismo ma anche progettazione di nuove modalità, creazione di percorsi culturali per tutti, strumento di conoscenza e cultura.

 Passato e presente, lingua e sapere, storia ed attualità passano insomma anche dalla lingua

siciliana e questo per noi… vantu fu.

Ringrazio Concetta La Leggia e tutta la redazione de LA CIVETTA DI MINERVA, Marina De Michele in primis in qualità di direttora… per questa splendida intervista!

Sono redattrice culturale per questo periodico d’inchiesta che si occupa di informazione anche “scomoda” riguardante il territorio siracusano.

Vedersi recensiti dal proprio giornale non ha prezzo e rispondere alle perspicaci domande di Concetta è stata una vera e propria gioia…

Trovate il libro nelle librerie Diana, Gabò, Mascali e NeaPolis di Siracusa oltre che sul sito di Algra editore e on line!

Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano

Qui gli altri libri Algra “firmati” da me – il mio primo libro in dialetto, QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, insieme a volumi antologici che comprendono i miei racconti…

https://www.algraeditore.it/?s=Riccioli&post_type=product

Ed ecco la recensione di Simona Lo Iacono su Letteratitudine news (ringrazio sia lei che Massimo Maugeri, padrone di casa di Letteratitudine).

https://letteratitudinenews.wordpress.com/2022/07/31/munuzzagghi-e-ratteddi-di-maria-lucia-riccioli/

MUNUZZAGGHI E RATTEDDI di Maria Lucia Riccioli

luglio 31, 2022letteratitudinenews

Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano. Con testo a fronte. Ediz. bilingue - Maria Lucia Riccioli - copertina“Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano” di Maria Lucia Riccioli (Algra)

* * *

Se nasci ’nta la menti e dintra o’ cori / ’a puisia diventa biddizza eterna: / né tempu né morti chiù la guverna.

di Simona Lo Iacono

Cosa sia la poesia è difficile dirlo, perché essa non affonda la sua bellezza solo nelle parole ma nel mistero. E’ un modo di posare lo sguardo sulla vita, di trasfigurarla, di renderla cruda, vera, eterna.
Dunque, la poesia è una strada di accesso al segreto animo delle cose, alla loro capacità (tutta al rovescio) di dire ciò che non viene detto, e di rendere visibile ciò che è in ombra.
Non si tratta di comunicazione, ma di rivelazione.
E’ poeta colui che con le parole sa scavarsi questo andito, questo ingresso doloroso e parco, temibile più della realtà.
Così è per la poesia di Maria Lucia Riccioli che, con la sua ultima silloge in vernacolo – edita da Algra editore – “Munuzzagghi e ratteddi” (ossia cose mescolate, ripescate, scartate), riesce a consegnare al lettore un canto colmo di assonanze, di accessi dimenticati al trascendente, di commoventi colloqui con l’invisibile.
E tutto ciò viene fatto attraverso l’uso sapientissimo del dialetto, una lingua che rievoca abitudini antiche con la musica, con l’identità perduta, con la memoria. Una lingua che inventa e commemora, che illanguidisce e diverte, che sa eternare l’esperienza umana, conferendole il senso di una storia esemplare, pensierosa, significativa.
Come quando disserta sull’amore mettendone in evidenza le risalite, le stimmate, le mancanze:

“Amuri è ’n ventu ca scunsenti ’u cori
quannu è leggeru ti fa ricialari
quannu è agitatu ti senti ca mori
ma se nun ciuscia nun si pò campari.
È ’n ventu ca t’ampurugghia ’i pinzeri
e dopu nun si’ cchiù ’u stissu ’i raieri”

O come quando si addentra nello spaesamento di chi lascia, e si fa emigrante, straniero, perennemente inadatto a vivere la distanza:

 “’Na valliggia ’i cattuni e ’na spiranza…
Pattemmu e suffremu p’ ’a luntananza!
Lingua divessa, paisi stranieru,
pàssunu l’anni e nun ni pari veru!
Quantu sangu e quantu peni amari
n’ha custatu irannìnni a travagghiari
a’ ’Merica, in Australia, a tutt’ ’i banni!
Chistu propria è ’u duluri cchiù granni:
lassari ’a propria patria pi campari,
e mòriri c’ ’a pena pi tunnari” .

