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Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

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Lucia Corsale recensisce Silvana Grasso, “Solo se c’è la luna”

22 mercoledì Feb 2017

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Alessio Grillo, Algra Editore, Angelo Orlando Meloni, articolo, Biagio Saitta, Casa del libro, Cassibile, Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella, chiesa di San Giuseppe, CSTB, Daniela Tralongo, dialettismi, Dina Miceli, Diorama, dislocazione, Don Antonio, edizioni Marsilio, Fiori blu, Gianfranco D'Amico, italiano regionale, Lombardi Editori, Luca Raimondi, Lucia Corsale, malapropismo, Maria Bella, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Marilia Di Giovanni, Notabilis, Orazio Caruso, Padre Salvatore Arnone, piazza "Don Antonio Saitta", Pino Di Silvestro, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, reading, Reteregione, Santi Pricone, Sebastiano Burgaretta, Segnalibro, Sicilia, Silvana Grasso, Solo se c’è la luna, Stefania Calanni, TeleTris

“Solo se c’è la luna”, la cura per la prospettiva e l’illusione della realtà

In “Solo se c’è la luna” di Silvana Grasso, edizioni Marsilio, la vita della protagonista, Luna, schiacciata da na capricciusa malatia che scancia il giorno con la notte, diventa emblema dell’ambivalente esistenza, nonché del suo eterno divenire tra apparenza e realtà. Il padre di Luna, Girolamo, torna dall’America, “che lo ha salvato dalla vigna, dall’odore del vino, dalla merda di vacca” , per fondare nel luogo natio, un paese rétro della Sicilia, la “Gerry soap”, una colossale fabbrica di sapone. In tale paesone, “dove nulla mai mutava, dove tutto restava appeso alle rocce incancrenite del Tempo” Gerry l’americano, per il quale l’odore divino del sapone è boccata di felicità, “spendeva e spandeva, perché tutti vedessero, sbalordissero”, ma “in realtà era parsimonioso, tirato, o forse più depresso, guai però a dirglielo.” Forse per l’euforia di rientrare al paese da vincitore, forse per l’aria traditora della Sicilia, Gerry, sposa la giovanissima, Gelsomina, la cui fonte di ispirazione e di sentimento sembra essere unicamente l’intaglio del sughero e del legno. Gelsomina, poco più che picciridda, pronuncia il fatidico sì perché minacciata dal padre, Biagio, ma “costruirà da sé i suoi uomini, come voleva, con gli occhi che voleva, a mandorla o tondi tondi, che sembravano fatti col compasso.” Una Gelsomina che il marito giudica scimmunìta, ritardata rancorosa, invasata dal germe della pazzia e che , invece, è terra feconda per l’arte da cui sbocceranno l’amore e la popolarità. Da questo matrimonio precipitoso e destinato a precipitare, inseguito da Gerry per assicurarsi un erede maschio, nasce Luna, una “serpicina di carne stitica, bianchiccia.” Gerry accatta a Luna una sorella, Gioella, la cui fisionomia, le cui fattezze vengono forgiate sensualmente dal tempo della giovinezza; gli uomini se la mangiano cogli occhi, una cavadda puro sangue quella Gioella, che vive all’ombra di Luna,e che a venti anni, dinanzi alla nudità della “sorella”, provando “ un piacere spaventoso e sconosciuto” pensa di essere un caso unico, di soffrire di una malattia rara. Leo, poi, il rozzo manovale che insegue il sogno americano di attore e il cui membro è una forza della natura, considera Luna una “stronza snob, troppo fina, sessualmente insignificante”. Resterà, invece, a bocca aperta, quando lei gli mostrerà, la sua spregiudicata libidine, lei, col suo viso da madonnina, che “non vuole morire senza aver visto un cazzo.” Il concetto della strategia d’immagine, tanto caro a Gerry, che in America ha studiato bisinès e marketìnghi, diventa, quindi, il trait d’union dell’articolata trama che, ricalcando la vita, si dipana in double face. Come sempre, l’apparenza è ben distante dalla verità che, tra l’altro, mai è univoca. Un romanzo, dunque, di matrice pirandelliana, che intende la personalità umana quale maschera, consapevole anche che “Tutto nella vita si cangia continuamente sotto gli occhi”. Infatti, nonostante i nostri perpetui cambiamenti interiori, gli altri ci giudicano secondo le loro particolari prospettive, ci conferiscono già di per sé una determinata forma che sarà ben diversa da quella che vorremmo far trasparire. Il romanzo “Solo se c’è la luna” è abitato da pensieri notturni grondanti di sofferenza che Silvana Grasso scrive con potenza ed elasticità linguistica. Il suo linguaggio abbraccia, infatti, dialettismi come “Ciccina sorella di Gerry”, “La bellezza stutava il respiro”, nonché un uso incalzante di verbi la cui assonanza di suoni serve a conferire ritmo alla narrazione “La luna che, come una cavalla pazza, smanìa, pazzìa, furrìa.” Non mancano, poi, le costruzioni sintattiche tipiche dell’italiano regionale di Sicilia che pone il verbo alla fine della frase, ”Notte di luna piena era stata” e le dislocazioni tipiche dell’italiano comune “Solo al momento di farlo nascere, il figlio”. Il romanzo è inoltre impregnato di malapropismi quali stressi, snobbi, veri snobbi, o mai god, storpiature dei termini originali e che testimoniano l’avversione della nostra lingua siciliana per le parole terminanti per consonante. Un registro linguistico audace che non risparmia male parole: “Non sapevano un cazzo di niente i dottori in Sicilia”; “Minghia funzionava parlare con poesia” e che, per converso, acquista ancora più vigore quando indulge nell’arte poetica:”Inseguendo in cielo il volo d’uccelli solitari tra imparruccate nuvole” , ” Luna e un’appassionata, dolentissima, rincorsa di note”. Una scrittura, dunque, rapace, spavalda, passionale, come certe femmine della Sicilia, una scrittura incantatrice comu la nostra Silvana Grasso.
Lucia Corsale

 

Solo se c'è la Luna

Mi fa piacere ospitare la giornalista e scrittrice Lucia Corsale sul mio blog per parlare dell’ultimo romanzo di Silvana Grasso, che concorrerà al Premio Campiello. Ad maiora!

