Grazie innanzitutto a Vincenzo Greco de LA SICILIA per l’attenzione dedicata al concorso intitolato a Mariannina Coffa Caruso, la poetessa e patriota netina (1841-1878) protagonista del mio romanzo storico FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA.
Complimenti ad Aurora Miriam Scala per il piazzamento ottenuto con il suo racconto dedicato alla figura di Franca Viola, la ragazza di Alcamo che cambiò la storia del nostro paese opponendosi al matrimonio riparatore con il suo stupratore.
E un grazie a Giusy Cancemi Di Maria per la sua tenacia nell’organizzare ogni anno questo premio letterario dedicato a siciliane come la Coffa e Franca Viola.
Ecco le sue parole:
Dedicato a Mariannina Coffa che ha fatto il giro d’Italia! Perché le cose fatte con passione e amore autentico prima o poi ripagano!
Grazie ad ognuno di voi che incondizionatamente credete in me e nella forza della vera Poesia che unisce! — felicissima.
Ecco foto e video della serata…
Giorno 1 ottobre alle ore 18, nello splendido salone delle feste di Palazzo Nicolaci a Noto, si tè tenuta la premiazione del concorso letterario INCHIOSTRO E ANIMA, quarta edizione, dedicato alla memoria della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA… Continua a leggere →
Giorno 1 ottobre alle ore 18, nello splendido salone delle feste di Palazzo Nicolaci a Noto, si terrà la premiazione del concorso letterario INCHIOSTRO E ANIMA, quarta edizione, dedicato alla memoria della poetessa e patriota netina Mariannina Coffa, protagonista del mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA… Continua a leggere →
Aggiorno l’articolo oggi che è il 16 maggio, che è la giornata in cui il tricolore svettò sulla Fontana di Ercole a Noto per manifestare l’adesione della città ai moti palermitani e allo sbarco garibaldino del 1860.
Questa è una splendida notizia e ve ne voglio rendere partecipi. Un convegno è un’occasione bellissima di incontro e scambio… ma è anche importante mettere un punto fermo e capire lo stato dell’arte (degli studi su un personaggio, su un periodo, un problema…).
Così sta avvenendo per SGUARDI PLURALI, i cui atti vedono finalmente la luce.
Ringrazio la curatrice, Marinella Fiume, donna tosta, storica, scrittrice e studiosa di Mariannina Coffa.
Sono lieta di dividere le pagine di questi atti con amici e studiosi di vaglia.
La curatrice del volume, Marinella Fiume… e Mariannina Coffa.
Qualcuna delle prime foto del pomeriggio di ieri… riconoscibili l’architetto Raffaele Di Dio, Giuseppina Calvo dell’Archivio di Stato di Noto, Marinella Fiume, il sindaco Corrado Bonfanti, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Biagio Iacono…
… Stefano Vaccaro…
Ed eccomi… emozionata e orgogliosa di aver apportato il mio contributo sia al convegno del 2014 che alla mostra documentaria dell’Archivio di Stato di qualche anno fa, sia naturalmente a questo volume di Atti con il mio scritto INTORNO A VOGLIO IL MIO CIELO – LA SCOPERTA DI UN INEDITO SULLA COFFA (corredato dalla riproduzione del frontespizio della tesi di laurea di Emanuela Marziano): grazie infinite ancora a Marinella Fiume per aver fortemente voluto questo mio studio all’interno del libro.
Presente in queste foto la cara amica e collega Paola Maria Liotta… che ha lavorato con Angelo Fortuna presentando ed analizzando il testo di “Anonimo 1905” sulla Coffa.
Condivido con gioia le foto di un evento ricco di momenti davvero toccanti, al culmine della presentazione del volume degli Atti del Convegno “Sguardi plurali”. E grazie a degli ottimi anfitrioni, che mi hanno cooptata nell’impresa, godere della bellezza, se intessuta di arte e d’amore, e scrivere qualcosa su Anonimo 1905 e sulla bravura di chi lo ha fatto parlare per noi. E dire qualcosa della grandezza, dell’attualità di Mariannina Coffa e del suo genio senza tempo (Paola Maria Liotta)
Densa e proficua serata di studio e confronto quella indetta a Noto in occasione della presentazione del libro “Mariannina Coffa – Sguardi Plurali” per i tipi di Armando Siciliano Editore. L’ultimo volume sulla poetessa iblea a cura della prof.ssa Marinella Fiume compendia un insieme di elaborati e ricerche di importanti studiosi a livello nazionale. Ho avuto l’onore di prendervi parte con il mio saggio “Una stanza tutta per sé: La scrittura privata di Mariannina Coffa” (Stefano Vaccaro)
Grazie per le foto a Stefano Vaccaro, Massimo Martinazzo Carnemolla e Carlo Emanuele Giannetto.
Il mio intervento… sono stata molto lieta della presenza in sala di Peppe Marziano, figlio di Emanuela Marziano, e di Maria Grazia Ficara. Grazie della fiducia in me riposta: lavorare sulla tesi della signora è stato un privilegio e un onore (trattasi dell’inedito sulla Coffa su cui si incentra il mio scritto presente in SGUARDI PLURALI).
Ph. Paola Liotta
La bellezza della Sala Gagliardi e la meraviglia di Noto…
L’editore Armando Siciliano consegna al sindaco una copia del volume e la carta dei luoghi coffiani… opera dell’architetto Raffaele Di Dio, che ha lavorato con passione e competenza.
Un breve video…
Per chi desiderasse acquistare il volume, ecco un riferimento Internet…
Una gioia conversare con loro della cara Mariannina Coffa.
