• About

Maria Lucia Riccioli

~ La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

Maria Lucia Riccioli

Archivi tag: Rosalia Messina

Mariannina Coffa (6 gennaio 1878 – 2023)

06 venerdì Gen 2023

Posted by mlriccioli in Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

Algra Editore, Caro nome, Ferita all'ala un'allodola, Il mio nome è Psiche, Il mistero dell'angelo di Mariannina Coffa, L'Erudita Editrice, La Civetta di Minerva, Maria Lucia Riccioli, Maria Margherita Manco, Mariannina Coffa, Marinella Fiume, Perrone Lab, Rosalia Messina, Siracusa, Sololibri.net, Stefano Vaccaro, Teresa Caporale, Tommaso Massimo Rotella

Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa

Il 6 gennaio 1878, giorno dell’Epifania, moriva Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina, protagonista del mio primo romanzo, FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.

Nel 2022 è uscito il mio saggio CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA, con la prefazione di Stefano Vaccaro e una nota di Marinella Fiume, per i tipi di Algra Editore.

Mariannina Coffa (30 settembre 1841 – 6 gennaio 1878).

La copertina del mio romanzo…

Il 9 agosto 2022, nell’ambito del festival “Il giardino delle arti” di Galatone (Lecce), presso il giardino del Palazzo Marchesale di Galatone è stato riproposto da Tommaso Massimo Rotella e Maria Margherita Manco lo spettacolo “Mariannina Coffa – Il mio nome è Psiche” ispirato al mio romanzo “Ferita all’ala un’allodola” sulla poetessa e patriota netina, che nel 2018 era stato rappresentato a Gassino Torinese da Teresa Caporale.

Per tutte le attività e le iniziative sulla Coffa realizzate in questi anni vi rimando alle altre pagine del blog…

Intanto però vi ripropongo la graditissima recensione dell’amica scrittrice Lia Messina:

https://www.sololibri.net/Caro-nome-mistero-angelo-Coffa-Riccioli.html

Lo splendido angelo ai piedi del busto di Mariannina Coffa in piazza XVI maggio a Noto…

E che dire delle parole dell’amica Cetty De Luca?

Viaggio poetico, sublime, ricerca approfondita di significati nascosti, celati dietro quartine di aura potenza e forte evocazione, assonanze di nomi con i canti di Dante, reinterpretazioni Leopardiane, rievocazioni ancestrali. Maria Lucia Riccioli si diletta a scorrere righe dall’alto in basso e scopre il “Caro Nome”, il Nome tanto amato quanto sofferto da Mariannina, quel “Nome” che durante il viaggio ti porterà a sconfinare mondi lontanissimi, figure ancestrali, l’universo tutto e il cosmo intero.

Nel “Cosmo” apparteniamo tutti quanti, con i nostri limiti, le nostre paure, le debolezze terrene, i nostri sogni, ma gli angeli sono balsamo per le anime oppresse, così come lo era quella della “Nostra”, la quale alla fine troverà la pace e l’agognata “Patria” solo in cielo.

Grazie Maria Lucia per questo meraviglioso viaggio!

Grazie per essere stata annoverata tra le pagine dei Ringraziamenti.

Grazie grande amica e grande scrittrice intensa e appassionata.

“Caro nome”, le recensioni e i commenti dei lettori

23 venerdì Set 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ Lascia un commento

Tag

Alfio Grasso, Algra Editore, Ferita all'ala un'allodola, Kaos Festival, Maria Lucia Riccioli, Marinella Fiume, Premio Alessio Di Giovanni, Premio Portopalo - Più a Sud di Tunisi, Rosalia Messina, Sololibri, Stefano Vaccaro

In questo post, che terrò sempre aperto e aggiornato, inserisco recensioni e commenti dei lettori al mio sesto libro, il saggio CARO NOME – IL MISTERO DELL’ANGELO DI MARIANNINA COFFA.

Attendo le vostre impressioni di lettura…

Mi sono cimentata nella critica letteraria senza – spero – aver perso il piglio narrativo che dona risonanze ai documenti ma cerca di non rinunciare alla scientificità.

Viaggio poetico, sublime, ricerca approfondita di significati nascosti, celati dietro quartine di aura potenza e forte evocazione, assonanze di nomi con i canti di Dante, reinterpretazioni Leopardiane, rievocazioni ancestrali. Maria Lucia Riccioli si diletta a scorrere righe dall’alto in basso e scopre il “Caro Nome”, il Nome tanto amato quanto sofferto da Mariannina, quel “Nome” che durante il viaggio ti porterà a sconfinare mondi lontanissimi, figure ancestrali, l’universo tutto e il cosmo intero.
Nel “Cosmo” apparteniamo tutti quanti, con i nostri limiti, le nostre paure, le debolezze terrene, i nostri sogni, ma gli angeli sono balsamo per le anime oppresse, così come lo era quella della “Nostra”, la quale alla fine troverà la pace e l’agognata “Patria” solo in cielo.
Grazie Maria Lucia per questo meraviglioso viaggio!
Grazie per essere stata annoverata tra le pagine dei Ringraziamenti.
Grazie grande amica e grande scrittrice intensa e appassionata.

Grazie a Diana Spencer (aka, ovvero, Cetty De Luca, che a Mariannina Coffa ha dedicato la sua tesi di laurea) per le splendide parole sul mio saggio.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e testo

Grazie all’amica scrittrice Rosalia Messina!

Il 2 settembre su Sololobri: “Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa” di Maria Lucia Riccioli (Algra, 2022).

Metto qui sotto il link.

https://www.sololibri.net/Caro-nome-mistero-angelo-Coffa-Riccioli.html?fbclid=IwAR32L-VFCXlCLD4BtDTb_LqwIj0wZqDugH7cGLqkmKlcwx8-Ald4YgYL3Yo

Un saggio affascinante e molto documentato, con il quale l’autrice si addentra ancora una volta nella storia di Mariannina Coffa, alla quale aveva dedicato il romanzo storico “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita, 2013), vincitore del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Kaos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”.

Torna la rassegna letteraria LIOLA: a Marina di Ragusa dal 15 luglio al 2 settembre 2022
https://www.algraeditore.it/saggistica/caro-nome-il-mistero-dellangelo-di-mariannina-coffa/

“Caro nome” su Sololibri!

02 venerdì Set 2022

Posted by mlriccioli in Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

Algra Editore, Caro nome, Caterina Giardina, Cecilia Tumino, Ferita all'ala un'allodola, Il mistero dell'angelo di Mariannina Coffa, Kaos Festival, Lia legge, Lia Messina, Liolà Festival, lioline, Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa, Marina di Ragusa, Marinella Fiume, Noto, Premio Alessio Di Giovanni, Premio Portopalo - Più a Sud di Tunisi, Ragusa, recensione, Rosalia Messina, rubrica, Siracusa, Sololibri.net, Stefano Vaccaro

View this post on Instagram

A post shared by lia (@lia_rosalia_io)

Quante letture, questa estate!
Ho potuto incontrare di nuovo, nelle pagine di Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa.
Seguite il link per saperne di più.
Qui vi dico solo che con questo saggio affascinante e molto documentato l’autrice si addentra ancora una volta nella storia di Mariannina Coffa, alla quale aveva dedicato il romanzo storico “Ferita all’ala un’allodola” (L’Erudita, 2013), vincitore del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, finalista al Kaos Festival, segnalato al Premio “Alessio Di Giovanni”.

@mriccioli@libri_sololibri https://www.sololibri.net/Caro-nome-mistero-angelo-Coffa-Riccioli.html (copiate e incollate il link nel browser)

Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa di Maria Lucia Riccioli

Algra, 2022 – Avvincente come un romanzo questo documentatissimo saggio che Maria Lucia Riccioli, autrice siracusana cimentatasi in molti diversi generi letterari, dedica a Mariannina Coffa, poetessa e patriota netina (1841 – 1878) e alla figura dell’angelo, ricorrente nelle sue opere.