 

Ecco dell’altro materiale.

 

DON ANTONIO è la biografia romanzata del sacerdote Antonio Saitta la cui stesura si deve a Lucia Corsale.

Una foto della prima, emozionante presentazione.

L’articolo uscito sul Giornale di Sicilia…

Girellando per Internet si scoprono piacevoli sorprese…
Ringrazio la redazione della rivista NOTABILIS e in particolare Santi Pricone per aver recensito il libro dell’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale, che ho avuto la gioia e l’onore di presentare sia in occasione della “prima” a Cassibile che presso la libreria Casa del Libro Rosario Mascali…

http://www.notabilis.it/leggendo-di-un-pezzo-di-sicilia.html

Leggendo di un pezzo di Sicilia

Santi Pricone

“Una struttura particolare, una biografia inserita in un contesto storico, un collage ben riuscito di racconto lungo, romanzo breve e cuntu. Una narrazione di stampo popolareggiante che attinge al bagaglio di donne avvolte in scialli, ma questo cuntu non si sviluppa in un’arida prosa: profuma, all’inverso, di poesia”. Sarebbero sufficienti soltanto queste parole, proferite dal saggista Sebastiano Burgaretta, per farci esclamare, nei riguardi dell’ultima fatica letteraria della nostra amica e collega Lucia Corsale, un convinto – Lucia, ben fatto!-. Il volume, “Don Antonio”, ripercorrendo la parabola umana, spirituale, dotta ma umile e generosa al tempo stesso, operosa e sanguigna del sacerdote Antonio Saitta nel suo mezzo secolo trascorso a capo della Parrocchia “San Giuseppe” della frazione siracusana di Cassibile, rende altresì in parallelo l’adeguata mercede alla vocazione identitaria mai abiurata di una comunità, quella cassibilese per l’appunto, esempio di come la contiguità territoriale non sempre coincida con la comunanza delle radici. Dopo l’armistizio del 1943 tra Italia e Anglo-americani, Cassibile è stata popolata non da siracusani in esubero in cerca di un quartiere satellite, ma dai flussi migratori, innescati dalla costrizione occupazionale, di ceti bracciantili provenienti dalle province di Catania, Messina, anche Agrigento, nonché dai comuni della fascia iblea, da Canicattini Bagni in là verso gli altipiani ragusani. Ognuno di questi nuclei ha preservato le proprie tradizioni, tanto a tavola (cercate la pignoccata messinese nelle pasticcerie di Cassibile, la troverete!) quanto nel lessico. Particolare tutt’altro che trascurabile quest’ultimo, perché ha consentito all’autrice di “Don Antonio”, nelle sue ricerche propedeutiche, un’operazione utilissima di recupero di varianti dialettali autentiche, se non addirittura arcaiche. Apprezzerei molto se questo volume lo leggessero i tanti autori e sceneggiatori di recenti fiction ambientate in Sicilia che nel loro lavoro non sono stati puntigliosi e pazienti come Lucia. Il risultato? Grottesco: i dialoghi ascoltati in tv ricordano il vernacolo siciliano allo stesso modo come uno stagno fa pensare all’Oceano Atlantico. La docente e saggista Maria Lucia Riccioli, presente alla “prima” del libro allestita proprio nei locali parrocchiali, ha promosso anche l’alternanza del dialetto isolano con espressioni tipiche dell’italiano popolare e regionale, scovando in questi incroci una gradevole “musicalità”. Un bel 7+ lo merita Biagio Saitta, medico legale e nipote di Don Antonio, che nei panni per lui non abituali di fine dicitore s’è rivelato un’ottima spalla per Dina Miceli nella lettura con pathos di passi dell’opera, in barba a chi pensa che scienza e arte non possano essere compatibili.

Siracusa, 28 Dicembre 2015

Ecco altro materiale già postato che mi fa piacere riproporre…

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, innanzitutto una cara amica, scrive:

Cari amici, vi invito alla presentazione del mio romanzo “Don Antonio” edito da Arnaldo Lombardi. L’appuntamento é stato fissato per sabato 16 gennaio alle 18 nella “Casa del libro” di Marilia Di Giovanni in via Maestranza 20-22. A relazionare sulla biografia romanzata sarà la docente, nonché scrittrice Maria Lucia Riccioli. Le letture di alcuni brani saranno affidate agli attori Dina Miceli e Biagio Saitta. Vi aspetto!

Ecco il link dell’evento Facebook…

https://www.facebook.com/events/157508967951111/

Ecco la recensione che Lucia Corsale ha scritto per il mio QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU su Reteregione…

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/

Ed ecco anche l’altra, scritta per LA BANANOTTERA:

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500 (su DIORAMA di Luca Raimondi, che ringrazio)

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

logo_segnalibro_colori

Ecco il link su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

Un video con l’interpretazione di uno dei capitoli di DON ANTONIO grazie alle voci di Biagio Saitta e Dina Miceli…

DON ANTONIO di Lucia Corsale al CSTB: foto e video

15 mercoledì Giu 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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Alessio Grillo, Algra Editore, Angelo Orlando Meloni, articolo, Biagio Saitta, Casa del libro, Cassibile, Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella, chiesa di San Giuseppe, CSTB, Daniela Tralongo, Dina Miceli, Diorama, Don Antonio, Fiori blu, Gianfranco D'Amico, Lombardi Editori, Luca Raimondi, Lucia Corsale, Maria Bella, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Marilia Di Giovanni, Notabilis, Orazio Caruso, Padre Salvatore Arnone, piazza "Don Antonio Saitta", Pino Di Silvestro, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, reading, Reteregione, Santi Pricone, Sebastiano Burgaretta, Segnalibro, Stefania Calanni, TeleTris

Grazie a quanti hanno preso parte ieri alla presentazione della biografia romanzata “Don Antonio”: vecchie conoscenze, amici di sempre, ex compagni di classe, oltre a mia zia che ha fatto le veci di mia madre. Un grazie particolare lo rivolgo a Maria Bella, per averci ospitati nella sala del centro Turiddu Bella; alla docente di lettere e scrittrice, Maria Lucia Riccioli che, affettuosamente e con dovizia di particolari, ha presentato per la terza volta il mio romanzo; a Biagio Saitta e a Dina Miceli per la superba interpretazione.