Un ricordo bellissimo. Che non è rimasto isolato…
Grazie a Marinella Fiume e all’artista Angelo Giudice che ha realizzato gli splendidi schizzi di noi convegnisti…
…tra cui il preside Martorina. Nella foto successiva, al centro Cettina Raudino, mentre Paola Maria Liotta presenta il lavoro del preside Angelo Fortuna.
Striscia quotidiana “Tutto in 10 minuti”. Convegno su Mariannina Coffa (seconda giornata). Conduce Vincenzo Rosana. Regia di Marco Marescalco. http://youtu.be/mw-EgXbwLZo www.tuttosunoto.com
Ecco il resoconto della seconda parte del convegno dedicato a Mariannina Coffa Caruso…
Marinella Fiume parla di VOGLIO IL MIO CIELO, scritto insieme a Biagio Iacono.
Lucia Sardo legge alcuni versi di PSICHE, una delle poesie più emblematiche della Coffa, oltre ad un brano dell’epistolario raccolto dagli studiosi di Mariannina.
Il pubblico…
Qui invece riporto il servizio sulla prima giornata del convegno.
Ecco l’intervista realizzata da Vincenzo Rosana per TuttosuNoto in occasione del convegno SGUARDI PLURALI dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso: l’assessora Cettina Raudino parla di questa splendida iniziativa.
Sono stata onorata, il pomeriggio del 7 novembre, di prendervi parte in qualità di moderatrice dialogando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sul loro ultimo lavoro dedicato proprio alla figura della Coffa, VOGLIO IL MIO CIELO (Bonanno editore).
Io e il mio caro ex alunno Giuseppe Puzzo… prima a Palazzo Impellizzeri per VOGLIO IL MIO CIELO all’Archivio di Stato giorno 7 e giorno 8… con la bravissima Lucia Sardo a Palazzo Trigona!
Ecco il programma.
Ringrazio Vincenzo Rosana e Marco Marescalco per l’attenzione e la cortesia usata nei miei riguardi…
Il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA mi ha portata fin qui, a parlare di questa donna e poetessa, amante e artista, intellettuale e donna impegnata, figura complessa e affascinante.
Carlo Muratori canta OMBRA ADORATA, un sonetto della Coffa da lui stesso musicato.
Emozione pura… e filologica, con le due versioni dello stesso verso!
Con il prof. Martorana, grande allievo di Manara Valgimigli e Concentto Marchesi, Paola Liotta e Angelo Fortuna che presenta il suo libro su M.C. Anonimo 1905!
Dotti conversari…
Quante impressioni sensazioni idee concetti… quanta poesia letta ascoltata commentata.
Magica e semplice nella sua nuda verità l’interpretazione di Lucia Sardo – le lettere di Mariannina, i suoi versi…
Giusy Cancemi Di Maria presenta il concorso INCHIOSTRO E ANIMA dedicato alla Coffa…
(di straforo… un’immagine legata all’edizione dello scorso anno… premiazione nella stessa location):
(antologia e premi…)
Lucia Sardo legge Mariannina dal libro Voglio il mio cielo lettere al precettore, familiari, amici di M. Fiume e B. iacono.
Lucia Sardo… legge Mariannina.
Cettina Raudino…
Lucia Sardo e Cettina Raudino.
Lo splendido quadro di Gianluca Pipitò.
Vi aspettiamo tutti giorno 4 maggio per rendere omaggio alla nostra Mariannina, sempre presso la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona, ore 18.
Post scriptum: una graditissima sorpresa che mi viene dritta dritta dalla bella esperienza del Kaos Festival di Montallegro (AG), che mi ha vista finalista proprio con il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA ispirato proprio alla figura di Mariannina Coffa.
Raimondo Moncada ha intervistato Giovanni Lauritano di Libertina, che tra l’altro porta in giro la mia fiaba LA BANANOTTERA (VerbaVolant edizioni) ed ha una notazione proprio dedicata a me e alla nostra Mariannina. Lo ringrazio di cuore…
Il dono del libraio mobile di Libertina, la libreria itinerante per ragazzi
La vista degli occhi lo ha abbandonato. Ma non la luce del cuore che gli ha squarciato il buio della paura. Così un bel giorno, Giovanni si è lanciato a inseguire il suo sogno: fare il libraio. E non un libraio qualsiasi. Ma un libraio nomade, in roulotte, per raggiungere in ogni luogo, anche il più sperduto e abbandonato, bambini e ragazzi speciali, con disabilità, con problemi alla vista come lui o con altre patologie legate alla lettura e all’apprendimento come la dislessia o la difficoltà di concentrazione.
Giovanni Lauritano, 47 anni, ha pensato di investire in proprio su quella che è stata da sempre la sua passione: i libri. Per tanti anni ha lavorato nelle librerie Mondadori e Feltrinelli di Messina, la sua città, fino al luglio del 2014, occupandosi sempre del settore bambini e ragazzi. Poi il sogno ha cominciato a farsi sempre più pressante e ha deciso di lanciarsi “nell’ignoto”, superando ogni paura.
“Mi ero stancato a stare in libreria. Volevo un approccio nuovo, da nomade, per avvicinarmi ai bambini e farne piccoli e appassionati lettori”.
A Palermo, cogliendo un’occasione, ha comprato una roulotte. L’ha trasformata in libreria ambulante e, prima di mettersi in cammino, ha richiesto tutte le autorizzazioni possibili. Dentro la roulotte ha posizionato scaffali, tavolinetti e panche con centinaia di volumi studiati per facilitare la lettura a chi ha difficoltà con la pagina scritta: con font (caratteri), carta e inchiostri particolari, simboli, colori, immagini…
“Sono dodici le case editrici specializzate che mi seguono”.