Lialegge

Lialegge

Caro nome. Il mistero dell'angelo di Mariannina Coffa

Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa

Autore: Maria Lucia Riccioli

Categoria: Saggistica

Anno di pubblicazione: 2022

Mariannina Coffa, di famiglia nobile e d’intelletto vivace, durante la sua breve vita pubblicò un notevole numero di raccolte poetiche. Maria Lucia Riccioli, nel saggio Caro nome. Il mistero dell’angelo di Mariannina Coffa, edito da Algra (2022), ricerca con cura nelle pagine della poetessa le tracce della figura dell’angelo, che spesso e in contesti tra loro differenti ricorre; e s’ingegna a svelare un gioco linguistico dal quale traspare un forte sentimento che per tutta la vita l’artista di Noto provò per una persona che aveva fatto parte della sua vita e aveva continuato a incarnare un suo irraggiungibile ideale di felicità. Un gioco linguistico che rimanda al caro nome che deve rimanere nascosto, fra le righe, che non può risplendere e risaltare sotto lo sguardo di ogni lettore.

“Vale la pena spendere qualche parola sull’espressione “caro nome”, citazione verdiana da Rigoletto, perché di melodramma sono intrise la storia del nostro Ottocento e la vicenda di Mariannina Coffa: Gilda, la figlia del giullare gobbo del duca di Mantova, non sa che lo studente Gualtier Maldè che la corteggia altri non è che lo stesso duca, il quale la sedurrà. Maledetto dal buffone, il cinico duca scamperà alla vendetta di Rigoletto, che vedrà la propria figlia morire uccisa al posto dell’amato. Nella splendida aria “Caro nome” Gilda accarezza con le note il nome del giovane innamorato”.

L’autrice ricorda altri casi in cui una persona amata non ha potuto far parte della vita quotidiana di un poeta, per ragioni di convenienza sociale e per la scarsa o inesistente libertà di scelta che, fino a non tanto tempo fa, si aveva in campo sentimentale. Riccioli passa in rassegna le spie linguistiche dalle quali il nome di volta in volta caro (a Dante, a Leopardi) emerge. E, alle interpretazioni più o meno mistiche di solito individuate con riguardo alla ricorrente figura angelica negli scritti di Mariannina Coffa, contrappone, basandosi su un’accurata esegesi di vari testi (poetici, epistolari), una differente spiegazione, concreta e terrena.

“A parte il diario poetico della disperazione della Coffa, del suo eterno rimpianto e dolore, questi sonetti testimoniano la volontà di rivolgersi a chi avrebbe potuto, voluto e saputo decifrarne il messaggio nascosto”.

Con questo saggio, l’autrice siracusana chiude il cerchio iniziato nel 2013 con il romanzo storico Ferita all’ala un’allodola.

https://www.facebook.com/stories/?card_id=UzpfSVNDOjU4NjMxODE4NjQ2NzY5Mw%3D%3D&view_single=true

Ringrazio di cuore l’amica scrittrice Lia Messina, che ho avuto la gioia di leggere e recensire più volte, per l’attenta lettura che coglie i nodi del mio saggio, gioca a rivelare e non svela completamente il “caro nome” che ne è l’oggetto.

“Caro nome” come sapete è uscito a luglio ed è stato presentato in anteprima assoluta al Liolà festival di Marina di Ragusa, grazie ai buoni uffici dell’amico Stefano Vaccaro, giovane studioso di vaglia ed eccellente relatore della serata del 15 luglio.

Spero che ci siano altre occasioni di incontro e dibattito, fisiche e virtuali…

Intanto vi rimando a questi link.

“La stagione dell’angelo”: Rosalia Messina e la narrazione delle solitudini
https://marialuciariccioli.wordpress.com/2015/02/23/rosalia-messina-il-mio-blog-letteratu-e-molto-altro/
Rosalia Messina e il suo UNO SPAZIO MINIMO
https://marialuciariccioli.wordpress.com/2016/03/26/rosalia-messina-e-il-suo-morivamo-di-freddo/

https://www.facebook.com/rosalia.messina2

Presentazione “Munuzzagghi e ratteddi” (foto e video)

01 venerdì Lug 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ Lascia un commento

Tag

Algra Editore, Annamaria Piccione, Carlo Muratori, Cinzia Vittorio, Concetta La Leggia, Enza Giuffrida, Francesco Aloi, Gaetano Blundo, La Civetta di Minerva, Lucia Corsale, Maria Bella, Maria Lucia Riccioli, Moscati Blundo, Munuzzagghi e ratteddi, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, Rosalia Messina, Tecnoparco Archimede Siracusa

Grazie all’amica Carmela Spedale per lo splendido servizio foto-video oltre che per l’aiuto nella realizzazione pratica dell’evento e per i deliziosi sacchettini di iuta dipinti a mano e riempiti di benaugurante olezzante gelsomino…

https://www.facebook.com/100001613590602/videos/1998712367003349/ (considerazioni sul dialetto e il nostro cervello primitivo… tra il serio e il faceto)

https://www.facebook.com/100001613590602/videos/813764290033954/ (tra Martoglio e imprinting scolastici…)

Grazie infinite a Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, che ha saputo legare i vari temi del mio libro ponendo domande acute e avanzando le sue riflessioni personali, frutto di studio e amore per il dialetto, l’italiano e le loro infinite sfumature di senso e significato.
Il caldo mi ha tramortita ma spero di non dimenticare nessuno, in primis il Tecnoparco Archimede – grazie a Enza Giuffrida, a Cinzia Vittorio e a tutte le guide che hanno offerto accoglienza competente agli intervenuti -, vera oasi di natura e cultura, di scienza e storia: visitatelo!
Lucia Corsale ed io facciamo parte del Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella… ringrazio di cuore i soci intervenuti.

Grazie agli amici e alle amiche che hanno partecipato con calore – oltre a quello atmosferico! 😀 -, specialmente grazie a Carlo Muratori, “pirata saracino” che ci ha tenuto ad essere presente, ai colleghi e alle colleghe di scuola e oltre, come Marineve Mannino, come Carmelo Maiorca de “La Civetta di Minerva”, direttore de “L’Isola dei Cani”…

Un grazie speciale in nome delle memorie familiari e per i vini magnifici che hanno allietato il mini rinfresco sicilian style alla fine della serata a Gaetano Blundo… Per chi non li conoscesse, assaggiate il suo moscato e il suo passito!
https://www.moscatiblundo.it/

Grazie a Cetty De Luca, collega e compagnetta di scuola delle medie, ritrovata nel nome di Mariannina Coffa:
Il piacere di ascoltare una sublime e raffinata poetessa e scrittrice Maria Lucia Riccioli, orgoglio siracusano, nel suo ultimo capolavoro in vernacolo “Munuzzagghi e ratteddi”.

Grazie ad Annamaria Piccione, che oltre al regalo della sua presenza insieme al marito Ugo Di Giulio, ha scritto queste preziose parole su Facebook:

Una delle presentazioni più belle di quest’estate (e ne ho già viste tante). Ieri sera, al Tecnoparco Archimede (che vi consiglio di visitare, con figli/e, nipoti, alunni/e e parenti tutti – alle spalle del teatro greco, traversa dei Grani antichi).
L’amica Lucia Corsale ha presentato il nuovo libro dell’amica Maria Lucia Riccioli, Munuzzagghi e ratteddi (briciole e ritagli).
Una raccolta di poesie in siciliano, alcune così belle da aver voglia di impararle a memoria.
Non è facile scrivere in siciliano senza cadere nella parodia, nel semplicismo o, peggio, nel tecnicismo. Maria Lucia è però brava, colta, profonda, ironica, sincera e simpatica. Qualità necessarie per districarsi da ogni insidia letteraria ed esistenziale. Così ci regala un piccolo gioiello che consiglio a tutti, anche a chi siciliano non è (ogni poesia siciliana è tradotta in poesia italiana con perizia e sensibilità).
Basta, anzi bonucchiù. Leggetelo (o liggitavillo, se preferite). Io l’ho fatto e ho trascorso una serata deliziosa


Grazie 📚📖

Ringrazio Enza Giuffrida e Cinzia Vittorio oltre che Maria Bella Raudino e il Centro Studi di Tradizioni popolari Turiddu Bella…

Lucia Corsale, giornalista e scrittrice, nella bellissima cornice del Tecnoparco Archimede converserà con me sul mio quinto libro, il secondo in dialetto siciliano dopo “Quannu ‘u Signuri passava p’ ‘o munnu” (Algra Editore), ovvero “Munuzzagghi e ratteddi”.