Lucia Corsale

Biagio Saitta, Maria Bella, Lucia Corsale ed io.

Bei pomeriggi letterari… giorno 13 ho presentato Lucia Corsale al Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella…

Ecco qualche foto.

Lucia Corsale e la lettrice Dina Miceli, bravissima come sempre nel dare voce alle pagine di DON ANTONIO.

Io e Lucia Corsale.

Gino Saitta, nella duplice veste di lettore e di nipote di Don Antonio: ha testimoniato sulla figura dello zio sacerdote illuminando aspetti della sua vicenda di prete e di uomo.

Il pubblico, tra cui molti visi amici.

Il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari intitolato a Turiddu Bella, poeta e cantastorie di Mascali (CT) in onore del quale la figlia Maria Bella, docente e poetessa, ha istituito il Trofeo omonimo di poesia popolare, ha ospitato il 13 giugno (festa di Sant’Antonio tra l’altro), la presentazione di DON ANTONIO, la biografia romanzata del sacerdote Antonio Saitta la cui stesura si deve a Lucia Corsale.

Una foto della prima, emozionante presentazione.

L’articolo uscito sul Giornale di Sicilia…

Girellando per Internet si scoprono piacevoli sorprese…
Ringrazio la redazione della rivista NOTABILIS e in particolare Santi Pricone per aver recensito il libro dell’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale, che ho avuto la gioia e l’onore di presentare sia in occasione della “prima” a Cassibile che presso la libreria Casa del Libro Rosario Mascali…

http://www.notabilis.it/leggendo-di-un-pezzo-di-sicilia.html

Leggendo di un pezzo di Sicilia

Santi Pricone

“Una struttura particolare, una biografia inserita in un contesto storico, un collage ben riuscito di racconto lungo, romanzo breve e cuntu. Una narrazione di stampo popolareggiante che attinge al bagaglio di donne avvolte in scialli, ma questo cuntu non si sviluppa in un’arida prosa: profuma, all’inverso, di poesia”. Sarebbero sufficienti soltanto queste parole, proferite dal saggista Sebastiano Burgaretta, per farci esclamare, nei riguardi dell’ultima fatica letteraria della nostra amica e collega Lucia Corsale, un convinto – Lucia, ben fatto!-. Il volume, “Don Antonio”, ripercorrendo la parabola umana, spirituale, dotta ma umile e generosa al tempo stesso, operosa e sanguigna del sacerdote Antonio Saitta nel suo mezzo secolo trascorso a capo della Parrocchia “San Giuseppe” della frazione siracusana di Cassibile, rende altresì in parallelo l’adeguata mercede alla vocazione identitaria mai abiurata di una comunità, quella cassibilese per l’appunto, esempio di come la contiguità territoriale non sempre coincida con la comunanza delle radici. Dopo l’armistizio del 1943 tra Italia e Anglo-americani, Cassibile è stata popolata non da siracusani in esubero in cerca di un quartiere satellite, ma dai flussi migratori, innescati dalla costrizione occupazionale, di ceti bracciantili provenienti dalle province di Catania, Messina, anche Agrigento, nonché dai comuni della fascia iblea, da Canicattini Bagni in là verso gli altipiani ragusani. Ognuno di questi nuclei ha preservato le proprie tradizioni, tanto a tavola (cercate la pignoccata messinese nelle pasticcerie di Cassibile, la troverete!) quanto nel lessico. Particolare tutt’altro che trascurabile quest’ultimo, perché ha consentito all’autrice di “Don Antonio”, nelle sue ricerche propedeutiche, un’operazione utilissima di recupero di varianti dialettali autentiche, se non addirittura arcaiche. Apprezzerei molto se questo volume lo leggessero i tanti autori e sceneggiatori di recenti fiction ambientate in Sicilia che nel loro lavoro non sono stati puntigliosi e pazienti come Lucia. Il risultato? Grottesco: i dialoghi ascoltati in tv ricordano il vernacolo siciliano allo stesso modo come uno stagno fa pensare all’Oceano Atlantico. La docente e saggista Maria Lucia Riccioli, presente alla “prima” del libro allestita proprio nei locali parrocchiali, ha promosso anche l’alternanza del dialetto isolano con espressioni tipiche dell’italiano popolare e regionale, scovando in questi incroci una gradevole “musicalità”. Un bel 7+ lo merita Biagio Saitta, medico legale e nipote di Don Antonio, che nei panni per lui non abituali di fine dicitore s’è rivelato un’ottima spalla per Dina Miceli nella lettura con pathos di passi dell’opera, in barba a chi pensa che scienza e arte non possano essere compatibili.

Siracusa, 28 Dicembre 2015

Ecco altro materiale già postato che mi fa piacere riproporre…

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, innanzitutto una cara amica, scrive:

Cari amici, vi invito alla presentazione del mio romanzo “Don Antonio” edito da Arnaldo Lombardi. L’appuntamento é stato fissato per sabato 16 gennaio alle 18 nella “Casa del libro” di Marilia Di Giovanni in via Maestranza 20-22. A relazionare sulla biografia romanzata sarà la docente, nonché scrittrice Maria Lucia Riccioli. Le letture di alcuni brani saranno affidate agli attori Dina Miceli e Biagio Saitta. Vi aspetto!