Ha attrezzato la roulotte pure di un impianto che produce energia solare per rendere la libreria autonoma.
Incontro Giovanni per caso, a Noto, durante un giro turistico. Mi accorgo della roulotte appena arrivo nella capitale del barocco patrimonio dell’Umanità, sedendomi a riposare le stanchezze del viaggio in macchina sui gradini del teatro comunale “Tina Di Lorenzo”. La roulotte è davanti a me, in mezzo alla piazza XVI Maggio, lungo il Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla Fontana d’Ercole e dal
monumento in onore della poetessa Mariannina Coffa che ho conosciuto leggendo il bel romanzo Ferita all’ala un’allodola della scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli.
Vedo la roulotte bianca mentre scatto una foto alla chiesa San Domenico che mi sta davanti. La roulotte mi oscura parte del monumento. Penso: ma questi turisti non avevano altro posto dove posteggiare? Poi mi avvicino e noto che non è una roulotte qualsiasi e di turistico non ha proprio niente.
La porta è aperta, così come tutte le finestre con tendine a riparare il patrimonio interno da un sole che picchia oltre i 40 gradi. Giovanni è seduto in un angolo, all’ombra, a prendere un po’ di freschetto, in attesa. Ha un libro in mano che gli copre il volto. Quando mi sente salire l’unico gradino d’accesso, si alza e mi viene incontro. Mi saluta e mi dà il benvenuto. Ci presentiamo e ci sveliamo, interessandoci l’uno dell’altro.
“Posso raccontare la tua storia nel mio blog?”
“Certo”.
“Posso scrivere tutto?”
“Non ci sono problemi”.
La libreria di Giovanni si chiama “Libertina”, inneggiando alla libertà, all’anticonformismo, alla leggerezza. Una volta dentro, vengo subito affascinato da un inatteso scrigno che si apre ai miei occhi e soprattutto dalla storia di un coetaneo che, con una disabilità molto invalidante, si è creato un lavoro in un settore ritenuto tra i più in crisi del momento. Da turista in vacanza, prendo il mio notes e appunto le risposte alle mie crescenti curiosità. Rimango colpito. Ammiro le persone che vedono oltre. Da quello che gli risulta, è il primo libraio in roulotte. Finora si sono visti in giro librerie in ape o in furgoncino.
Ha cominciato ufficialmente nel dicembre del 2014, nel mercatino natalizio di Barcellona Pozzo di Gotto. Poi ci sono state altre tappe, in provincia di Messina, nel catanese e nel siracusano. Ma ci sono altre richieste, in Calabria e al nord.
“Dovrò organizzarmi con Daniela, la mia compagna, che mi segue in questa esaltante avventura. È lei che guida la macchina per gli spostamenti della roulotte. Senza di lei non avrei fatto niente”.
Giovanni è ipovedente. Mi racconta che ha problemi agli occhi fin da piccolo e che negli ultimi anni nota un aggravamento.
“Non vedi niente?”
“Vedo luci e bagliori. Per poterti in qualche modo vedere mi debbo avvicinare a pochi centimetri da te. Ma non lo faccio capire”.
In effetti, non si capisce. Giovanni si muove dentro e fuori la sua libreria in maniera disinvolta, con i suoi occhialini che gli danno un’aria colta e allo stesso tempo simpatica. Sistema pure dei tavoli fuori, senza l’aiuto di nessuno, riempiendoli di libri quando la temperatura lo consente e cominciano a venire i primi clienti. Nel suo mondo è padrone.
“Ringrazio la mia compagna e i miei amici che mi hanno dato tanto sostegno e che all’inizio mi hanno fatto superare tante paure. La notte non dormivo”.
“A dicembre festeggerai il primo anno di attività. Sei contento?”
“È un’esperienza pazzesca. Scopro lati di me che sconoscevo. Quello che faccio è molto apprezzato. Il riscontro c’è. Ho tante richieste. A settembre sarò al centro di Catania per una iniziativa”.
È la seconda volta che fa tappa a Noto nel giro di poco tempo. La prima è stata a luglio. Si è trovato così bene che è ritornato grazie all’assessorato alla Cultura. Giovanni si muove con la sua libreria itinerante in modo autonomo e raccogliendo inviti da parte di Istituzioni, parrocchie e privati. Raggiunge le fiere, i mercatini, i festival della letteratura, le scuole, organizzando anche eventi attorno a “Libertina”, coinvolgendo amici artisti che danno vita a laboratori o trasformandosi lui stesso in lettore, in cantastorie, animando con letture a viva voce i libri che propone. Promuove anche progetti per le scuole, collabora con parrocchie e presenta autori. Insomma, promozione della cultura a 360 gradi, con una straordinaria funzione sociale. Raggiunge anche luoghi sperduti, quartieri difficili, periferie del mondo dove, mi dice, un libro non esiste.
“Il mio obiettivo è raggiungere i bambini, ovunque, affascinarli alla bellezza della lettura, far scoprire loro che esistono libri per tutti, libri che cercano di rimuovere qualsiasi ostacolo”.
Ci salutiamo scambiandoci gli indirizzi e dei regali al volo: dei libri. Io esco l’ultima mia creatura in siciliano Chi nicchi e nacchi. Giovanni mi omaggia del libro illustrato Un futuro per i fiori di Florence Faval invogliandomi alla lettura. Il volume comincia: “Come una barca sulle onde altre viaggio sulle curve dei miei sogni”.