Riposto qui i link alla bellissima intervista realizzata da Concetta La Leggia su LA CIVETTA DI MINERVA e il pezzo uscito su Siracusa2000 (grazie a Francesco Aloi).

“Munuzzagghi e ratteddi” (Algra Editore). Il nuovo omaggio di Maria Lucia Riccioli alla ‘lingua’ siciliana
Siracusa. Arriva “Munuzzagghi e ratteddi”, il nuovo libro di Maria Lucia Riccioli
View this post on Instagram

A post shared by lia (@lia_rosalia_io)

Ringrazio l’amica scrittrice Rosalia Messina per queste parole…

Maria Lucia Riccioli e Lucia Corsale, mie care amiche siracusane, parleranno del libro in vernacolo siciliano di Maria Lucia, “Munuzzagghi e ratteddi” (Algra ed.).

Appuntamento lunedì 4 luglio 2022, alle ore 18.30, al

Tecnoparco Archimede, via G. Agnello 26, Siracusa

(per i partecipanti alla presentazione sarà possibile la visita del parco).

Per i non siculofoni di passaggio, impegnati a godersi le bellezze aretusee, netine e di tutta la stupenda costa che scende verso Capo Passero, potrebbe essere l’occasione per incontrare una lingua fiammeggiante, colorata e musicale. Nel volume, c’è anche il testo italiano a fronte di ogni componimento.

Per i siculofoni non spreco parole, Lux (come amo chiamare l’autrice) non ha certo bisogno che la presenti io nelle sue molteplici vesti di autrice di prosa e poesia, cantante, insegnante appassionata di materie letterarie, blogger, collaboratrice su pagine culturali di giornali locali.

Lo stesso vale per Lucia Corsale, donna di multiforme ingegno e felicissima penna, che dialogherà con l’autrice.

Se qualche anima buona registrasse l’evento, potrei godermelo in differita.

I miei ultimi articoli per LA CIVETTA DI MINERVA…

06 giovedì Gen 2022

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ Lascia un commento

Tag

Alessandra Motta, Alessandria, Alessandro Defilippi, Alessandro Morbidelli, Alessandro Zaccuri, Alfio Grasso, Algra Editore, Andrea Camilleri, Andrea Tarabbia, Antonio Di Grado, Antonio Di Vita, Archimede, Ariase Barretta, Arnaldo Lombardi, Avagliano Editore, Beatrice Monroy, Belpasso, C.S.T.B., Caravaggio, Carmelo Maiorca, Carmen Consoli, Carmen Pellegrino, Carmine Abate, Catania, Caterina Falconi, Chi Più Ne Art Edizioni, Chiaredizioni, Concetto Scandurra, Demetrio Paolin, Domenico Cacopardo, Eduardo Savarese, Elias Canetti, Elio Vittorini, Elisabetta Bucciarelli, Emanuele Ponturo, Enzo Buda, Ethnos, Fabrizio Frizzi, Fleur Jaeggy, Franca Rame, Francesca Bonafini, Franco Battiato, Giorgia Farnesi, Girolamo II del Carretto, Giuseppe Bonaviri, Giuseppe Montesano, Glam city, Il conte di Racalmuto, La città nera, La notte della colpa, La stagione dell'angelo, La vita invisibile, Le lunghe notti, Le parrocchie di Regalpetra, Leonardo Sciascia, Lucia Corsale, Luciano Rispoli, Manlio Sgalambro, Maria Attanasio, Maria Bella, Maria Lucia Riccioli, Mariannina Coffa, Mariano Sabatini, Mascali, Mascalucia DOC, Mascia Di Marco, Melania G. Mazzucco, Mimmo Trischitta, Morte dell'inquisitore, Natale Tedesco, Nico Orengo, Nicola Lagioia, Nicolò Patito, Nino Martoglio, Paolo Di Paolo, Paolo Di Stefano, Parole dal Premio Vittorini, Patrizia Rinaldi, Pesci pop, Pietro D'Asaro, Pino Di Silvestro, Premio Vittorini, Roberto Alajmo, Rosalia Messina, Rosamunda, Roselina Salemi, Rossella Grasso, Salvatore Di Pietro, San Berillo, Santa Lucia, Scrivere è l'infinito, Sicilia Dime Novels, Siracusandonews, Slow Food, Stefano Vilardo, Tommaso Labranca, Turiddu Bella, Umberto Eco, Una cagnolina non vola mica, Una raggiante Catania, Vallecchi, Vasquez Montalbán, Vincenzo Consolo, Vitaliano Brancati, Vito Catalano

Si è chiuso il 2021… per me anno denso di avvenimenti esteriori e interiori (il nostro mondo spirituale e immaginativo ha le sue regole spaziotemporali).

Si apre il 2022 ma prima di pubblicare nuovi pezzi articoli versi racconti romanzi saggi mi piace riepilogare l’ultimo scorcio dell’anno attraverso le letture che mi hanno accompagnata in questo periodo e gli articoli scritti per LA CIVETTA DI MINERVA.

In attesa di nuove epifanie – non a caso pubblico il post oggi… giornata per me importante per tanti motivi, non ultimo l’anniversario di morte della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa (1841-1878), protagonista del mio primo libro.

UNA CAGNOLINA MICA VOLA, ultimo libro di Mariano Sabatini. La nostra intervista all’autore
Trischitta e la sua multiforme Catania
“La stagione dell’angelo”: Rosalia Messina e la narrazione delle solitudini
IL CONTE DI RACALMUTO, di Vito Catalano. La nostra recensione
Carmelo Maiorca alla (ri)scoperta delle relazioni tra Elio Vittorini, Siracusa e i suoi estimatori. Un nuovo tassello nell’antologia “Parole del premio Vittorini – Scrittrici e scrittori – interviste e ricordi”
Il Centro Studi di Tradizioni popolari “Turiddu Bella” riprende le sue attività. Il 9 ottobre scorso il primo incontro
“La vita invisibile”

Rosalia Messina e il suo UNO SPAZIO MINIMO

05 lunedì Feb 2018

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ 1 Commento

Tag

Algra Editore, Casa del Libro Rosario Mascali, Città del Sole Edizioni, Don Antonio, Edizioni Arianna, Gabriella Vergari, Giovanni Venturi, Giulio Perrone Editore, Gli anni d'argento, La Sicilia che scrive, Leggere e scrivere, Libreriamo, Lombardi Editori, Maria Lucia Riccioli, Marilia Di Giovanni, Marmellata d'arance, MIchela Italia, Perrone Lab, Più avanti di qualche passo, Prima dell'alba e subito dopo, prima puntata, Rosalia Messina, rubrica, Spigolature, Youcanprint

https://www.facebook.com/events/787335824795012/?active_tab=about (l’evento Facebook)

L'immagine può contenere: 6 persone, persone che sorridono

Lucia Corsale e Marialucia Riccioli tengono a battesimo “Uno spazio minimo” di Rosalia Messina (Melville Edizioni e, in digitale, Oakmond Publishing) nella Libreria Mascali – Casa del libro di Marilia Di Giovanni, in via Maestranza 20 – 22. Sarà presente l’autrice. E che il breve tour siciliano abbia inizio! 9 febbraio, ore 19.

L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, sMS

https://www.facebook.com/Uno-spazio-minimo-340173886450620/

Se acquistate LA CIVETTA DI MINERVA troverete una mia rece-intervista all’autrice…

L'immagine può contenere: una o più persone

Ecco altro materiale su Lia Messina…

GLI ANNI D’ARGENTO, Algra Editore.

http://www.algraeditore.it/index.php?option=com_content&view=article&id=121:23-febbraio-2015-gli-anni-d-argento&catid=13:news-ed-eventi

Ne approfitto per ripubblicare una mia recensione-intervista all’autrice, con la quale condivido non solo la sicilianità e le passioni ma anche il ruolo di coredattrice di Letteratu, il litblog che ci vede scrivere racconti e recensioni e ci vede pure impegnate in sfide lettorie e scrittorie.