Ecco il link dell’evento Facebook…

https://www.facebook.com/events/157508967951111/

Ecco la recensione che Lucia Corsale ha scritto per il mio QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU su Reteregione…

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Ed ecco anche l’altra, scritta per LA BANANOTTERA:

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500 (su DIORAMA di Luca Raimondi, che ringrazio)

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

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Ecco il link su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

Un video con l’interpretazione di uno dei capitoli di DON ANTONIO grazie alle voci di Biagio Saitta e Dina Miceli…

DON ANTONIO di Lucia Corsale al CSTB

12 domenica Giu 2016

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Alessio Grillo, Algra Editore, Angelo Orlando Meloni, articolo, Biagio Saitta, Casa del libro, Cassibile, Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella, chiesa di San Giuseppe, CSTB, Daniela Tralongo, Dina Miceli, Diorama, Don Antonio, Fiori blu, Gianfranco D'Amico, Lombardi Editori, Luca Raimondi, Lucia Corsale, Maria Bella, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Marilia Di Giovanni, Notabilis, Orazio Caruso, Padre Salvatore Arnone, piazza "Don Antonio Saitta", Pino Di Silvestro, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, reading, Reteregione, Santi Pricone, Sebastiano Burgaretta, Segnalibro, Stefania Calanni, TeleTris

Cari amici, buongiorno! Alle 19 di stasera, presso il centro “Turiddu Bella” in viale Luigi Cadorna, 160 (al primo piano) presenterò la biografia romanzata “Don Antonio”. A soffermarsi sul libro, pubblicato da Lombardi editore e la cui prefazione è stata curata da Lia Messina, sarà la scrittrice, nonché docente di lettere, Maria Lucia Riccioli. A leggere alcuni brani saranno gli attori Dina Miceli e Gino Saitta. Siete tutti invitati. Vi aspettoooooooooooooooo

Ecco l’invito della stessa Lucia Corsale, giornalista e scrittrice ma soprattutto amica.

Ed ecco le parole di Maria Bella:

Oggi alle ore 19 nella sala di viale Cadorna 160 Maria Lucia Riccioli presenterà il libro di Lucia Corsale come da Invito. Il Centro studi T.Bella invita gli amici a partecipare.

Il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari intitolato a Turiddu Bella, poeta e cantastorie di Mascali (CT) in onore del quale la figlia Maria Bella, docente e poetessa, ha istituito il Trofeo omonimo di poesia popolare, ospiterà il 13 giugno (festa di Sant’Antonio tra l’altro), la presentazione di DON ANTONIO, la biografia romanzata del sacerdote Antonio Saitta la cui stesura si deve a Lucia Corsale.

Una foto della prima, emozionante presentazione.

L’articolo uscito sul Giornale di Sicilia…

Girellando per Internet si scoprono piacevoli sorprese…
Ringrazio la redazione della rivista NOTABILIS e in particolare Santi Pricone per aver recensito il libro dell’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale, che ho avuto la gioia e l’onore di presentare sia in occasione della “prima” a Cassibile che presso la libreria Casa del Libro Rosario Mascali…

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Leggendo di un pezzo di Sicilia

Santi Pricone

“Una struttura particolare, una biografia inserita in un contesto storico, un collage ben riuscito di racconto lungo, romanzo breve e cuntu. Una narrazione di stampo popolareggiante che attinge al bagaglio di donne avvolte in scialli, ma questo cuntu non si sviluppa in un’arida prosa: profuma, all’inverso, di poesia”. Sarebbero sufficienti soltanto queste parole, proferite dal saggista Sebastiano Burgaretta, per farci esclamare, nei riguardi dell’ultima fatica letteraria della nostra amica e collega Lucia Corsale, un convinto – Lucia, ben fatto!-. Il volume, “Don Antonio”, ripercorrendo la parabola umana, spirituale, dotta ma umile e generosa al tempo stesso, operosa e sanguigna del sacerdote Antonio Saitta nel suo mezzo secolo trascorso a capo della Parrocchia “San Giuseppe” della frazione siracusana di Cassibile, rende altresì in parallelo l’adeguata mercede alla vocazione identitaria mai abiurata di una comunità, quella cassibilese per l’appunto, esempio di come la contiguità territoriale non sempre coincida con la comunanza delle radici. Dopo l’armistizio del 1943 tra Italia e Anglo-americani, Cassibile è stata popolata non da siracusani in esubero in cerca di un quartiere satellite, ma dai flussi migratori, innescati dalla costrizione occupazionale, di ceti bracciantili provenienti dalle province di Catania, Messina, anche Agrigento, nonché dai comuni della fascia iblea, da Canicattini Bagni in là verso gli altipiani ragusani. Ognuno di questi nuclei ha preservato le proprie tradizioni, tanto a tavola (cercate la pignoccata messinese nelle pasticcerie di Cassibile, la troverete!) quanto nel lessico. Particolare tutt’altro che trascurabile quest’ultimo, perché ha consentito all’autrice di “Don Antonio”, nelle sue ricerche propedeutiche, un’operazione utilissima di recupero di varianti dialettali autentiche, se non addirittura arcaiche. Apprezzerei molto se questo volume lo leggessero i tanti autori e sceneggiatori di recenti fiction ambientate in Sicilia che nel loro lavoro non sono stati puntigliosi e pazienti come Lucia. Il risultato? Grottesco: i dialoghi ascoltati in tv ricordano il vernacolo siciliano allo stesso modo come uno stagno fa pensare all’Oceano Atlantico. La docente e saggista Maria Lucia Riccioli, presente alla “prima” del libro allestita proprio nei locali parrocchiali, ha promosso anche l’alternanza del dialetto isolano con espressioni tipiche dell’italiano popolare e regionale, scovando in questi incroci una gradevole “musicalità”. Un bel 7+ lo merita Biagio Saitta, medico legale e nipote di Don Antonio, che nei panni per lui non abituali di fine dicitore s’è rivelato un’ottima spalla per Dina Miceli nella lettura con pathos di passi dell’opera, in barba a chi pensa che scienza e arte non possano essere compatibili.

Siracusa, 28 Dicembre 2015

Ecco altro materiale già postato che mi fa piacere riproporre…

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, innanzitutto una cara amica, scrive:

Cari amici, vi invito alla presentazione del mio romanzo “Don Antonio” edito da Arnaldo Lombardi. L’appuntamento é stato fissato per sabato 16 gennaio alle 18 nella “Casa del libro” di Marilia Di Giovanni in via Maestranza 20-22. A relazionare sulla biografia romanzata sarà la docente, nonché scrittrice Maria Lucia Riccioli. Le letture di alcuni brani saranno affidate agli attori Dina Miceli e Biagio Saitta. Vi aspetto!