Ma il dialetto per Maria Lucia è anche “fabula”, si presta alle musicali e stupefatte concordanze della rima, ricostruisce le storie non per dovere di cronaca ma per il gusto di trarre da esse una sapienza trascendente, un monito morale, un impellente richiesta di umanità e di sobrietà.
Come nella poesia in cui un malato chiede a un amico che sta per partire per la Terra Santa un pezzo della Croce di Cristo, e l’amico, non trovandolo, gli porta in dono un frammento di una barca abbandonata (che però, miracolosamente, guarisce il moribondo dalla sua malattia).
Qui il salto è vertiginoso, dal segno (un frammento di legno), all’affidamento, dal tangibile all’imperscrutabile, dalla terra al cielo.
Ci sono, poi, le versioni in dialetto di poesie come “L’infinito” di Giacomo Leopardi e come “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri, che sembrano vivere di luce propria e riformularsi con leggerezza e felicità.
E, infine, non mancano le riflessioni in tema di pandemia, le divertite incursioni politiche (“Destra e sinistra”), la tenerezza dell’Avvento e la riflessione sul Natale (“Ma che Natale?”) dove  la venuta di Dio sconfina oltre i tempi impietosi che viviamo, e continua ostinatamente a riproporsi nei defilati, nei piccoli, nei perduti.
Maria Lucia sa giocare con i neologismi, con gli incastri perfetti di suoni e lampi, la sua poesia ha una dimensione ludica ma al tempo stesso fa riflettere, ci fa toccare il cuore vivo della esperienza umana. Un covo di spine e fiori intrecciati, dove la spina trafigge e il fiore risana, senza che l’una e l’altra siano districabili.
Maria Lucia ne canta infatti la convivenza (di spine e fiori) con dolore, ma anche con amore.
Per definire i suoi versi non è possibile leggere solo le parole, bisogna pronunciarle, arrotolarle tra i denti, ritmarle come sopra un carretto dalle ruote cigolanti e malmesse, che s’inarca sulle buche e restituisce la consapevolezza che la vita non è solo viaggio, ma  pellegrinaggio.
D’altra parte, come dice lei:

Puisia è focu, è faidda,
aria di mari, luci di stidda
Puisia è petra
Quannu scava cu li paroli
stizzi di lu cori
Chiana ’n celu e scinni finu ’n funnu
pi truvari ’u sensu di lu munnu.

* * *

«… un registro poetico che spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia… sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce». (Dalla Prefazione di Sebastiano Burgaretta)
Con testo a fronte.

* * *

maria-lucia-riccioliMaria Lucia Riccioli, nata nella città di Archimede, Santa Lucia ed Elio Vittorini, legge, insegna (e cerca di imparare, sempre), canta da quando ha memoria (ultimamente, nel coro polifonico europeo “Giuseppe De Cicco”), scrive di cultura per “La Civetta di Minerva”. È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC). Vincitrice di concorsi, tra cui quello per le migliori recensioni dei romanzi di Agatha Christie de “Il Corriere della sera”, Roma Noir, le sfide letterarie di Porsche Italia e di Rai Radio 1, con il suo racconto Dossier Pinocchio, vincitore di “Carabinieri in giallo 4”, ha aperto l’omonima antologia edita ne I Gialli Mondadori, serie oro. Ha pubblicato il romanzo storico Ferita all’ala un’allodola (Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Kaos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”), la raccolta di cunti siciliani Quannu ’u Signuri passava p’ ’o munnu (Algra Editore) e i libri per bambini La bananottera e Chi ha rubato la mia mamma? (VerbaVolant edizioni).