A questo link trovate il blog di Rosalia Messina con qualcosa che mi riguarda:

http://rosaliamessina.blogspot.it/

Qui invece trovate LIBRERIAMO…

http://www.libreriamo.it/d/1073/rosalia-messina.aspx

Lia Messina

Rosalia Messina non ama parlare di sé.

Le presentazioni dei suoi libri sono l’occasione per incontrare gli amici, i lettori, per brindare insieme alla nascita di una nuova creatura letteraria, per festeggiare la vita che è anche una storia che viene alla luce.
Per la sua professione è costretta ad utilizzare quello che chiama “giuridichese” ma quando scrive, “prima dell’alba e subito dopo” (cito il titolo del suo esordio come autrice di racconti per i tipi di Perrone LAB), la sua penna diventa carveriana, asciutta ma intensissima, leggera nel tocco ma con una profondità che scava nel lettore e si fa ricordare.
Ci siamo conosciute parlando di libri e di scrittura e ci siamo seguite a vicenda nei nostri inizi esaltanti e difficili insieme e adesso continuiamo a leggerci, a incoraggiarci in questo cammino fatto di parole e silenzi, spazi bianchi e paragrafi.

I racconti di Lia raccontano avvenimenti minimi, sfumature, crepe e piccole svolte del vivere quotidiano.
Già dalle narrazioni di PRIMA DELL’ALBA E SUBITO DOPO si presagiva la scrittrice che sarebbe diventata: le sue prove successive – intanto la raccolta di racconti è diventata un e-book – hanno confermato la sua vena intimistica ma tutt’altro che sentimentale, il suo gusto per la memoria e le memorie, per una lingua che accoglie venature misurate e mai fuori contesto di dialetto siciliano; il suo italiano è disadorno ma mai sciatto, ossuto ma vigoroso, senza sbavature né indugi, al servizio di storie comuni ma mai banali, narrate da visuali oblique, che coinvolgono il lettore nella scoperta di piccole grandi verità, quelle della nostra esistenza, rivelate senza clamori, sottovoce ma a volte con ironia, con sarcasmi, con rabbia trattenuta e dolcezza, senza retorica né moralismi.
“Più avanti di qualche passo”, edito da Città del Sole Edizioni, aveva vinto come inedito il Premio “Angelo Musco” nel 2012, mentre si è classificato al primo posto al Premio Narrativa e Poesia “Città del Tricolore” a Reggio Emilia nel 2013 ed è un romanzo breve più che un racconto lungo, per l’ampiezza della linea narrativa, che copre diverse generazioni ed eventi di ampio respiro. Concentrato, densissimo, narra l’eterna storia del doppio che è più e meno di metà in una Sicilia anni ’50 restituita con tocchi brevi ma efficaci. Le gemelle Limuli cresceranno e impareranno sulla propria pelle il peso dei destini familiari, delle scelte personali e di quelle – apparentemente – casuali.
Rosalia Messina ha chiuso un 2013 letterariamente felice con la presentazione di “Marmellata d’arance”, edito da Edizioni Arianna.
Qui ci troviamo di fronte ad un racconto lungo, in cui i nodi familiari vengono districati grazie ad un percorso doloroso e catartico, dolce ed amaro insieme come la marmellata del titolo.

Conosciamo meglio Lia.

Sei passata dalla dimensione del racconto breve a quella del romanzo. Come hai vissuto questo passaggio?

Devo fare una premessa. Da lettrice “consumo” opere di tutte le dimensioni, dalle estreme (il romanzone di Eugenides e i racconti della Mansfield, tanto per fare due esempi) a quelle intermedie, cioè i romanzi brevi e i racconti lunghi. Forse con una leggera preferenza per la compiutezza del racconto, in genere immune da cadute di tensione e dalle inevitabili zone grigie del romanzo, soprattutto se lungo.
Ho cominciato scrivendo racconti, alcuni anche molto brevi. Mi affascina la possibilità di narrare una storia mettendo a fuoco un episodio, il tratto di un percorso, e lasciando intravedere sullo sfondo il passato dei personaggi, le vicende anche lontane (traumi infantili, avvenimenti in apparenza sepolti dall’oblio) che li hanno condotti a quel particolare momento esistenziale.
Anche nei romanzi (quello pubblicato per primo come quello che è appena uscito, “Marmellata d’arance”) la narrazione è compatta, procede per salti e flash-back. In Più avanti di qualche passo una storia familiare che si snoda per oltre cinquant’anni è condensata in un centinaio di pagine. Va detto che questo è possibile perché non sono molto interessata ai dettagli della trama, al “che succede” in senso storico, quanto piuttosto alle atmosfere, alla psicologia dei personaggi e alle relazioni interpersonali. E queste emergono da pochi episodi emblematici, senza che, tuttavia, la storia risulti frammentaria (almeno spero).

Le tue scelte di stile: puoi parlarcene?

Sono un’istintiva anche nella scrittura. Mi lascio guidare da un ritmo interiore. da una sorta di metrica che mi fa scegliere (per istinto, ripeto) una parola piuttosto che un’altra, un andamento dei periodi a volte sincopato e a volte disteso. Mi piace raccontare per immagini, per scene, nel tentativo di tradurre in parole per il lettore un film che mi gira in testa. Come dicevo prima, il passato dei personaggi è intravisto, ne intarsio il presente con la tecnica del flash-back, proprio come al cinema. E dai lettori questo viene avvertito: diverse volte mi sono sentita dire: “Leggendoti mi sembrava di veder scorrere le immagini di un film”.

Sei riuscita a ri-creare l’atmosfera della Sicilia degli anni ’50. Sei nata a Palermo ma vivi e lavori a Catania… come hai fatto ad immergerti nel tessuto economico-sociale ed emotivo di quell’epoca? Ricerche, proustiane memorie familiari o altro?

Per la scrittura ho una sola, modestissima ricetta: ascoltare. Parlo di ascolto profondo, di mettersi in sintonia con l’altro, di empatia, di scambio emotivo. Insomma, di condivisione, in una delle tante accezioni di questo termine, del quale sono innamorata. Io ho sempre parlato poco; da bambina, poi, era davvero difficile che tirassi fuori la voce. I silenziosi di solito sono buoni ascoltatori, sono attenti al mondo che li circonda, intuiscono anche il non detto. Per ragioni familiari ho trascorso molte estati, nel corso degli anni Sessanta e all’inizio dei Settanta, in paesini che ricordano quello in cui si muovono i personaggi di “Più avanti di qualche passo”: piccoli centri siciliani, calabresi, abruzzesi. Ho conosciuto donne con storie simili a quelle di Vincenzina e di Olimpia, ho avuto modo di incontrare ragazze che andavano a servire nelle case dei notabili a tredici, quattordici anni, o alcune, più fortunate, che imparavano un mestiere, di solito d’ago e filo. Ho ascoltato i loro racconti di lutti, di emigrazione, d’ingiustizia sociale, li ho immagazzinati da qualche parte; poi ho avvertito l’urgenza di scriverli. Le storie che abbiamo dentro chiedono di essere raccontate.

Il tema del doppio… la sorellanza e la “gemellanza” delle tue protagoniste.