Siracusa: Successo per la raccolta fondi “Senonoraquando”. Le donne aretusee protagonite
29 Maggio 2011
Grande successo per la serata raccolta fondi, organizzata dal comitato Senonoraquando di Siracusa in un noto locale siracusano. Protagoniste dell’evento, le testimonianze e l’arte delle donne raccontate, cantate e recitate da artiste locali. Ad aprire le danze, nella prima parte della serata, i versi della poetessa Elena Condemi, recitati da Carmelinda Gentile e Nadia Spicuglia, a seguire l’esperienza di vita in relazione alle diversità, espressa con passione ed ironia dalla dott.ssa Carmela Carbonaro, dirigente del servizio psichiatrico presso l’ospedale Umberto I di Siracusa.
Dopo la pausa aperitivo, la manifestazione ha visto avvicendarsi, dapprima il duo Erika Barresi, Doriana La Fauci con una serie di classici tratti da Medea, Le Troiane e Cime tempestose. Subito dopo, applauditissima, la sensuale voce della siracusana Adriana Spuria con due brani tratti dal suo Album d’esordio “il mio modo di dirti le cose”.
A seguire il contributo di Raffaella Mauceri, giornalista e femminista storica siracusana, che ha letto un documento dedicato all’attività ed ai futuri progetti portati avanti dalle donne del Comitato Senonoraquando, quali eredi del femminismo moderno. La serata si è conclusa con la presentazione del libro “Ferita all’ala un’allodola”della professoressa Maria Lucia Riccioli. Un racconto appassionato e ricco di spunti di riflessione sulla vita e l’arte della poetessa netina Mariannina Coffa e sulla sua esistenza di artista anticonformista e passionale vissuta a ridosso delle lotte per l’indipendenza italiana. Alcuni brani del libro sono stati letti dalla docente Silvana Scrofani.
Questa è una splendida notizia e ve ne voglio rendere partecipi. Un convegno è un’occasione bellissima di incontro e scambio… ma è anche importante mettere un punto fermo e capire lo stato dell’arte (degli studi su un personaggio, su un periodo, un problema…).
Così sta avvenendo per SGUARDI PLURALI, i cui atti vedono finalmente la luce.
Ringrazio la curatrice, Marinella Fiume, donna tosta, storica, scrittrice e studiosa di Mariannina Coffa.
Sono lieta di dividere le pagine di questi atti con amici e studiosi di vaglia.
La curatrice del volume, Marinella Fiume… e Mariannina Coffa.
Qualcuna delle prime foto del pomeriggio di ieri… riconoscibili l’architetto Raffaele Di Dio, Giuseppina Calvo dell’Archivio di Stato di Noto, Marinella Fiume, il sindaco Corrado Bonfanti, Enzo Papa, Salvatore Martorana, Biagio Iacono…
… Stefano Vaccaro…
Ed eccomi… emozionata e orgogliosa di aver apportato il mio contributo sia al convegno del 2014 che alla mostra documentaria dell’Archivio di Stato di qualche anno fa, sia naturalmente a questo volume di Atti con il mio scritto INTORNO A VOGLIO IL MIO CIELO – LA SCOPERTA DI UN INEDITO SULLA COFFA (corredato dalla riproduzione del frontespizio della tesi di laurea di Emanuela Marziano): grazie infinite ancora a Marinella Fiume per aver fortemente voluto questo mio studio all’interno del libro.
Presente in queste foto la cara amica e collega Paola Maria Liotta… che ha lavorato con Angelo Fortuna presentando ed analizzando il testo di “Anonimo 1905” sulla Coffa.
Condivido con gioia le foto di un evento ricco di momenti davvero toccanti, al culmine della presentazione del volume degli Atti del Convegno “Sguardi plurali”. E grazie a degli ottimi anfitrioni, che mi hanno cooptata nell’impresa, godere della bellezza, se intessuta di arte e d’amore, e scrivere qualcosa su Anonimo 1905 e sulla bravura di chi lo ha fatto parlare per noi. E dire qualcosa della grandezza, dell’attualità di Mariannina Coffa e del suo genio senza tempo (Paola Maria Liotta)
Densa e proficua serata di studio e confronto quella indetta a Noto in occasione della presentazione del libro “Mariannina Coffa – Sguardi Plurali” per i tipi di Armando Siciliano Editore. L’ultimo volume sulla poetessa iblea a cura della prof.ssa Marinella Fiume compendia un insieme di elaborati e ricerche di importanti studiosi a livello nazionale. Ho avuto l’onore di prendervi parte con il mio saggio “Una stanza tutta per sé: La scrittura privata di Mariannina Coffa” (Stefano Vaccaro)
Grazie per le foto a Stefano Vaccaro, Massimo Martinazzo Carnemolla e Carlo Emanuele Giannetto.
Il mio intervento… sono stata molto lieta della presenza in sala di Peppe Marziano, figlio di Emanuela Marziano, e di Maria Grazia Ficara. Grazie della fiducia in me riposta: lavorare sulla tesi della signora è stato un privilegio e un onore (trattasi dell’inedito sulla Coffa su cui si incentra il mio scritto presente in SGUARDI PLURALI).
La bellezza della Sala Gagliardi e la meraviglia di Noto…
L’editore Armando Siciliano consegna al sindaco una copia del volume e la carta dei luoghi coffiani… opera dell’architetto Raffaele Di Dio, che ha lavorato con passione e competenza.
Per chi desiderasse acquistare il volume, ecco un riferimento Internet…
Una gioia conversare con loro della cara Mariannina Coffa.