Ecco il link dell’evento Facebook…

https://www.facebook.com/events/157508967951111/

Ecco la recensione che Lucia Corsale ha scritto per il mio QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU su Reteregione…

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/

Ed ecco anche l’altra, scritta per LA BANANOTTERA:

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500 (su DIORAMA di Luca Raimondi, che ringrazio)

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

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Ecco il link su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

Il 28 luglio scorso ho tenuto un reading delle mie poesie…

Questo l’articolo scritto da Lucia Corsale per l’occasione…

“E’ – Vento d’arte”, la mostra di arte contemporanea che, allestita nella sala consiliare del Comune di Solarino, scandaglia l’anima, si è arricchita di un reading di cunti. La docente di lettere, Maria Lucia Riccioli, il cui primo romanzo, “Ferita all’ala un’allodola”, è stato insignito del premio “Portopalo – Più a sud di Tunisi”, ha offerto, infatti, un’anticipazione della raccolta di “favole” siciliane “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”. L’antologia, comprensiva di quattordici opere in versi endecasillabi a rima baciata tutte inneggianti l’arrivo di Gesù nostro sulla terra, è frutto di una sapiente rielaborazione delle narrazioni che gli avi di Maria Lucia Riccioli usavano fare nelle lunghe sere d’inverno. Una compilazione, dunque, che per l’autrice diviene operazione di recupero della memoria, nonché salvaguardia della tradizione folkloristica siciliana, tramandataci oralmente e sempre sospesa in un’aura magica. Atti e fatti di Gesuzzu quelli trascritti da Maria Lucia Riccioli che accompagnano il lettore in un pedagogico viaggio all’interno di una realtà immaginifica di cui siamo figli: la sicilianità. Il volume, edito da Algra editore, si è già classificato primo in vari concorsi e fa parte della collana “Fiori blu” diretta da Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi. Le trame, avvolte col filo dell’ironia, sono vivificate dai disegni di Alessio Grillo e Francesca Di Natale. Un’arte poetica quella di Maria Lucia Riccioli sapientemente incastonata tra le arti figurative della mostra patrocinata, tra gli altri, dal Comune di Solarino e che “porta” le firme di: Paolo Carnemolla, Adele Caruso, Toni Ciaffaglione, Desirè Fanara, Francesca Tarantello, Luigi Tarantello. Artisti che, pur avvalendosi di diversificate materie, oli su tele, fotografie, sculture, assecondano il loro impulso creativo, assurgendo a recondite verità. Nella contemplazione dei quadri l’occhio viene rapito, tra l’altro, da: tonalità fiammanti che, spalmate a mo’ di puzzle, “scoprono” enti supremi e soggetti; uova, elementi perfetti e non perfettibili che, in quanto “pieni” di contenuto, divengono metafora della vita; sembianze femminili “derivanti” da arbusti e foglie. E, poi, manufatti realizzati col gesso rievocativi della più grande bocca, quella della verità; bassorilievi in argilla che, imprimendo volti, ci “parlano” del silenzio; la potenza espressiva di sguardi, movenze, immortalate nella messa in scena delle tragedie greche. Tutte forme espressive vestite di luci e ombre, in un’alternanza tipica della vita, dei luoghi dell’anima, alla costante ricerca di equilibrio.

Ecco il link alla pagina completa di foto:

“E’ – Vento d’arte”: il soffio vitale del talento creativo

 

Reading Solarino

 

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QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU e la Pasqua Algra…

27 domenica Mar 2016

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'A via dulurusa, Alessandra Motta, Alessio Grillo, Alfio Grasso, Algra Editore, Anna Di Carlo, BUC, Buk Festival Catania, Carmencita Bruno, Cetty Bruno, Cortile Platamone, Elio Cannizzaro, Fausta Di Falco, Fiori blu, Flavio Cappuccio, Floridia, Identità, La bananottera, La Civetta di Minerva, La Feltrinelli, Lucia Corsale, Lucia Russo, Luisella Pacco, Maria Francesca Di Natale, Mario Lonero, Meraviglie di Sicilia, Museo Etnografico "Nunzio Bruno", Nuovo Sud, Orazio Caruso, Ortigia, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Reteregione, Rossella Grasso, Salvatore Mangiafico, San Filippo alla Giudecca, Sebastiano Burgaretta, Simona Lo Iacono, Sonia Patania, Tiziana Giletto, Verbavolant edizioni

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU giunge ormai alla sua seconda Pasqua…

Il mio libro di cunti in dialetto siciliano non ha ancora smesso di peregrinare…

Ecco gli auguri di Algra Editore…

Ripropongo del materiale sul libro…

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Domenica 20 Marzo alle ore 19.00

in occasione della Pasqua

il Museo Etnografico Nunzio Bruno

Vi invita a partecipare all’inaugurazione della mostra

‘A via dulurusa

ed alla presentazione della raccolta di Cunti siciliani di

Maria Lucia Riccioli.

 

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri… sono stata felice e onorata di portarlo ancora a Floridia (SR) in un luogo che mi è molto caro come il Museo etnografico “Nunzio Bruno”, ospite dell’amica e cultrice di tradizioni popolari Cetty Bruno e della sua famiglia…

Nunzio Bruno è stato un grande esperto di tradizioni popolari ed a lui è intitolato il Museo che raccoglie i tanti oggetti frutto delle sue ricerche amorose.

https://www.facebook.com/events/451917368341241/

(l’evento Facebook)

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Il mio libro e sullo sfondo la vetrinetta con alcuni oggetti appartenuti a Nunzio Bruno.

Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

https://luisellapacco.wordpress.com/2014/08/28/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli/ (la splendida recensione di Luisella Pacco)

http://www.cataniapubblica.tv/buc-quannu-u-signuri-passava-po-munnu/ (la puntata di BUC in cui sono stata intervistata sul libro)

http://www.nuovosud.it/24242-cultura-siracusa/quannu-%E2%80%98u-signuri-passava-p%E2%80%99%E2%80%99o-munnu-presentato-siracusa-il-libro-di-maria (la recensione di Anna Di Carlo su NuovoSud)

https://cstbcentro.wordpress.com/2014/10/28/quannu-u-signuri-passava-p-u-munnu/ (io e il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella)

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17:cultura&Itemid=121 (La Civetta di Minerva)

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/ (su Reteregione, scritto da Lucia Corsale)

https://www.youtube.com/watch?v=C8b6_nV2SDA (il booktrailer)

Grazie ancora dell’accoglienza a Cetty Bruno e a Mario Lonero…

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU per le Palme a Floridia… le foto