La sorellanza in senso lato è uno dei miti della mia generazione. Forse è quello a cui sono più affezionata. Ho la fortuna di avere una sorella (oltre che un fratello) e, nel tempo, mi sono trovata a muovermi in una vasta rete di sorelle per reciproca scelta. Compro sempre un libro nel cui titolo figura la parola “sorella” o “sorelle”. Era fatale che la sorellanza entrasse prepotentemente nelle storie che scrivo.
Il rapporto gemellare fa parte della mia vita attraverso le mie nipoti, figlie di mia sorella, alle quali il romanzo è dedicato. Nella mia mente, questo legame a quattro è una sorta di cerchio che ci racchiude, senza tuttavia chiuderci al mondo, anzi.
Osservando le mie nipoti (ma anche altre coppie di gemelli che ho avuto modo di conoscere: l’ascolto, la chiave è sempre l’ascolto…) mi sono resa conto di alcune dinamiche, della meravigliosa e a volte faticosissima esperienza di una vita sospesa, come dico da qualche parte nel romanzo, fra il doppio e la metà. Il gemello si percepisce come metà di un’unità e al contempo come il duplicato dell’altro; parafrasando un passo del romanzo, i gemelli nemmeno l’aspetto fisico possono rivendicare come esclusivamente proprio, specchio come sono uno dell’altro. Tutto questo è affascinante, ed è metafora dell’oscillare di ogni essere umano fra individualismo e senso/bisogno di appartenenza, fra rivendicazione della propria unicità e aspirazione a riconoscersi membri di una comunità (anzi, di più comunità variamente intersecantisi: famiglia, chiesa, partito, classe sociale, categoria professionale, città, nazione, emisfero, pianeta).

I premi letterari: sei abbastanza attiva nel partecipare ai contest ed hai anche raccolto delle belle soddisfazioni. Cosa puoi dirci in proposito?

Premetto che chi scrive vuol essere letto. Vuole raggiungere altre intelligenze, altre anime, disseminare le sue storie, trasmettere emozioni. Sappiamo bene quanto sia difficile per gli esordienti conquistarsi un pubblico: pubblicano con piccole case editrici (ed è già una fortuna riuscirci, ci vogliono costanza e capacità di non arrendersi ai rifiuti, di solito non espressi, perché gli editori raramente rispondono) che non hanno la forza e i mezzi per imporsi sul mercato. Ecco, mandare un’opera, già edita o ancora inedita, a un concorso letterario significa incontrare lettori sconosciuti. A prescindere dall’esito della selezione, a me questo sembra, già in sé, un risultato apprezzabile, un premio in senso lato. E inoltre, questo girare l’Italia da nord a sud, da Gorizia a Pisa, da Reggio Emilia a Mesagne, da Torino a Sortino, a Milo, mi ha consentito di conoscere persone meravigliose, ha fatto germogliare amicizie, occasioni di arricchimento culturale, condivisione di iniziative. E anche questo è un premio in sé.

E-book e libri cartacei. La tua scelta di far uscire il tuo primo libro anche in formato elettronico da cosa è stata dettata? Proiezione verso il futuro del libro svincolato dall’idea di esso come oggetto?

La scelta iniziale, sono sincera, non fu ideologica. L’editore Giulio Perrone chiuse la collana LAB e non ripubblicò più la mia raccolta di racconti, Prima dell’alba e subito dopo, che intanto andava raccogliendo riconoscimenti nei concorsi letterari. Decisi di pubblicarlo come e-book con Youcanprint; mi aiutò tecnicamente un altro esordiente, Giovanni Venturi (ancora la condivisione, in un’altra accezione). Non è che un autore esordiente venda moltissimo solo perché sceglie l’e-book. Però il fatto che ogni tanto Youcanprint mi mandi una mail per comunicare che è stata venduta una copia (proprio ieri, per esempio) mi illumina la giornata, perché significa che una persona sconosciuta sta entrando in contatto con le storie che ho mandato in giro per il mondo.
Adesso posso dire che i miei passi avanti verso il futuro si vanno facendo più consapevoli. Perché l’e-book, sempre che una catastrofe apocalittica non ci riporti indietro di secoli, è senz’altro il futuro. Inutile, secondo me, fare confronti fra i libri di carta e i libri digitali. Il nuovo avanza comunque, incurante del nostro gradimento. Come dico sempre, non incidiamo più le nostre parole sulla pietra; non usiamo più le tavolette cerate. I materiali della scrittura sono stati nel tempo sostituiti, grazie a nuove tecniche; questa è solo una delle tante tappe. L’opera letteraria non va identificata con il suo contenitore, è molto di più. E, come lettrice, sono sempre meno interessata al contenitore e comincio ad apprezzare la possibilità di portare in viaggio decine di libri senza le complicazioni di peso e di spazio della carta.

Parliamo di MARMELLATA D’ARANCE… com’è nato? Questa preparazione è una vera e propria madeleinette per la protagonista Fabrizia: un confronto dolorosissimo ma necessario con la madre – scatenato dalla morte della nonna Bianca, figura mitica, quasi magica nella sua pur concreta quotidianità – risolverà antiche questioni familiari e porterà Fabrizia più avanti di qualche passo – ancora! – nel cammino della sua esistenza.
Che ruolo ha il cibo in questo racconto?

Una prima risposta – più superficiale – è che ho scritto anni fa un racconto con lo stesso titolo per un’antologia di Giulio Perrone dedicata al colore arancio. La mia sicilianità e l’inclinazione a narrare storie di legami familiari, di conflitti interpersonali e della difficoltà di crescere mi hanno fatto immaginare la storia di Fabrizia, raccontata in poche pagine. Due amici mi incitarono a svilupparla.
Un’altra risposta è che in questa storia del tutto inventata ho travasato schegge di vita vissuta, acchiappate al volo guardandomi intorno e ascoltando il prossimo. Bianca è largamente ispirata a una mia cara amica: molto
del suo carattere, della sua saggezza, ho attribuito a questo personaggio di fantasia.
Il cibo è uno dei modi privilegiati, per le donne in genere e per le donne mediterranee in particolare, per esprimere l’affettività, per accogliere l’altro. Il cibo preparato e somministrato è una delle espressioni
del prendersi cura materno in senso lato. Le madri sono sempre molto rappresentate nelle mie storie, forse perché di madre non ce n’è mai abbastanza…

Progetti futuri? A cosa stai lavorando?

A un romanzo scritto a quattro mani con Santino Mirabella.
Quattro amni e due voci narranti alternate, un uomo e una donna. Una trama con venature gialle. Spero nel frattempo di riuscire a pubblicare gli altri due romanzi e una raccolta di racconti in lettura presso diversi editori.

Ringraziamo ancora Rosalia Messina e… alla prossima storia!

Oltre che, naturalmente, ai libri di Rosalia Messina, vi rimando al blog “Leggere e scrivere” che ha iniziato a curare:

http://rosaliamessinaioscrivo.blogspot.it/

Vi ricordo inoltre che sul sito letterario Letteratu Rosalia Messina si occupa della rubrica “Spigolature”:

http://www.letteratu.it/?s=rosalia+messina&x=15&y=16

Rosalia Messina e il suo MORIVAMO DI FREDDO

26 sabato Mar 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ 1 Commento

Tag

#Buk2016, Ada Maty, Alessandro Di Sorbo, Alessio Di Simone, Algra Editore, Angelo Ruta, Anna Baio, Annamaria Piccione, Associazione QB Quanto Basta, Bam Bam a rischio estinzione di I. Oral Di Marsciano, Beatrice Giai Gischia, Buk Festival della piccola e media editoria, BUKids, Cantar Giocando. Franca Mazzoli, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Chiara Manzini, Clelia Colombini, D. Monachesi, Dal gesto al suono, Durango edizioni, Edizioni Terra marique, Favole a colori, Favole alfabetiche, Fiabe e racconti dal mondo, Fiabe in rosso, Fiori bianchi bacche di caffè, Franca Mazzoli, Francesco Bedeschi, Francesco Zarzana, Giusi Norcia, Gruppo Musica Servizi, Ibiskos Ulivieri edizioni, Il ladro di colori, Il villaggio dei cuori ritrovati, In mezzo al mare scuro come vino, L'isola dei miti, La bananottera, La scelta del sovrano giusto, Leandra La Rosa, Libro da Parati®, Lorenzo Naia, Maria Lucia Riccioli, Massimo Giuliani, Medaglia d'oro, Memo Multicentro Educativo, Milena edizioni, Modena, Morivamo di freddo, Musica da cameretta, Musica Zero-Tre, Pia Parlato, Presidente della Repubblica, Primavere, Radio Loggione, Ramona Parenzan, Roberta Rossetti, Roberta Rossi, Rosalia Messina, Sergio Mattarella, Sergio Neri, Stefania Bongiovanni, Stefano Fiorini

http://rosaliamessinablog.blogspot.it/2016/03/morivamo-di-freddo-da-oggi-disponibile.html

morivamodifreddo_cover

Mauro e Sandra, Guido e Loredana. Quattro amici, due coppie.
Attraverso due tragedie e con il passare del tempo scopriranno che nessuno di loro conosceva davvero gli altri.
Enrico, il figlio di Mauro e Sandra, si è costruito una vita al riparo da scosse emotive. Gli attacchi di panico e la necessità di prendersene cura metteranno a dura prova le sue solide protezioni.
Rosalia Messina racconta le vicissitudini del dolore lungo due generazioni sotto il cielo color ardesia di Catania.