Un ricordo bellissimo. Che non è rimasto isolato…
Grazie a Marinella Fiume e all’artista Angelo Giudice che ha realizzato gli splendidi schizzi di noi convegnisti…
…tra cui il preside Martorina. Nella foto successiva, al centro Cettina Raudino, mentre Paola Maria Liotta presenta il lavoro del preside Angelo Fortuna.
Striscia quotidiana “Tutto in 10 minuti”. Convegno su Mariannina Coffa (seconda giornata). Conduce Vincenzo Rosana. Regia di Marco Marescalco. http://youtu.be/mw-EgXbwLZo www.tuttosunoto.com
Ecco il resoconto della seconda parte del convegno dedicato a Mariannina Coffa Caruso…
Marinella Fiume parla di VOGLIO IL MIO CIELO, scritto insieme a Biagio Iacono.
Lucia Sardo legge alcuni versi di PSICHE, una delle poesie più emblematiche della Coffa, oltre ad un brano dell’epistolario raccolto dagli studiosi di Mariannina.
Il pubblico…
Qui invece riporto il servizio sulla prima giornata del convegno.
Ecco l’intervista realizzata da Vincenzo Rosana per TuttosuNoto in occasione del convegno SGUARDI PLURALI dedicato alla poetessa e patriota netina Mariannina Coffa Caruso: l’assessora Cettina Raudino parla di questa splendida iniziativa.
Sono stata onorata, il pomeriggio del 7 novembre, di prendervi parte in qualità di moderatrice dialogando con Marinella Fiume e Biagio Iacono sul loro ultimo lavoro dedicato proprio alla figura della Coffa, VOGLIO IL MIO CIELO (Bonanno editore).
Io e il mio caro ex alunno Giuseppe Puzzo… prima a Palazzo Impellizzeri per VOGLIO IL MIO CIELO all’Archivio di Stato giorno 7 e giorno 8… con la bravissima Lucia Sardo a Palazzo Trigona!
Ecco il programma.
Ringrazio Vincenzo Rosana e Marco Marescalco per l’attenzione e la cortesia usata nei miei riguardi…
Il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA mi ha portata fin qui, a parlare di questa donna e poetessa, amante e artista, intellettuale e donna impegnata, figura complessa e affascinante.
Carlo Muratori canta OMBRA ADORATA, un sonetto della Coffa da lui stesso musicato.
Emozione pura… e filologica, con le due versioni dello stesso verso!
Con il prof. Martorana, grande allievo di Manara Valgimigli e Concentto Marchesi, Paola Liotta e Angelo Fortuna che presenta il suo libro su M.C. Anonimo 1905!
Dotti conversari…
Quante impressioni sensazioni idee concetti… quanta poesia letta ascoltata commentata.
Magica e semplice nella sua nuda verità l’interpretazione di Lucia Sardo – le lettere di Mariannina, i suoi versi…
Giusy Cancemi Di Maria presenta il concorso INCHIOSTRO E ANIMA dedicato alla Coffa…
(di straforo… un’immagine legata all’edizione dello scorso anno… premiazione nella stessa location):
(antologia e premi…)
Lucia Sardo legge Mariannina dal libro Voglio il mio cielo lettere al precettore, familiari, amici di M. Fiume e B. iacono.
Lucia Sardo… legge Mariannina.
Cettina Raudino…
Lucia Sardo e Cettina Raudino.
Lo splendido quadro di Gianluca Pipitò.
Vi aspettiamo tutti giorno 4 maggio per rendere omaggio alla nostra Mariannina, sempre presso la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona, ore 18.
Post scriptum: una graditissima sorpresa che mi viene dritta dritta dalla bella esperienza del Kaos Festival di Montallegro (AG), che mi ha vista finalista proprio con il mio romanzo FERITA ALL’ALA UN’ALLODOLA ispirato proprio alla figura di Mariannina Coffa.
Raimondo Moncada ha intervistato Giovanni Lauritano di Libertina, che tra l’altro porta in giro la mia fiaba LA BANANOTTERA (VerbaVolant edizioni) ed ha una notazione proprio dedicata a me e alla nostra Mariannina. Lo ringrazio di cuore…
Il dono del libraio mobile di Libertina, la libreria itinerante per ragazzi
La vista degli occhi lo ha abbandonato. Ma non la luce del cuore che gli ha squarciato il buio della paura. Così un bel giorno, Giovanni si è lanciato a inseguire il suo sogno: fare il libraio. E non un libraio qualsiasi. Ma un libraio nomade, in roulotte, per raggiungere in ogni luogo, anche il più sperduto e abbandonato, bambini e ragazzi speciali, con disabilità, con problemi alla vista come lui o con altre patologie legate alla lettura e all’apprendimento come la dislessia o la difficoltà di concentrazione.
Giovanni Lauritano, 47 anni, ha pensato di investire in proprio su quella che è stata da sempre la sua passione: i libri. Per tanti anni ha lavorato nelle librerie Mondadori e Feltrinelli di Messina, la sua città, fino al luglio del 2014, occupandosi sempre del settore bambini e ragazzi. Poi il sogno ha cominciato a farsi sempre più pressante e ha deciso di lanciarsi “nell’ignoto”, superando ogni paura.
“Mi ero stancato a stare in libreria. Volevo un approccio nuovo, da nomade, per avvicinarmi ai bambini e farne piccoli e appassionati lettori”.