26 sabato Mar 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

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'A via dulurusa, Alessandra Motta, Alessio Grillo, Alfio Grasso, Algra Editore, Anna Di Carlo, BUC, Buk Festival Catania, Carmencita Bruno, Cetty Bruno, Cortile Platamone, Elio Cannizzaro, Fausta Di Falco, Fiori blu, Flavio Cappuccio, Floridia, Identità, La bananottera, La Civetta di Minerva, La Feltrinelli, Lucia Corsale, Lucia Russo, Luisella Pacco, Maria Francesca Di Natale, Mario Lonero, Meraviglie di Sicilia, Museo Etnografico "Nunzio Bruno", Nuovo Sud, Orazio Caruso, Ortigia, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Reteregione, Rossella Grasso, Salvatore Mangiafico, San Filippo alla Giudecca, Sebastiano Burgaretta, Simona Lo Iacono, Sonia Patania, Tiziana Giletto, Verbavolant edizioni

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Domenica 20 Marzo alle ore 19.00

in occasione della Pasqua

il Museo Etnografico Nunzio Bruno

Vi invita a partecipare all’inaugurazione della mostra

‘A via dulurusa

ed alla presentazione della raccolta di Cunti siciliani di

Maria Lucia Riccioli.

 

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri… sono stata felice e onorata di portarlo ancora a Floridia (SR) in un luogo che mi è molto caro come il Museo etnografico “Nunzio Bruno”, ospite dell’amica e cultrice di tradizioni popolari Cetty Bruno e della sua famiglia…

Nunzio Bruno è stato un grande esperto di tradizioni popolari ed a lui è intitolato il Museo che raccoglie i tanti oggetti frutto delle sue ricerche amorose.

https://www.facebook.com/events/451917368341241/

(l’evento Facebook)

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Il mio libro e sullo sfondo la vetrinetta con alcuni oggetti appartenuti a Nunzio Bruno.

Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

https://luisellapacco.wordpress.com/2014/08/28/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli/ (la splendida recensione di Luisella Pacco)

http://www.cataniapubblica.tv/buc-quannu-u-signuri-passava-po-munnu/ (la puntata di BUC in cui sono stata intervistata sul libro)

http://www.nuovosud.it/24242-cultura-siracusa/quannu-%E2%80%98u-signuri-passava-p%E2%80%99%E2%80%99o-munnu-presentato-siracusa-il-libro-di-maria (la recensione di Anna Di Carlo su NuovoSud)

https://cstbcentro.wordpress.com/2014/10/28/quannu-u-signuri-passava-p-u-munnu/ (io e il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella)

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17:cultura&Itemid=121 (La Civetta di Minerva)

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/ (su Reteregione, scritto da Lucia Corsale)

https://www.youtube.com/watch?v=C8b6_nV2SDA (il booktrailer)

Grazie ancora dell’accoglienza a Cetty Bruno e a Mario Lonero…

La Fidapa BPW Italy sezione di Floridia… e il recital del 19 marzo

26 sabato Mar 2016

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'A via dulurusa, AFAM, Alessandra Motta, Alessio Grillo, Alfio Grasso, Algra Editore, Anna Di Carlo, BUC, Buk Festival Catania, Carmencita Bruno, Cetty Bruno, Cortile Platamone, Elio Cannizzaro, Fausta Di Falco, Fidapa BPW Italy Sezione Floridia, Fiori blu, Flavio Cappuccio, Floridia, Identità, Irene Failla, La bananottera, La Civetta di Minerva, La Feltrinelli, Lucia Corsale, Lucia Russo, Luisella Pacco, Maria Francesca Di Natale, Marina Indomenico, Meraviglie di Sicilia, Museo Etnografico "Nunzio Bruno", Nuovo Sud, Orazio Caruso, Ortigia, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Reteregione, Rossella Grasso, Salvatore Mangiafico, San Filippo alla Giudecca, Sebastiano Burgaretta, Simona Lo Iacono, Sonia Patania, Tiziana Giletto, Verbavolant edizioni

 

Il 19 marzo scorso io e la pianista Donatella Motta siamo state protagoniste di un recital poetico-musicale: i versi di poetesse come Anna Achmatova, Mariannina Coffa (poetessa e patriota netina protagonista del mio romanzo storico FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA), Wislawa Szymborska, Alda Merini si sono intrecciati ad arie e canzoni della tradizione italiana.

Quale onore per me esibirmi presso l’AFAM (Associazione Floridiana Amici della Musica).

Il mio contributo poetico è stato quello di una poesia in onore di San Giuseppe e di alcuni cunti tratti dalla mia raccolta QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU (Algra Editore).

Irene Failla, presidente della sezione.

Io e Donatella Motta.

Calorosa e conviviale l’atmosfera…

 

Applausi…

Uova pasquali e dalie… fioriture di primavera, anticipo di Pasqua.

Foto di gruppo… grazie soprattutto a Marina Indomenico…

Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

https://luisellapacco.wordpress.com/2014/08/28/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli/ (la splendida recensione di Luisella Pacco)

http://www.cataniapubblica.tv/buc-quannu-u-signuri-passava-po-munnu/ (la puntata di BUC in cui sono stata intervistata sul libro)

http://www.nuovosud.it/24242-cultura-siracusa/quannu-%E2%80%98u-signuri-passava-p%E2%80%99%E2%80%99o-munnu-presentato-siracusa-il-libro-di-maria (la recensione di Anna Di Carlo su NuovoSud)

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http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/ (su Reteregione, scritto da Lucia Corsale)

https://www.youtube.com/watch?v=C8b6_nV2SDA (il booktrailer)

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Il libro firme e l’invito del recital.

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Io e Donatella Motta…

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QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU per le Palme a Floridia

20 domenica Mar 2016

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Domenica 20 Marzo alle ore 19.00

in occasione della Pasqua

il Museo Etnografico Nunzio Bruno

Vi invita a partecipare all’inaugurazione della mostra

‘A via dulurusa

ed alla presentazione della raccolta di Cunti siciliani di

Maria Lucia Riccioli.