Collana R.i.D. (Romance in Durango)
isbn: 9788899476076

epub / pdf / mobi € 4,99

Rosalia Messina: “Morivamo di freddo”

Una volta si diceva fresco di stampa… e adesso?

Vive la sua primavera in digitale il nuovo romanzo di Rosalia Messina, MORIVAMO DI FREDDO, uscito da pochi giorni per Durango edizioni.

Ma a lei la parola…

Come preannunciavo in un post di qualche giorno fa, da oggi Morivamo di freddo si può acquistare dal sito della casa editrice, Durango, ma anche in tanti negozi online. Tutte le notizie sono in questa  pagina.
La collana di cui questo libro digitale fa parte si chiama R.i.D. (Romance in Durango): storie che hanno al centro una sofferenza psichica e un processo di guarigione.
Il motto della casa editrice è “libri digitali e persone in carne e ossa”. Motto che mi piace molto.
La filosofia editoriale e la concezione della lettura (della funzione del libro e del godimento ritraibile dalla lettura) sono efficacemente spiegate da Massimo Giuliani, direttore editoriale di Durango, in questa  pagina. Filosofia e concezione alle quali aderisco e che mi rendono orgogliosa di far parte della squadra.
Grazie a ogni persona che questo libro ha trovato sul suo cammino, dal 2009 a oggi. Sono davvero tanti coloro che hanno dato suggerimenti, consigli e incoraggiamenti: amici cari, editor, autori. Non li nomino uno per uno, ciascuno sa bene la mia riconoscenza, più volte espressa e qui ribadita con commozione.
Rosalia Messina
Ripropongo un post di qualche tempo fa…

Ricevo e pubblico:

Pubblicata da Algra Editore e arricchita dalle illustrazioni di Francesco Bedeschi, “Favole a colori”, l’antologia di Rosalia Messina, rivelando il valore ancestrale del colore, costituisce un’icastica rappresentazione della vita e delle sue tonalità. Un’esistenza regolata dai ritmi del giorno, inondato dalla luce dei colori caldi rosso, giallo, arancione, e della notte che, immersa nell’oscurità, rallenta tono e flusso circolatorio. Nell’antologia di Rosalia Messina c’è racchiuso il creato la cui alternanza del chiaro-scuro diventa emblematica dell’energia e della neghittosità, dell’alternarsi del dì e della tenebra, del susseguirsi delle quattro stagioni e, dunque, del compimento del ciclo della vita. Una varietà di tinte a cui gli occhi e i cuori degli uomini sono assuefatti e che causerebbero smarrimento, terrore, nel caso di una loro ipotetica mutazione. E a tal proposito proprio nella prima favola “Il ladro di colori” possiamo ravvisare lo sgomento di Luisella quando una mattina scopre che la realtà circostante è in bianco e nero. “Aaaaaaahhhhhh! Sono scappati i colorii” – grida la bambina. Una “fuga” che, avvenuta nel bel paesino di Boscofiorito, spegne il sorriso degli abitanti i cui visi diventano smunti. E poiché i colori si legano alla sfera emozionale dell’uomo, l’autore di questo singolare furto non poteva essere che un uomo solitario, chiamato Barbagianni. Evocativo del volatile notturno dal grido acuto, il Barbagianni  getta una luce sinistra come quella che diffonde la grossa borsa a tracolla a forma di civetta portata dalla signora “Kelina”, da cui prende il nome la seconda favola ambientata a Valledisole. Qui la mutevolezza delle tinte con cui la dispettosa protagonista gioca ai danni degli abitanti sembra rappresentare l’affannosa ricerca di un equilibrio e l’incapacità di adattamento che spesso assilla l’essere umano.  Ne “La fata dei mille arcobaleni”, infine, ogni colore rappresenta un rimedio per i vari mali dell’anima. A chi ha il cuore indurito e ha smarrito la voglia d’amare – ad esempio – la fata somministra sciroppi che vanno dal rosso ciliegia al cremisi e allo scarlatto, a seconda della gravità del male. Un essere magico, la fata appunto, a cui toccherà guarire nientemeno che Martino, re di Selvanevosa, afflitto da un senso di inutilità, da una grande stanchezza. Favole scritte con un linguaggio lineare, sincero e che – come diceva Italo Calvino – costituiscono un’iniziazione al mondo dei destini umani. Favole che fungono da ponte di collegamento fra il bambino e il mondo  a volte angosciante come il buio altre gaio come i colori dell’arcobaleno.

Lucia Corsale

A questo link trovate il booktrailer del libro…

 

Una nota personale…

La mia dolce bananottera gialla Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

 

Rosalia Messina e le sue FAVOLE A COLORI.

Ma a lei l’onore e l’onere di presentarsi…

Rosalia Messina

Sono siciliana, classe 1955. Ho studiato giurisprudenza e svolgo una professione giuridica impegnativa. Mi è sempre piaciuto scrivere, ma non in quella strana specie di italiano che è il giuridichese; e mi è sempre piaciuto inventare storie. Da una decina d’anni mi dedico con metodo alla narrativa, nelle ore quiete nei dintorni dell’alba e della mezzanotte. Il mio primo libro edito è una raccolta di racconti, Prima dell’alba e subito dopo (Perronelab, 2010) che si trova anche in e-book (Youcanprint) e che è stato più volte premiato nei concorsi letterari. Nel 2013 ho pubblicato due romanzi, Più avanti di qualche passo, Città del sole Edizioni (che come inedito ha conseguito il premio Angelo Musco 2012 e, come edito, il premio Città di Reggio Emilia 2013) e Marmellata d’arance, Edizioni Arianna. Nel 2015 il romanzo Gli anni d’argento (che si era collocato tra i dieci finalisti del concorso “Giri di parole” della casa editrice palermitana Navarra, dopo esserlo stato anche in una selezione indetta dalla casa editrice Giulio Perrone) è stato pubblicato da Algra Editore. Curo anche i blog Leggere e scrivere (http://www.rosaliamessina.blogspot.it/) e La parola all’autore, qui su Libreriamo. Pubblico mensilmente i miei appunti di lettura (ogni primo venerdì del mese, di regola) e, ogni domenica, una citazione letteraria, sul magazine on line Letteratu (http://www.letteratu.it/author/rosaliamessina/).

http://rosaliamessinablog.blogspot.it/2016/02/lucia-corsale-recensisce-favole-colori.html

Grazie a Rosalia Messina per aver ripreso questo post sul suo blog…

 

 

 

 

 

 

 