A Palermo, cogliendo un’occasione, ha comprato una roulotte. L’ha trasformata in libreria ambulante e, prima di mettersi in cammino, ha richiesto tutte le autorizzazioni possibili. Dentro la roulotte ha posizionato scaffali, tavolinetti e panche con centinaia di volumi studiati per facilitare la lettura a chi ha difficoltà con la pagina scritta: con font (caratteri), carta e inchiostri particolari, simboli, colori, immagini…
“Sono dodici le case editrici specializzate che mi seguono”.
Ha attrezzato la roulotte pure di un impianto che produce energia solare per rendere la libreria autonoma.
Incontro Giovanni per caso, a Noto, durante un giro turistico. Mi accorgo della roulotte appena arrivo nella capitale del barocco patrimonio dell’Umanità, sedendomi a riposare le stanchezze del viaggio in macchina sui gradini del teatro comunale “Tina Di Lorenzo”. La roulotte è davanti a me, in mezzo alla piazza XVI Maggio, lungo il Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla Fontana d’Ercole e dal
monumento in onore della poetessa Mariannina Coffa che ho conosciuto leggendo il bel romanzo Ferita all’ala un’allodola della scrittrice siracusana Maria Lucia Riccioli.
Vedo la roulotte bianca mentre scatto una foto alla chiesa San Domenico che mi sta davanti. La roulotte mi oscura parte del monumento. Penso: ma questi turisti non avevano altro posto dove posteggiare? Poi mi avvicino e noto che non è una roulotte qualsiasi e di turistico non ha proprio niente.
La porta è aperta, così come tutte le finestre con tendine a riparare il patrimonio interno da un sole che picchia oltre i 40 gradi. Giovanni è seduto in un angolo, all’ombra, a prendere un po’ di freschetto, in attesa. Ha un libro in mano che gli copre il volto. Quando mi sente salire l’unico gradino d’accesso, si alza e mi viene incontro. Mi saluta e mi dà il benvenuto. Ci presentiamo e ci sveliamo, interessandoci l’uno dell’altro.
“Posso raccontare la tua storia nel mio blog?”
“Certo”.
“Posso scrivere tutto?”
“Non ci sono problemi”.
La libreria di Giovanni si chiama “Libertina”, inneggiando alla libertà, all’anticonformismo, alla leggerezza. Una volta dentro, vengo subito affascinato da un inatteso scrigno che si apre ai miei occhi e soprattutto dalla storia di un coetaneo che, con una disabilità molto invalidante, si è creato un lavoro in un settore ritenuto tra i più in crisi del momento. Da turista in vacanza, prendo il mio notes e appunto le risposte alle mie crescenti curiosità. Rimango colpito. Ammiro le persone che vedono oltre. Da quello che gli risulta, è il primo libraio in roulotte. Finora si sono visti in giro librerie in ape o in furgoncino.
Ha cominciato ufficialmente nel dicembre del 2014, nel mercatino natalizio di Barcellona Pozzo di Gotto. Poi ci sono state altre tappe, in provincia di Messina, nel catanese e nel siracusano. Ma ci sono altre richieste, in Calabria e al nord.
“Dovrò organizzarmi con Daniela, la mia compagna, che mi segue in questa esaltante avventura. È lei che guida la macchina per gli spostamenti della roulotte. Senza di lei non avrei fatto niente”.
Giovanni è ipovedente. Mi racconta che ha problemi agli occhi fin da piccolo e che negli ultimi anni nota un aggravamento.
“Non vedi niente?”
“Vedo luci e bagliori. Per poterti in qualche modo vedere mi debbo avvicinare a pochi centimetri da te. Ma non lo faccio capire”.
In effetti, non si capisce. Giovanni si muove dentro e fuori la sua libreria in maniera disinvolta, con i suoi occhialini che gli danno un’aria colta e allo stesso tempo simpatica. Sistema pure dei tavoli fuori, senza l’aiuto di nessuno, riempiendoli di libri quando la temperatura lo consente e cominciano a venire i primi clienti. Nel suo mondo è padrone.
“Ringrazio la mia compagna e i miei amici che mi hanno dato tanto sostegno e che all’inizio mi hanno fatto superare tante paure. La notte non dormivo”.
“A dicembre festeggerai il primo anno di attività. Sei contento?”
“È un’esperienza pazzesca. Scopro lati di me che sconoscevo. Quello che faccio è molto apprezzato. Il riscontro c’è. Ho tante richieste. A settembre sarò al centro di Catania per una iniziativa”.
È la seconda volta che fa tappa a Noto nel giro di poco tempo. La prima è stata a luglio. Si è trovato così bene che è ritornato grazie all’assessorato alla Cultura. Giovanni si muove con la sua libreria itinerante in modo autonomo e raccogliendo inviti da parte di Istituzioni, parrocchie e privati. Raggiunge le fiere, i mercatini, i festival della letteratura, le scuole, organizzando anche eventi attorno a “Libertina”, coinvolgendo amici artisti che danno vita a laboratori o trasformandosi lui stesso in lettore, in cantastorie, animando con letture a viva voce i libri che propone. Promuove anche progetti per le scuole, collabora con parrocchie e presenta autori. Insomma, promozione della cultura a 360 gradi, con una straordinaria funzione sociale. Raggiunge anche luoghi sperduti, quartieri difficili, periferie del mondo dove, mi dice, un libro non esiste.
“Il mio obiettivo è raggiungere i bambini, ovunque, affascinarli alla bellezza della lettura, far scoprire loro che esistono libri per tutti, libri che cercano di rimuovere qualsiasi ostacolo”.