* * *

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Munuzzagghi e ratteddi… nelle librerie siracusane!

11 venerdì Mar 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Algra Editore, Annalisa Sansalone, Casa del Libro Rosario Mascali, Libreria Gabò, librerie, libri, libro, Maria Lucia Riccioli, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Sebastiano Burgaretta, Siracusa

«… un registro poetico che spazia agevolmente tra squarci di lirismo sostenuto e tono giocoso che sconfina a volte nella sentenziosità e nell’ironia… sostenuto sottilmente ma fermamente dal filo incoercibile della luce». (Dalla Prefazione di Sebastiano Burgaretta)

Il mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano, è già presente in diverse librerie siracusane ed è comunque ordinabile…

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Qui siamo alla Libreria NeaPolis di Siracusa, in viale Teocrito… ringrazio Annalisa Sansalone.
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Qui siamo invece presso la Libreria Diana… grazie ai suoi fantastici librai Ilaria e Andrea!

Il libro si trova inoltre presso Casa del Libro Rosario Mascali e Libreria Gabò… e sul sito di Algra Editore insieme alle altre pubblicazioni.

Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano

Maria Lucia Riccioli

 

 

 

Munuzzagghi e ratteddi… il mio nuovo libro per Algra Editore!

02 mercoledì Mar 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Alessandra Motta, Alfio Grasso, Algra Editore, cunti, dialetto siciliano, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Munzzagghi e ratteddi, Orazio Caruso, Poesia, poesie, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Rossella Grasso, Sicilia

Se nasci ’nta la menti e dintra o’ cori / ’a puisia diventa biddizza eterna: / né tempu né morti chiù la guverna.

Come preannunciato qualche mese fa, ecco il mio nuovo libro uscito per i tipi di Algra Editore…

Ci tengo a ringraziare Alfio Grasso per il coraggio di pubblicare poesia e per giunta in dialetto in questi tempi difficili. Grazie a lui per averci creduto di nuovo e a tutta casa Algra (Alessandra Motta e Rossella Grasso <3) per l’impegno, la cura, la vicinanza. Grazie anche ai miei curatori di collana Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi, che in “Fiori blu” hanno mostrato tutto il loro amore per la cultura.

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La lista dei ringraziamenti sarebbe infinita e la trovate alla fine del libro (avrò dimenticato qualcuno, lo so).

Vi informo che intanto potrete trovarlo nelle librerie Gabò, Mascali, Diana e Mondadori di viale Teocrito a Siracusa ed è disponibile anche sul sito dell’editore, dove potrete trovare come sempre anche “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” e le tre antologie dove sono presenti alcuni dei miei racconti.

https://www.algraeditore.it/?s=riccioli&post_type=product
Munuzzagghi e ratteddi. Poesie sparse in vernacolo siciliano

Maria Lucia Riccioli, nata nella città di Archimede, Santa Lucia ed Elio Vittorini, legge, insegna (e cerca di imparare, sempre), canta da quando ha memoria (ultimamente, nel coro polifonico europeo “Giuseppe De Cicco”), scrive di cultura per “La Civetta di Minerva”. È stata semifinalista al II Campionato nazionale della lingua italiana condotto da Luciano Rispoli (TMC). Vincitrice di concorsi, tra cui quello per le migliori recensioni dei romanzi di Agatha Christie de “Il Corriere della sera”, Roma Noir, le sfide letterarie di Porsche Italia e di Rai Radio 1, con il suo racconto Dossier Pinocchio, vincitore di “Carabinieri in giallo 4”, ha aperto l’omonima antologia edita ne I Gialli Mondadori, serie oro. Ha pubblicato il romanzo storico Ferita all’ala un’allodola (Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Kaos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”), la raccolta di cunti siciliani Quannu ’u Signuri passava p’ ’o munnu (Algra Editore) e i libri per bambini La bananottera e Chi ha rubato la mia mamma? (VerbaVolant edizioni).

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