Le “Favole a colori” di Rosalia Messina recensite da Lucia Corsale

11 giovedì Feb 2016

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ 1 Commento

Tag

#Buk2016, Ada Maty, Alessandro Di Sorbo, Alessio Di Simone, Algra Editore, Angelo Ruta, Anna Baio, Annamaria Piccione, Associazione QB Quanto Basta, Bam Bam a rischio estinzione di I. Oral Di Marsciano, Beatrice Giai Gischia, Buk Festival della piccola e media editoria, BUKids, Cantar Giocando. Franca Mazzoli, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Chiara Manzini, Clelia Colombini, D. Monachesi, Dal gesto al suono, Edizioni Terra marique, Favole a colori, Favole alfabetiche, Fiabe e racconti dal mondo, Fiabe in rosso, Fiori bianchi bacche di caffè, Franca Mazzoli, Francesco Bedeschi, Francesco Zarzana, Giusi Norcia, Gruppo Musica Servizi, Ibiskos Ulivieri edizioni, Il ladro di colori, Il villaggio dei cuori ritrovati, In mezzo al mare scuro come vino, L'isola dei miti, La bananottera, La scelta del sovrano giusto, Leandra La Rosa, Libro da Parati®, Lorenzo Naia, Maria Lucia Riccioli, Medaglia d'oro, Memo Multicentro Educativo, Milena edizioni, Modena, Musica da cameretta, Musica Zero-Tre, Pia Parlato, Presidente della Repubblica, Primavere, Radio Loggione, Ramona Parenzan, Roberta Rossetti, Roberta Rossi, Rosalia Messina, Sergio Mattarella, Sergio Neri, Stefania Bongiovanni, Stefano Fiorini

Ricevo e pubblico:

Pubblicata da Algra Editore e arricchita dalle illustrazioni di Francesco Bedeschi, “Favole a colori”, l’antologia di Rosalia Messina, rivelando il valore ancestrale del colore, costituisce un’icastica rappresentazione della vita e delle sue tonalità. Un’esistenza regolata dai ritmi del giorno, inondato dalla luce dei colori caldi rosso, giallo, arancione, e della notte che, immersa nell’oscurità, rallenta tono e flusso circolatorio. Nell’antologia di Rosalia Messina c’è racchiuso il creato la cui alternanza del chiaro-scuro diventa emblematica dell’energia e della neghittosità, dell’alternarsi del dì e della tenebra, del susseguirsi delle quattro stagioni e, dunque, del compimento del ciclo della vita. Una varietà di tinte a cui gli occhi e i cuori degli uomini sono assuefatti e che causerebbero smarrimento, terrore, nel caso di una loro ipotetica mutazione. E a tal proposito proprio nella prima favola “Il ladro di colori” possiamo ravvisare lo sgomento di Luisella quando una mattina scopre che la realtà circostante è in bianco e nero. “Aaaaaaahhhhhh! Sono scappati i colorii” – grida la bambina. Una “fuga” che, avvenuta nel bel paesino di Boscofiorito, spegne il sorriso degli abitanti i cui visi diventano smunti. E poiché i colori si legano alla sfera emozionale dell’uomo, l’autore di questo singolare furto non poteva essere che un uomo solitario, chiamato Barbagianni. Evocativo del volatile notturno dal grido acuto, il Barbagianni  getta una luce sinistra come quella che diffonde la grossa borsa a tracolla a forma di civetta portata dalla signora “Kelina”, da cui prende il nome la seconda favola ambientata a Valledisole. Qui la mutevolezza delle tinte con cui la dispettosa protagonista gioca ai danni degli abitanti sembra rappresentare l’affannosa ricerca di un equilibrio e l’incapacità di adattamento che spesso assilla l’essere umano.  Ne “La fata dei mille arcobaleni”, infine, ogni colore rappresenta un rimedio per i vari mali dell’anima. A chi ha il cuore indurito e ha smarrito la voglia d’amare – ad esempio – la fata somministra sciroppi che vanno dal rosso ciliegia al cremisi e allo scarlatto, a seconda della gravità del male. Un essere magico, la fata appunto, a cui toccherà guarire nientemeno che Martino, re di Selvanevosa, afflitto da un senso di inutilità, da una grande stanchezza. Favole scritte con un linguaggio lineare, sincero e che – come diceva Italo Calvino – costituiscono un’iniziazione al mondo dei destini umani. Favole che fungono da ponte di collegamento fra il bambino e il mondo  a volte angosciante come il buio altre gaio come i colori dell’arcobaleno.

Lucia Corsale

A questo link trovate il booktrailer del libro…

 

Una nota personale…

La mia dolce bananottera gialla Nana sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

http://www.dioramaonline.org/dblog/articolo.asp?articolo=1500

Ringrazio l’amica giornalista e scrittrice Lucia Corsale per questa nuova bellissima recensione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA…

 

Rosalia Messina e le sue FAVOLE A COLORI.

Ma a lei l’onore e l’onere di presentarsi…

Rosalia Messina

Sono siciliana, classe 1955. Ho studiato giurisprudenza e svolgo una professione giuridica impegnativa. Mi è sempre piaciuto scrivere, ma non in quella strana specie di italiano che è il giuridichese; e mi è sempre piaciuto inventare storie. Da una decina d’anni mi dedico con metodo alla narrativa, nelle ore quiete nei dintorni dell’alba e della mezzanotte. Il mio primo libro edito è una raccolta di racconti, Prima dell’alba e subito dopo (Perronelab, 2010) che si trova anche in e-book (Youcanprint) e che è stato più volte premiato nei concorsi letterari. Nel 2013 ho pubblicato due romanzi, Più avanti di qualche passo, Città del sole Edizioni (che come inedito ha conseguito il premio Angelo Musco 2012 e, come edito, il premio Città di Reggio Emilia 2013) e Marmellata d’arance, Edizioni Arianna. Nel 2015 il romanzo Gli anni d’argento (che si era collocato tra i dieci finalisti del concorso “Giri di parole” della casa editrice palermitana Navarra, dopo esserlo stato anche in una selezione indetta dalla casa editrice Giulio Perrone) è stato pubblicato da Algra Editore. Curo anche i blog Leggere e scrivere (http://www.rosaliamessina.blogspot.it/) e La parola all’autore, qui su Libreriamo. Pubblico mensilmente i miei appunti di lettura (ogni primo venerdì del mese, di regola) e, ogni domenica, una citazione letteraria, sul magazine on line Letteratu (http://www.letteratu.it/author/rosaliamessina/).

http://rosaliamessinablog.blogspot.it/2016/02/lucia-corsale-recensisce-favole-colori.html

Grazie a Rosalia Messina per aver ripreso questo post sul suo blog…

 

 

 

 

 

 

 

La bananottera recensita da Salvo Zappulla su LA VOCE DELL’ISOLA!

19 lunedì Ott 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ Lascia un commento

Tag

bananottera, bullismo, Casa Facile, Costanza Lindi, emarginazione, Fausta Di Falco, Ferita all'ala un'allodola, La voce dell'isola, Libreriamo, Mammechefatica, Maria Lucia Riccioli, Nana, Notabilis, Rosalia Messina, Salvo Zappulla, Verba Volant edizioni

La mia dolce bananottera gialla, Nana, sta nuotando nei cuori di tante persone… qualcuna di loro scrive anche delle recensioni!

http://www.lavocedellisola.it/2015/10/11/maria-luisa-riccioli-e-la-sua-bella-fiaba-la-bananottera/

la bananottera

ferita-allala-unallodola-i-personaggi-finiti-nel-buio

Qui trovate anche la bellissima recensione di Salvo Zappulla al mio primo libro, il romanzo storico su Mariannina Coffa poetessa e patriota netina FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.


 

 

 

 

 

Se spulciate qui… http://www.lavocedellisola.it/old_site/index.html troverete i miei vecchi articoli per la versione cartacea del giornale…

Ringrazio davvero Salvo Zappulla per la sua generosa disponibilità: oltre a scrivere, Zappulla è l’anima del concorso letterario Pentelite e dell’omonima rivista-antologia; recensisce libri su Notabilis e vari periodici on line, legge e fiuta talenti con disinteresse e passione.

Ecco le altre recensioni finora uscite su LA BANANOTTERA…

Per me e Nana è una grande gioia essere citate dal blog Mammechefatica…

Ecco il post: http://www.mammechefatica.it/2015/09/04/banana-o-balenottera/#comment-774

Banana o balenottera?

Posted on venerdì, 4 settembre, 2015 by mammechefatica

libroA dire il vero si tratta di una “Bananottera”! Stiamo parlando del nuovo libro  di Maria Lucia Riccioli (Verba Volant, pag 48, €8).