Ci salutiamo scambiandoci gli indirizzi e dei regali al volo: dei libri. Io esco l’ultima mia creatura in siciliano Chi nicchi e nacchi. Giovanni mi omaggia del libro illustrato Un futuro per i fiori di Florence Faval invogliandomi alla lettura. Il volume comincia: “Come una barca sulle onde altre viaggio sulle curve dei miei sogni”.
Siracusa: Successo per la raccolta fondi “Senonoraquando”. Le donne aretusee protagonite
29 Maggio 2011
Grande successo per la serata raccolta fondi, organizzata dal comitato Senonoraquando di Siracusa in un noto locale siracusano. Protagoniste dell’evento, le testimonianze e l’arte delle donne raccontate, cantate e recitate da artiste locali. Ad aprire le danze, nella prima parte della serata, i versi della poetessa Elena Condemi, recitati da Carmelinda Gentile e Nadia Spicuglia, a seguire l’esperienza di vita in relazione alle diversità, espressa con passione ed ironia dalla dott.ssa Carmela Carbonaro, dirigente del servizio psichiatrico presso l’ospedale Umberto I di Siracusa.
Dopo la pausa aperitivo, la manifestazione ha visto avvicendarsi, dapprima il duo Erika Barresi, Doriana La Fauci con una serie di classici tratti da Medea, Le Troiane e Cime tempestose. Subito dopo, applauditissima, la sensuale voce della siracusana Adriana Spuria con due brani tratti dal suo Album d’esordio “il mio modo di dirti le cose”.
A seguire il contributo di Raffaella Mauceri, giornalista e femminista storica siracusana, che ha letto un documento dedicato all’attività ed ai futuri progetti portati avanti dalle donne del Comitato Senonoraquando, quali eredi del femminismo moderno. La serata si è conclusa con la presentazione del libro “Ferita all’ala un’allodola”della professoressa Maria Lucia Riccioli. Un racconto appassionato e ricco di spunti di riflessione sulla vita e l’arte della poetessa netina Mariannina Coffa e sulla sua esistenza di artista anticonformista e passionale vissuta a ridosso delle lotte per l’indipendenza italiana. Alcuni brani del libro sono stati letti dalla docente Silvana Scrofani.
L’11 settembre scorso, nel suggestivo scenario della Chiesa dei Cavalieri di Malta, è stato curato un allestimento scenico tratto dal romanzo di Luca Raimondi “Tutto quell’amore disperso” (Edizioni Il Foglio), adattamento che insieme alla regia si deve a Silvana Scrofani.
L’evento è stato organizzato dall’associazione “Due Più – Per la città che vorrei” presieduta da Sergio Pillitteri, non nuova a tali iniziative.
Luci e suoni sono stati curati da Pino Cultrera.
Interpreti della pièce, Alessio Albi nel ruolo di Carlo Piras, mentre Ismenia Amari e Luana Iacono hanno impersonato Sofia e Natalie, le ragazze intorno alle quali ruotano i voleri e i disvoleri del protagonista.
L’11 settembre scorso il romanzo di Luca Raimondi “Tutto quell’amore disperso” (Edizioni Il Foglio) è stato rappresentato nella sua versione teatrale presso la Chiesa dei Cavalieri di Malta a Siracusa – evento organizzato dall’associazione “Due Più – Per la città che vorrei” presieduta da Sergio Pillitteri, non nuova a tali iniziative .
Intervistiamo Silvana Scrofani, regista del lavoro.
La Scrofani, artista poliedrica – si è dedicata alla realizzazione di composizioni di opere d’arte utilizzando i materiali più disparati, scrive poesie e racconti, cura letture sceniche –, ha scritto testi teatrali di denuncia contro la violenza sulle donne e sulle problematiche giovanili e l’emarginazione, lavori tutti già rappresentati.
Come ha proceduto nell’adattamento e nella messa in scena del romanzo? Non è semplicissimo trasformare un testo narrativo in un’opera teatrale.
Ho lavorato intanto all’adattamento del testo: sulle pagine già selezionate dall’autore ho operato un’ulteriore scrematura in funzione della memorizzazione da parte degli interpreti, pensando soprattutto alla fluidità dei dialoghi e alla scorrevolezza delle scene.
Poi ho lavorato alla messa in scena: movimenti, gestualità, intonazione. La scenografia e i costumi stati adattati alla specificità del luogo scelto per la rappresentazione: lo studiolo di Carlo Piras è stato reso con elementi essenziali.
Un esempio delle sfide del testo: nel romanzo sono presenti diverse lettere che spiegano gli stati d’animo dei personaggi. L’espediente della voce fuori campo ha permesso di inserirle nella rappresentazione senza creare l’effetto lettura.
Ci parli degli interpreti.
Ismene Amari è dotata di buone capacità interpretative; Luana Iacono, frizzante e veramente duttile nel calarsi nei personaggi che interpreta, ha rappresentato in maniera calzante il ruolo di Natalie, l’adescatrice della pièce.
Alessio Albi ha modulato in maniera variegata toni e gesti delle sue battute riuscendo a rendere le esitazioni e i dubbi del protagonista Carlo Piras.
Un giudizio complessivo sul lavoro. E poi: quale lettura ha privilegiato del testo per offrirlo agli spettatori?
Il romanzo narra le vicende di alcuni studenti universitari alle prese non solo con lo studio ma anche con i problemi di cuore, ma emergono anche quesiti esistenziali: Carlo Piras studia filosofia e si pone delle domande sul proprio ruolo in famiglia e nella società – la solitudine del figlio unico è uno dei temi portanti del testo -, sul senso dei propri studi, delle sue storie sentimentali, della vita.