 

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri… sono felice e onorata di portarlo ancora a Floridia (SR) in un luogo che mi è molto caro come il Museo etnografico “Nunzio Bruno”, ospite dell’amica e cultrice di tradizioni popolari Cetty Bruno e della sua famiglia…

Nunzio Bruno è stato un grande esperto di tradizioni popolari ed a lui è intitolato il Museo che raccoglie i tanti oggetti frutto delle sue ricerche amorose.

https://www.facebook.com/events/451917368341241/

(l’evento Facebook)

Ecco la prefazione, dono dell’amico poeta, etnologo e saggista Sebastiano Burgaretta:

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

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DON ANTONIO di Lucia Corsale a Siracusa

13 mercoledì Gen 2016

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Alessio Grillo, Algra Editore, Angelo Orlando Meloni, articolo, Biagio Saitta, Casa del libro, Cassibile, chiesa di San Giuseppe, Dina Miceli, Diorama, Don Antonio, Fiori blu, Gianfranco D'Amico, Lombardi Editori, Luca Raimondi, Lucia Corsale, Maria Francesca Di Natale, Maria Lucia Riccioli, Maria Rita Pennisi, Marilia Di Giovanni, Orazio Caruso, Padre Salvatore Arnone, piazza "Don Antonio Saitta", Pino Di Silvestro, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, reading, Reteregione, Sebastiano Burgaretta, Segnalibro, Stefania Calanni, TeleTris

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, innanzitutto una cara amica, scrive:

Cari amici, vi invito alla presentazione del mio romanzo “Don Antonio” edito da Arnaldo Lombardi. L’appuntamento é stato fissato per sabato 16 gennaio alle 18 nella “Casa del libro” di Marilia Di Giovanni in via Maestranza 20-22. A relazionare sulla biografia romanzata sarà la docente, nonché scrittrice Maria Lucia Riccioli. Le letture di alcuni brani saranno affidate agli attori Dina Miceli e Biagio Saitta. Vi aspetto!

Ecco il link dell’evento Facebook…

https://www.facebook.com/events/157508967951111/

Ecco la recensione che Lucia Corsale ha scritto per il mio QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU su Reteregione…

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/

Ed ecco anche l’altra, scritta per LA BANANOTTERA:

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500 (su DIORAMA di Luca Raimondi, che ringrazio)

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

logo_segnalibro_colori

Ecco il link su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

Il 28 luglio scorso ho tenuto un reading delle mie poesie…

Questo l’articolo scritto da Lucia Corsale per l’occasione…

“E’ – Vento d’arte”, la mostra di arte contemporanea che, allestita nella sala consiliare del Comune di Solarino, scandaglia l’anima, si è arricchita di un reading di cunti. La docente di lettere, Maria Lucia Riccioli, il cui primo romanzo, “Ferita all’ala un’allodola”, è stato insignito del premio “Portopalo – Più a sud di Tunisi”, ha offerto, infatti, un’anticipazione della raccolta di “favole” siciliane “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”. L’antologia, comprensiva di quattordici opere in versi endecasillabi a rima baciata tutte inneggianti l’arrivo di Gesù nostro sulla terra, è frutto di una sapiente rielaborazione delle narrazioni che gli avi di Maria Lucia Riccioli usavano fare nelle lunghe sere d’inverno. Una compilazione, dunque, che per l’autrice diviene operazione di recupero della memoria, nonché salvaguardia della tradizione folkloristica siciliana, tramandataci oralmente e sempre sospesa in un’aura magica. Atti e fatti di Gesuzzu quelli trascritti da Maria Lucia Riccioli che accompagnano il lettore in un pedagogico viaggio all’interno di una realtà immaginifica di cui siamo figli: la sicilianità. Il volume, edito da Algra editore, si è già classificato primo in vari concorsi e fa parte della collana “Fiori blu” diretta da Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi. Le trame, avvolte col filo dell’ironia, sono vivificate dai disegni di Alessio Grillo e Francesca Di Natale. Un’arte poetica quella di Maria Lucia Riccioli sapientemente incastonata tra le arti figurative della mostra patrocinata, tra gli altri, dal Comune di Solarino e che “porta” le firme di: Paolo Carnemolla, Adele Caruso, Toni Ciaffaglione, Desirè Fanara, Francesca Tarantello, Luigi Tarantello. Artisti che, pur avvalendosi di diversificate materie, oli su tele, fotografie, sculture, assecondano il loro impulso creativo, assurgendo a recondite verità. Nella contemplazione dei quadri l’occhio viene rapito, tra l’altro, da: tonalità fiammanti che, spalmate a mo’ di puzzle, “scoprono” enti supremi e soggetti; uova, elementi perfetti e non perfettibili che, in quanto “pieni” di contenuto, divengono metafora della vita; sembianze femminili “derivanti” da arbusti e foglie. E, poi, manufatti realizzati col gesso rievocativi della più grande bocca, quella della verità; bassorilievi in argilla che, imprimendo volti, ci “parlano” del silenzio; la potenza espressiva di sguardi, movenze, immortalate nella messa in scena delle tragedie greche. Tutte forme espressive vestite di luci e ombre, in un’alternanza tipica della vita, dei luoghi dell’anima, alla costante ricerca di equilibrio.

Ecco il link alla pagina completa di foto:

“E’ – Vento d’arte”: il soffio vitale del talento creativo

 

Reading Solarino

 

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QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU a San Filippo alla Giudecca: le foto!

25 venerdì Dic 2015

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Con gli auguri della casa editrice Algra editore vi posto anche qualche foto dell’incontro di giorno 23… che onore essere ospitata con i miei cunti in dialetto siciliano nella chiesa di San Filippo alla Giudecca!

Ringrazio innanzitutto il parroco, don Flavio Cappuccio, per l’accoglienza e la disponibilità…

Ringrazio Marilia Di Giovanni e gli squisiti amici della Casa del Libro Rosario Mascali, specie l’avv. Rio, Agata e Lorenzo Mascali… e naturalmente Alfio e Rossella Grasso e Alessandra Motta, lo staff di Algra Editore.

QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU è il mio libro di cunti in dialetto siciliano, uscito nel 2014 e protagonista di tanti incontri… sono felice e onorata di portarlo in chiesa a due giorni dal Natale.

https://www.facebook.com/events/975037069198453/ (l’evento Facebook)

Il coro.