Di cosa si tratta? Di uno strano pescione giallo, di nome Nana, nato in una notte di luna piena. Per il suo aspetto un po’ inconsueto viene presa in giro dagli altri pesci dell’oceano, ma scoprirà di avere un cuore grande e diventerà un’ eroina.

Perchè ci piace? Un libro semplice, per bambini piccoli, che spiega con le giuste parole cosa significhi sentirsi diverso, preso in giro, insicuro. Il tema del bullismo e dell’emarginazione deve essere affrontato già in tenera età, con i termini e i modi appropriati perchè solo così si fa vera prevenzione.

MammeCheFatica lo consiglia perchè: Innanzitutto perchè è una storia a lieto fine in cui a vincere è il fatto di credere in se stessi e nel proprio valore, inoltre contiene una serie di regole per chi sta in mare ed infine è un libro pubblicato da una piccola casa editrice indipendente siciliana a cui va tutta la nostra stima!

Ringrazio ancora il blog… e vi posto altre due recensioni che mi sono molto care:

http://www.libreriamo.it/a/12735/conversazione-con-maria-lucia-riccioli-sulla-favola-la-bananottera-leggere-e-scrivere-ci-trasforma.aspx

Ringrazio l’amica blogger e scrittrice Rosalia Messina per questa recensione-intervista su Libreriamo…

E qui trovate la recensione della blogger e poetessa Costanza Lindi…

https://clindi.wordpress.com/2015/07/02/la-bananottera-di-maria-lucia-riccioli/

Arrivederci al prossimo sbuffo!

E naturalmente grazie a Casa Facile che nel numero di agosto ha ospitato me e Nana!

LA BANANOTTERA nuota… al Museo del mare… le foto!

05 lunedì Ott 2015

Posted by mlriccioli in Eventi culturali, Letteratura

≈ Lascia un commento

Tag

A tutto volume, Alfio Neri, Alina Catrinoiu, Angela Falletta, Augusto Aliffi, bananottera, Book b@ng, Casa del Libro Rosario Mascali, Catania Buk Festival, Elio Cannizzaro, Ferita all'ala un'allodola, Franco Neri, intervista, La libreria sull'isola, Labomerenda, Le Fate, Libertina, Libreria dei ragazzi, libreria itinerante per ragazzi, Libreriamo, mandorla, Mariella Giompapa, Messina, Nana, perle, Quannu 'u Signuri passava p' 'o munnu, recensione, Rosalia Messina, Salone Internazionale del Libro di Torino, Siracusa in movimento, Sirmuma, Stromboli, Un mare di libri, Una marina di libri

Barche, attrezzi da marinaio… mumble mumble…

Sta per arrivare Nana!

Io e Fausta Di Falco al SirMuMa…

Raccontiamo la storia di Nana…

http://www.siracusaturismo.net/eventi_dett.asp?ID=3209&La_Bananottera

Il 3 ottobre scorso, presso il Museo del Mare di Siracusa di Via Zummo, 7 a Siracusa, si è svolta la presentazione della mia fiaba per bambini LA BANANOTTERA, illustrata da Monica Saladino e pubblicata da VerbaVolant edizioni…

Grazie ad Angela Falletta e al professore Augusto Aliffi per l’ospitalità, agli intervenuti tutti e soprattutto ai bambini!

IL GIORNALE DI SICILIA del 2 ottobre… e la locandina.

Nana è una balena un po’ particolare: è nata, infatti, in una notte di luna piena ed è… tutta gialla, come una banana!
Il suo colore originale le da qualche problema con le altre creature marine ma quando, grazie al suo coraggio, salverà il mare da un grave pericolo tutti la considereranno un’eroina!
Attraverso una storia tenera e avventurosa i bambini impareranno il valore della diversità e l’importanza della tutela dell’ecosistema marino.

I libri…

La mia dolce bananottera gialla è venuta a nuoto fino al…

https://www.facebook.com/Sirmuma-MUSEO-del-MARE-di-Siracusa-530590376987520/timeline/

L’11 maggio è stata pubblicata per i tipi di VerbaVolant edizioni la mia fiaba “La bananottera” (con illustrazioni di Monica Saladino), presentata in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino il 17 maggio presso il Bookstock Village al Laboratorio Scienza e Saperi, con lettura animata e laboratorio per i bambini.

La fiaba è stata poi presentata a Palermo presso la Libreria Un mare di libri, a Siracusa presso la Casa del Libro Rosario Mascali il 30 maggio, alla fiera “Una marina di libri” di Palermo il 5 e 6 giugno (presentazione e laboratorio), il 14 giugno a Ragusa (A tutto volume) con un laboratorio, il 20 giugno presso la Libreria dei Ragazzi di Siracusa con una labomerenda.

Dal 31 luglio al 2 agosto 2015 la fiaba è stata ospitata presso la fiera del libro di Joppolo Giancaxio (AG), patrocinata dal Comune e dalla Biblioteca comunale.

Il 13 settembre ho tenuto una lettura de “La bananottera” in Piazza Leonardo da Vinci a Siracusa nell’ambito della manifestazione “Il risveglio di Siracusa” organizzata da “Archimede in movimento”.

Il 18, 19 e 20 settembre Nana è stata al Catania Book Festival presso il Cortile Platamone.

A fine ottobre “La bananottera” sarà tra i libri VerbaVolant in mostra al Book b@ng di Messina… e verrà presentata anche a Ragusa… stay tuned, avverranno mille magie!

← Vecchi Post

Articoli recenti

  • Mimi e gnomi alla Libreria NeaPolis! Le foto…
  • Io su LA SETTIMANA ENIGMISTICA!
  • Mariannina Coffa (6 gennaio 1878 – 2023)
  • I miei ultimi pezzi per LA CIVETTA DI MINERVA
  • Il Natale di NOTE TRICOLORI… il nuovo video!

Archivi

  • gennaio 2023
  • dicembre 2022
  • novembre 2022
  • ottobre 2022
  • settembre 2022
  • agosto 2022
  • luglio 2022
  • giugno 2022
  • Maggio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • febbraio 2022
  • gennaio 2022
  • dicembre 2021
  • novembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • agosto 2021
  • luglio 2021
  • giugno 2021
  • Maggio 2021
  • aprile 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • novembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • Maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • agosto 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • Maggio 2017
  • aprile 2017
  • marzo 2017
  • febbraio 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • Maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • gennaio 2012
  • dicembre 2011
  • novembre 2011

Categorie

  • Eventi culturali
  • Letteratura
  • Musica
  • scuola
  • Uncategorized

Blog che seguo

  • DJED MEDU
  • Il blog di Teresa Vergalli
  • Il videoblog di Maria Amata
  • FLANNERY
  • Seidicente
  • Maria Lucia Riccioli
  • luoghipensanti.wordpress.com/
  • Pane cultura e fantasia
  • rosaliamessina.blogspot.com/feeds/posts/default
  • SOLCHI
  • The Daily Post
  • Remo Bassini
  • Repubblica.it > Homepage
  • NASCONDERE QUALCOSA

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

DJED MEDU

Blog di Egittologia

Il blog di Teresa Vergalli

Riflessioni

Il videoblog di Maria Amata

FLANNERY

Seidicente

altrimenti tutto è arte

Maria Lucia Riccioli

La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

luoghipensanti.wordpress.com/

Abitare Miti, Fenomeni e Storie per i Luoghi dell'Anima e della modernità

Pane cultura e fantasia

La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

SOLCHI

Quando verrai, o dio dei ritorni, mi coprirò di rugiada e forse morirò per ogni possibile resurrezione

The Daily Post

The Art and Craft of Blogging

Remo Bassini

Appunti

Repubblica.it > Homepage

La Bellezza salverà il mondo (F. Dostoevskij).

NASCONDERE QUALCOSA

"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto" (Calvino)

  • Segui Siti che segui
    • Maria Lucia Riccioli
    • Segui assieme ad altri 104 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Maria Lucia Riccioli
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...