La visione dell’esistenza che ne emerge sembra essere nichilistica ma viene riscattata dall’amore, che è l’unico mezzo per Carlo Piras per uscire dalla solitudine e dalla mancanza di senso.
Ho avuto il piacere di recensire e presentare più volte Luca Raimondi – vedi ad esempio sul numero di luglio-agosto di Notabilis o sul mio blog -, presso il pub Alchimia di Priolo Gargallo o in occasione del Bookcrossing balneare.
I testi di Luca Raimondi…
Varco Venti3.
Libri e mare…
Simona Russo. Ecco le sue parole… per cui la ringrazio, oltre che per la fiducia e la simpatia nei miei confronti.
…un’altra magnifica serata in occasione della presentazione del libro “Tutto quell’amore disperso” nell’ambito di Bookcrossing Balneare Siracusa. Grazie all’autore Luca Raimondi, alla simpatica e competente Maria Lucia Riccioli, a Biblios Cafè e alla sempre suggestiva location del Lido Varco Ventitre che ogni volta ci incanta con i suoi infuocati tramonti sul mare. Un sentito ringraziamento ai numerosi intervenuti, pubblico entusiasta ed interessato.
“Il romanzo di Luca Raimondi è a metà tra un amarcord e un diario di bordo degli anni Novanta, una capsula del tempo che ci restituisce intatti il senso di smarrimento, di sperdimento, di inutilità che è così facile provare nel limbo tra diploma e laurea, tra l’utero protetto della città natale, di casa, della famiglia, degli amici – ma chi e cosa sono i veri amici, cos’è l’amore, quel sentimento che s’interseca a turbinii e voglie adolescenziali e non ancora adulte? Queste le domande di Carlo Piras, il nostro protagonista alle prese con la sua personale ricerca di una Weltanschauung, di una propria visione del mondo attraverso lo studio di quelle altrui, dei filosofi che ha scelto di studiare non troppo coscientemente dopo l’Alberghiero.” Maria Lucia Riccioli, “Letteratitudine”
https://www.youtube.com/watch?v=rmEFgMdtCKA (Luca Raimondi ospite di SEGNALIBRO, la trasmissione di TeleTris curata da me insieme alla giornalista e scrittrice Lucia Corsale).
Il 25 aprile 2015 alle ore 19.30 ho presentato il mio libro QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU all’Ippodromo di Siracusa in contrada Spinagallo in occasione del Siracusa Book Festival.
Con me, oltre al mio editore Alfio Grasso, un altro autore della squadra Algra: Vladimir Di Prima, con il suo PENSIERI IN FACCIA.
Grazie ancora agli amici intervenuti, a tutti i presenti, agli organizzatori…
Qui trovate foto e resoconto della serata del 17 gennaio scorso insieme ad una sorpresa!
Continua quindi il “tour” di QUANNU ‘U SIGNURI PASSAVA P’ ‘O MUNNU, il Vangelo popolare siciliano in versi che ho appena pubblicato per i tipi di Algra Editore.
Il video che festeggia il primo anno della casa editrice:
Aria fresca, che pure sa d’antico e che d’antico serba la fragranza, è quella che si respira e si gusta leggendo questi racconti in versi di Maria Lucia Riccioli, la quale in essi si rivela narratrice, anzi poetica raccontatrice, d’antico stampo popolare, quasi una specie di contastorie in proprio, aggiornata cioè al tempo d’oggi e quindi libera nel piegare il ricco patrimonio lessicale siciliano all’esigenza della comunicazione che la vita attuale impone (Sebastiano Burgaretta)
Questa è la quarta di copertina, dono insieme alla splendida prefazione, dell’etnologo docente e poeta Sebastiano Burgaretta.
Ringrazio Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso, curatori della collana Fiori Blu nella quale è uscito il volume.
Il libro è stato presentato a settembre presso La Feltrinelli di Catania, ad ottobre presso il Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella e a novembre presso il Liceo Corbino-Gargallo di Siracusa.
Ho tenuto dei reading a Solarino e Floridia in occasione della mostra “E’-Vento d’arte” ed ho partecipato all’evento “101 Poets for Change” al MOON di Ortigia (SR). Ne abbiamo parlato anche ad Avola presso la Libreria Mondadori il 6 dicembre con la cara Paola Maria Liotta e giorno 4 gennaio ho tenuto un incontro con l’autore insieme ad Alfio Grasso presso la Cantina Bonaccorsi di Aci Bonaccorsi (CT).
Giorno 17 gennaio alle 17.30 ne ho parlato con Maria Rita Pennisi per la FIDAPA di Acireale e BPW Italy presso la Sala Scacchiera del Resort San Biagio in via Gozzano 2 ad Acireale (CT), mentre il 2 marzo scorso al Teatro Verga di Catania sono stata ospite di VOLONTARIATO IN… SCENA! condotto da Egle Doria, spettacolo durante il quale ho letto due cunti dal mio libro.
A fine marzo ho invece registrato la settima puntata della trasmissione BUC di Simona Lo Iacono per ZERONOVEWEBTV.
Venerdì 17 aprile scorso invece sono stata ospite del Gold Elephant World Festival – Street Food Cinema di Catania, presso il SAL di Via Indaco, per un reading del libro.
L’articolo de LA SICILIA dedicato alla serata della FIDAPA.
Ufficiale!
🙂
Questo è il link al comunicato stampa che annuncia la vittoria da parte del mio romanzo del Premio “Portopalo – Più a Sud di Tunisi”, settima edizione, vittoria che condivido ex aequo con Michele Giardina. http://www.siracusanews.it/node/31033