La Madonna e il presepe.

Cunti…

Cunti…

… e canti.

Antiche nuvene e cunti in dialetto siciliano.

http://meravigliedisicilia.it/prodotti-tipici/nonsolofood/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu/ (inattesa recensione su questo sito)

Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta).

https://luisellapacco.wordpress.com/2014/08/28/quannu-u-signuri-passava-p-o-munnu-di-maria-lucia-riccioli/ (la splendida recensione di Luisella Pacco)

http://www.cataniapubblica.tv/buc-quannu-u-signuri-passava-po-munnu/ (la puntata di BUC in cui sono stata intervistata sul libro)

http://www.nuovosud.it/24242-cultura-siracusa/quannu-%E2%80%98u-signuri-passava-p%E2%80%99%E2%80%99o-munnu-presentato-siracusa-il-libro-di-maria (la recensione di Anna Di Carlo su NuovoSud)

https://cstbcentro.wordpress.com/2014/10/28/quannu-u-signuri-passava-p-u-munnu/ (io e il CSTB, Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella)

http://www.lacivettapress.it/online/index.php?option=com_content&view=article&id=258:libro-in-dialetto-della-poetessa-riccioli-storie-in-endecasillabi-a-rima-baciata&catid=17:cultura&Itemid=121 (La Civetta di Minerva)

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/ (su Reteregione, scritto da Lucia Corsale)

https://www.youtube.com/watch?v=C8b6_nV2SDA (il booktrailer)

DON ANTONIO di Lucia Corsale a Cassibile

19 sabato Dic 2015

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DON ANTONIO

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, innanzitutto una cara amica, scrive:

Cari amici, siete tutti invitati alla presentazione del mio libro “Don Antonio”, pubblicato da Lombardi Editori. L’appuntamento é fissato per sabato 19 dicembre alle 19 nella chiesa di San Giuseppe in piazza “Don Antonio Saitta” a Cassibile. Dopo l’introduzione di Biagio Saitta, interverranno il saggista Sebastiano Burgaretta, e la docente, nonché scrittrice, Maria Lucia Riccioli. A moderare i lavori sará la giornalista Stefania Calanni; le letture saranno dell’attrice Dina Miceli; la relazione conclusiva è affidata a Padre Salvatore Arnone.
Vi aspetto!

Ecco la recensione che Lucia Corsale ha scritto per il mio QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU su Reteregione…

http://www.reteregione.it/si-cunta-sarraccunta/

Con Lucia Corsale ho tra l’altro ideato e condotto la trasmissione SEGNALIBRO per TeleTris.

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Ecco il link su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=bbSR7wcUCo0 (la prima puntata, ospite GIANFRANCO D’AMICO)

https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (la seconda puntata, ospite LUCA RAIMONDI)

https://www.youtube.com/watch?v=z0O4Xl0K6Uk (la terza puntata, ospite SEBASTIANO BURGARETTA)

https://www.youtube.com/watch?v=CUqCqQDVtEE (la quarta puntata, ospite PINO DI SILVESTRO)

https://www.youtube.com/watch?v=XJHgWrmrpM0 (la quinta puntata, ospite ANGELO ORLANDO MELONI)

Il 28 luglio scorso ho tenuto un reading delle mie poesie…

Questo l’articolo scritto da Lucia Corsale per l’occasione…

“E’ – Vento d’arte”, la mostra di arte contemporanea che, allestita nella sala consiliare del Comune di Solarino, scandaglia l’anima, si è arricchita di un reading di cunti. La docente di lettere, Maria Lucia Riccioli, il cui primo romanzo, “Ferita all’ala un’allodola”, è stato insignito del premio “Portopalo – Più a sud di Tunisi”, ha offerto, infatti, un’anticipazione della raccolta di “favole” siciliane “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu”. L’antologia, comprensiva di quattordici opere in versi endecasillabi a rima baciata tutte inneggianti l’arrivo di Gesù nostro sulla terra, è frutto di una sapiente rielaborazione delle narrazioni che gli avi di Maria Lucia Riccioli usavano fare nelle lunghe sere d’inverno. Una compilazione, dunque, che per l’autrice diviene operazione di recupero della memoria, nonché salvaguardia della tradizione folkloristica siciliana, tramandataci oralmente e sempre sospesa in un’aura magica. Atti e fatti di Gesuzzu quelli trascritti da Maria Lucia Riccioli che accompagnano il lettore in un pedagogico viaggio all’interno di una realtà immaginifica di cui siamo figli: la sicilianità. Il volume, edito da Algra editore, si è già classificato primo in vari concorsi e fa parte della collana “Fiori blu” diretta da Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi. Le trame, avvolte col filo dell’ironia, sono vivificate dai disegni di Alessio Grillo e Francesca Di Natale. Un’arte poetica quella di Maria Lucia Riccioli sapientemente incastonata tra le arti figurative della mostra patrocinata, tra gli altri, dal Comune di Solarino e che “porta” le firme di: Paolo Carnemolla, Adele Caruso, Toni Ciaffaglione, Desirè Fanara, Francesca Tarantello, Luigi Tarantello. Artisti che, pur avvalendosi di diversificate materie, oli su tele, fotografie, sculture, assecondano il loro impulso creativo, assurgendo a recondite verità. Nella contemplazione dei quadri l’occhio viene rapito, tra l’altro, da: tonalità fiammanti che, spalmate a mo’ di puzzle, “scoprono” enti supremi e soggetti; uova, elementi perfetti e non perfettibili che, in quanto “pieni” di contenuto, divengono metafora della vita; sembianze femminili “derivanti” da arbusti e foglie. E, poi, manufatti realizzati col gesso rievocativi della più grande bocca, quella della verità; bassorilievi in argilla che, imprimendo volti, ci “parlano” del silenzio; la potenza espressiva di sguardi, movenze, immortalate nella messa in scena delle tragedie greche. Tutte forme espressive vestite di luci e ombre, in un’alternanza tipica della vita, dei luoghi dell’anima, alla costante ricerca di equilibrio.

Ecco il link alla pagina completa di foto:

http://www.reteregione.it/vento-darte-soffio-vitale-talento-creativo/

 

Reading Solarino

 

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